domenica 19 marzo 2017

CARCIOFI RIPIENI DI TONNO , DALLA RICETTA DI GIULIA RIVISITATI UN PO'..



Il mio amore per i carciofi mi spinge sempre a cercare nuove ricette , ormai credo di averli cucinati in tutti i modi , o meglio credevo , perché ogni giorno scopro sempre qualcosa di nuovo.
Sperimento, e se l'esperimento riesce bene , la prima voglia è quella di condividere nel mio blog con voi .
Ci sono , come ho già ripetuto , diverse varietà di carciofo , che io , fatta eccezione per il romanesco , riconosco abbastanza male .
Il violetto , dal morello , poi la carciofina , quella speciale da mettere nei barattoli sottolio e mangiare già a maggio con la nuova spalla salata di maiale , e poi appunto il romanesco o mamma.
La "mamma " del carciofo deve il suo nome sicuramente alla grandezza , che raggiunge due volte quella di un carciofo normale , ed è consuetudine cucinarla ripiena .
Nonna e mamma usavano spesso la carne macinata , io questa volta ho seguito una ricetta di Giulia ,e ho preparato un ripieno a base di tonno .
Risultato eccellente , soprattutto per  chi come me adora il tonno ed i carciofi .
Un connubio perfetto..



Non si sa poi se sono fiori o carciofi ,  a volte sono talmente belli che potrebbero tranquillamente rappresentare il soggetto di un bel quadro d'autore ..

INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • 3 CARCIOFI (IO IN QUESTO CASO HO USATO IL ROMANESCO MA VA BENE ANCHE QUELLO PIÙ PICCOLO)
  • 240 G DI TONNO SOTTOLIO
  • 3 BEI CUCCHIAI DI PECORINO GRATTUGIATO
  • 1 SPICCHIO DI AGLIO
  • 2  CUCCHIAI DI PANE RAFFERMO AMMOLLATO NEL LATTE 
  • 1 CUCCHIAIO DI PREZZEMOLO TRITATO
  • 2 UOVA 
  • SALE ,PEPE
  • NOCE MOSCATA


Lavate bene i carciofi e tagliate loro il gambo , poi togliete loro le foglie esterne più dure e cercate delicatamente di aprirli con le mani e allargarli proprio come si trattasse  un fiore sbocciato.
Pulite anche i gambi sbucciando circa i 5/6 cm al di sotto del carciofo perché cuocerete anche questo poi nel tegame .
Sciacquate i carciofi anche all'interno e poi posizionateli a testa in giù per lasciare scolare l'acqua in eccesso.
Mentre si asciugheranno preparerete il ripieno.



Aprite il tonno e sminuzzatelo con la forchetta lasciando anche un poco dell'olio di conserva , aggiungete il prezzemolo tritato finemente e l'aglio schiacciato , poi di seguito il pecorino grattugiato e le uova ed il pane ammollato nel latte ben strizzato.
Mescolate bene e regolate di sale e pepe nero.
Grattugiate anche un poco di noce moscata e spolverizzate l'impasto.
Riprendete i carciofi e andate a questo punto a riempirli con l'impasto di tonno cercando di pressare un pochino .



Terminato di riempire , sistemate le verdure all'interno di un tegame assieme ai gambi e se volete anche delle patate sbucciate e  fatte a spicchi non troppo piccoli.
Versate per metà tegame dell'acqua e abbondante olio extra vergine .



Mettete il tegame al fuoco e fate andare a fiamma non troppo alta un paio di ore coperti , fino a che i carciofi non saranno ben cotti.
L'acqua  permetterà loro di cuocere  ,mentre l'olio di dare all'ultimo un po' di croccantezza .
Lasciate coperti in modo che il vapore ricada e aiuti la cottura .



Servite caldi  , ma se avanzano buonissimi anche mangiati riscaldati..

