venerdì 19 gennaio 2018

ANELLI DI TOTANO IN FORNO



Mi piace tanto il fritto , mi piace troppo il pesce .
Il connubio è perfetto ,  ma si sa che cenare la sera alle ventidue , spesso non mi consente di mangiare entrambi , al massimo un piattino di passato di verdure .
Oggi sono rientrata nel piccolo orto , ci sprofondo , tanto la terra è intrisa di acqua e ho pensato bene che potrei comprarmi un paio di "sciantelli" fioriti , che altro non sono che stivali di gomma , con i quali potrei sembrare una dolce giardiniera inglese di quelle corredate anche di cappello e cestino in vimini ..chissà magari prima dell'estate mi faccio un corredo di quelli meravigliosi , comprensivo di pannuccia  a fiorellini.
Nonostante la nebbia oggi è una di quelle giornate che ho il sole dentro , che non sono rare , ma spesso caratterizzate dai dolori atroci che accompagnano l'esistenza di chi come me è affetto da qualche patologia .
Questo però , mai mi impedisce di sfoderare i sorrisi più belli per i miei vecchietti alle casse ,  e per loro ho una corsia preferenziale nel cuore , tanto che mi riconoscono da lontano , solo e soltanto per essere salutati guardandoli negli occhi.
Chi più lo fa ?
Si disprezza anche un parente stretto ormai , figuriamoci se si può dare ascolto ai quei poveri vecchi cuori...
Tutta la settimana sono stata con Miriam e Nada nel cuore , e ho volato alto , ho toccato quasi il cielo perché mi hanno dato ancora una volta l'opportunità di affrontare la sofferenza guardandola in faccia , quella vera .
Ne parlo non tanto perché voglio far sapere , ma per convincere tutti che un bel giro in un reparto oncologico pediatrico come ho fatto io domenica , anziché nel centro commerciale con il "muso"si il muso , insoddisfatto ed infelice , farebbe rivalutare tante belle cose che la vita ci offre  .
Vedere quelle testine calve ovunque , avere l'abbraccio di Miriam , e restare con lei a parlare godendo della sua testa ,che non è poca cosa ma anzi , mi ha spiazzata con tante domande..mi ha reso terribilmente felice.
 E poi capire quanto loro siano entusiasti della normalità di fronte a chi si lamenta anche navigando nell'oro , mi ha veramente confermato che mi sento un altra persona .
Che sono stata citata ad un congresso per aver fatto un cambio di programma nel mio lavoro , una contro tendenza..anziché continuare come donna in carriera ho scelto di farmi demansionare , anzichè nutrirmi con caviale preferisco pane ed olio , anziché vestirmi di abiti di alta moda , indosso pantaloni di una tuta e scarpette ..anziché labbra stile canotto preferisco non avere che una piccola linea inesistente ....potrei continuare un eternità...anziché essere intristita , mi sento viva e felice .
Quanti di voi conosceranno questa sensazione potranno capirmi , perché bisogna sempre toccare il fondo per riemergere più forti e meglio di prima ..
Chi ha potere , a volte scommette anche nei destini della vita degli altri..ma prima o poi arriva il giorno del giudizio per tutti , perché come diceva nonna Cristo paga tutti i sabati ed uno per uno tocca a tutti..
Andiamo in cucina con tanto pane grattugiato chiaramente riciclato da quello che era diventato secco nel porta pane!





INGREDIENTI PER DUE PERSONE 
  • totani , 2 o 3 a seconda della loro grandezza 
  • limone , 1
  • pane grattugiato , 3 cucchiai
  • salvia , 2 foglie
  • rosmarino , 1 rametto
  • sale , pepe , olio extra vergine di oliva


Lavate bene il pesce e pulitelo togliendo le interiora , lasciate i tentacoli da parte , ma non rompetelo , anzi per formare gli anelli lasciatelo intero.
Per velocizzare quanto sopra , potete anche utilizzare degli anelli congelati , ma il gusto sarà leggermente diverso.
Tagliate quindi gli anelli e lasciateli a marinare per circa un'ora con il succo di limone .



Nel frattempo fate un trito composto da salvia e rosmarino al quale aggiungerete anche il pane grattugiato abbastanza grosso , io riciclo il pane secco .
Aggiungete anche sale e pepe.
Scolate dal limone gli anelli e passateli più volte nel trito.



Foderate una teglia con carta da forno , bagnate con un filo di olio e disponete gli anelli impanati .
Accendete il forno a 180 e quando sarà ben caldo mettete la teglia, dopo aver ripassato un filo di olio ed il trito sopra il pesce .
Cuocete per circa venti minuti ,  posizionando gli ultimi cinque il forno in modalità gratinatura.
Gustate gli anelli caldi e...

BUON APPETITO !!


