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domenica 17 marzo 2019

FRITTELLE DI SAN GIUSEPPE


San Giuseppe "frittellaio" è alle porte , mancano due giorni .
Mi piacerebbe non dover mai rinunciare alle tradizioni , e come tradizione vuole , con poco anticipo oggi ho cucinato le frittelle !
La frittura mi terrorizza , soprattutto  l'odore che pervade la sale e la cucina ..
Ma ho acceso tante candele e spalancato le finestre di prima mattina .
E , cosa non da poco , nel pomeriggio hai raccolte le ultime foglie di cavolo nero nel nostro orto , e  avendo dovuto cuocerle , l'odore acre che emanavano in  cottura , ha fatto si che quello della frittura scomparisse completamente .
Quindi nuova accensione di tutte le candele profumate e finestre aperte con conseguente perdita del tepore che la cara stufa a legna aveva prodotto con tanta passione ed impegno.
Ieri sera sono tornata tardi dal lavoro ma dopo cena "ho messo su il riso" per le frittelle , per far si che oggi le avremmo potute mangiare assieme a mia sorella , mamma e mio nipote .
Nonna Marianna , lo faceva sempre il giorno prima della frittura , ed io ricalco le sue tradizioni..
Il termine " mettere su " nasce con lei che improvvisamente si allontanava dal tavolo e con la sua lenta precisione cercava la pentola tonda e panciuta , la riempiva per tre quarti di latte e uno di acqua , e alla nostra domanda "Nonna che cucini ?"
"Non cucino..! Metto su il riso ! Domani è San Giuseppe !"
Quando ero piccola quel giorno si celebrava come un qualsiasi giorno di festa , e nel condominio era molto comune , suonarsi il campanello e scambiarsi ognuno il proprio vassoietto di frittelle appena fatte !


Ho seguito , come ogni anno , alla lettera la ricetta della nonna , ma ho variato la farina ..



Perdonatemi se non elencherò la perfetta grammatura degli ingredienti , ma così come faceva nonna , per fare queste frittelle vado un po' a spanna e ad esperienza usando misure calcolate sul cucchiaio e l'occhio !



INGREDIENTI PER UNA SESSANTINA DI FRITTELLE 

  • riso originario , 250 g
  • latte scremato , un litro
  • baccello di vaniglia , 1
  • zucchero semolato per la cottura , due cucchiai
  • buccia grattugiata di un arancio
  • uova , tre
  • zucchero semolato , 2
  • farina di farro , 2/3 cucchiai
  • lievito vanigliato per dolci , mezza bustina 
  • olio per la frittura , un litro e mezzo

La sera prima della frittura cuoci  il riso nel latte nel quale avrai  messo il baccello di vaniglia e due cucchiai di  zucchero.
Cuoci fino a che il riso avrà assorbito tutto il liquido.Copri e lascia fino al giorno dopo.

PROCEDIMENTO
  • Riprendi il riso cotto della sera prima , mescolalo bene e metti i tuorli delle uova .
  • Amalgama bene , poi aggiungi i due cucchiai di zucchero , la buccia dell'arancia grattugiata , e i cucchiai di farina di farro.
  • Nel frattempo metti a scaldare l'olio in una casseruola a bordi abbastanza alti e prepara due piatti , uno con carta assorbente e l'altro con lo zucchero semolato
  • Monta a neve ben ferma gli albumi , metti il lievito nell'impasto di riso e infine aggiungi le chiare d'uovo montate a neve 
  • Quando l'olio ha raggiunto la temperatura comincia a friggere le frittelle aiutandoti con due cucchiai , prendendo poco impasto e cercando di dare la forma sferica 
  • Mentre friggono le frittelle devono girarsi su se stesse
  • Togli le frittelle dall'olio e passale ad asciugare nella carta assorbente , poi trasferiscile nel piatto con lo zucchero e lasciale rotolare 
  • I tempi sono abbastanza frenetici tra veloce frittura scolatura inzuccheramento... Ma i risultati ti ripagheranno della fatica !


BUON APPETITO E BUONA FESTA DEL PAPA' A TUTTI ..

A te babbo , ovunque tu sia , manchi da far male...