BUON APPETITO 



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sabato 18 marzo 2017

RAVIOLI MAREMMANI PER QUANDO LA RICOTTA NON SI PUO' BUTTARE



Se penso a quanto abbiamo mangiato oggi, sto  male a cercare di postare un post nel blog.
Probabilmente mi sentirei più ispirata a descrivere come si fa una bella tisana digestiva , ma siccome domani è domenica , allora darvi questa splendida idea di un raviolo casalingo ,  mi sembra come regalarvi qualcosa di buono.
E' stata una giornata bellissima , particolare , e ne parlerò più avanti , perché ci vuole tempo anche per metabolizzare le cose belle .
A volte ci vuole ancora più tempo che per quelle meno belle  , perché ti aprono mille spiragli sulla vita , pensi ai colori , alle sfumature (e non di grigio o di nero ..per carità) , a tutto quello che puoi fare  con le tue piccole potenzialità e alle persone dalle quali puoi essere circondata .
Posso solo dire che era diverso tempo che non avevo trascorso una bella giornata così , per le poche ore che posso , circondata da persone sconosciute , che mi sono sembrate immediatamente familiari .
E gli occhi incamerano tutto come una cinepresa o un'eccellente macchina fotografica , i gesti diventano armoniosi e gioisci , sorridendo con quei sorrisi mega che si devono sentire , perché finalmente non sono di circostanza , ma veri e spontanei.
Grazie amore per avermi regalato anche tutto questo..
Fra qualche giorno , chissà, parlerò di cosa oggi mi ha reso così felice.
Intanto però non posso non presentare i nostri ravioli , gesto forse inconscio di gratitudine per ricompensarti di tanto pensiero e amore nei miei confronti .
Ne ho fatti solo dodici..solooo?? Sono talmente grandi , che una persona normale come sottolineo , io ci farebbe tre pasti .
Ma chiaramente tu , te li sei divorati , ed io ti guardavo felice , assaporando gli avanzi di una cena del giorno prima.
La ricotta era di pecora fresca , mia sorella ormai è la mia fornitrice ufficiale , e ne era avanzata giusto una piccola tazza , dopo che l'avevo utilizzata per tortini salati e coppette dolci .
Uno spinacio freschissimo in piccole foglie , poi ha contribuito a rendere il tutto eccellente , la sfoglia con le uova della nostra vicina , che si scusa regalandocene un po' , visto che le galline razzolano nel nostro giardino , e un goccio di miele al tartufo con gherigli di noce e pepe fresco appena macinato ..Tutto questo non è un piccolo sogno??

Vi indico gli ingredienti per una persona , perché è la dose che ho fatto , quindi regolatevi nel caso dovete farli per più persone .




INGREDIENTI

PER LA PASTA FRESCA 
  • 2 PUGNI DI FARINA 0
  • 1 UOVO
  • 1 FILO DI OLIO
  • 1 CUCCHIAINO DA CAFFÈ DI ACQUA 
  • SALE 
PER IL RIPIENO
  • 2 CUCCHIAI DI SPINACI GIÀ COTTE
  • 1 SPICCHIO DI AGLIO
  • 1 TAZZA DI RICOTTA 
  • 1 CUCCHIAIO DI PARMIGIANO GRATTUGIATO 
  • SALE
  • PEPE
  • NOCE MOSCATA 
PER IL CONDIMENTO
  • 1 CUCCHIAINO DI MIELE (SE POTETE AL TARTUFO MA VA BENISSIMO ANCHE NON AROMATIZZATO).
  • GHERIGLI DI NOCE 
  • PECORINO A SCAGLIE UN CUCCHIAIO
  • 1 NOCE DI BURRO 
  • PEPE NERO


Mentre aromatizzate  in padella le verdure  già lessate o cotte direttamente nella padella stessa  , insieme allo spicchio di aglio  ed una spolverata di noce moscata , cominciate a preparare la pasta fresca che servirà da involucro per i ravioli.
Mettete la farina a fontana , al centro rompete l'uovo aggiungete un pizzico di sale , un filo di olio ed il cucchiaino di acqua , quindi , cominciate ad impastare e formate un impasto che stenderete con il mattarello o con la macchinetta apposita .


La sfoglia ed il ripieno...



Mescolate le spinaci alla ricotta , aggiungete il formaggio grattugiato , il sale ed il pizzico di pepe .
Amalgamate il tutto e con un piccolo cucchiaio o la sac a poche  , mettete l'impasto sopra la sfoglia a mucchietto , in fila indiana , a lato in modo tale  che poi potete ricoprirli con l'altra metà della sfoglia .



Ricoprite con l'altro lato della pasta e con la rotellina dentata tagliate i ravioli , che dovranno essere abbastanza grandi.



Utilizzate tutta la pasta e disponete i vostri ravioli in fila sopra ad un tagliere di legno leggermente infarinato , quindi lasciateli riposare .



