lunedì 8 maggio 2017

FAVE E PISELLI NEL TEGAME , E NORCIA NEL CUORE ..



Cara stellina , non so bene che cosa leghi così intensamente le nostre anime , so che vederti , anche solo per  qualche ora ed abbracciarti forte , mi rinfresca il cuore , giacché sei la sorella minore che forse avrei voluto..
Stasera inizio così , potrebbe sembrare un piccolo grande diario segreto , benché in parte questo blog lo sia , una piccola storia di cucina e di vita .
Da tempo pensavo di vederti e recarmi a Norcia .
Troppe cose dovevano però coincidere . Il sabato pomeriggio libero  ..così come la domenica dal lavoro , la campagna da non dover sistemare , Franci appena tornato dalla gita a Madrid , e poi lasciar passare il giusto tempo per non intralciare i lavori , le strade  ,i cuori e le anime .
Ma non resistevo più .
Eri stata con me una settimana dopo il terremoto devastante , ti avevo lasciata a Spoleto , non passa giorno che non ci sentiamo , ma non bastava più.
Domenica mattina , dopo una notte di vera bufera , siamo rientrati alle due . Avevamo riportato a casa Franci , e in cuor mio pregavo che il tempo migliorasse un po', altrimenti non ti avrei rivista .
Alle nove ho aperto gli occhi e ho sentito la voce di chi , per farmi felice venderebbe la sua anima , che mi ha sussurrato..preparati partiamo..
Il cuore ha avuto un sussulto ..Norcia , tu , i tuoi genitori dopo tre anni e dopo ciò che è successo ,finalmente  ritornavo nella tua città, che da quando ci sei , sento anche un po' mia.
Fino a Spoleto la strada corre veloce  ,poi piano piano il rettilineo lascia posto ad una strada tra le montagne di rocce e boschi .
Ammiravo silenziosa , i vari paesini che si susseguivano  ,bellissimi arroccati nelle cime delle colline Umbre , non certo meno prestigiose di quelle Toscane , ma diverse .
Trevi , Spello , e la meravigliosa Assisi di fronte alla quale sento sempre il bisogno di chiudere gli occhi.
La pietra particolare , così chiara , mi ricorda per certi aspetti altri luoghi , la pioggia cominciava piano a minacciare la guida .
Camionette di carabinieri ovunque , ti ho guardato perplessa , e tu mi hai ricordato che gli sciacalli sono dappertutto quando succedono eventi così tragici.
Non posso pensare , che qualcuno si appropri di qualcosa appartenente a coloro che già hanno perso tutto, ma non la dignità e la forza .
Il cartello Norcia , ci ricorda che è la città di San Benedetto , un messaggio mi avvisa che tu stellina, ci hai visti passare ..il cuore batte più forte e aumenta ancora di più alla vista delle mura che circondano la città  , in certi punti totalmente franate .


Chiudo gli occhi e ricordo la visita di qualche anno fa ..vorrei rivederla così .
Ma tu arrivi , scendo dall'auto e mi fai cenno di seguirti .
Lungo il viale verso quella che era la tua casa , ho la sensazione di essere in una città fantasma .
Case distrutte , altre in piedi , ma in quel tratto tutto disabitato . 
Un morso allo stomaco ed un nodo in gola , ci fermiamo per parcheggiare , ti abbraccio quasi a toglierti il fiato , nell'orecchio la tua solita frase.. adesso non piangere .




Il Corso è parzialmente aperto , c'è sempre una parte , dichiarata zona rossa non percorribile , dove i vigili del fuoco sono al lavoro , che grande corpo , quello che ho sempre amato di più.
Le persone hanno ricominciato a frequentare Norcia e qualche locale ha aperto già da un po' i battenti .
Faccio fatica a parlare e deglutisco in silenzio .






No , non avevo mai visto prima d'ora grazie a Dio , una città terremotata e mi stupisco di quanto coraggio e naturalezza ti accompagnino nel tuo muoverti sicura .
Dietro ai tuoi occhi io vedo del dolore , probabilmente lo tieni da una parte , per non farlo mai uscire e chissà quando emerge che cosa pensi e come ti senti.
Ci avviciniamo ad un ristorante dove siamo stati già altre volte ,  non ha subito danni e la cucina  qui è meravigliosa .




Un antipasto  apre le danze , i salumi qui sono chiaramente una sciccheria e adoro il "ciauscolo "un salume tipico della tradizione di qui , spalmabile e buonissimo.
La seconda portata è una stupenda zuppa di lenticchie con dentro della salsiccia .




Ci dimentichiamo per un'ora di tutto quello che c'è fuori , scappano dei bei sorrisi , delle bellissime chiacchierate , ho l'ansia di andare a comprare tante cose .
In fondo è solo aiutando così a far ripartire un po' i negozi  e l'economia che posso sentirmi in piccolo modo utile .
Fotografo tutto , penso che far vedere le meraviglie di questa città invogli a venire , magari anche solo per un giro turistico.
Sono basita , quando vedo scene macabre di persone che camminano sopra le macerie delle case e si fermano ad osservare attentamente gli interni.
Non so fino a che punto può spingersi la maleducazione , vorrei avvicinarmi e gridare che cosa abbiano da guardare , io per tutta la mattina ho cercato di girare lo sguardo altrove , avevo la sensazione di violare l'intimità di tanta povera gente .
Lungo il Corso banchi di ogni ben di Dio..




Caciotte stagionate ..



Ricotte salate ..e legumi , tartufi .Quanta bontà produce questa terra ed i suoi abitanti.




