martedì 13 agosto 2019

PASTA FREDDA CON GLI AVANZI



Il nostro ultimo giorno in questa splendida cittadina , Nafplio  (che a mio avviso non ha niente da invidiare a Nafpaktos anzi) è arrivato .Dedichiamo la giornata alla sua conoscenza e all'esplorazione delle sue bellezze.
Quasi mezzanotte e la gente fuori ancora canta felice , la ascolto dalla finestra aperta che però ha un'orrenda visuale su un palazzo che sembra bombardato.
L'albergo dallo stile napoleonico  con poltrona , divani ed arredamenti così fatiscenti  ,ci ha molto delusi.
Gli ospiti della camera sopra la nostra devono soffrire di sonnambulismo poiché tutta la notte hanno camminato con passi per niente felpati tanto da svegliarci di continuo..mi chiedo se siano quel tipo di persone così educate e rispettose che ragionano della serie se non dormo io chissenefrega degli altri !
Le urla amorose e strazianti dei gatti che fino alle quattro di mattina si sfidano in serenate lamentose ,ed infine , quando riusciamo a prendere sonno , il garrire delle rondini ed i raggi del sole che filtrano dalle persiane decadenti ci destano completamente ..
Tu mi sei accanto e penso che sono tremendamente fortunata di poter godere del mio sole personale .
Nafplio si sveglia lentamente , camminiamo nei meravigliosi piccoli borghi ciottolati appena lavati dagli avventori e ristoratori
L'odore è quello acre della candeggina .Al porto le solite imbarcazioni di chi ama restare e farsi ammirare nei meravigliosi yacths  e da questa cosa ne trae piacere (mah!)
In pochi minuti siamo alla prima fortezza , quella di Palamidi , una cittadella spettacolare costruita nei primi anni del 1700 dai Veneziani , da qui possiamo godere di uno spettacolo meraviglioso ed unico del golfo della regione dell' Argolide e la cittadina con tutte le sue costruzioni neoclassiche , ma anche moderne ed abbastanza fatiscenti.
Facciamo il giro a piedi e come noi molti turisti tra i quali tanti cinesi e francesi .
Il caldo oggi si fa sentire e ci fermiamo all'ombra di un grande gelso dove qualcuno ha pensato bene di posizionare una panchina in legno.
Rimaniamo delusi dal costo del biglietto , otto euro a testa , esagerato considerando il fatto che all'interno della fortezza non esiste più niente che sia visitabile .
Ma abbiamo preso atto che qui in Grecia è così, basta che ci sia una pietra incisa in antichità e ti chiedono di pagare , anche se poi la manutenzione di certi siti lascia veramente a desiderare .
Visitiamo il bastione di Agios Andrea , ma la chiesetta al suo interno è chiusa per cui la visita è davvero breve .
Voglio vedere invece la Chiesa di Agios Spyridon , perché per il popolo greco ha assunto un valore di enorme significato.
Qui infatti fu ucciso il primo presidente della Grecia Indipendente nel 1828 , Ioannis Kapodistrias , nome della strada che stiamo percorrendo , ma anche di un Hotel inerpicato sulle scale che conducono alla cittadella , insomma qui tutto parla di lui.
Ci rifocilliamo con acqua fresca e ci rechiamo nella chiesa dove accendo una candela nei loro contenitori pieni di sabbia .
Rimugino sul perché una donna del posto , una sorta di perpetua le toglie tutte in continuazione , forse per pericolo di incendio , ma trovo poco senso a questo gesto.
Ci avviamo all'albergo , dobbiamo recuperare sonno ed energia .Alle sei del pomeriggio il mare è ancora una tavola tanto che mi pento di non aver preso le mie pinne nella stanza de l'hotel, ma mi immergo comunque totalmente e mi godo la fresca bellezza delle acque care agli Dei .
Il continuo dolore al mio braccio mi impedisce però qualsiasi movimento , ma mi sento comunque una grande privilegiata .
Ho il mare , uno dei più belli , te che mi sorridi e mi accarezzi , il sole che ci regala un tramonto da cartolina , e la taverna accanto che ci riserva il nostro piccolo tavolo , dal quale osservare il mare  di notte e farsi cullare dal rumore delle onde che si infrangono negli scogli.
I calamari fritti sono una prelibatezza così come l'anguria che il proprietario ci ha sempre offerto in queste sere . Il cameriere giovane e gentilissimo mi parla in lingua inglese  e mi dice che gli italiani parlano e fanno tutto troppo velocemente , come non dargli ragione ..mi racconta che la moglie è di Cefalonia e parla molto bene italiano grazie agli insegnamenti del bisnonno che ha combattuto la seconda guerra mondiale accanto agli italiani , che non erano proprio alleati ma avevano un cuore d'oro con i Greci a differenza dei tedeschi .
Gli consiglio la visione del film , Il mandolino del capitano Corelli , mi sorride , mi dice di averlo già visto...gli lasciamo l'ultima mancia .
Domani partiremo per un'altra regione ..grazie Nafplio ti ricorderemo per sempre ..per i tuoi profumi , la tua meravigliosa ospitalità , le tue botteghe eleganti e la voglia di vita e per il kolomboi (tipico rosario greco) bellissimo  acquistato come simbolo più importante di questa cultura  .



