lunedì 24 aprile 2017

GNOCCHETTI TRICOLORE PER CELEBRARE UNA FESTA IMPORTANTE , IL 25 APRILE



Mentre ripongo alcuni acquisti e osservo dalla finestra le ultime luci di un sole ancora tiepido , Franci mi chiede che cosa cucinerò per cena , domanda sua ricorrente , e succede , come ormai molto spesso , che gli rispondo con la mente , per poi far uscire con un suono flebile di voce le ultime due o tre parole di un lungo discorso che mi sono fatta in testa .
Così , fa dietro front , rimuginando sulla parola (l'unica che ha udito..) , in questo caso asparagi , e contestando che qualcosa al di là della verdura dovremmo pur mangiare .
Ed è  strano come io  colleghi certi piatti ai moti   del momento , così come è strano che io abbia creduto di aver risposto correttamente con parole e non pensieri .
Domani sarà il 25 Aprile , il nonno era fiero di festeggiare questa giornata , lui che aveva combattuto ed era Cavaliere di Vittorio Veneto , lui  ,che sicuramente si rigirerà nella tomba , vedendo che ormai  pochi rispettano e festeggiano questa ricorrenza .
Oggi , a chi mi chiedeva se domani fossimo stati aperti , rispondevo che , grazie a Dio per il momento , la nostra azienda sceglie di farci festeggiare ..festeggiare cosa , ha chiesto un bambino che sbatteva velocemente una piccola auto rossa nel nastro scorrevole..
Come spiegare che cosa sia l'Anniversario della liberazione , ad una piccola creatura , la cui madre probabilmente ne sa ancora meno .
Mi è venuta in mente una bella frase di un grande uomo , uno dei migliori capi di Stato a parer mio . e vorrei averla suggerita a quella mamma in quel contesto .

« Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l'occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire. »
Un giorno importante simbolo della vittoria dei Partigiani contro il governo fascista e l'occupazione nazista  , che Sandro Pertini inneggiava così .
E al di là di ogni pensiero politico , il mio va a tutti coloro che veramente credevano e lottavano per un ideale fino alla morte , uomini e donne . Penso agli eccidi , penso al freddo nelle montagne d'inverno , penso a quanto hanno lottato per noi e per chi ormai non è riconoscente e non si degna neppure di commemorare chiudendo solo per un giorno le serrande..
Si sa il Santo denaro prima di tutto , il consumismo , il business ...
Nella mia testa , si sono succeduti il verde il bianco il rosso , non importa in che ordine e grado di importanza , il rosso ,il verde ed il bianco ...i colori della nostra bandiera , i colori più amati della nostra cucina ..
Basilico , ingredienti fondamentale di un buon pesto , pomodoro in polpa , e formaggio gorgonzola per un accattivante piatto tricolore ...

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  1. gnocchi di patate , 500 g
  2. polpa di pomodoro , 250 g
  3. cipolla , 1 novella 
  4. formaggio gorgonzola , 60 g
  5. pesto di basilico , tre cucchiai
  6. olio extra vergine di oliva 
  7. basilico , qualche foglia 
  8. sale 
  9. peperoncino rosso



In una padella antiaderente scaldate un cucchiaio di olio  con la cipolla , che avrete affettato finemente .
Fate leggermente dorare ed aggiungete la polpa di pomodoro .
Intanto mettete a scaldare circa due ramaioli di acqua leggermente salata.
Quando la polpa di pomodoro si sarà leggermente asciugata , procedete a mescolarvi il formaggi gorgonzola fatto a pezzetti e lasciatelo sciogliere piano piano .



A questo punto procedete , tuffando gli gnocchetti direttamente nella salsa di pomodoro e formaggio e bagnate con un ramaiolo di acqua calda -
Mescolate bene e passate ad aggiungere anche il pesto .
Ci vorranno pochi minuti di cottura due , tre , durante i quali regolerete di sale e peperoncino .
Amalgamate il tutto e completate con qualche foglia di basilico fresco .
Servite caldissimi ..

BUON APPETITO E BUONA FESTA DELLA LIBERAZIONE 



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giovedì 20 aprile 2017

RISO RICOTTA E CIPOLLOTTI FRESCHI CHE SE POI SONO DI TROPEA E' ANCORA MEGLIO !!!!


