domenica 26 marzo 2017

CROSTATA FREDDA DI FRUTTA CON LE MIE MORE RACCOLTE IN UN GIORNO BELLISSIMO


"Scavando" letteralmente nel mio congelatore , è riemersa una bella busta di more selvatiche che avevamo raccolto la scorsa estate , intenzionati a fare una meravigliosa marmellata .
Poi si sa ,che le migliori intenzioni rimangono sempre a metà , in quel limbo tra il volere ed il potere , e con in testa il pensiero , domani la farò , sono ormai passati sette mesi e la marmellata ancora è da fare .
Mi sono ripromessa di farla , perché non esiste cosa migliore , per guarnire un ottimo cheese cake , una colazione con pane burro ,(.. fatto da me) , e marmellata , insomma sembra esser una sorta di panacea contro ogni male .
Non posso dimenticare il giorno della raccolta , per troppi motivi . Il primo principalmente , era che eravamo rientrati da una settimana in montagna per festeggiare il diciottesimo compleanno di Franci e tu , gli avevi organizzato un mega pranzo a sorpresa che mi riempì il cuore dalla gioia e lo stomaco  per almeno due giorni.
Giorni in cui ci trovavamo , in quella che secondo me ,è un delle città più belle d'Italia , Matera .
La mattina appena rientrati ci bardammo di pazienza e guanti , pronti per la raccolta .
Tra i rovi migliaia di insetti , un ronzio infernale che potevo sopportare benissimo  , fatta eccezione che , quel ronzio , si accompagnava a centinaia di pizzichi che ci ritrovammo addosso finita la raccolta , tanto da dover assumere un antistaminico per non sembrare scimmie e morire di prurito ovunque .
Chissà come faranno a far  pagare relativamente poco un barattolo di marmellata , se dietro c'è un enorme lavoro , primo fra tutti una raccolta disumana ..sarà come per tutte le altre cose ..quanto dovrebbe costare un litro di vino , o di olio se dovessimo veramente pensare a tutto il lavoro che precede il nostro portarlo in tavola .
Allora mi sono ripromessa di fare velocemente la marmellata e ho utilizzato parte dei frutti per decorare una crostata veloce , da fare in poco meno di mezz'ora , quando magari avete ospiti , o la domenica di primavera perché i suoi colori possano allietare i vostri pensieri..
Buona domenica a tutti ..




INGREDIENTI 

PER LA BASE
  1. 250 g di biscotti tipo Digestive
  2. 90 g di burro morbido
  3. 1 cucchiaio di miele
PER LA CREMA AL MASCARPONE
  1. 250 g di mascarpone 
  2. 200 ml di panna fresca
  3. 2 cucchiai di zucchero a velo
PER DECORARE 

  1. 300 g di fragole 
  2. 2 cucchiai di more o in alternativa frutta a vostro piacimento
  3. zucchero a velo



Iniziate preparando la base , mescolando cioè all'interno del mixer i biscotti con il burro a pezzetti ed il cucchiaio di miele .
Stendetela sopra un foglio di carta da forno con il quale avrete foderatao una tortiera.

Riponete la base in frigo.



Montate a neve ben ferma la panna fresca senza aggiunta di altri ingredienti, poi , assemblatela al mascarpone mescolando delicatamente e allo zucchero a velo.



Amalgamate molto bene e ricoprite con questa crema la base della crostata.





Procedete quindi a lavare tutta la frutta e togliete l'eccesso di acqua con della carta assorbente .
Sistemate la frutta sopra alla crema di mascarpone , lasciandola in pezzi piuttosto grossi.



Mettete in frigo per almeno un'ora , e prima di servire cospargete la frutta con abbondante zucchero a velo.




