domenica 11 novembre 2018

PATATE DOLCI E CARCIOFI IN TEGLIA AL PECORINO


Ed è in concomitanza alla raccolta delle olive che scatta in me la voglia di accostarmi ancora di più alla natura .
Sarà che amo la terra , le giornate all'aperto , le chiacchiere tra gli olivi , i pranzi attorno al tavolo lungo della mamma che prepara pranzi da cerimonia ..(quando invece , dovremmo mangiare direttamente nel campo ).
Lo abbiamo fatto lo scorso anno , pane , salumi , formaggi ,vino, cantucci e vinsanto .
Seduti nelle pietre ammassate lungo i pendii dei campi , i teli stesi al sole ad aspettare che avessimo finito di pranzare  ed i sacchetti adibiti al trasporto della spazzatura di tutti i colori .
Mi dispiace non poter essere più collaborativa come vorrei , ma soltanto il contatto con la natura mi ritempra e mi rifornisce le giuste energie per affrontare un' altra settimana .
L'oro verde scendeva lento stasera , tra il rumore di tramogge e presse di alluminio .
Tante le persone , con il raccolto della giornata , al frantoio , e noi tutti insieme a controllare tutto il percorso dell'oliva .
Da piccolo frutto a goccia preziosa .
Ho ricordato le fredde serate nel vecchio frantoio dove il babbo portava le olive.
Una piccola stufa a legna nella stanza accanto odorante di olio , serviva oltre che a scaldare l'ambiente ad arrostire di continuo le fette di pane .
A qualsiasi ora ci fossimo recati con il babbo , c'erano sempre persone con il loro piatto rigorosamente non di plastica , e le fette di pane croccanti con olio nuovo aglio e sale .Il bicchiere colmo di vino rosso , e la caffetteria sul piano della stufa.
C'erano convivialità e familiarità.
La raccolta avveniva più tardi rispetto ad ora tanto che spesso l'olio veniva prodotto fino a dopo Natale .
Il babbo , portava sempre panettone , pandoro e pacco di caffè.
Qualche volta veniva cotta anche carne , salsicce , bistecche ,mentre  la polpa delle olive messa su appositi stoini rotondi , stivati in una specie di torchio ,  stava per ore pressata  con dei giri di vite da uomini "buffi" e grandi lavoratori ai quali i pantaloni stavano in piedi per inerzia da quanto erano intrisi di grasso.
Enormi montagne di sansa sostavano  fuori , appoggiate alle mura del frantoio. Spesso incrementavano il fuoco nella stufa e venivano  usate al posto della legna ..Puntualmente dopo una giornata o un pomeriggio trascorso al frantoio , mi ammalavo di tonsillite . Entusiasta di tutto quello che vedevo , non facevo che correre tra fuori e dentro , con uno sbalzo termico indescrivibile e senza chiaramente aver cura di indossare o togliere il cappotto !
Anche l'olio sembrava avere un altro sapore .
Ho trovato delle patate dolci , quelle americane , insieme ai carciofi credo siano le cose , dopo la bruschetta , con le quali gustare l'olio novello in maniera eccellente .
Ho provato questa teglia aggiungendo del buon pecorino toscano..



INGREDIENTI  PER UNA TEGLIA DA 20 CM

  • carciofi  , 3  
  • patate dolci 3
  • pecorino toscano 150 g 
  • sale , pepe , timo 
  • olio extravergine di oliva novello
PROCEDIMENTO

  • Lessa i carciofi dopo aver tolto le foglie esterne ed averli fatti a pezzetti più o meno uguali
  • In un altra casseruola lessa le patate dopo averle lavate bene , ma senza aver tolto la buccia
  • Lascia entrambe le verdure "al dente " e falle asciugare bene 
  • Prendi una teglia e rivestila con carta da forno 
  • Comincia a tagliare le patate a fettine e a rivestire la teglia partendo con le patate dall'esterno verso l'interno
  • Alterna le verdure e ogni tanto metti il  formaggio a pezzetti e grattugiato  .
  • Aggiusta di sale , pepe nero e timo 
  • Ungi bene il tutto con dell'olio nuovo ed inforna a 180° per una mezzora circa almeno fino a quando il formaggio sarà gratinato 
  • Sforna e servi caldo con del pane arrostito cosparso di olio 




BUON APPETITO !