Fate bollire una pentola di acqua leggermente salata , e appena raggiunge il bollore versatevi i ravioli facendo attenzione perché molto delicati.
Abbassate la fiamma per far scemare il bollore , cuocete per dieci minuti , ma controllate sempre la cottura  visivamente .
Mentre i ravioli cuociono sciogliete la noce di burro con un pizzico di pepe  a fiamma bassa .
Scolate i ravioli e passateli nel burro .
Impiattate , aggiungete il miele , le scaglie di pecorino ed i  gherigli di noce tritati grossolanamente  .



Servite caldi se volete con aggiunta di erba cipollina essiccata ..

BUON APPETITO!!!



Un grazie infinito a Giulia e Tommaso e a tutto il meraviglioso gruppo che ha allietato questa meravigliosa  giornata ..
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venerdì 17 marzo 2017

IL POLPO IN INSALATA QUANDO INCONTRA ARANCE E PATATE E SOGNA UN FINOCCHIETTO



Si  potrebbe scrivere anche , liberamente tratto da una storia vera , e non mi sto riferendo ad un film , bensì alla mia vita .
Non amo fare bilanci , quelli li lascio a coloro che hanno sempre pensato di poter programmare e mettere ordine , nella testa e nell'animo.
Ma ciò che mi fa vivere più armoniosamente è il fatto di saper accettare ogni giorno , con la consapevolezza di viverlo fino in fondo , uno alla volta senza fare grandi progetti o avere troppi ripensamenti.
Del resto non posso neppure permettermi di farlo più di tanto , così come credo molti di voi.
Il fatto però di poter godere di un'altra meravigliosa primavera già è un qualcosa che mi dico non essere ,purtroppo privilegio di molti . E con questi pensieri mi sorprendo a trascorrere minuti affacciata ad una finestra e contemplare il pezzetto di giardino al di sotto . A breve dovrai effettuare il primo taglio della stagione , perché , in questo periodo anche il manto erboso dovrà rinnovarsi, un po come le persone .



Per qualche giorno spariranno queste meravigliose pratoline che ormai hanno praticamente sostituito tutti i fili di erba verde ma  quest'anno c'è anche un 'altra novità.
Sparsi in maniera difforme , sono nati  una miriade di cespugli di viole , e mi viene in mente subito il profumo della nonna Marianna , quello che custodiva gelosamente nel suo armadio e che conservava come reliquia , utilizzando qualche piccola goccia solo nelle occasioni speciali..



Ripensandoti nonna  , mi chiedo se avrai mai goduto di un giorno di mare . Certo  ,il viaggio in nave verso l'America   ti avrà fatto assaporare fin troppo il suo profumo , o forse , per te  ,odore nauseante  ??  Ma godere di un bagno senza pensare a niente solo a lasciarsi cullare dalle onde, forse questo  non lo hai mai potuto fare ..

.
Così osservo le conchiglie che ogni tanto mi riporti da un'immersione nei fondali...
E mi manca non aver parlato con te di queste cose nonna  , e mi manca non poter avere parlato abbastanza o meglio per quanto adesso avrei voluto  ,con tutti coloro che non ci sono più.
Credo che è per questo che   in quelle poche ore che trascorri a casa , magari  ti  tormento con mille domande  .
Generalmente leggi libri di storia , la tua passione  , ed io a ogni domanda che mi viene in mente , ti chiedo conferma o risposta  , tu molto dolcemente posizioni il dito nel rigo della pagina e rispondi ..non ho mai notato un soffio di noia o di irritazione ..
Perdonami , ma il poco tempo che posso viverti vorrei assaporarlo tutto in maniera famelica .
Ti ho mai chiesto se nel tuo mare hai pescato un polpo..perché a me piace da morire e ieri me lo sono reinventato in una ghiotta insalata , che mi ha riportato immediatamente alle giornate trascorre sulla spiaggia di ghiaia ..
E la bella stagione porta con se i ricordi più gioiosi cosi che anche l'animo si mette in pace  , con la speranza di godere ore  a respirare sole e mare ..