BUON APPETITO E BUONA DOMENICA 




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sabato 25 marzo 2017

TORTA SALATA AGRETTI E RICOTTA RICORDO DI UN'ESPERIENZA BELLISSIMA


E' proprio iniziata meravigliosamente questa stagione , una di quelle che amo di più , e forse , per questo lei mi sta ricompensando , anche se non le ho mai chiesto più di tanto.
Le verdure che ci regala la primavera , sono un qualcosa di speciale  e c'è solo il rammarico che qualcuna di esse ,ha un periodo di vita talmente breve che dobbiamo approfittare di pochi giorni e fare delle vere e proprie scorpacciate .
Era così , anche quando il nonno Berto faceva accuratamente il suo orto .
Per giorni interi la mamma e la nonna portavano in tavola fave nuove e freschissime , che accompagnavano la spalla del maiale appena stagionata e  custodita dal babbo in cantina , o il formaggio Pecorino di Pienza e in alternativa del Casentino , quello che il babbo aveva comprato da qualche suo cliente di fiducia .
Non mancava il pane con l'olio ,sempre in compagnia dei baccelli nuovi , e quando questi ultimi cominciavano a passare , come usava dire la nonna , venivano cucinati nel tegame , stufati.
Erano così buoni che difficilmente avanzavano , ma , in questo caso c'era ancora una sorta di riciclo , ed il giorno dopo come primo piatto c'era il risotto con le fave .
L'arte meravigliosa del non buttare via niente , fino anche , scoperta fatta da poco tempo in Calabria , anche le bucce lessate e rifatte in padella ,,da provare assolutamente .
E' così che sotto la supervisione di Giulia e Tommy con la sua fedele macchina fotografica , ho acquisito tante cose nuove su come cucinare le  verdure primaverili .
Nonché una meravigliosa base per torte salate genuine e veloci , che è la pasta al vino ed olio.



Una tazzina di olio buonissimo , mezzo bicchiere di Vernaccia  di San Gimignano , e farina che può variare dalla qualità zero a quella di farro , sempre  con il glutine  altrimenti l'impasto non si amalgama.


Cucinare nella cucina di Giulia è stata una delle più belle esperienze che avessi fatto di quel genere .
Tra mazzi di carciofi , fave e piselli freschissimi , da un angolo del frigo Giulia ha tirato fuori gli agretti , una di quelle verdure che dobbiamo fare in fretta a mangiare perchè li troviamo per poco tempo nei banchi dei mercati , ma che sono davvero buonissimi .



Quindi come base una pasta al vino e come ripieno agretti e stupenda ricotta, per una torta salata da antipasto eccellente o sostanzioso secondo piatto .
Chiaramente le verdure si possono alternare ma questa era davvero speciale.
Ieri l'ho cucinata e ha letteralmente fatto il fumo , ho messo parte di ricotta di bufala e un vino bianco da pasto , vi lascio agli ingredienti e alla vostra cucina ..

INGREDIENTI 
PER LA BASE
  1. 200 G  di farina  0 (se volete potete mettere parte di farro , ai cereali purché con il glutine )
  2. 1 tazzina di olio extra vergine di oliva
  3. mezzo bicchiere di vino bianco
  4. un pizzico di sale 

PER IL RIPIENO

  1. 1 mazzetto di agretti
  2. 300 g di ricotta di pecora o bufala
  3. 2 uova
  4. 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato o pecorino
  5. noce moscata
  6. sale
  7. pepe nero 
  8. 1 spicchio di aglio




Disponete la farina a fontana e cominciate a bagnarla alternativamente con vino ed olio , lavoratela bene e formate un panetto compatto ed elastico .


Nella foto si scorgono i semi della farina che ho usato , una multi cereali-
Pulite bene gli agretti eliminando loro la parte finale e lavandoli bene poiché contengono molta terra ed una volta lavati metteteli in una padella con olio e se volete uno spicchio di aglio , fateli andare a fiamma bassa per una mezz'ora.



Rivestite una teglia con carta da forno bagnata e strizzata poi procedete a stendervi la pasta .



Bucherellatela con i rebbi di una forchetta .


Preparate il ripieno mescolando gli agretti con la ricotta le uova , sale  e pepe , formaggio grattugiato e noce moscata.

Amalgamate molto bene il tutto , quindi coprite la pasta con il suo ripieno.



Pizzicate il bordo della pasta e infornate a forno caldo , temperatura 180 per circa quaranta minuti



Sfornate e aspettate qualche minuto prima di servire .



Buonissima calda ma va benissimo anche fredda magari  come idea per un pic nic fuori porta ..