Il pensiero fisso di quando passo senza sosta gli articoli in cassa , va alle verdure chiaramente .
Penso a che cosa potrò cucinare , a quali verdure la gente ama di più e mi sento felice vedendo che comunque rispetto a tanti anni fa  , i carrelli sono molto più pieni di frutta e verdura .
Ed è in primavera , che i profumi che esalano le buste chiuse mi affascinano in maniera particolare ..come non farmi venire il languorino allo stomaco  per  l' odore dei freschi baccelli , e dei piccoli pisellini morbidi e poi i ciuffi di spinaci di un verde intenso e in lontananza , sento perfettamente , come tutti del resto , il forte odore dei cipollotti violacei .
Dal verde dei gambi  ,al bianco che scende fino al viola acceso , quasi fucsia , un  cartellino con su scritto Tropea IGP , caratterizza questo tipo di verdura .
 Le dolci insalate , i passati di legumi con anelli freschi di questo prezioso cibo, ed il risotto con  aggiunta di  ricotta di bufala saporita .
Un riso bianco , che in alternativa al veloce riso con del semplice ma ottimo burro  fa da pasto completo , però qui  l'intensità della cipolla con la delicatezza della ricotta è un connubio sublime..Ricordo i terreni in cui viene coltivata , di un marrone tendente al rosso , e la vista che si perde su campi e campi interi di coltivazione , e ad ogni angolo un venditore di mazzi di cipolle , e mi rammento che lì è davvero diversa da quella che troviamo da noi..ma soprattutto  ,che la coltivazione vera è fatta solo in quel territorio , perché al di fuori di quella terra , di quel sole e di quell' acqua mi sembra un'offesa chiamarla cipolla di Tropea...

INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  1. riso Carnaroli , 180 g
  2. cipolla di Tropea fresca 1
  3. ricotta di bufala 150 g circa 
  4. parmigiano grattugiato , 2 cucchiai
  5. vino bianco secco , mezzo bicchiere 
  6. olio extra vergine di oliva , un cucchiaio
  7. sale 
  8. pepe nero 




Lavate e pulite la cipolla e tagliatele a fette sottili  poi tenetele in ammollo per un 'oretta .
Scaldate l'olio in una casseruola ed aggiungete le fette di cipolla , avendo cura di lasciare un cucchiaio di trito da parte  , aggiungete il riso e fatelo tostare qualche minuto .
Sfumate con il mezzo bicchiere di vino bianco , e mentre esala , fate scaldare dell'acqua salata .
Aggiungete metà dose di ricotta al riso e cominciate a bagnare con acqua calda , mescolando spesso , regolate di sale e pepe nero.



Cinque minuti prima della fine della cottura del riso , aggiungete il parmigiano e la restante ricotta , poi i pezzetti di cipolla lasciati precedentemente da parte .
Spegnete la fiamma e lasciate un minuto a mantecare il riso .
Servite ben caldo .
BUON APPETITO 



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martedì 18 aprile 2017

CARPACCIO DI CARCIOFI


Primavera , stagione di verdure e frutti che segnano la rinascita e la voglia di depurarsi ..
Primavera  ,stagione di Pasqua e Pasquetta , ed il pensiero che il martedì successivo alle feste , in molti hanno appena svegli è ..no ..non Dio mio devo tornare al lavoro e come passano in fretta i giorni di festa (...anche...) , ma soprattutto , da adesso in poi devo mangiare meglio , meno e sano.
Certo in questi giorni qualcuno ha già affrontato la prova costume , ma , come direbbe qualche amico Napoletano e non solo , io da qualche tempo me ne frego (sarebbe un altro termine...) proprio , e se sto attenta all'alimentazione , lo faccio semplicemente perché è bene prendere coscienza che ognuno di noi è ciò che mangia .
Con la mia bella scorta di verdura , mentre riordinavo casa , ho preparato una casseruola piena di quello che sarebbe stato il mio pranzo assieme a qualche fetta di tacchino.
Carciofi , finocchi , carote , qualche cipolla e un pizzico di pepe in grani , bolliti per un paio d'ore lentamente senza sale , con qualche bicchiere di acqua che piano piano ha lasciato il posto ad un sughetto prezioso .
Ed una volta cotti , ho innaffiato il tutto con il salutare olio extra vergine di oliva .
E poi il carpaccio di carciofi giovani ..
Puliti accuratamente e tagliati con una mandolina ..


INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  1.  carciofi  ,2 belli medi
  2. limoni , 2 
  3. aglio , due bei spicchi 
  4. prezzemolo , una piccola manciata
  5. sale 
  6. pepe 
  7. olio extra vergine di oliva , due cucchiai

Preparate un mix mescolando  l'olio con il succo di limone , gli spicchi di aglio sbucciati e schiacciati ma lasciati interi , il sale ed il pepe .
Lasciate la salsa a riposare almeno un 'ora durante la quale monderete i carciofi .



Togliete loro le foglie esterne dure ed affettateli con un pelapatate .
Man mano che saranno tagliati , immergeteli in acqua acidulata con poco succo di limone .
Terminato di tagliare i carciofi . sciacquateli bene  e fateli scolare all'interno di un colino , poi passateli in un panno per fare assorbire gli ultimi residui di acqua e poneteli all'interno di una zuppiera .
Tritate finemente il prezzemolo e cospargetelo sui carciofi , aggiungete pochissimo sale e bagnateli con la salsa di olio , limone ed aglio .
Mescolateli spesso e servite dopo un 'oretta in modo da dar loro tempo di insaporire.

BUON APPETITO 



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lunedì 17 aprile 2017

IL CASATIELLO




Non paghi di un pranzo che dire luculliano è termine misero , nel giorno di Pasqua e cioè ieri , oggi facciamo il bis con una sorta di menù da picnic come tradizione vuole , dato che festeggiamo il Lunedì dell'Angelo con tuo padre ,  la sua compagna , sua suocera e tutti noi , l'allegra brigata che ieri ci ha rivisti tutti insieme con tanto di zia Clara in un ristorante del Casentino , terra che amo come quella dove sono cresciuta .
Cosi il pomeriggio dedicato alla lievitazione , rigorosamente con farina 1 , di torte rustiche al formaggio , panine unte , e lui il re delle torte salate Napoletane .
Il "Casatiello".
Lo adoro  , da  mangiare una sola volta all'anno con quel sentore di pepe nero e grasso di salumi che si scioglie durante la cottura .
A differenza del Tortano , contiene più formaggio nel suo interno , e le uova non vengono messe sode all'interno dell'impasto , bensì ben lavate fanno da decoro alla ciambella , direttamente inserite in lievitazione , rigorosamente in numero dispari come vuole la tradizione e rigorosamente " ingabbiate " da una sorta di Croce fatta con la stessa pasta della torta rustica .
Il risultato a detta di tutti è stato eccellente , posto la ricetta nel blog perché in caso di un pic nic  o scampagnata , potete prepararlo come piatto da asporto dentro ad un panno di cotone come negli anni in cui le passeggiate all'aperto con pranzi nei prati avevano un valore cento volte più grande delle passeggiate di oggi nei centri commerciali..
Sarebbe bello se tutti cominciassimo a rivalutare per i nostri figli , la campagna , qualche passeggiata lungo i fiumi , piuttosto che un centro commerciale che il consumismo impone come cosa giusta e fantastica ...credo che i bambini e le future generazioni ringrazierebbero...

INGREDIENTI

  1. farina 00 400 g
  2. farina Manitoba 200 g
  3. lievito di birra 12 g
  4. zucchero 1 cucchiaino
  5. strutto 150 g 
  6. salame o altro salume 400 g 
  7. provolone 400 g
  8. pecorino grattugiato 70 g
  9. uova 5
  10. sale
  11. pepe nero 



Sciogliete il lievito di birra nei 300 ml di acqua e quando sarà ben sciolto aggiungete gradualmente le due farine mescolate e lo zucchero  ,poi anche lo strutto a cucchiai .
Formate un impasto omogeneo  e mettetelo a lievitare per circa due ore , il tempo  in cui probabilmente raddoppierà di volume.
Nel frattempo riducete in pezzi i salumi ed il formaggio , lavate bene le uova intere strofinando bene i gusci esterni.
Non appena la pasta sarà lievitata , riprendetela stendetela in forma rettangolare e ponete al centro i salumi on il formaggio , lasciando un po' di pasta che vi servirà per decorare poi le uova .
Richiudete bene sigillando le estremità e formate  un cilindro lungo quanto la circonferenza della tortiera per ciambelle , che dopo aver unto bene con strutto , andrete a riempire con il cilindro di pasta ripieno stesso.