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sabato 16 marzo 2019

VERDURE MISTE IN TEGLIA


Un piccolo problema al braccio quest'anno mi e ci ha costretti ad abbandonare l'idea di coltivare il nostro tanto amato orto.
E per me questo è fonte di dolore , non poter prendere il mio piccolo cesto di vimini e riempirlo con tante verdure dai mille colori..
Le tenere carote arancio , i verdi piselli , le fave dai loro fiori bianchi e petali sottili , i rossi pomodori maturi..
E' altre sì vero che sicuramente i nostri vicini , non ci faranno certo sentire la mancanza di verdure genuine , di quelle che hanno tutte un' altro sapore rispetto a  quelle esposte nei banchi dei supermercati.
Credo anche che , se la primavera non porterà con se piogge abbondanti , avremo scarsità di acqua tanto che sarà opportuno non sprecarne nemmeno una goccia .
Come per ritemprarmi a  volte , dopo aver sceso le scale di casa faccio un giro in quel piccolo appezzamento di terreno e guardo i cavoli sfioriti , due piccoli cardi ancora incartati e due o tre piante di fragole che non ho ben capito che intenzioni abbiano per la prossima stagione .
Un piccolo cavolfiore , miracolo della terra , qualche avanzo di verdura in frigo , una stufa con il forno a legna e la teglia rivestita di carta da forno.
Dimenticatevi poi di averla in cottura , lasciatela a bassa temperatura ed apprezzerete un contorno semplice e buonissimo..




INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • Cavolfiore , 1 piccolo 
  • carote , tre medie 
  • patate , 2 medie 
  • cipolle rosse ,2 
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , pepe nero
  • origano



PROCEDIMENTO

  • Lava bene tutta la verdura , poi rivesti la teglia con un foglio di carta da forno 
  • Sbuccia anche le patate e le carote con un pelapatate 
  • Conserva anche qualche foglia di cavolfiore 
  • Fai a pezzi le verdure (tranne il cavolfiore ) e mescolale in una ciotola , aggiungi sale , pepe ed origano
  • Disponi in ordine sparso nella teglia poi aggiungi anche il cavolfiore (mescolandolo  avrebbero sofferto le cimette..)
  • Ungi bene con olio e metti a cuocere in forno a calore moderato , 160° per circa un'ora 
  • Testa con una forchetta la morbidezza della carota trascorso il tempo di cottura , e alza il calore lasciando che la verdura si colori un po' in superficie 
  • Servi dopo aver regolato di sale e pepe 


BUON APPETITO ...! e buon fine settimana


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giovedì 14 marzo 2019

PASTA PANCETTA PROVOLA E CIME DI RAPA





Le ruote , la mia pasta tanto amata , che nonna mi serviva una volta alla settimana ,condite  con burro e una bella spolverata di pepe nero appena macinato , con il piccolo macinino in alluminio talmente usato che ormai non aveva più niente della sua forma originale .
Penso alla mia gioia davanti a quel piatto di pasta ... E' già , era sufficiente un piatto di pasta con del burro fresco .
Penso al sacrificio , quello della nonna , e di tutte le donne come lei , costrette a cucirsi un paio di mutande nelle ultime pezze di stoffa di una camicia da notte ormai usurata e  lacera .
 Adesso ci lamentiamo , non siamo più capaci di fare sacrifici , siamo di malumore se la domenica restiamo  a casa , dichiariamo che facciamo una vita inutile se settimanalmente non usciamo a cena fuori ed abbiamo frigo , dispensa , congelatore e cantina pieni di cibo.
Io e la mia amica Carla , proprio oggi ci siamo guardate negli occhi e confidate che , se la salute mi avesse assistito un poco di più , avrei avuto voglia , onore e coraggio di trovarmi tante cose da fare oltre al lavoro di sempre , per portare qualche soldo in più in casa e sentirmi utile , ma soprattutto abbiamo convenuto che migliaia di donne e uomini sono impegnati a fare anche tre lavori pur di sostenere con dignità la propria famiglia .Che gente con le p..e hai concluso ed io ho sorriso di gusto !
C'è stato un tempo che sferruzzavo a maglia e mi pagavano sette mila lire per un maglione , ne consegnavo uno al giorno alla proprietaria del negozio e allo stesso tempo , accudivo un bambino che dormiva nel passeggino posizionato davanti alla mia sedia , ed avendo le mani impegnate gli facevo la ninna nanna con un piede  ,spingendo la carrozzina  avanti e indietro .
Poi cucivo qualche scarpa di pelle e andavo a dormire così esausta che la notte credo non aver riuscito mai neppure a sognare .
La nonna mi preparava le sue ruote , io mi sentivo felice indossando uno dei due maglioni con i quali trascorrevo un inverno.
Il babbo brontolava , non voleva che mi sacrificassi tanto e non capiva perché tanto lavoro.
Alla fine della scuola superiore , gli chiesi come regalo di promozione , un coniglio femmina con una gabbia.
Ricordo ancora i suoi occhi stupiti.
Arrivai ad avere anche quaranta conigli e non avevo neppure venti anni.
Non sto parlando di centinaia di anni fa .
Sto parlando di me della mia giovinezza , delle mie mani che profumavano e ancora adesso lo fanno , di dignità , consunte  ,screpolate , con le dita storte ..
Ma che piacere avere avuto l'onore di essermela sempre cavata..