BUON APPETITO 



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venerdì 24 marzo 2017

PETTO DI POLLO CARAMELLATO , E LA SCELTA DI ESSERE FELICE


Quando ero piccola , come tante altre persone della mia generazione , sono cresciuta avendo come modelli donne come Cenerentola o Biancaneve  , ma poi andando avanti con gli anni , mi sono resa conto che , nell'attesa di emulare le principesse , finisci sempre per assomigliare alla Bella addormentata nel bosco.
Spesso però , il principe non arriva mai , e allora l'unica possibilità che hai di essere felice è quella di avere pazienza ed aspettare tempi migliori .
Il mio principe è arrivato , e sono convinta che la sofferenza degli anni senza di lui , fosse stata quasi preparatoria , per godere al meglio di questi momenti.
Così ti svegli una mattina , e ti trovi accanto ciò che vorresti e tutto quello di cui hai bisogno , non importa se fuori piove o ti dolgono da morire le ossa e i muscoli , hai accanto il meglio per te .
Ed è sorprendente che , assieme a lui , la mia vita  si sia riempita di persone meravigliose che non mi lasciano un secondo e si è svuotata di tutte quelle che sono state solo sanguisughe senza rispetto e ritegno.
Quindi canticchio in cucina , non curante di tutti quelli con i quali ho rotto i ponti , semplicemente non meritavano di stare nella mia vita , e come ha sottolineato mia suocera , per qualcuno la fortuna di avere una bella famiglia come quella di mio padre , è stato davvero uno spregio a Cristo .Però si sa che la riconoscenza è parte solo del Dna dei cani...
Detto questo  ,sono diverse mattine che mi sveglio con il pensiero di essere felice , e mi rendo conto che lo sono davvero , come non lo sono mai stata.
Mi accontento di tutto , mi innamoro di un giacinto viola piuttosto che di una giunchiglia gialla che piega la testa di fronte al sole , ho pena per gli avidi di cuore e spirito , e credo fermamente che Dio mi abbia fatto dei meravigliosi doni .
Paola e la sua stupenda figlia , mi hanno fatto compagnia per tutto il pomeriggio , Amina è la figlia che avrei voluto e la strapazzo di coccole , che ricambia felice , un bel pezzo di cinghiale è stato il loro presente , perché chiaramente mai si presentano a mani vuote , nonostante i miei ammonimenti ..
Lo userò per una cena tutti assieme ,..
E oggi a pranzo ho la mia figlioccia , la mia dolce Silvia , rimasta troppo presto orfana di genitori , che si presenta ogni anno in fondo alle scale con una bella pianta per la Festa della mamma , e le lacrime agli occhi ..Ci sono dei legami che vanno ben oltre il sangue ed è per questo che mi sento felice e ricompensata e con il detto , chi non mi vuole non mi merita , comincio entusiasta a preparare un bel pranzetto a lei che , nella morte di mio padre non mi ha lasciata sola un minuto , in fondo sono queste le cose meravigliose della vita ..perché gli amici per una cena li troviamo ovunque...ma in quel caso parlerei più di conoscenze e si sa i parenti sono serpenti..

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  1. 300 g di petto di pollo
  2. 1 arancia 
  3. 2 cucchiai di miele 
  4. 1 spicchio di aglio
  5. timo fresco
  6. sale
  7. pepe nero
  8. olio extra vergine di oliva 
  9. 1 cucchiaio di salsa di soia


Affettate il petto di pollo , in pezzi non troppo piccoli ,sciacquateli bene sotto l'acqua corrente e lasciateli ad asciugare qualche minuto .
Preparate un battuto con aglio e  timo al quale aggiungerete un cucchiaio di salsa di soia , sale pepe ed il succo dell'arancia .
Immergete il petto di pollo all'interno di questa salsa e lasciatelo insaporire almeno un paio di ore .



In una padella capiente , scaldate un filo di olio e aggiungete il petto di pollo che avrete scolato dal liquido di marinatura , fatelo andare a fiamma vivace e dopo qualche minuto , bagnatelo con il liquido in cui era ad insaporirsi.

Coprite e fate cuocere una mezz'ora poi togliete il coperchio ed aggiungete il miele .
Amalgamate bene e lasciate sulla fiamma fino a che la carne non avrà assunto un bel colore di caramello 

Servite con fette di arancia .

BUON APPETITO !!