Inserite nella pasta le uova e con quella rimanente formate delle piccole strisce con le quali formerete delle decorazioni a croce sopra le uova stesse .
A questo punto lasciate la pasta lievitare per dieci /dodici ore .



Io l'ho lasciato  lievitare tutta la notte ...
Al mattino accendete il forno caldo a 180° e lasciate cuocere per circa un'ora .



Servite tiepido e..

BUON APPETITO 


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venerdì 14 aprile 2017

PASTIERA NAPOLETANA OGGI PERCHE' SI PREPARA IL VENERDI








La regina dei dolci di Pasqua , ormai non solo al sud , sta cuocendo in forno , proprio mentre posto la ricetta sul blog ,  perché possiate averla in questo giorno , nel quale la Pastiera va cucinata .
Così mi hanno detto tanti napoletani che conosco .
Sarà perfetta per il giorno di Pasqua e già il profumo che emana in cottura mi ricorda la primavera e le belle giornate di sole..
Saranno i fiori di arancio , la fresca ricotta o la vaniglia , ma a noi questo dolce piace moltissimo ..
Questa ricetta è leggermente stravolta perché ho usato della buonissima ricotta di bufala , che acquisto da un artigiano della zona , chiaramente potete sostituirla con ricotta di pecora , la più saporita...
Ecco le mie dosi ed il mio procedimento.
Come sempre , vogliano perdonarmi , le amiche/ci che che seguono il mio blog e sono molto più bravi di me nel farla !!!
Buona e  serena Pasqua a tutti voi...


INGREDIENTI PER UNA TEGLIA DIAMETRO 26

PER LA FROLLA

  1. farina 00 250g
  2. burro 150 g
  3. zucchero semolato 120 g
  4. uova 2 tuorli
  5. arancio la scorza di mezzo
  6. sale un pizzico
PER LA COPERTURA

  1. grano cotto g 300
  2. ricotta fresca di bufala g 350
  3. burro 25 g
  4. latte 150 g
  5. uova 2 intere e 2 tuorli
  6. 1 baccello di vaniglia
  7. 1 fialetta di acqua di fiori di arancio
  8. zucchero 300 g
  9. arancia candita 100 g



Cominciate con la pasta frolla , impastando il burro freddo con la farina , ai quali andrete ad aggiungere il pizzico di sale , i tuorli di uovo , la scorza dell'arancia grattugiata  e lo zucchero .
Formate un composto sabbioso che cercherete di lavorare pochissimo , fate  un panetto , avvolgetelo con pellicola e lasciatelo a riposare in frigo per un 'ora.



Nel frattempo , fate scolare bene la ricotta  e mettete in un mixer il grano cotto , passatelo per renderlo finemente sminuzzato , dopodiché amalgamatelo al latte , burro e zucchero .
Mettete tutto all'interno di una casseruola che porrete sul fuoco per circa dieci minuti , per dare la possibilità allo zucchero di sciogliersi bene.
Lasciate poi raffreddare.


Riprendete la pasta frolla e cercate di fare con il mattarello una base rotonda per la teglia che avrete imburrata ed infarinata , quindi copritela totalmente , compresi i bordi laterali.
Punzecchiate con i rebbi di una forchetta la base e lasciate un po' di pasta per fare le losanghe sopra il ripieno.



Una volta raffreddato lo zucchero , riprendete la casseruola contenente appunto zucchero e grano , e andate a mescolare , la ricotta le fialette di aromi . i pezzetti di  arancia candita , le uova formando  un composto omogeneo.



Versate tutto il composto sopra la pasta frolla.



Procedete con mettere le losanghe sopra il ripieno , accendete il forno statico a 180° ed infornate per 60 minuti la Pastiera .



Lasciatela raffreddare all'interno del forno e poi mettetela in un contenitore per dolci coperta dalla sua campana , se volete prima cospargete di zucchero a velo .
Servite il giorno di Pasqua , quando la base avrà assorbito tutti gli aromi !!! 



BUON APPETITO E ANCORA SERENA PASQUA A TUTTI VOI !!!