Metti degli avanzi in frigo e dei piccoli pomodorini nati in un vaso di fiori ..ne esce una pasta fredda da portare anche in un picnic di Ferragosto !


INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • PASTA FORMATO PENNE , 180 G
  • MORTADELLA , 4 FETTE 
  • CIPOLLA DI TROPEA , MEZZA 
  • FORMAGGIO  (AVANZI DI FETA , PECORINO , PROVOLA..) 100 G
  • POMODORI MATURI , 2
  • BASILICO UNA BELLA MANCIATA 
  • POMODORINI DATTERINI , UNA DECINA 
  • SALE , PEPE NERO OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 


PROCEDIMENTO

  • Lava bene le verdure e falle a pezzetti
  • Taglia a pezzetti anche il formaggio e la mortadella 
  • Lascia i pomodori datterini a piccole fette 
  • Mentre cuoci la pasta in acqua abbondante salata , trita nel mixer le verdure assieme alla mortadella e al formaggio 
  • Aggiungi due o tre cucchiai di olio extra vergine di oliva , regola di  sale e pepe nero
  • Quando la pasta è cotta condisci con il mixer e le fettine dei pomodorini
  • Aggiungi basilico tritato e mescola bene 
  • Lascia raffreddare e mescola prima di servire , se necessario aggiungi altro olio
BUON APPETITO !



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lunedì 12 agosto 2019

IL MIO RUSTICO E FRESCO PARFAIT DI RICOTTA E LIMONE CON CHUTNEY DI PESCA



In vacanza non riesco mai a tenere il conto dei giorni che passano, è una domenica ? O forse martedì..
Non lo so , non mi rendo conto , so solo che il tempo vola e che è già trascorsa una settimana da quando siamo arrivati in Grecia ed è come fossero trascorsi due o tre giorni.
Ci sono momenti che guardo il mare e seguo la linea dell'orizzonte in lontananza , sembra sempre essere la stessa scena che mi incantava qualche , tanti anni fa , bambina , adolescente , grandicella , adulta ..
In realtà non è così , tutto muta , la mente , il fisico le idee , il paesaggio , il mare , l'orizzonte e per fortuna posso assistere al cambiamento con immutata propensione d'animo .
Ci sono cose che poi , nonostante il passare degli anni , sembrano rimanere immutate , come il Canale di Corinto che abbiamo visitato questa mattina .
Iniziato da una prima picconata battuta nel terreno dall'Imperatore  Nerone in persona nel secolo prima di Cristo ,è stato concluso alla fine del 1800 ad opera di ingegneri francesi , greci ed inglesi.
Motivo di orgoglio per me , sapere che alla base delle più grandi opere ci sono stati gli italiani.
Aspettiamo seduti un po' lungo il giaciglio che costeggia il ponte sopra il canale con la speranza di vedere attraversare una nave , dicono essere uno spettacolo unico , ma non siamo così fortunati.
Del resto , lo siamo già stati ieri , quando nel bel mezzo della visita al sito di Epidauro , ci siamo imbattuti in due archeologi e qualche studente universitario alle prese con il loro lavoro di scavo.
Fisicamente  il lavoro veniva svolto da abili  muratori che  al loro ordine , martellavano delicatamente parte di una parete di terra .
Pezzi di pietra più o meno piccoli che venivano prontamente imbustati per poi essere probabilmente catalogati e studiato il loro valore , ed anche il ritrovamento di un piccolo oggetto di bronzo con tanto di entusiasmante Wow da parte di tutti i presenti !
Ah ! Quanto avrei amato quel lavoro se non fosse che avrei dovuto studiare a memoria tutte le date della storia !
Dopo Corinto rientriamo in albergo , oggi fa troppo caldo e non avendo riposato la notte mi addormento e godo di un sogno riparatore , ormai non pranziamo più da qualche giorno , siamo veramente satolli delle colazioni meravigliose che ci offrono!
Alle sei ci prendiamo un ombrellone e due lettini ad un passo dal mare ; il nostro sacchetto di ciliege ,due caffè lunghi tipici con ghiaccio che ci vengono direttamente serviti nelle nostre sdraio   ,  ed i nostri amati libri , il sole che comincia a salutare .
La taverna è sopra alle nostre spalle , più tardi consumeremo li  la nostra  cena .
Con la musica del mare in sottofondo  ceniamo con  l' immancabile insalata greca , della paella cucinata a modo loro ed un formaggio di capra gratinato , molto simile alla nostra provola  accompagnato da una stupenda salsa a base di prugne e cipolla caramellata...
Sarà sicuramente interprete di qualche mio prossimo antipastino non appena avrò le cipolle di Tropea .
Nella camera abbastanza fatiscente nel suo stile napoleonico , ritrovo ad aspettarmi  la donna affrescata sul soffitto proprio sopra il letto a baldacchino , dipinta nell'atto di coprirsi le sue nudità (che gesto pudico e di altri tempi!)
I gatti fuori nel piccolo vicolo emettono un miagolio amoroso assordante , un altra notte ci aspetta , domani chissà quale altra sorpresa ..Non pianificare nessuna delle nostre giornate mi sembra il gesto più bello insieme agli altri meravigliosi che contraddistinguono la  nostra "honeymoon"!