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sabato 10 novembre 2018

CREME CARAMEL IN MINIATURA


Abbiamo parlato di passione con un amica ,quella  che preferisce attendere qualche minuto con il carrello del supermercato sotto le braccia e fare la fila per venire a trovarmi nella mia cassa . 
Così come fanno molti clienti .
Qualcuno grida  " Guardi che aperta anche l'altra cassa " ma taluni abituali  del sabato sera , restano impalati ad aspettare che sia il loro turno.
Si guardano attorno come gli studenti dei banchi in prima fila in attesa che il professore li chiami interrogati .
Ed io penso che non esiste soddisfazione più grande che ricevere tanto affetto dai miei clienti .
Ho amato da morire il mio lavoro , poi per una serie di circostanze , ho dovuto fare delle scelte , e sinceramente adesso la motivazione è praticamente inesistente , a meno che ... Non chiudo gli occhi e rivedo la piccola bimba che mi porta il disegno di una corona o un fiore preso nei giardini del centro .
O perché no , l'anziano solo che viene ogni giorno a comprare poche cose e aspetta che gli apra la busta e gli dia il resto direttamente nella tasca della camicia , tanto gli tremano le mani .
La signora che mi racconta felice  , che il nipote "l'ha messa su Internet mentre piantava un albero di susino ", la ragazza giovane che mi guarda con gli occhi impauriti indossando una bandana in testa certamente non perché va di moda .
Ma stasera ho davvero avuto un crollo emotivo , quando una cliente , costretta in carrozzina da una rara malattia , accompagnata dalla figlia , ha preteso di essere sistemata accanto alla mia sedia mentre la figlia si faceva fare il conto nella cassa davanti da una collega .
L'ho abbracciata forte , ho ricordato tutte le volte che in tanti anni mi  ha dispensato  consigli e parole dolci , confortanti  ,ed un nodo alla gola mi ha impedito per un attimo di respirare .
Ho versato  una lacrima che non sono riuscita a trattenere  ,calda  ,che inumidendomi la guancia ho cercato di asciugare con la mano ma prima che facessi il gesto , una piccola manina mi ha donato una  salvietta ed i clienti in fila sono rimasti in un rispettoso silenzio per qualche minuto .Ho pensato che stavo peccando di professionalità, ma poi mi sono detta che non mi importava un bel niente .
Ecco  a volte mi sento come una privilegiata ad avere un'enorme sensibilità , altre maledico chi mi ha fatto così.
Se penso che  è come è portarsi il peso dei mali altrui sulle spalle , mi chiedo , quanto ancora  potrò.
Osservo il mondo intorno , per certi aspetti indifferente , veloce , affannato .
Penso che uno dei miei vantaggi , uno dei pochi del mio lavoro , è cercare di trasmettere amore.  .
Non ho mai pensato di essere una perfetta dispensatrice di affetto , ma l'enorme attenzione che ricevo dai miei clienti , mi convince del  contrario . 
E questo è un bellissimo aspetto della vita . 
Stasera un signora si è scusata con me perché lei ed il marito erano in disordine , visto che avevano appena terminato la raccolta delle olive ..
Li ho guardati bene negli occhi ..
Niente scuse signora , io amo le persone semplici come lei , quelle che non si costruiscono , che non vivono di lussi effimeri e di felicità surreali , mi piacciono le sue mani che sanno di terra , di fatica , adoro i suoi occhi stanchi , dove a quest'ora , dopo nove ore di lavoro in questa cassa , mi specchio con i miei e ci riconosciamo ..
E quindi anche un creme caramel che ti preparo in piccole porzioni , rappresenta una festa per noi ed il nostro sabato  , senza pretese e voglia di niente , se non di noi..


INGREDIENTI PER UNO STAMPO DA 20 CM CIRCA O UNA DECINA DI PICCOLI STAMPI

  • Latte intero , 500 ml
  • uva intere 3
  • tuorlo d'uovo, 1
  • zucchero semolato , 110 g
  • vanillina
  • polvere di liquirizia (se vi piace  ...) 1 cucchiaino
PER IL CARAMELLO

  • Zucchero semolato 200 g
  • acqua, 2 cucchiai circa 
  • succo di limone , 1 cucchiaio