Decidiamo di entrare in un negozio , sono stata attratta dall'esposizione di legumi e nocciole , posizionati con maestria all' esterno.







Il proprietario ci accoglie con un bel sorriso , facciamo due chiacchiere , chiedo se posso fotografare , e lui sorride ancora annuendo dolcemente .



Sorridiamo  tutti assieme , dopo aver preso delle specialità .
Avrei comprato tutto tanto era così ben curato e particolare .
Il signor Alessandro che con il suo negozio "Delicatezze , www.norciafood.com" porta avanti una tradizione , ci saluta e promettiamo di ritornare .




All'uscita della Porta principale ci aspetta una ragazza dalla quale prendiamo altri legumi , e non solo.
La mia stellina le ha commissionato per me , un cesto meraviglioso , all'interno di tutto , dalle lenticchie allo zafferano , un paté particolare di "roveja" e farro intero e spezzettato.
Ti guardo male , tu sorridi e mi baci .
La giornata è fantastica e  decidi di portarci a fare un giro in auto fino ad un fiume , il Torbidone , del quale ho sentito molto parlare .

A piedi ci incamminiamo lungo la stupenda campagna , e prima di giungere sul  luogo ,  un bellissimo incontro lungo la strada .




Quanta dignità ! Il pastore ci saluta e ci sorride , ricambio pensando al meraviglioso spettacolo che ci ha regalato .
Ogni pecora lo segue in fila ordinata ed ubbidiente.

Scorgo il fiume , lo scenario è bellissimo.



Il fiume è riapparso dopo il terremoto del trenta ottobre , dopo che invece era scomparso a seguito di quello del 1979 .
Scorre forte , l'esercito ha fatto degli argini e l'acqua è gelida e trasparente come quella che sta cominciando a cadere dal cielo .



Ripercorriamo quasi a corsa la strada verso l'auto , i tuoi ci aspettano a casa,e non vedo l'ora di salutarli.
Quella che in origine era la vostra casa sebbene dall'esterno sembra perfetta , in realtà non è agibile , per cui avete dovuto trasferirvi in campagna a pochi chilometri dal centro storico .
Tua mamma ci aspetta con i cinque cani che abbaiano insospettiti , ma basta una parola ed una carezza che cominciano tutti a scodinzolare felici .
Vi siete ricostruiti una vita qui , o per lo meno state provando a farlo.
Abbraccio forte tua mamma , una splendida e forte donna che ha visto di tutto nella vita , e tuo padre .
Due colorate e invitanti  crostate ci aspettano in casa mentre il caffè gorgoglia sul fuoco e tuo padre mi fa vedere i resti di altre case rovinate .
Vorrei portarvi via tutti .
E' indescrivibile la vostra semplicità , il vostro essere così ospitali , genuini , stiamo per ripartire .
Oltre al cesto , un pacchettino che tua madre prepara di corsa con dei tartufi..non ho parole .
Faccio fatica a staccarmi dalle vostre braccia e non contengo le lacrime , tuo padre mi batte con le nocche al finestrino chiuso e con gli occhi lucidi mi fa cenno di chiamare appena arrivati a casa .




Adesso piove , il viaggio è silenzioso , tu guidi e mi guardi di sottecchi , mi prendi la mano .
Comprendi perfettamente il mio dolore , guardo fuori dal finestrino .
Non è la telecronaca di una giornata . 
E' la storia di una città che troppe volte è stata abbattuta , di persone meravigliose che non si amano perché hanno ventimila followers al mese su di un blog.
E' l'amore puro ,  vero , quello della gente di un paese di montagna che si è vista portare via tutto da una natura prepotente  , e quel poco che è rimasto lo condivide tutto con gli altri  .
E' la storia di una persona che amo , che da anni non ha fatto passare un solo giorno senza essere presente , che accetta il mio dolore , il mio trattarla a volte male . 
Che mi ascolta come io ascolto , che non giudica , non recrimina .
Ti voglio bene infinitamente .
Tu sei una parte di cuore .
E mi piacerebbe che tutti coloro che leggono questo post , riuscissero in qualche modo ad aiutare questa meravigliosa gente , magari con una semplice visita perché capiscano che nessuno li abbandona .
Cucino le fave in umido con i piselli ma il mio pensiero è a Norcia , arriva un messaggio con un cuore 
potrei anche non aprirlo ..so bene chi me lo ha mandato..


INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  1. fave fresche , circa 300 g già sbucciate 
  2. piselli già cotti , 200 g
  3. pancetta fresca , 150 g
  4. olio extra vergine di oliva , 2 cucchiai
  5. pomodori ciliegini , 5/6
  6. sale 
  7. peperoncino.


Sbucciate le fave e mettetele all'interno di una piccola casseruola .
Fate scaldare l'olio.



Aggiungete all'olio caldo la pancetta e fatela rosolare bene , dopodiché aggiungete i baccelli lavati .
Fateli leggermente tostare e coprite con acqua calda leggermente salata .
Abbassate la fiamma e mettete anche i pomodori tagliati a metà.


A metà cottura , circa dieci quindici minuti dall'inizio , aggiungete anche i piselli già cotti , aggiustate di sale e peperoncino , fate cuocere per altri quindici  /venti minuti.


Quando l'acqua si sarà completamente ritirata , spegnete la fiamma ed assaggiate .
Un piatto che nonna faceva come unico quando nell'orto , le fave ed i pisellini freschi , crescevano in abbondanza .

BUON APPETITO 


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