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mercoledì 12 aprile 2017

PASTA DI FARRO CON PISELLINI NOVELLI , PANCETTA E PECORINO



Alla ricerca di cose buone da cucinare per soddisfare la mia voglia di genuino e al contempo buono e bello da vedere , finisco sempre per riempire più di metà dei ripiani del frigo , con verdura colorata e fresca .
Ultimamente non  mancano mai , a pranzo e  cena dei  freschi baccelli , e magari un piccolo quadretto di pecorino stagionato per completare un pasto  a volte  composto da un bel piatto di pasta .
Ne mangiamo solo una o due volte a settimana , e per questo ricerco formati ed ingredienti particolari.
Ci piacciono da morire questi fazzoletti ondulati di farro che , a mio avviso , trovano l'accostamento ideale con verdura di stagione .
I freschi pisellini , che adori mangiare come fossero baccelli , appena sbucciati ,sono un contorno nobile e saporito , ricco e completo  e quando non li cucino alla " fiorentina ", li uso molto come uno degli ingredienti principali per questo primo piatto primaverile .
Alla loro freschezza , aggiungo della pancetta fresca , piccoli pezzi di pecorino , qualche pomodorino e una macinata di pepe.
Ne esce un piatto corposo e squisito , che per me rappresenta l'essenza della Toscanità essendo composto di prodotti che nascono adesso in questa terra dalle mille sfaccettature ed i mille sapori...


INGREDIENTI PER TRE PERSONE 


  1. pasta di farro nel formato preferito  240 g
  2. pisellini freschi , 200 g
  3. pancetta fresca , 100 g
  4. pecorino toscano semi stagionato  2 fettine medie 
  5. aglio , 1 spicchio
  6. pomodorino ciliegino , 3/4
  7. olio extra vergine di oliva 
  8. sale
  9. pepe nero macinato al momento
  10. basilico , qualche foglia 



Tagliate in quadretti piccoli la pancetta fresca e fatela appassire in poco olio .
Quando il grasso sarà diventato trasparente , aggiungete i pisellini sgranati e fateli leggermente tostare .
Aggiungete acqua calda i modo che li ricopra e lasciateli cuocere a fiamma bassa.
Appena  saranno morbidi , mescolate e aggiungete i pomodorini.




Fate cuocere la pasta e nel frattempo tagliate a pezzetti il formaggio , regolate di sale i piselli.

Appena la pasta sarà cotta , scolatela e tuffatela nella casseruola dove avrete cotto i piselli , amalgamate velocemente , aggiungete il pecorino ed il basilico spezzettato con le mani.



Terminate con una macinata di pepe nero fresco e altro formaggio, servite calda ..

BUON APPETITO 



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martedì 11 aprile 2017

TORTA AL CIOCCOLATO E PERE , QUALCOSA DI BUONISSIMO E SANO



Abbiamo comprato e assaggiato la prima colomba di Pasqua , quest'anno non so se la farò , anzi credo proprio di no , visto e considerato che dovrò lavorare tutto il sabato .
Ce ne sono in giro di artigianali davvero molto buone e allora  preferisco riposare .
Pasqua ormai è vicina , e  immagino tutte le massaie della mia zona intente a cucinare ciambellini da giorni , quei tipici biscotti con semi di anice , con la forma appunto a ciambella , che durano per giorni e giorni , perché in campagna è usanza farne diverse infornate .
Mamma li adora io per niente , di conseguenza non mi sono nemmeno mai provata a farli .
E poi panine , come la tradizione toscana vuole , quelle coi "friccioli",cioè piccoli pezzi di pancetta e grasso di maiale , e quelle con l'uvetta , e anche quelle metà e metà..
Insomma ore ed ore trascorse a tavola !!! Nelle campagne iniziano la mattina con la colazione di Pasqua , composta di salumi , il capocollo primeggia , uova sode , e panine salate.
Buon vino e magari fave fresche .
Poi vinsanto e ciambellino ,mi chiedo come si fa poi a pranzare , una domanda che mi sono fatta spesso , ma non mi sono mai data una risposta ...però mi sono sempre rifiutata di fare una colazione di Pasqua , anche perchè altrimenti il pranzo avrei dovuto saltarlo !!!!
In ogni blog che si rispetti in questi giorni , colombe e colombine , io vi lascio la ricetta di questa torta ala cioccolato e pere , la definisco salutare per le nostre colazioni , non è molto dolce , non contiene zucchero semolato e burro ma  davvero squisita da inzuppare per colorare di cioccolato il mio stupendo "latte " di soia o avena !!