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 
  • 1 KG DI POLPO
  • 4/5 PATATE MEDIE
  • 1 FINOCCHIO
  • 1 ARANCIO 
  • SALE
  • PEPE
  • OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
  • ACETO BIANCO



Pulite e lavate il polpo poi mettetelo a bollire in una pentola coperto da acqua alla quale avrete aggiunto un bicchiere di aceto bianco.
Nel frattempo mettete a lessare anche le patate con la loro buccia .



Il polpo necessiterà di circa un ora di bollitura , dovete controllare con una forchetta e quando sarà abbastanza morbido , spegnete la fiamma e lasciatelo raffreddare nella sua acqua di cottura .
Sbucciate le patate e lavate bene il finocchio lasciando le piccole foglioline verdi da parte.
Una volta raffreddato , tagliate a pezzi il polpo e mescolatelo con le fette di finocchio . 
Fate a fette anche le patate e metà arancia.
Componete il piatto , partendo dalla fila di arancia poi le patate ed infine l'insalata  di polpo alla quale aggiungerete le foglie del finocchio tritate .




Condite con olio , sale il succo dell'arancia e abbondante pepe.
Servite con un buon vino bianco Toscano ,magari Vernaccia  !!

BUON APPETITO 


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giovedì 16 marzo 2017

MELANZANE DI ANNA E LA SUA GENTILEZZA SORPRENDENTE



Come una moderna casalinga ormai , girello anche io sul web a volte per cercare ispirazione per un pranzo o una cena .
Certe pietanze , vengono così bene che quando mi chiedi il bis , difficilmente ti accontento , perché giustifico la cosa dicendoti che ormai la ricetta è già sul blog,e quindi ne devo fare una nuova per postarla poi.
A questa cosa tu non ti sei ancora abituato tant'è che passi settimane intere , magari mentre facciamo colazione , a  ripetermi che quei dolcetti alla cannella sono i tuoi preferiti..
Io ti ringrazio , sorrido e mi alzo per mettere le tazze nel lavandino , quel gesto indica inesorabilmente che sto pensando a cose nuove da potere elaborare  e tu non chiedi più.
Ho già parlato di qualche blog che seguo ed ammiro , ma tra questi , quelli che preferisco sono sicuramente tre o quattro e forse sul podio anzi sicuramente , ci sono Jul's Kitchen di Giulia Scarpaleggia , e Anna in casa .
Al di là della bravura con la quale spiegano le loro ricette e le cucinano , amo tutto ciò che è , il non solo cucina , quindi foto , descrizione di paesaggi , storie di vita e soprattutto la semplicità.
Potrei dire tante cose , ho sempre fatto la premessa della mia incapacità a fotografare piuttosto che predisporre i piatti e gli sfondi della ricetta , ma ciò che sento in loro è proprio la capacità di apprezzare anche gente come me e dare una possibilità.
Possibilità di continuare a creare con entusiasmo , anche se il raggio di sole non ha illuminato bene la melanzana viola, che invece che stare al centro della regola dei terzi è spostata in un angolo solitario.
Posso dire che i tanti mi piace di Sonia Peronaci sul mio profilo Instagram  sono una gradita sorpresa , che Anna Bonafede è una persona squisita , e che gente che mi conosce da una vita non ha mai apprezzato una mia ricetta ..(sto parlando di blog e foto sui social ..)fatta eccezione di tre o quattro fedeli persone che potrei nominare .
Questo mi fa capire tante cose ...tra le quali che a volte l'ignoranza e la cattiveria della gente  è proprio una  malattia .
Comunque la mia cucina nasce , e ormai lo sapete per lasciare un testamento culinario a chi proprio di cucina non vuole saperne .
Vorrei semplicemente che i miei due uomini si avvicinassero una sera ai fornelli e mi sorprendessero..Franci a volte lo fa .
Adesso è nel momento magico del Sushi è bello, io non riesco a mangiare un pesce crudo nemmeno se mi ammazzano , però per lui potrei farlo.
Dal blog di Anna , e senti con quanta familiarità ti descrivo , potrete imparare di tutto , dal cucinare a come tenere pulito ed ordinato un frigorifero e tante altre cose ancora , quella sera Anna ti ho rubato le melanzane in forno..quelle con tanta paprika.
Eccezionali per un aperitivo ed un contorno sfizioso ..
Grazie Anna !!!! 
Per tutti i consigli che mi dai...
Stamani mi sono affacciata dalla mia finestra e ho potuto godere di questo spettacolo


 L'Albero di Giuda sta per schiudere i suoi bocci , lo fa sempre in prossimità della Pasqua , e circondato da migliaia di pratoline assume anche una bellezza  ancora più particolare e tutto questo mi incanta e mi da tanta forza.

INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • 2 MELANZANE LUNGHE O TONDE 
  • SALE
  • 3 CUCCHIAI DI PANE GRATTUGIATO
  • 3 CUCCHIAI DI PARMIGIANO O GRANA GRATTUGIATO 
  • PAPRIKA IN POLVERE
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 



Lavate bene le melanzane e lasciate loro la buccia , poi tagliatele in fette spesse all'incirca un centimetro e mezzo e mettetele almeno un'oretta sotto sale .
Procedete facendo strati di verdura  poi sale  ,altra verdura e così fino al termine del prodotto.
Mettete sopra un piatto  e lasciate che disperdano la loro acqua amarognola .
Nel frattempo preparate un mix composto di pane grattugiato , formaggio grattugiato  e paprika almeno un bel cucchiaio .
Lavate le melanzane trascorso il tempo indicato e tagliatele a bastoncini , non proprio a fiammifero.


Mettete il composto con il pane grattugiato all'interno di un vassoio e passate ripetutamente i bastoncini di melanzane nel composto stesso , facendo attenzione a far aderire bene .
Dopodiché sistemate i bastoncini sopra una teglia da forno rivestita di carta .



Passate sopra le melanzane un filo di olio ed infornate a 200° gradi per circa venti minuti o almeno il tempo necessario per far dorare e rendere croccanti le verdure.



Sfornate   e mangiate calde ..
Buonissime davvero e se vi avanzano potete riutilizzarle per un contorno composto dagli avanzi , qualche cucchiaio di passata di pomodoro  , basilico e formaggio.
Grazie Anna da oggi ho il mio terzo follower compresa me !!! 


BUON APPETITO !!!



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mercoledì 15 marzo 2017

SBRICIOLATA DI MELE RIVISTA A MODO MIO E LA RICERCA CONTINUA DI NON SO CHE COSA



Se mi chiedessero di descrivere una mia giornata tipo , quando sono costretta a stare a casa , credo che sarei in difficoltà a cercare delle risposte da dare .
Tra una fisioterapia ed una iniezione di acidi ialuronico e non , pretendo di voler fare tutto come se niente fosse , fino a sfiancarmi e sfinita gettarmi nel divano con uno sguardo fisso e assente che molto spesso preoccupa chi mi sta attorno .
Franci e Sergio a volte mi scuotono le braccia e mi chiedono se va tutto bene ..si si va tutto bene stavo pensando che è finita di nuovo la colazione.
I budini di riso hanno fatto il fumo e mentre mamma se ne andava a fare la spesa e mi chiedeva se mi occorresse qualcosa io pensavo nella mia testa ..il burro mamma il burro..manca sempre il burro .
Lei mi ha risposto che abbiamo un buon olio e che forse fa anche meno male ..ma posso inventarmi una frolla senza burro..certo posso farcela .Posso inventarmi un dolce veramente ruspante come le galline che razzolano davanti a casa  tutto il giorno , e che invadono anche il nostro giardino , ma non sono nostre .
Penso che qualcuna farà una brutta fine , specialmente quando le trovo a razzolare sulle rose..Lo dico alla mia meravigliosa vicina , ma lei con una delle sue grida Hasta Silvia  !!(è rumena ndr..) non so che cosa voglia dirmi e allora sorrido  ,tanto capisco che è tempo perso..e mentre salgo le scale le dico che un buon brodo farà ben a tutti..lei risponde Hasta e finiamo il colloquio così!!!
La mamma è tornata ed io sono nel balcone a fotografare la mia torta ...ma non ti occorreva il burro...no mamma ho usato quel poco che avevo e l'ho sostituito con l'olio ..
Ma devi proprio stare in ginocchio per fare un a foto ??
A volte  ,mamma , a volte..
Franci torna da correre e gli propongo una fetta di torta ...sai che non mi piace con le mele  !
La guardo e la metto a riposare nel contenitore apposito e mi accorgo che è già ora di accendere il barbecue , il primo di questo nuovo anno , e mentre guardo incantata lo spettacolo del fuoco che arde , un bip nel telefono mi annuncia un messaggio..
Franci si affaccia e mi chiede se ho il telefono con me...il messaggio dice...
Mamma la torta è buonissima..
A posto  ,adesso sono a posto ..basta poco per essere felici.
E all'incirca alle ventidue e trenta quando abbiamo finito di mangiare , lo so anche questo mi fa davvero bene ,anche tu mi dai conferma di ciò che ha detto Franci..ti tolgo la torta da sotto , non hai tempo per digerire perché dobbiamo già andare a dormire ..la sveglia suona anche domani alle sei e mezza per una altra tua giornata di quasi quindici ore fuori..e mi chiedo quanto aiuto mi ha dato certa gente ....