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giovedì 18 gennaio 2018

CAROTE ARROSTO



Gennaio è sempre stato il mese dei preventivi , no non di quelli economici , assolutamente , voglio vivere con i piedi ben piantati a terra e non avere a che fare con chi al posto del cuore ha un portafoglio a fisarmonica .
Certi sogni si stanno avverando o per lo meno comincio a togliermi qualche piccola soddisfazione , e  non sto pensando a niente di eclatante , ma alle foglie dello  spinacio che spuntano dal terreno .
La luce del sole che penetra gli alberi nelle ore diurne è meravigliosa , non ho abbastanza tempo per godere spettacolari albe e tramonti , Miriam è tornata a casa .
Provo a pianificare il lavoro, quello che mi assorbe di più , nel senso della mente .
L'altro mi serve per vivere .
Girovago in cerca di consigli tra vivai e consorzio agrario , trovo persone talmente disponibili che qualcuno si offre anche di potare il giovane melo .
Accanto al nocciolo nasceranno dei gialli narcisi , anche se odio il loro nome e preferisco chiamarli fiori gialli, e ai piedi del susino una tenera erba di un verde smeraldo ricopre le forti radici che sprofondano nel terreno argilloso.
Non so quello che verrà , non ho molta forza ma ho coinvolto chi può aiutarmi in questo sogno e tutti si prodigano per darmi una mano ..magari in primavera potrò immortalare quello che il piccolo orto produrrà , se produrrà , oppure dichiarare una disfatta stile Caporetto , ed abbandonare ogni tentativo di me contadina .
Ho sempre amato la terra , i suoi colori , le giornate trascorse con il nonno ad assaporare  pomodori maturi , il garrire delle rondini che segnavano l'arrivo della Primavera , e con lei i frutti più belli , i fiori più colorati .
Il nonno che piegava , il nonno che metteva le canne ai piselli teneri , le buche per gli scarti , i peri in fiore , qua è tutto un altro mondo ed io non posso e non voglio dimenticare .
Già allora , dice mamma , cantavo intere giornate rotolandomi nell'erba...
Ho provato a cucinare  le carote arrosto , ho assaporato la loro dolcezza ..ho assorbito tutto il loro colore è stato come un anticipo di Primavera ...

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • carote , circa una dozzina 
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , pepe nero
  • brodo vegetale , 4/5 cucchiai 
  • alloro , qualche foglia 


Prendete le carote pelatele con una pelapatate e lavatele bene sotto l'acqua corrente .
Disponete un foglio di carta da forno sopra ad una piccola teglia .
Bagnatelo con un filo di olio e posizionate all'interno le carote alternate alle foglie di alloro.


Spolverate di sale , pepe nero e ungetele bene con olio .



Mettete in forno a 180 ° e lasciatele cuocere coperte con un foglio di carta alluminio.
Dopo circa venti  minuti , togliete il foglio di carta ed aggiungete i cucchiai di brodo caldo .



Rimettete in forno per un 'altra mezz'ora circa , assaggiate e sistemate di sale e pepe.
Mangiate calde e se avanzano potete conservarle in barattoli coperte con olio per qualche giorno.

BUON APPETITO!


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mercoledì 17 gennaio 2018

SPAGHETTI INTEGRALI QUADRATI AL POMODORO E PESTO DI ERBETTE



  Ogni volta che scelgo di cucinare gli spaghetti , e non solo chiaramente , non posso fare a meno di pensare al babbo ed al suo amore esagerato per questo tipo di pasta .
Lui adorava la pasta , ma lo spaghetto lo avrebbe mangiato , come si dice nell'Aretino , anche "in capo ad un tignoso" !
A mamma invece non è che piacciono molto , per cui ricordo ancora le sane litigate al momento di buttare giù la pasta tra loro per la scelta della pasta.
E meno male che quando ero piccola non c'era la varietà di formati che possiamo trovare adesso nei negozi.
Ho ricordo , oltre che dei sopracitati , di penne e rigatoni , qualche formato di piccole dimensioni , per le minestre e poco altro.
Sinceramente , se penso alla "pomarola " il legame che mi viene in mente è lo spaghetto , fumante e al dente.
Lo amo anche io e soprattutto integrale e non molto fine .
Ho provato il quadrato , che trattiene ancora meglio il sugo di pomodoro , ed ho provato un sugo classico di pomodoro , leggermente arricchito..


INGREDIENTI PER TRE PERSONE 


  • pasta formato spaghetti , 240 g
  • salsa di pomodoro , 6 cucchiai
  • pomodorini , circa una decina 
  • salvia , rosmarino, alloro , 1 cucchiaio
  • pane grattugiato grosso , 1 cucchiaio
  • sale , peperoncino rosso
  • olio extra vergine di oliva 



Per prima cosa , mettete la salsa di pomodoro (possibilmente biologica e al naturale) , dentro ad una casseruola media , abbastanza grande per contenere poi la pasta da saltare .
Allungatela con un mezzo bicchiere di acqua calda , ed aggiustate di sale pepe .
Dopo cinque minuti circa che è sul fuoco , aggiungete i pomodorini tagliati a metà , coprite con un coperchio e fate andare il tempo che occorrerà per cuocere la pasta al dente .