INGREDIENTI PARFAIT DI RICOTTA  PER QUATTRO PERSONE 

  • Ricotta , 100 g
  • panna vegetale , 250 ml
  • uova 2
  • zucchero , 50 g
  • limone non trattato 1 (scorza)
  • limoncello , un cucchiaio
PER IL CHUTNEY DI PESCA 

  • pesche noci 3
  • limone , 1 il succo
  • zucchero , 50 g
  • limoncello un cucchiaio
  • qualche fogliolina di menta 


PROCEDIMENTO


  • Separa gli albumi dai tuorli e monta bene questi ultimi con lo zucchero .
  • Monta a neve ben ferma le chiare e la panna vegetale fredda
  • Mescola la scorza del limone al composto di tuorli più zucchero , poi aggiungi ricotta setacciata , il cucchiaio di limoncello , panna ed albumi montati
  • Sistema il composto in piccoli contenitori e passa tutto in freezer per tre / quattro ore 


  • Nel frattempo lava e taglia in piccoli pezzi la pesca , fai scaldare lo zucchero ed il cucchiaio di limoncello poi versa anche le pesche a pezzetti ed alza la fiamma in modo che il liquido evapori velocemente e si caramelli la frutta 
  • Servi il parfait di ricotta assieme al chutney di pesca e qualche fogliolina di menta 
BUON APPETITO !