INGREDIENTI PER UNA TORTA DIAMETRO 24

  • 150 G DI FARINA 00
  • 350 G DI FARINA INTEGRALE 
  • 100 G DI BURRO
  • 4 ALBUMI
  • 1 PIZZICO DI SALE
  • 1 CUCCHIAINO DI CANNELLA 
  • 150 G DI OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 
  • 200 G DI ZUCCHERO A VELO (SE POTETE FATELO CON IL MIXER PARTENDO DALLO ZUCCHERO SEMOLATO NON RAFFINATO )
  • 4 CUCCHIAI DI ZUCCHERO SEMOLATO
  • 1 CUCCHIAIO DI ZUCCHERO DI CANNA 
  • 5/6 MELE
  • 1 LIMONE 


Preparate l'impasto seguendo il metodo della normale pasta frolla quindi mescolando le due farine , nel mixer con olio e burro, aggiungendo il pizzico di sale e lo zucchero.Terminate con gli albumi e fate un composto che dovrete lavorare poco e mettere in frigo per almeno un'ora .
Ho usato gli albumi perché mi erano rimasti dalla preparazione dei budini di riso ma potete usare tranquillamente anche i tuorli.

Sbucciate le mele e spremete il limone .



Pulitele e fatele a pezzetti che metterete dentro ad una padella antiaderente , irrorando con limone e spolverando con tre cucchiai di zucchero.



Ponete sul fuoco la padella e lasciatela almeno una mezz'ora a fiamma bassa per dare modo alle mele di amalgamarsi allo zucchero e ammorbidirsi.


Nel frattempo riprendete la pasta e dividetela a metà.
Stendete la prima metà con il mattarello e distribuitela in una tortiera coperta con carta da forno.


Fate delle pressioni con le dita  perché almeno le mele si adageranno meglio .
Ricoprite il tutto con le mele .



Spolverate le mele con cannella e il cucchiaio di zucchero grezzo.


Con l'altra metà di pasta andate a ricoprire le mele cercando però di sbriciolarla con le mani , con briciole non uniformi .



Mettete in forno caldo statico a 180° nella parte un pochino più bassa per 15 minuti poi rialzate al piano superiore e lasciate cuocere per ulteriori venti minuti o fino a quando non vedrete che la superficie sarà di un bel colore dorato.



Questa torta , di un sapore semplice e antico è nata in uno di quei giorni in cui con mamma siamo andate di nuovo alla ricerca di porcellane e vettovaglie della nonna nel salone di casa  ..
Ormai ho quasi tutto di lei , ed il pensiero che non potrò più cercare tra le sue cose mi ha leggermente intristita perché dietro a quel cercare , c'è un bisogno di ritrovare cose lontane e ricordi meravigliosi..ti ho nel cuore nonna ..sempre 

BUON APPETITO 







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martedì 14 marzo 2017

LA CIACCIA " COI CICCIOLI " E IL TUO MODO DI GUARDARMI STRANO



Quando e se posso , cerco di reperire farine della zona , ci sono alcuni mulini dai quali ancora è possibile acquistare farina decente , quella buona per fare il pane , la pasta e la mitica "ciaccia" .
Ciaccia è il toscanizzato di schiacciata , focaccia , che chiaramente assume un nome diverso in base ai dialetti e le località.
E' generalmente cotta nel forno a legna e viene impressa con le dita sulla superficie per creare la caratteristica visione a buche all'interno delle quali si deposita sale ed olio.
Potete quindi immaginare che bontà possa essere in associazione a delinquere , così come la chiamo , con salumi e formaggi tipici .
La cucino molto spesso , quando a corto di pane devo rimediare velocemente .
Velocemente, utilizzo il metodo della focaccia genovese perché in realtà la vera schiaccia toscana necessita di  almeno una notte di lievitazione .
Quindi ..con lo stesso identico sistema della genovese ho impastato la mia buona farina  ma ho aggiunto 
una bella manciata di pancetta e pepe per ricreare la ciaccia unta quella che assieme alla panina è protagonista delle nostre tavole prettamente nel periodo Pasquale , ma io in questo sono molto particolare , perché se mi va la ciaccia unta il quindici di agosto me la faccio,magari facendomi accendere il nostro forno a legna .