Mentre lo spaghetto cuoce , prendete tutte le erbe che ho citato negli ingredienti , quindi salvia , rosmarino , alloro e passatele al mixer .
Passate al mixer anche il pane , circa una fetta che avrete precedentemente tostato.



  Quando lo spaghetto sarà cotto al dente , tuffatelo nella salsa di pomodoro e pomodorini , fatelo saltare un minuto quindi servitelo nel piatto di portata con aggiunta del trito di erbe e pane .
Bagnate con un filo di olio a crudo e servite !


BUON APPETITO 



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martedì 16 gennaio 2018

CROSTATA RIPIENA



Fuori piove , al di là dei vetri guardo la campagna di un verde brillante , e già immagino i campi resi di un colore marrone scuro dalla pioggia cadente , contrastare nel primo giorno di sole , il tenue verde del grano che comincia a fare capolino timidamente .
La stagione ormai è così , e , se ieri andando al lavoro ho costeggiato un fiume inesistente perché tutto ghiacciato da una temperatura sotto zero, oggi l'acqua scorre , seppure pochissima , come nei primi giorni di primavera , quando il sole comincia a sciogliere le scorte di neve nelle alture.
Le spinaci sono già nate , e sto aspettando che facciano la loro comparsa gli altri protagonisti  del nostro primo  orto fatto insieme , tu che zappi io che semino , perfetta collaborazione !
Si perché da quest'anno vogliamo provare anche questa esperienza , riuscire a coltivare quanto meno lo stretto necessario per noi .
Così abbiamo seminato fave , piselli , ceci , aglio e per l'appunto spinaci , che il proprietario della serra aveva scommesso , non sarebbero mai nate ..ho vinto , perché sono le prime che hanno sfidato il freddo del terreno.
E poi sono arrivati , il melo , il susino ed il nocciolo.
Abbiamo tanti progetti , chissà...
La voglia è quella di produrre sempre di più prodotti dei quali possiamo essere sicuri , ed è un po' la nostra sfida di un  ritorno al passato.

Ho sempre predicato quanto sia importante mangiare bene , e vorrei vivere con la coerenza che mi ha spesso contraddistinto.
Così come nella cucina del riciclo che stavolta , si è avvalsa di fondi di barattoli , come li chiamo che stazionavano da un bel po' nello sportello del frigo , in attesa che qualcuno prendesse coscienza che andavano consumati.
Una crostata ripiena , così l'ho chiamata , nata in una bellissima domenica , che non posso descrivere , ma che ho nel cuore ..non amo fare mostra di altre virtù , se non quelle , molto ristrette e semplicissime , della mia arte culinaria..
Avete della marmellata di castagne ? , Un po' di latte condensato e sicuramente della crema di nocciole ?




INGREDIENTI PER UNA CROSTATA DI 18 CM DI DIAMETRO

  • pasta frolla secondo ricetta sul blog , non necessariamente integrale ( pasta frolla )
  • marmellata di castagne 3 cucchiai da minestra 
  • crema di nocciole , 3 cucchiai
  • latte condensato , circa mezzo tubetto
  • zucchero a velo
Preparate la pasta frolla secondo la ricetta , dividetela in due parti uguali e mettetela in frigo a riposare almeno per un 'ora circa .
Trascorso il tempo , riprendete i panetti di frolla  .
Stendete il primo e mettetelo sopra la teglia che avrete rivestito con carta da forno, lasciando i bordi alti quanto la teglia.
A questo punto andate a riempire la crostata con le creme partendo dalla marmellata di castagne , poi la crema di nocciole .


Completate quindi con uno strato di latte condensato.




Stendete l'altra metà della frolla e posizionatela sopra il ripieno , cercando di chiudere bene i bordi .
Ritagliate qualche piccola figura , io ho scelto le mie stelle..
Aggiustate bene il tutto e sistemate in forno caldo a 180° per circa una mezz'ora.



Togliete la crostata dal forno e lasciate raffreddare , quindi spolveratela con dello zucchero a velo.



Di per se , non è molto leggera ma una fettina lasciata per essere gustata appena svegli ricarica di energie per affrontare le lunghe giornate che ci vedono impegnati in diverse battaglie .
La cremosità del latte condensato , fa in modo poi di non fare indurire la crema di nocciole in cottura perciò anche dopo un giorno o due la crostata al suo interno si presenta ancora cremosissima..



BUON APPETITO ...





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