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sabato 10 agosto 2019

PIADINA RUSTICA



Salutando Giugno , ho ringraziato il mese che annuncia l'estate e che mi ha portato un'infinità di cose magnifiche che non potrò ma dimenticare.
Benvenuto Luglio !
Chiamo mio figlio e mi racconta che il caldo sta attanagliando tutto il paese , ed è strano che invece qui la sera qualche volta sono colta da piccoli brividi della brezza leggera.
Tutto sta cambiando e si sconvolge , sicuramente anche la Grecia , che nei miei ricordi era arida , secca e spesso infiammata d'estate ..
La visita al teatro di Epidauro è parte integrante della giornata :dall'alto della tribuna , osservo tutto il teatro , perfetto e dall'acustica davvero impressionante .
I tanti turisti e ragazzi , schiamazzano per provare l'effetto di un'eco ineguagliabile , ma prontamente il fischio di una guardia preposta al controllo richiama all'attenzione e all'ordine .
Noto con molto disappunto e dispiacere che le persone anche in occasioni come queste non hanno paura a mostrarsi maleducate ed irrispettose  delle leggi altrui e  questa cosa mi da molto fastidio.
Lo stesso fastidio nel sentire chiamare gli Italiani cafoni , "caciaroni" giacché anche qui mi rendo conto che forse siamo gli unici a portare enorme rispetto al paese che ci sta ospitando.
C'è chi grida , chi corre , chi tocca con le mani tutte le opere dei siti archeologici  addirittura chi si appropria di piccolissime pietre e reperti mettendoli furtivamente negli zaini o nelle tasche .
Il giro del sito di Epidauro si conclude secondo i tempi previsti e nel frattempo tu  hai trovato una bellissima spiaggia dove ci rechiamo con la speranza di non trovare nessuno o poche persone .
In realtà troviamo Tedeschi ed Olandesi , accampati con tanto di tende , motorini , piatti , tegami che lavano direttamente  in mare ..
Ho la nausea ed esco dall'acqua , mi addormento per poco e poi riprendo il mio libro.
Una famiglia si avvicina e comincia ad urlare .
Ripongo il libro nello zaino e passeggio trovandomi di fronte ad una bellissima sorpresa che mi regala il mare .
Un tratto di spiaggia è completamente pieno di conchiglie ..un'immagine meravigliosa di quelle che si vedono a volte nelle vecchie cartoline che ci spedivamo qualche tempo fa , tempo che sembra ormai così lontano ..
E' tardi , rientriamo in albergo, una doccia veloce e cena in un piccolo vicolo di questa splendida cittadina .
A misura d'uomo , molto curata e romantica .
L'albergo che ci ospita è in stile Napoleonico , piccolo e particolarissimo , con un arredamento davvero inconsueto.
Mi siedo un attimo sulla bella poltrona dorata e per un attimo immagino  di essere l'imperatrice di un tempo memorabile o tempio memorabile ..vorrei aver vissuto in quello di Delfi ed avere regalato a tutti oracoli bellissimi e pieni di speranza ..
Piadina per un picnic all'aperto o una cena veloce !


INGREDIENTI PER CIRCA 12 PIADINE

  1. farina 0 , g 500
  2. latte , 250 g
  3. strutto , 100 g
  4. lievito istantaneo per torte salate , 2 cucchiaini
  5. sale , 10 g
PER LA FARCITURA 


  • Pomodori maturi 4
  • uova 2
  • spinaci lessate , due cucchiai
  • fette di formaggio piccante 
  • rucola 
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , pepe


  • Fai sciogliere lo strutto nel latte in un piccolo contenitore a fiamma molto bassa .
  • In un recipiente abbastanza grande mescola la farina al lievito e sale , ed aggiungi  gradualmente il latte con lo strutto .
    Lavora bene l'impasto , fino ad ottenere una palla dalla quale ricaverai circa dodici palline che incarterai ciascuna nella pellicola .
  • Lascia riposare in frigo , poi stendine  una alla volta sulla spianatoia infarinata .
  • Fai scaldare una padella antiaderente e procedi alla cottura della piadina .
    Ci vorranno all'incirca due tre minuti per parte a padella molto calda . ..
  • Prepara nel frattempo la fritta con le spinaci , sbatti le uova aggiungi poco sale .
  • Scalda le spinaci sistemale di sale e pepe e quando saranno calde versaci sopra le uova sbattute , falle rapprendere poi gira la frittata e fai cuocere bene 
  • Farcisci le piadine con pezzetti di frittata , formaggio , rucola e pomodoro , irrora bene di olio ed incarta nella pellicola nel caso di asporto !
BUON APPETITO !