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giovedì 23 marzo 2017

SFOGLIATINE ALLE MELE QUANDO LA PASTA SFOGLIA ASPETTA DA TROPPO TEMPO IN UN ANGOLO DEL FRIGO



Come per i budini di riso , un altro di quei dolci veramente semplici che mi fa andare in visibilio , è la sfogliatina alle mele.
Semplicissimo e carico di umiltà , di quella che manca ormai in tutto ed in tutti .
Ed è probabilmente questa semplicità  insieme all' umiltà  che mi fa amare tanto questa "pastarella " che rappresenta l'emergenza della domenica nel caso in cui dormo di più o non ho voglia di cucinare dolci elaborati .
La pasta sfoglia , è una di quelle cose che tengo sempre di scorta in casa , perché all'ultimo minuto  si può  presentare  un amico , o magari ti prende voglia di una torta salata o di un  dessert improvvisato.E poi io amo la scioglievolezza del burro e quella friabilità che , mescolata al caramello dello zucchero , si scioglie in cottura rende tutto un' altro mangiare .
Che dire , il burro è un'invenzione fantastica e benché la mia toscanità ed i miei luoghi mi facciano amare l'olio extra vergine di oliva , il sapore del burro mi riporta ai primi biscotti comprati della mamma quando potevamo scegliere giusto tra tre tipi di biscotto e due tipi di merendine .
Adesso , spero che questa tendenza di  ritornare alle cose semplici , prenda sempre più campo , anche perché dovremmo avere tutti la consapevolezza che a volte ciò che mangiamo , ciò con cui ci vestiamo , è complice ed artefice di tante sofferenze e spesso di morte.
E allora ben vengano le cose semplici quelle con il sapore di una volta, quelle della mia terra la Toscana , dove con pochi prodotti è possibile cucinare un piatto degno di un Re ..

INGREDIENTI PER 6/7 SFOGLIATINE

  1. 1 pasta sfoglia già pronta 
  2. 1 mela a vostra scelta in base al vostro gusto
  3. 2 cucchiai di marmellata di albicocca
  4. 1 cucchiaio di zucchero di canna grezzo
  5. zucchero a velo per decorare 



Stendete la pasta sfoglia , che sia a forma rotonda o rettangolare è identico , cambieranno le misure delle vostre sfogliatine , tagliatela in forme regolari rettangolari o circolari , quindi spargetela di marmellata cercando di lasciare   liberi  parte dei bordi .



Lavate e togliete il torsolo alla mela e tagliatela a fettine sottili.
Disponete le fettine , 4/5  ,su ciascun pezzo di sfoglia , in modo che aderiscano bene alla marmellata .



Spolverate con lo zucchero di canna  , ed infornate in forno già caldo  a 200 per circa 15 minuti.


Io le lascio semplici così , ma se volete potete mettere della gelatina per dare più lucentezza alla mela , ma anche questo mi sa di troppo artificiale e preferisco mettere solo dello zucchero a velo ..
Potete assaporarle calde o fredde ..

BUON APPETITO 


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mercoledì 22 marzo 2017

TRIPPA AL POMODORO CON IL PROFUMO DEL PANE CAFONE


Il lievito   madre stava letteralmente spagliando dal suo barattolo nel frigo e allora ieri , ho messo al lavoro il mio caro Bimby per impastare il pane cafone .
Mi sono resa conto che non avrei potuto conciliare bene tutti i tempi tra la prima lievitazione , la seconda e quella finale , perché avrei dovuto sterzare il tutto , tra le infiltrazioni con il dottor Brue , la fisioterapia della tarda serata , e una decina di limoni biologici  ,e anche di più  ,che aspettavano di essere tramutati in marmellata da domenica , quando il contadino vicino di casa , me li aveva portati dentro ad un sacchetto che emanava un profumo  meraviglioso.
Messi a dimora una parte per il limoncello , che allieterà le nostre sere  estive , ho deciso di utilizzare l'altra parte per una marmellata della quale  , dopo il risultato ,  vi darò ricetta in base appunto a come sarà venuta .
Perché non posto mai niente senza aver provato di persona , per onestà e correttezza.
E mentre il profumo di pane  pervade casa , accendo prestissimo la TV perché su RAI tre c'è Giulia, che presenta il suo nuovo libro ,"La cucina dei mercati in Toscana ".
Giulia è davvero una donna  splendida , si rende sempre disponibile ad ogni domanda , e sono finalmente felice che una persona così semplice ed umile stia cominciando ad avere riscontro del suo lavoro fatto con tanta passione e sacrificio, Giulia è una persona che sembra conoscerla da una vita tanto si pone con  grazia e modestia nei confronti di tutti , una splendida persona  .
Il pane questa volta ha cambiato forma , non è rimasto compatto come sempre , ma al tatto ed al profumo sembra buono , forse anche lui ha risentito del mio troppo andare di corsa .Ha bisogno  di slow time  ,tempo lento , però tutto sommato mi ripaga sempre perché sa quanta voglia di cibo buono c'è in me ..



