domenica 28 aprile 2019

PANCAKE , LA MIA RICETTA



La storia è sempre la stessa , ed è quella che si ripete da tanti anni  or sono.
C' è un piccolo nano che si sveglia una mattina e chiede alla nonna di cucinare dei pancake , che poi , a dire il vero nella sua lingua si chiamano "paccheic".
Allo stesso modo , una nipotina si alzava e chiedeva ad una nonna una crostata morbida con della buona marmellata .
E poi c'è una nonna , regina di tutte le nonne che è Evita,
Lei per tanti anni , è entrata nelle case di tante , troppe donne ed ha insegnato a cucinare , o meglio  più che altro ha trasmesso  i segreti che questa grande arte richiede .
Lo ha sempre fatto con una tale passione che , quando entrava con garbo ,quasi in punta di piedi, immediatamente le mettevi a disposizione tutto quello che avevi , perché sembrava curarti tutto e rimettere tutto in ordine anche e soprattutto  gli animi .
Ed una volta uscita dalla tua cucina aleggiava un alone di magia , pari ad una polverina di stelle che rimaneva per tanto tempo tra le scaffalature e le spezie .
Ed era allora che la tua passione prendeva corpo e diventavi come lei un'artista , un'artista della cucina .


Quando poi ha avuto in dono dalla vita , il primo dei suoi nipotini allora le è stato facile riversare tutta quella passione che si fondeva con l'amore , per diventare una nonna di altri tempi.
Quella con la quale preparare i biscottini di Natale , o i dolci per la colazione .
Magari gli antipasti , con il pancarre trasformato in strepitosi fiorellini , e meravigliose paperelle , coniglietti o pulcini nate da  un panbriosce di morbidezza ineguagliabile .
Questa è lei , Evita che due nipotini Lorenzo ed Alessandro hanno la fortuna di avere come nonna .
E ho sempre avuto in cuor mio , il desiderio che se mai avessi avuto la fortuna di potere trascorrere qualche giornata con i miei nipotini , senz'altro avrei emulato lei ed i suoi metodi.
Alla richiesta dei pancake tanto amati , non  posso fare altro che mettermi al lavoro ..


INGREDIENTI PER UNA DECINA DI PANCAKE

  • farina integrale , 100 g
  • farina di riso , 100 g
  • bevanda alla soia , 250 g
  • uova 2
  • zucchero integrale di canna , 30 g
  • olio di semi di arachide , 30 g
  • bustina di lievito , 1
  • aceto di mele , 1 cucchiaino
  • sale un pizzico


PROCEDIMENTO

  • Separa i tuorli dalle chiare e monta queste ultime a neve ben ferma
  • Sbatti i tuorli con lo zucchero poi aggiungi la bevanda di soia , l'olio , il cucchiaino di aceto .
  • Mescola bene le due farine assieme al lievito ,poi aggiungile piano piano all'impasto con le uova , sempre mescolando
  • Unisci il pizzico di sale ,e le chiare montate a neve 

  • Con un pezzo di carta assorbente ungi un padellino antiaderente  poi versa  un ramaiolo e lascia cuocere a fiamma bassa 
  • Gira dopo che l 'impasto presenterà in superficie delle bolle e man mano che togli disponi i pancake sopra un tagliere senza impilare altrimenti si sgonfieranno
  • Versa sopra di essi dello sciroppo d'acero e zucchero a velo.
  • Al momento di servire , se vuoi puoi anche aggiungere crema di nocciole , marmellata o frutta fresca .


BUON APPETITO ! 

Un caro saluto a tutti e un dolce augurio di una serena settimana ..
Silvia



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martedì 23 aprile 2019

BISCOTTI SANISSIMI CHE AMERANNO ANCHE I VOSTRI BIMBI


Ci siamo mangiati di tutto in occasione del  pranzo di Pasqua ; seduti nel caratteristico ristorante che spesso ci vede ospiti , quando abbiamo voglia di aria di casa e cucina casereccia.
La tradizione rispettata , nell'antipasto con la nostra "panina " aretina ricca di zafferano , pepe nero ed uvetta , accompagnata dall'uovo sodo benedetto fino alla fetta di colomba mandorlata che andava giù benissimo con il vinsanto della casa .
Un ottimo vino rosso di Montepulciano e le risate fatte al nostro tavolo e quello accanto composto dai nostri amici . Quelli veri di una vita , con i quali è rituale ritrovarci spesso e quest'anno anche nel giorno di Pasqua .
Il tempo è stato molto clemente , il mio dolore al braccio un po' meno , anche se sorrido , mi sforzo di sorridere sempre , soprattutto in una stupenda foto fatta da Matteo che ci ritrae tutti assieme , felici e "satolli." 
Una foto che forse arriverà a Londra dove lui abita , ma anche a Canterbury , dove abita la ragazza che sorride quando il nostro amico cameriere le urla all'orecchio" good eh good!!", e magari in California dove invece abita l'uomo biondo che sembra apprezzare la nostra cucina ed il nostro bere.
Tutti riuniti , senza età , sesso e religione, ma semplicemente un gruppo di persone che si vogliono bene .
E dopo qualche giorno di bagordi , eccomi tornata nei miei ranghi , molto più serena di prima , perché ormai non estremizzo niente nella mia vita , neppure l'alimentazione alla quale do' molta importanza e valore . Alla ricerca di materie prime buone per i miei piatti , farine particolari , legumi nella mia quotidianità , non mi tiro però indietro se c'è da bere un bicchiere di vino buono e mangiare in un buon ristorante qualcosa di più. Mi lascio andare e via, perchè anche questo è un modo di godere la vita ..
Ma..non si vive per mangiare !