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mercoledì 7 agosto 2019

PENNE ALLA BOSCAIOLA ESTIVE



Lasciamo Nafpaktos e non provo chiaramente quel senso di malinconia che in genere  mi accompagna ogni volta che parto e saluto un paese che ci ha ospitati.
Sarà per la confusione che abbiamo trovato , sarà per il trattamento ricevuto insomma sono felice di caricare le nostre valige e prendere di nuovo il ponte di Patrasso direzione Nafplio.
Stamani visiteremo l'antica Micene .
Con molta gioia noto che non esistono in questa zona supermercati aperti , e mi viene automatico pensare  che solo in Italia le cose ormai vanno al rovescio, ospedali senza assistenza e centri commerciali aperti per le festività.
Traversiamo il ponte e mi batte forte il cuore , la piccola utilitaria presa a noleggio sembra essere uscita da una giostra ed ondeggia per il forte vento .
Percorrendo l'autostrada  ritroviamo le solite barriere che ci impongono il pedaggio , a differenza dell'Italia , ogni breve tratto che percorri è delimitato da un casello dove paghiamo dai due ai quattro euro , così che , percorso il tratto che ci interessa , andiamo a pagare sicuramente di più che nel nostro paese .
Mi è difficile comprendere le parole che ci sbandierano in televisione , quando descrivono il popolo greco , come in preda ad una crisi tremenda : in realtà non vedo grosse diversità da noi , anzi , mi colpisce la dignità , la voglia di lavorare ed il loro senso di unione ed aggregazione.
Direi una sola grande pecca , molto indisciplinati alla guida !
 A breve saremo tra le possenti colline che ospitano i resti della fortezza del re Agamennone .
Una dolce brezza quasi primaverile , ha accompagnato ogni nostra visita ai siti archeologici rendendoci il tutto ancora più gradevole ed interessante , se mai ce ne fosse stato bisogno.
Ci accolgono le fortificazioni di un popolo dal quale proviene la nostra civiltà attuale e visitando il museo rimango basita dalla perfezione con cui molti utensili sono stati fatti seppur i Micenei non avessero alle spalle nessun altro popolo dal quale prendere ispirazione, "scopiazzare " l'arte .
I vasi , le anfore sembrano quelli appena usciti dal forno di un abile ceramista .
Ripenso ad Omero , ai suoi poemi , l'Iliade e l'Odissea , a quanto la leggenda si sia sempre  mescolata con la realtà e finalmente mi trovo di fronte alla grande porta di ingresso , la Porta dei Leoni.
Durante lo scorso inverno avevo seguito estasiata alcuni programmi di Alberto Angela , tra i quali uno dedicato a questo sito.
Adesso trovarmi qui sotto la porta e vedere con i miei occhi , suscita un sentimento emozionale incredibile.
Proseguiamo la nostra visita ed al ritorno ci fermiamo alla tomba di Agamennone , meglio nota come il tesoro di Atreo, che comunque a dispetto del nome , poco ha a che fare con l'altro personaggio .
Ma è un bellissimo esempio di tomba micenea ad alveare e sembra uscita dalle mani di un muratore  solo da qualche giorno .
All'entrata notiamo ancora visibili i chiodi originali che sorreggevano la grande porta di ingresso.
Mi chiedo se quello che lasceremo noi , sarà altrettanto degno di nota ed importanza , e non fatico neppure a trovare una risposta .
Troviamo una bellissima caletta e ci fermiamo per un bagno. 
Mentre mi asciugo sdraiata al sole proseguo la mia amata lettura dell'autrice che prediligo in assoluto Frances Mayes , ed a tratti mi sembra di essere dotata del dono dell'ubiquità: sono qui in questa splendida nazione che amo ma anche nei luoghi che lei descrive con una capacità che affascina cuore e mente .
Più tardi ci fermiamo in una piccola taverna , in riva al mare e ci servono del "kebab" (secondo loro..) ma in realtà trattasi di un piatto costituito da :
Tzatziki , che ci vuole sempre , cipolla cruda , patate fritte , pomodori nonché tre belle salsicce speziate , forse di agnello?
Le porzioni sono incredibili !
Per tutta la notte mi rigiro nel letto cercando a tratti la bottiglietta di acqua fresca ..sono un'assetata che sta solcando le dune di un deserto lontano ..tu dormi , un bacio in fronte ed una buonanotte propiziatoria..



INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • PENNE DI MAIS( O NORMALE GRANO) , 180 G
  • MELANZANA, UNA LUNGA 
  • AGLIO , DUE SPICCHI
  • FUNGHI CHAMPIGNON, 100 G
  • PASSATA DI POMODORO , 300 G
  • VINO BIANCO , MEZZO BICCHIERE
  • PROVOLA O SCAMORZA UNA FETTA 
  • PARMIGIANO GRATTUGIATO , DUE CUCCHIAI
  • BASILICO FRESCO
  • SALE , PEPERONCINO , OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 
PROCEDIMENTO

  • Pulisci le verdure e falle a pezzetti
  • Sbuccia gli spicchi di aglio e falli soffriggere in poco olio , poi aggiungi melanzane e funghi.
  • Fai cuocere a fuoco vivo per una decina di minuti poi irrora con il vino bianco e lascia evaporare
  • Copri con coperchio e lascia cuocere  a fuoco lento per una mezzora
  • Aggiungi il sale peperoncino e pomodoro
  • Lascia ancora sul fuoco mentre cuoci al dente la pasta
  • Taglia la  provola , scola la pasta e condisci tutto nella casseruola delle verdure 
  • Salta con la provola ed il parmigiano
  • Servi con pezzetti di basilico fresco
BUON APPETITO !





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