Ecco il mio cafone , potete trovare la ricetta sul blog , e vi assicuro che oltre ad avere un  buonissimo di sapore , si mantiene bene per diversi giorni , chiaramente perché contiene sale , essendo pane terrone !!
Con la dose che ho , ne faccio sempre due , in modo che uno va direttamente nel congelatore , scorta per quando , come succede spesso mi dimentico di comprarlo.
Il mio congelatore è abbastanza profondo e contiene dalle verdure del contadino , che metto da parte in estate quando ne faccio incetta , al mio pane , e tutto quello cucino ed avanza volutamente , per avere sempre a disposizione una cena o un pranzo pronto in caso di necessità.
Ci sono lasagne alle verdure , contorni al pomodoro , carne già cotta e tagliata , e poi c'è lei la mia trippa !!
La trippa è un piatto povero , un alimento consumato da tempi antichi , erroneamente si crede che sia l'intestino del bovino o maiale ma in realtà è lo stomaco , poi anche questo si divide in varie parti , omaso , abomaso , reticolo , ma basta che andiate dal vostro macellaio di fiducia e chiediate la trippa che si presenterà più o meno così.. 







Sicuramente già lessata , sarà nostro compito però , farla bollire bene ancora un 'oretta in acqua leggermente salata , e poi cucinarla a seconda di come ci piace , può essere alla Genovese con fagioli , alla marescialla come vuole la tradizione Napoletana , nel morsello Catanzarese , o ..alla Fiorentina alla mia maniera ..


INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  1. 600 g di trippa 
  2. 400 g di pomodori pelati o passata 
  3. 1 carota 
  4. 1 spicchio di aglio
  5. 1 cipolla rossa
  6. qualche foglia di alloro
  7. pepe nero in grani
  8. parmigiano
  9. mezzo bicchiere di vino bianco
  10. sale 
  11. olio extra vergine di oliva

Mentre la trippa starà bollendo in acqua leggermente salata , preparate tutte le verdure , sbucciate , lavate e fatte a pezzetti a coltello , senza l'uso del mixer , perché la cottura della trippa sarà lenta e le verdure dovranno sciogliersi all'interno del pomodoro .
Scolate la trippa dell'acqua di cottura e lasciatela raffreddare .


Sistematela in un tagliere e tagliatela a fettuccine più o meno sottili della stessa misura .

Soffriggette le verdure in olio di oliva e quando il soffritto si sarà abbastanza dorato , aggiungete la trippa le foglie di alloro e qualche chicco di pepe nero in grani  .
Fatela insaporire per un abbondante mezz'ora durante la quale aggiungerete anche il mezzo bicchiere di vino bianco e lo farete evaporare .
Tagliate a pezzetti i pomodori o preparate la passata e diluitela con un bel bicchiere di acqua calda , bagnate la trippa con il preparato .



Lasciate bollire a fiamma molto bassa per almeno un ora e mezzo , controllando di tanto in tanto che non si asciughi troppo , in questo caso aggiungete acqua calda , mescolando ogni tanto.
Sistemate di sale e servite accompagnata da un abbondante manciata di parmigiano grattugiato ..e abbondante pane per fare la scarpetta nel sugo.



In qualche zona d'Italia usano la trippa così cucinata anche come condimento della pasta per un sostanzioso piatto unico.
BUON APPETITO 



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martedì 21 marzo 2017

TORTA DI CAROTE ,QUANDO LA BONTA' E' ANCHE SALUTE PERCHE LA FACEVA NONNA...