Questi biscotti nascono , dopo aver letto tante righe di interviste fatte al dottor Berrino , rinomato oncologo , dopo aver visto tanti video che lo ritraggono e dopo aver letto anche libri della dottoressa Di Fazio primario di un reparto di oncologia a San Marino.
Ho pensato a me , ai miei cari , alla sofferenza che si percepisce in quei luoghi solo varcando la soglia , al dolore , a come affrontare una malattia .
Al fatto che molto spesso , figli di un boom economico senza precedenti ci siamo lasciati andare , anche a tavola perché venivamo da una generazione che aveva avuto troppa fame ed aveva sofferto per questo.
Adesso è il momento di fare un po' dietro front .
Che non vuol dire privazione , ma consapevole scelta. Un regime alimentare  corretto non implica per forza del cibo disgustoso , ma anzi ci aiuta ad apprezzare ingredienti semplici e genuini. E quando comincerete a stare meglio davvero , allora sarà tutto più semplice.
Eliminando per esempio gli zuccheri , che molto valore hanno solo per nutrire certi tipi di cellule , tipo quelle tumorali.
Sono ovunque , nel lattosio , nel fruttosio , maltosio ..potrei continuare , ma scelgo di evitare.

Per questi semplici biscotti vi occorreranno..


INGREDIENTI PER UNA VENTINA DI BISCOTTI

  • farina di mandorle , 250 g 
  • purea di mele , 250 g
  • uvetta ammollata , 2 cucchiai
  • pinoli , un cucchiaio 
  • semi di sesamo , 2 cucchiaini
  • sale un pizzico
PROCEDIMENTO

  • Sbuccia la mela , privala del torsolo e falla a pezzettini che cuocerai in un piccolo tegame con due cucchiai di acqua
  • Appena cotta , lascia raffreddare e riducila in purea 
  • Mescola la purea di mela alla farina di mandorla ,creando un composto al quale aggiungerai sale e uvetta precedentemente ammollata , e passata al mixer
  • Quando tutti gli ingredienti saranno amalgamati , fai delle piccole palline e schiacciale leggermente fra le mani , formando dei piccoli dischetti che adagerai in una teglia ricoperta con carta da forno
  • Spolvera i biscotti con i semi di sesamo e cuoci in forno caldo a 180° per una decina di minuti

I biscotti si mantengono tre o quattro giorni in frigo dentro ad un barattolo di vetro !

Assaggiateli e fatemi sapere !

BUON APPETITO !


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sabato 20 aprile 2019

BUONA PASQUA !


Auguro a tutti voi una serena Pasqua in compagnia delle persone che più amate ..
Con l'augurio che ciascuno di voi , viva per accontentare se stesso e non gli altri e che trovi pace e piacere in ciò che sceglie.
Un grazie sentito dal cuore per le tante visite al mio semplice blog e alle tante  giornaliere che mi riservate .
Ve ne sono davvero grata ! 
Un bacio a tutti i vostri piccoli ..e sappiate accontentarvi della bellezza di un filo d'erba ..

Silvia 
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giovedì 18 aprile 2019

PANINA ARETINA (QUELLA GIALLA..)