Tu , chiaramente da buon Calabrese quale sei non ami molto il pane sciocco , per cui il fatto che qualche volta lo sostituisco con la ciaccia unta ti rende veramente felice  (al di la del fatto che ancora dire ciaccia unta magari per te è un problema ).
Capisco , a volte mi guardi strano , quando con qualche termine toscano descrivo le cose ..il fatto è che il tuo Calabrese io lo sto capendo solo adesso un po' , per cui quando dico ciaccia unta non sorprenderti più di tanto perché alla fine la vera lingua italiana profuma molto di Toscanità...e alla fine tu ormai non hai più nemmeno mezzo accento calabrese  ,almeno quando sei a casa , perché come ci troviamo nella tua regione o con i tuoi genitori rispolveri il tuo vocabolario ,ed è li che io mi sento aliena !!
Comunque in poco tempo se volete realizzate questa bontà e magari esercitatevi qualche volta prima di Pasqua , potete farla più o meno bassa a seconda di quanto stenderete la pasta , in entrambi i casi non vi deluderà..



INGREDIENTI PER UNA TEGLIA 

  • FARINA 00 170 G
  • FARINA MANITOBA 100 G
  • ACQUA 170 G
  • LIEVITO DI BIRRA FRESCO 15 G
  • SALE 6
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 20 G 
  • MALTO O ZUCCHERO 4 G
  • 150 G DI PANCETTA STAGIONATA 
  • PEPE NERO MACINATO AL MOMENTO
Sciogliete il lievito di birra assieme al malto o zucchero nell acqua , quindi impastate metà della farina 00 mescolata alla Manitoba facendo incorporare acqua piano piano.
Aggiungete il sale ed i pezzetti di pancetta all'impasto nonché una bella macinata di pepe nero quindi continuate ad impastare aggiungendo tutta la farina , formate una palla che lascerete lievitare per almeno mezz'ora .
Poi riprendete l'impasto e stendetelo un po' a rettangolo sovrapponete la parte sinistra sulla destra e rimettete a lievitare per un 'ulteriore mezz'ora / ora .
Trascorso questo tempo riprendete l'impasto e stendetelo su una teglia da forno che avrete ben oliata .
Fate con le dita i classici buchi mettete ancora un goccio di olio ed infornate a 200° per circa venti minuti..
Dovete vedere la superficie ben colorata .
Togliete dal forno e fate asciugare la schiacciata sopra una griglia ...


BUON APPETITO 




Per ultimo ma non meno importante diciamo che oggi celebro una cara vicina di casa che si è splendidamente laureata !! Che forza Laura tu ed Eleonora siete nel mio cuore , perché siamo rimasti i vicini di una volta quelli su cui sai che puoi  sempre contare e perché siete il vero orgoglio di genitori meravigliosi umili ed onesti che si sono sempre spaccati la schiena con il loro lavoro.
Vedere le lacrime di gioia mista a commozione nel volto di tuo padre stamani è stata la cosa più bella di tutta la giornata ...
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lunedì 13 marzo 2017