Io le mie ruote le ho un po' arricchite , ma con poco...
Avanzi di cime di rapa saltate in padella , pancetta e come fare mancare la mia onnipresente provola ..


INGREDIENTI PER DUE PERSONE

  • pasta di semola , formato ruote o quello che preferite , 160 g
  • cime di rapa , 2 cucchiai
  • pancetta , 150 g 
  • provola silana , 100 g
  • formaggio grana grattugiato , un cucchiaio
  • aglio 
  •  sale ,peperoncino
  • olio extra vergine di oliva 

PROCEDIMENTO

  • Dopo averle bollite  ,scola bene le cime di rapa e ripassale in padella con olio ed aglio (questo nel caso tu non abbia come nel mio caso degli avanzi...)
  • Taglia la pancetta in piccoli pezzi , scalda un cucchiaio di olio con uno spicchio di aglio e peperoncino,  aggiungi la pancetta , falla soffriggere qualche minuto durante il quale provvederai alla cottura della pasta 
  • Cuoci le ruote al dente poi scolale e tuffale nell olio con la pancetta , aggiungi le cime di rapa ed amalgama ben il tutto 
  • Metti anche la provola e spolvera di grana 
  • Fai saltare la pasta con il condimento  , poi spegni la fiamma copri la casseruola e lascia riposare qualche minuto 
  • Servi calda 


BUON APPETITO !
                                                   
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lunedì 11 marzo 2019

INDIVIA ARROSTO


L'indivia è una di quelle insalate che ho sempre consumato raramente .
Curiosa , l'acquistavo dal banco frigo del supermercato , per il magnifico aspetto giallo e bianco , sempre pronto al consumo in qualsiasi momento .
Gran bella cosa avere nel cassetto una verdura sempre pronta e reperibile .
Non appena marcisce  una piccola parte di foglia , ecco che in pochissimo tempo è da buttare nell'umido , ed il suo colore si tramuta in un marroncino putrefatto tanto brutto da guardare parimenti a quanto è bello in condizioni sane .
Quando mio cugino francese ce l'ha fatta conoscere , ero davvero piccola ed affascinata dalla storia della sua coltivazione -
Infatti la leggenda del contadino di Bruxelles   che dimenticò le radici delle  piantine nella cantina buia , mi ha perseguitato per molto tempo , e ho spesso lasciato volutamente piccoli oggetti neri  nello scaffale della cantina buia , con la speranza che diventassero bianchi come le foglie dell'insalata Belga .
In realtà , ho capito da grande che l'indivia , l'asparago bianco , ed altri ortaggi , devono il loro candore alla coltivazione in assenza di luce.
E che l'indivia ha molte proprietà nutrizionali ma un sapore leggermente amaro che in casa non viene apprezzato granché, ma ho scoperto che le sue foglie hanno la forte caratteristica  di assorbire gli aromi di altri cibi.
Quindi oltre che condita come una normale insalata , è buonissima se cotta assieme ad acciuga olive nere ed aglio per esempio , o ingrediente della pizza sostituta della nobile scarola , o ancora come ho cucinato io , arrosto con pancetta e provola ..


Accompagnata da questi ingredienti ed infornata con un bel filo di olio si trasforma in un piatto ricco e gustoso da considerare praticamente pasto quasi  completo , data la presenza di tutti questi nutrienti .

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • Indivia belga , 3 cespi
  • pancetta affumicata , 100 g
  • provola , 100 g 
  • sale 
  • peperoncino
  • olio extra vergine di oliva 
  • timo
PROCEDIMENTO

  • Lava bene la verdura poi dividila a metà in senso longitudinale e lasciala asciugare sopra ad un panno  
  • Nel frattempo soffriggi in pochissimo olio la pancetta precedentemente tagliata in piccoli pezzetti 
  • Poco prima di togliere la pancetta dal fuoco , aggiungici piccoli pezzetti di peperoncino
  • Disponi l'insalata sulla teglia da forno rivestita di carta , aggiustala di sale 
  • Apri leggermente i cespi con le mani e con un cucchiaio disponi la pancetta ovunque
  • Scalda il forno a 180° ed inforna 
  • Fai cuocere la verdura per circa quaranta minuti poi estrai la teglia e cospargi l'insalata con la provola tagliata in piccoli pezzi e foglioline di timo.
  • Ungi se necessario con poco olio e regola di sale 
  • Servi calda 


BUON APPETITO !


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