Non amo particolarmente lo zafferano , il suo aroma mi stucca un po' e forse per questo risulterò a tanti di voi alquanto  strana .
Certo se mi presentassero  un bel risotto alla milanese cucinato come Dio comanda  , credo non mi tirerei  indietro , ma nella mia cucina questa nota colorata è poco presente, sono sincera  .
Sebbene  consapevole che  lo zafferano sia una polvere d'oro, non solo per il suo valore economico ma soprattutto per gli aspetti benefici che apporta al nostro organismo.
Ho conservato in un piccolo barattolino di vetro , quasi come una reliquia , un pistillo colorato vivo che contrastava in maniera sorprendente con la trasparenza del suo contenitore.
Tutto questo per annunciare la "panina aretina ", quella gialla , il cui colore appunto è dato dallo zafferano.
Nei giorni in cui sono a casa e non lavoro, per periodi di malattia o  ferie , perdo il senso della realtà , il calendario non esiste , e le ore  trascorrono  una  dietro l'altra senza che tra di loro vi siano  particolari variazioni .
Ma tra pochi giorni sarà Pasqua , e lo capisco dalla frenesia che vedo nei tuoi occhi , o meglio la stanchezza che hai quando rientri a casa dopo una giornata di quattordici ore fuori , al lavoro ..
Ti aspetto , nella mia piccola cucina , dietro alle tende traforate di una finestra che da sul giardino , dove la strada disegna una curva leggermente in salita , dalla quale spuntano le luci della tua auto.
Nel frattempo ripenso alla Pasqua di quando ero piccola.
Certo meno sfarzo e più calore . Un tavolo lunghissimo di legno nella grande sala della mamma , i nonni tutti e quattro e gli zii , noi cugini costretti a mangiare in un tavolino da picnic leggermente scostato dal tavolo importante , che  rendevamo meraviglioso con un vasetto di fiori di campo .
Il babbo come sempre a capotavola , era lui che desiderava tutta la famiglia riunita .
Lui che con tutti aveva una parola garbata ed un gesto gentile , lui che oltre all'amore mi ha lasciato come dice mamma tutti i suoi stessi gusti culinari..
Ed in questi giorni io non posso impastare , ma fremo perché la voglia è tanta .
Il mio caro Bimby a questo punto entra in scena , ma voi che potete , utilizzate le vostre mani ed il lento lavorare delle vostre braccia .
Vi sembrerà strano ma anche gli impasti acquisteranno più valore e sapore .
E lasciatevi sporcare dalla farina , in silenzio massaggiate la pasta e vedrete quanto motivo di rilassamento sarà tutto questo per voi.
Mamma proprio ieri raccontava di quanta felicità ricorda aleggiare nelle case in queste giornate , quando le donne si radunavano tutte insieme per preparare i pranzi di Pasqua , Ciambellini o Corolli  (dolci tipici delle mie parti.), crostate , panine ..Ridevano , cantavano ..
Adesso due donne in casa sono troppe , potremmo resistere due giorni dopo i quali già sarebbe sopportazione .
Mamma dice.."Che ci sia qualcosa nell'aria che ci ha fatto diventare così cattivi ?"



INGREDIENTI PER DUE PANINE 

  • farina integrale , 150 g 
  • farina Manitoba , 150 g (se volete potete utilizzare 300 g di 0, ma io non la uso volentieri al posto delle due farine.)
  • acqua 200 ml
  • lievito di birra , 12 g
  • uvetta , 200 g
  • zucchero , 50 g
  • zafferano , una bustina
  • sale , un pizzico 
  • olio extra vergine di oliva , 50 g
  • pepe nero , un cucchiaino da caffè
PROCEDIMENTO

  • Mescola le due farine , o come detto sopra se vuoi utilizza una sola farina che in questo caso sarà quella 0 (io non amo molto le farine raffinate..)
  • Sciogli il lievito di birra nell'acqua insieme allo zafferano 
  • Fai la fontana con le farine ed incorpora il liquido , prima l'acqua in cui avrai sciolto lievito e zafferano
  • Aggiungi lo zucchero e le uvette , precedentemente ammollate e strizzate
  • E' la volta dell'olio  del sale e del pepe nero.
  • Lavora energicamente l'impasto , e quando vedrai che sarà ben compatto , mettilo in una ciotola leggermente unta di olio a lievitare dopo aver fatto una croce con il coltello(questa è la tradizione della nonna )
  • Copri con pellicola e lascia in forno spento con luce accesa 

  • Trascorse due ore circa , il tempo che l'impasto sarà quasi raddoppiato riprendilo e toglilo dalla ciotola

  • Dividilo in due parti uguali e rilavora ciascuna parte formando due palline a forma di pagnotta alle quali avrai dato anche la pirlatura come nell'impasto del pane

  • Spolvera entrambe con un filo di zucchero e rimetti a lievitare per un'ora sempre in forno spento con luce accesa 
  • Trascorso il tempo previsto accendi il forno statico a 180° e cuoci le panine per circa 40/50 minuti 
  • Toglile e lasciale raffreddare sopra una griglia .
  • Conservale dentro un panno e dureranno anche per tre o quattro giorni

PS..la Panina Aretina viene consumata nella colazione di Pasqua con le uova  sode Benedette o a fine pranzo con il cioccolato dell 'uovo..!

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