INGREDIENTI PER UNA TORTA DIAMETRO 24/26

  1. uova 4
  2. farina integrale o 1  , 240 g
  3. zucchero di canna grezzo 180 g
  4. olio extra vergine di oliva 180 ml
  5. cacao amaro in polvere 60 g
  6. lievito in polvere per dolci 1 bustina da 15 g
  7. sale 1 pizzico
  8. pera 1
  9. cioccolato fondente 100 g
  10. zucchero a velo

Montate le uova assieme allo zucchero fino a che non otterrete un impasto gonfio e spumoso, aggiungete poi  gradualmente , l'olio , la farina , il  cacao amaro , lievito ed il pizzico di sale.



Amalgamate bene il tutto  , quindi procedete con l'aggiunta della pera che avrete fatto a pezzetti , ed il cioccolato fondente , anch'esso tagliato in quadretti più o meno regolari.
Imburrate ed infarinate uno stampo da 24 o 26 e versate il composto .



 Cuocete in forno caldo statico a 190° per circa 45 minuti , la raccomandazione è quella di fare la prova stecchino perché non tutti i forni sono uguali e comunque non aprite prima della mezz'ora di cottura .
Lasciate raffreddare in forno , dopodiché capovolgete il dolce nella griglia a raffreddare ulteriormente ..



Trasferite nel piatto di portata e decorate con zucchero a velo .




BUON APPETITO 




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domenica 9 aprile 2017

MARMELLATA DI GLICINE ED IL TRIPUDIO DI FIORI E PROFUMI IN GIARDINO



Da quando è iniziata la Primavera , giorno dopo giorno , le trasformazioni di tutto quello che circonda casa , sono visibili dal nostro modesto occhio umano in maniera davvero sorprendente .
Fiori e piante , che credevo essere morti per il troppo gelo dello scorso inverno , improvvisamente cominciano a muoversi e ci regalano ogni giorno , un nuovo gesto di amore  ed uno spettacolo che fa bene all'anima e al cuore .
Una piccola fogliolina verde di un verde tenue , una gemma rosa , fili d'erba che crescono selvaggi ovunque .
E nell'arco di una settimana , gli splendidi lillà , che tanto mi ricordano l'infanzia nel cortile della nonna che ne era pieno , sono diventati macchie colorate di un colore , il lilla appunto , che amo da morire .
Così che , affacciandomi , mi sorprende anche il glicine pieno di fiori meravigliosi , tempestati da insetti più o meno grossi , di cui amo il ronzio , che mi fa capire che l'estate è ormai alle porte .
Trasportano polline loro , ed immagino dei piccoli secchi invisibili di legno , incastrati bene tra le loro zampette , che riempiono incessantemente , per poi svuotare , in una immaginaria  fabbrica di miele a ciclo continuo.
Piccoli operai che in questi giorni , fanno un lavoro estenuante , perchè il tempo è davvero poco , e devono approfittare di queste riserve che ben presto svaniranno.
E così penso che anche le nostre semplici cucine possono arricchirsi di fiori e colori , mi torna in mente la bontà dei fiori di acacia fritti con la loro pastella , e tu che torni e mi dici che , ascoltando la radio che ti fa compagnia nel tuo lungo viaggio di ritorno , sei stato attratto da uno chef pluristellato che decantva la marmellata di fiori di glicine , particolarmente buona in accostamento con formaggi saporiti...

Perchè no ...l'estate faremmo tante cene con gli amici e tra gli antipasti non mancano mai formaggi e confetture che preparo in casa e allora decido che voglio cimentarmi in questa ardua impresa .
Ardua si perchè , la pazienza sta nel centellinare fiore per fiore e raccogliere i petali , uno ad uno , controllare che non vi siano insetti al loro interno e procedere alla cucina di una marmellata dolce e profumata che è valsa la pena fare...




INGREDIENTI PER CIRCA 4/5 PICCOLI VASETTI

  1. fiori di glicine 200 g
  2. acqua 600 g
  3. zucchero semolato 600 g
  4. limone 1

Cogliete i fiori quando sono nel momento di massima fioritura e cominciate a separare i petali e sistemarli in una grande ciotola .Quando saranno il peso indicato sulla ricetta , dopo averli controllati bene e tolto loro le impurità ed eventuali insetti , sciacquateli velocemente , e copriteli con 200 g di zucchero ed il succo del limone .
Lasciate ad appassire per un paio di ore .