PROCEDIMENTO

  • Fai scaldare il latte con la vanillina e la polvere di liquirizia , se ti piace , fino alla sua ebollizione 
  • Mescola bene , poi spegni e lascia riposare , intanto prepara il caramello
  • In una casseruola antiaderente versa le dosi di zucchero , limone ed acqua 
  • Fai cuocere senza mescolare , (ma sposta con i manici la casseruola ogni tanto..)
  • Quando il caramello sarà di colore scuro , trasferiscilo subito negli stampini piccoli o in uno grande 


  • Lavora le uova ed il tuorlo con lo zucchero 
  • Aggiungi il latte ormai quasi freddo e continua a mescolare 
  • Versa il composto negli stampini o nello stampo grande 
  • Metti su una teglia dove avrai inserito acqua 
  • Inforna a 160° per circa un'ora e mezza o comunque fino a quando vedrai che il composto si sarà addensato , un 'ora se userai gli stampini monoporzione
  • Sforna e lascia raffreddare e poi passa in frigo fino al momento di servire
  • Servi dopo aver capovolto nei piatti, con del cioccolato e granella di nocciola, spolverando tutto di zucchero a velo 


BUON APPETITO !
Un caro abbraccio, 
Silvia 
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venerdì 9 novembre 2018

FOCACCINE VELOCI IN PADELLA


Nonostante faccia di lavoro la cassiera in un supermercato , due giorni su quattro dimentico di comprare il pane , oppure ne abbiamo così tanto in dispensa che mi devo reinventare panzanella , pappa al pomodoro , canederli , torte di pane , pizze di pane ..Insomma ormai ho sperimentato tutto.
Ho imparato a fare una bella scorta di pane fatto in casa nel congelatore , così che se proprio sono presa alla sprovvista , non faccio altro che aprire lo sportello e togliere il pane , tenerlo a temperatura ambiente per qualche ora ed il gioco è fatto.
Quando ho abbastanza tempo , raramente , sforno anche del pane in cassetta che è apprezzato soprattutto da mio figlio per le sue colazioni o merende .
Ci impasto semi , nocciole o semplicemente sforno un pan brioche senza esaltare troppo il sale o lo zucchero.
Stamani tra una faccenda e l'altra , con molta calma come mi accade ultimamente , prima di entrare al lavoro , ho pensato che non avevamo pane e istintivamente ho aperto lo sportello del frigo dietro il quale ho intravisto uno yogurt greco.
Allora ho pensato a quelle focaccine veloci da fare in padella , rivisitandole con della farina di grano Verna , del rosmarino fresco lavato dalla pioggia di questi ultimi giorni , e qualche chicco di sale grosso.
Perfetta colazione , merenda e pane per la nostra cena ..
Le ho imbottite con Pecorino fresco e capocollo toscano..una vera meraviglia !
Se volete potete farle in poco tempo con un eccellente risultato..

Le dedico alla mia amica Carla , che stasera dopo tante ore di lavoro ed una giornata dura , non ha esitato ad ascoltarmi , a darmi i suoi preziosi  ed affettuosi consigli ..e tra una parola e l'altra , la promessa che ci siamo fatte è che andremo presto insieme a mangiarci una trippa o un lampredotto in quel di Firenze splendente ! E questo dopo solo trent'anni di amicizia ..Capire che ancora abbiamo bisogno l'una dell'altra , è disarmante e sorprendente e mi aiuta ad apprezzare la vita . 


INGREDIENTI PER CIRCA DIECI FOCACCINE 

  • farina Manitoba , 150 g
  • farina grano Verna 150 g
  • yogurt greco , 100 g
  • acqua , 130 ml
  • sale , 1 cucchiaino
  • lievito per salati , mezzo cucchiaino
  • bicarbonato , mezzo cucchiaino
  • olio extra vergine di oliva , 2 cucchiai
  • sale grosso
  • rosmarino fresco 
  • formaggi e salumi misti


PROCEDIMENTO

  • Mescola le due farine con il lievito ed il bicarbonato
  • Aggiungi lo yogurt, l'acqua a temperatura ambiente e l'olio
  • Impasta bene fino a che il tutto sarà diventato omogeneo
  • Dall'impasto ricava circa dieci palline 
  • Ricopri le palline di impasto con della pellicola e lascia riposare almeno un'ora


  • Riprendi le palline di impasto trascorso il tempo previsto e stendile
  • Poni all'interno delle foglie fresche di rosmarino ripiega e stendi di nuovo , dando la forma ovale o rotonda 
  • Spargi con del sale grosso la superficie , e ancora qualche rametto di rosmarino
  • Scalda una padella antiaderente e cuoci le focacce 
  • Farcisci con dei buoni salumi e formaggi o con olio nuovo 



BUON APPETITO !