MINESTRA DI LENTICCHIE PER INIZIARE UN ALTRA SETTIMANA



Pensavo a tanti proverbi , che la nonna ed il nonno tiravano fuori non appena si presentava l' occasione opportuna , per far capire meglio   ,più che con  ogni altra cosa , di che cosa volessero parlare .
I proverbi sono la saggezza dei popoli , lo sostengo sempre perché dietro ciascuno di loro ci sono tante   verità.
Chi vuol vivere e star bene , pigli il mondo come viene ...
Ecco , questo credo però che sia uno di quei pochi che non sono mai riuscita a mettere in pratica ,perché se c'è una cosa che proprio non so fare è prendere il mondo come viene .
Ricordo una volta , un collega , che mi aveva ammonito , dicendomi che non avrei mai potuto fare il Don Chisciotte perché i mulini a vento mi avrebbero schiacciato di sicuro .
Ed è normale allora che la dove non si ribella il fisico è l'anima  a farlo , che se non stai attento a cogliere ben ogni piccolo aspetto e segnale che ti invia , puoi anche compromettere tante cose .
Perché come dice una canzone attualissima ,per tenere il cuore con due mani ci vuole coraggio , e tanto tanto ...troppo amore.
Qualche volta sono veramente stanca di combattere con vecchi fantasmi e piccole battaglie quotidiane e per certi aspetti , se non avessi avuto la cucina e questo umile blog ,  avrei probabilmente rasentato la pazzia.
Anche perche è difficile mettersi nei panni degli altri , ed io probabilmente per prima a volte non lo faccio , ma , e ritorno ai proverbi , il male viene per fare male , e si finisce per isolarsi dal mondo ed intristirsi , fatta eccezione che tener conto di quelle poche persone , che conti veramente nelle dita della mano , le quali  ti aiutano ad andare avanti , ma molto spesso finisce che ti accanisci proprio con loro perché con gli altri non puoi ..e non ne hai più voglia.
Ecco allora che inizio la settimana pensando a quanto ancora dovrò passare lunghe giornate in solitudine sempre ad aspettare , e mentre apro il frigorifero , mi rendo conto che la prima battaglia della giornata , sarà con lui ,grande e fedele lievito madre.


Sei qui che quasi supplichi di essere rinfrescato , e vedi io non l'avevo capito ..ormai sono due anni che sei con me grande e devoto lievito.
Con te ne abbiamo viste e fatte di tutti colori , dalla Margherita alla Quattro Stagioni e difficilmente mi hai delusa..
No , non sto diventando pazza , però a volte mi capita di parlare con tutto quello che ho davanti, ma il pensiero da qualche giorno va irreparabilmente ad altri luoghi , sarà che non esco da mesi ed il sorriso piano piano comincia a scemare ...



Però come dare torto al mio pensiero..???

Allora lenticchie alla mano oggi tocca alla minestrina , molto buona però , e poi ultimamente vi avevo abituato male ..troppo ghiotti i miei lettori !!!!

INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • 300 G DI LENTICCHIE GIÀ LESSATE 
  • 1 CAROTA 
  • 1 CIPOLLA 
  • 80 G DI PANCETTA A DADINI
  • 3 PUGNI DI PASTA DA MINESTRA 
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
  • QUALCHE POMODORO MATURO
  • SALE , PEPE
  • SALVIA
  • AGLIO




Se potete mettete a cuocere le lenticchie dopo averle ammollate per un 'oretta in una casseruola  dove avrete messo acqua a coprirle abbondantemente , 2 spicchi di aglio in camicia , cioè non sbucciato ,  e qualche pomodorino , sale e pepe.Procedete con la cottura tenendo da parte dell'acqua calda che andrete ad aggiungere , man mano che la prima verrà assorbita dai legumi .
Ci vorrà all'incirca un 'ora se fate bollire lentamente .
Altrimenti potete utilizzare quelle già pronte ma ve lo dico fin da ora il sapore ci perderà molto .
Affettate sottilmente la carota e la cipolla e schiacciate con il palmo della mano uno spicchio di aglio, fate soffriggere il tutto con qualche cucchiaio di olio e i pezzetti di pancetta .
Quando la cipolla sarà diventata trasparente , aggiungete la metà delle lenticchie e lasciatele insaporire,


Cominciate a diluire con acqua calda leggermente salata e fate sobbollire piano piano .
Prendete poi l'altra metà delle lenticchie e passatela al mixer formando una purea che andrete ad aggiungere alle altre .
Diluite con acqua calda e fate bollire almeno mezz'ora .
Cercate di fare in modo che il brodo non si addensi troppo , perché trascorso il tempo previsto dovrete gettare la pasta e farla cuocere all'interno della casseruola .
Se vedete che il brodo è troppo denso allungate con acqua , viceversa se troppo liquido lasciatelo ancora ritirare sul fuoco.
Fate attenzione però a non lasciarlo troppo liquido perché la minestra dovrà risultare abbastanza soda .





Appena la pasta sarà cotta regolate di sale e pepe ed aggiungete qualche foglia fresca di salvia .
Servite calda ..

BUON APPETITO


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