Trascorso questo tempo , ponete sul fuoco una pentola grande con l'acqua ed il resto dello zucchero e portate a ebollizione , quando comincerà il bollore , gettate all'interno anche i petali con lo zucchero .

  




Cominciate a far bollire piano piano il tutto semicoperto da un coperchio .




Fate sobbollire piano per almeno due ore , dopodichè se volete , passate la marmellata ala mixer per renderla più omogenea e sminuzzare i petali .

Quando vedrete che mettendo un cucchiaino di marmellata sopra ad un piattino , non scivolerà veloce , toglietela dal fuoco e sistematela immediatamente all'interno di barattolini piccoli sterilizzati  capovolgendo subito e lasciando raffreddare così la mrmellata .



Noi l'abbiamo assaggiata anche nel pane per la nostra colazione  e devo dire che è davvero ottima , il profumo che sprigionava in cottura era da togliere il fiato..
Provatela poi sopra un bel Pecorino di Pienza o altri formaggi stagionati...

Fatemi sapere e ..

BUON APPETITO !!!



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venerdì 7 aprile 2017

INSALATA DI PRIMAVERA PIATTO UNICO E APPAGANTE NON SOLO PER LA VISTA DEI COLORI


Primavera porta con sé una marea di cose che rinascono al tiepido sole , che sembra aver vinto il gelo dell'inverno , quest'anno particolarmente freddo.
La sola vista di tanto colore nelle verdure , mi appaga gli occhi e non solo , e la mia fantasia si scatena quando non paga , decido di portare in tavola non solo un semplice contorno , ma piatti dai mille colori .
La giornata trascorsa con Giulia , poi , improntata sulla cucina con ingredienti della primavera mi ha dato ancora più voglia di sperimentare e combinare varie qualità di verdura e non solo..

Questa insalata che mamma era solita proporre non appena l'aprile faceva capolino , è la soluzione migliore per cene veloci ma non necessariamente costituite da semplici affettati di salumi o formaggi.
Rappresenta sicuramente un piatto unico sostanzioso , perché gli ingredienti non sono solo verdure , ma uova , acciughe  per cui ,la  soluzione ottimale quando , nel tardo pomeriggio ci ritroviamo ancora a domandarci cosa fare da cena , benché e nonostante ,i carrelli dei supermercati siano sempre stracolmi .
Il nonno era solito buttare semi di radicchio primaverile misto, tra gli ulivi nei campi attorno a casa , e nei mesi tardo marzo e precoce aprile , ci munivamo tutti con un piccolo coltellino e la bustina di tela per andare a cimare il tenero e colorato radicchio e portarlo alla nonna in cucina che , seduta attorno al tavolo , lo sceglieva bene e divideva le parti buone dalle cattive .
Poi a bagno in una larga ciotola per qualche ora  ,ed infine il trattamento di scolatura nello scolapasta , mentre sopra il ripiano della stufa a legna ancora accesa , già lessavano le uova , una a testa , che poi avremmo sbucciato tutti insieme ..


Spesso il nonno assieme al radicchio precoce , portava i primi ravanelli , e molto più tardi la rucola che ai tempi di quando ero piccola ancora era una sconosciuta nelle nostre tavole .
Adesso a tutto questo ho aggiunto qualche pomodorino e cetriolo , e ne è nata una superba insalata ...con le verdure è difficile fallire un piatto..

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  1. radicchio precoce misto 300 g
  2. ravanelli 1 mazzetto
  3. pomodorini ciliegino una decina 
  4. cetriolo 1 
  5. cipolla novella 1
  6. uova sode 3
  7. acciughe dissalate 2
  8. olio extra vergine di oliva
  9. sale ,pepe



Lavate accuratamente il radicchio , poi lasciatelo scolare bene nello scolapasta .
Nel frattempo fate assodare le uova , ponendole in un pentolino coperte di acqua e contando circa sette minuti di tempo da quando inizia il bollore , poi spegnete la fiamma .
Tagliate a fettine il cetriolo , a metà i ravanelli ed i pomodori ciliegini .
Mescolate tutte le verdure e aggiungete la cipolla a fettine fini .


Condite con olio , sale e mescolate bene  poi aggiungete le uova divise in quattro ed i pezzetti di acciuga tritata .

Lasciate insaporire per almeno un'ora , ed amalgamate ogni tanto.




BUON APPETITO


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