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giovedì 8 novembre 2018

MELANZANE "AMMOLLICATE"


Mi fa strano , come direbbe una delle mie migliori amiche , gironzolare nell'orto e trovare sotto le foglie ormai giallognole delle piante  , tre o quattro melanzane ancora sode  ,polpose e dal colore brillante .
Da un lato crescono vigorosi cardi e finocchi , cavoli di ogni razza e in fondo , rimasta ormai sola tra le piante estive , lei la melanzana che ancora riesce a stupirmi.
Raccolgo i frutti della pianta come se fossero preziose reliquie e capisco quanto valore aggiunto hanno per me gli ortaggi sotto casa .
Salgo le scale con un piccolo sacco fatto con il mio maglione, all'interno del quale sembro custodire un dono ambito.
Ed è così  
Il raccolto di oggi , un finocchio e tre melanzane .
Il primo olio lo abbiamo già portato a casa  e, come da usanza e consuetudine ogni sera , arrostisco del pane in forno e lo porto in tavola assieme all'oro verde e sale.
Come ogni anno passeremo la maggior parte delle sere di novembre a mangiare bruschetta o come la chiamiamo noi , la "fettunta"!
Insalata , formaggi , a volte delle fette di carne o del pesce la fettunta e verdura del nostro orto.
Non amo molto friggere , soprattutto in inverno , quando non potendo aprire le finestre l'odore dell'olio fritto penetra ovunque e mi disgusta .
Anche se , di inverno , queste giornate hanno davvero poco .
Ho ricordi di un novembre gelido e piovoso , di aria rarefatta , di sospiri mutati in nebbia che esce dalle labbra .
Di lenzuola umide che fumavano quando nonna metteva il braciere nel letto , di una camicia da notte di flanella che lasciava entrare troppo freddo alle ossa .
E dagli spiragli di una finestra , un vento che scuoteva gli ulivi e gli animi .
Il crepitio della legna che ardeva nel camino faceva compagnia  ,insieme alla luce che si spandeva per tutta la sala , figure ed ombre riflesse su ogni parete , i piedini scalzi che toccavano pavimenti gelidi .La sfida era arrivare prima di tutti davanti al fuoco a scaldare i corpi e i nostri  pensieri.
Puntualmente il nonno si alzava da letto e le sue sculacciate erano il caldo più naturale di cui potessimo godere !
Quindi , anziché parlare di caldarroste scoppiettanti o polente "formaggiose" eccomi qua a reinterpretare una ricetta , tipicamente Calabrese , scusandomi al solito con le cuoche del posto per gli errori e le differenze che avrò commesso.
Tu hai detto che era buona , gli occhi non hanno mentito , ci credo e posto la ricetta ..


Ho usato della torta al formaggio , ma in realtà la ricetta originale  prevede la mollica di pane !

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • melanzane , 2 lunghe 
  • pomodori pelati passati al mixer , 4
  • pane ,la sola mollica , 2 fette 
  • formaggio Pecorino grattugiato, 3 cucchiai 
  • cipolla rossa , 1
  • aglio , 1 spicchio
  • origano o basilico , menta fresca 
  • sale , peperoncino rosso
  • olio extra vergine di oliva 


PROCEDIMENTO

  • Lava e sbuccia le melanzane , falle a quadretti e ponile sotto sale per almeno trenta minuti
  • Sbuccia la cipolla e l'aglio e trascorso il tempo previsto , fai dorare entrambi in poco olio su un ampia casseruola antiaderente 
  • Lava le melanzane , scolale e aggiungile al soffritto
  • Aggiungi un poco di peperoncino e fai cuocere per una ventina di minuti , fino a che le verdure avranno preso un bel colore dorato
  • Aggiungi i pomodori , abbassa la fiamma e lascia cuocere almeno mezz'ora 
  • Se necessario metti un cucchiaio di acqua calda , sale e peperoncino.
  • Sbriciola una fetta di pane e mescola alla mollica , il formaggio grattugiato e l'origano o il basilico .
  • Aggiungi il mix di pane e formaggio alle melanzane , mescola e servi caldo in tavola con qualche fogliolina di menta fresca 
BUON APPETITO !




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