Il lunedì , giorno di minestrone e petto di pollo , solitamente , mi ha sorpresa in maniera direi fantastica quando aprendo il contenitore della colazione , mi sono resa conto che eravamo a secco.
La confezione di biscotti , che transita nello scaffale da destra a sinistra  da qualche mese , si trova li per supplire ad un eventuale mancanza di torta genuina e sa bene che , come tante  altre , sarà riciclata magari per qualche base di uno stupendo cheese cake.
Il fatto però che dovevo fare la torta di lunedì , mi ha suggerito qualcosa di molto genuino .
Sto leggendo da tanto tempo , le proprietà delle varie farine e mi rendo conto , di quanto realmente ci avveleniamo mangiando.
Alla ricerca di prodotti sempre più sani , mi perdo nei mercati e nei mulini , e aspetto , con ansia , che le povere piantine di pomodoro e cetriolo cresciute nel vaso , diano quei tre o quattro frutti che bastano a soddisfare la mia voglia di mangiare genuino.
Mamma è l'altra metà del mio ufficio qualità , lei assieme al mio compagno e mio figlio , è quella che da il benestare a quasi tutte le torte e i dolcetti .
La sera cena con una tazza di latte quasi sempre , ed io la rifornisco di qualcosa di buono da inzuppare .
Dopo che mi saluta al termine della sua visita quotidiana , quasi immediatamente , mi arriva la sua chiamata per complimentarsi con me e dire che la torta che le ho dato è la più buona in assoluto .
In realtà quindi mi è molto difficile capire cosa sia per lei il più buono , ma sapendo quanto ama i dolci non la ritengo molto affidabile .
Però questa torta di carote a me fa letteralmente andare in brodo di giuggiole , sarà che penso a quanto è sana e genuina rispetto ad un croissant del bar , sarà che ci sento le noci a pezzi ben definiti, sarà che la nonna Marianna  ,che a volte si riteneva un po' americana soltanto per il fatto di esserci vissuta  dieci anni , ci faceva fare festa ( e che festa..) quando sfornava la sua Carrot cake , ed il profumo di cannella e noce moscata pervadeva la sua cucina ...
Mi piace , molto..addirittura molto , mi hai ribattuto ??
Si addirittura molto e dopo il tuo bacio in fronte , hai chiamato Franci per portarlo alla stazione , ed io sono rimasta ad ammirare la torta di carote e ad assaporare pensieri e ricordi..

INGREDIENTI PER UNA TORTA DA 8 PERSONE

  1. 4 uova 
  2. 250 ml di olio (io ho usato quello di semi di arachide)
  3. 300 g di zucchero di canna grezzo
  4. 250 g di farina bianca 0
  5. 2 bustine di lievito per dolci
  6. 2 cucchiaini da caffè di cannella
  7. 400 g di carote grattugiate
  8. 1 pizzico di sale
  9. mezzo cucchiaino di noce moscata
  10. 120 g di gherigli di noci
  11. 250 g di formaggio cremoso (Philadelphia)
  12. 100 g di burro morbido
  13. 150 g di zucchero a velo



Cominciate sbattendo le uova con lo zucchero , quando il composto sarà ben gonfio e spumoso , aggiungete l'olio .
Continuate con la farina setacciata , il lievito, le spezie ed il pizzico di sale.
Poi le carote che avrete ben lavato , sbucciato e grattugiato o passato al mixer .
Fate incorporare bene ed in ultimo mettete le noci in pezzi non troppo piccoli.
Imburrate ed infarinate una teglia da 24/26 cm di diametro ed accendete il forno posizionando la temperatura a 180° modalità statica .
Infornate la torta e cuocete per circa 50 minuti .
Controllate la cottura dopo i trenta minuti visivamente , le carote all'interno la rendono molto umida quindi è facile che in base ai forni debba rimanere più a lungo a cuocere .



Una volta cotta , lasciatela raffreddare nel forno spento , poi sfornatela e mettetela ad asciugare sopra alla gratella .



Mentre si raffredda preparate la crema che servirà sia per un leggero strato per decorare l'interno della torta , sia per coprirla .
Prendete il burro ammorbidito e lavoratelo con lo zucchero a velo , poi in maniera a graduale , aggiungete la crema di formaggio , dovrà venire un composto molto spumoso  ,che nell'attesa di utilizzare , conserverete nel frigo.



Prendete la torta e con un coltello dividetela a metà.
Spalmate un terzo della crema sulla torta , quindi sovrapponete di nuovo la calotta superiore e andate a ricoprire tutta la superficie della torta con la crema .



Dovrà risultare un bello strato denso che non sarà assolutamente ben livellato , ma anzi più o meno alto, come si impone a questa bella torta rustica .
Rimettete in frigo e lasciatela almeno un 'ora .



Servite come ghiotta colazione o merenda ...

BUON APPETITO




Ringrazio tutti voi , che seguite numerosi il mio blog , con affetto particolare Sabina , una dolce signora che ieri mi ha fatto i complimenti per il mio blog e mi ha mandato due foto con i ravioli ed i carciofi cucinati seguendo le mie ricette ..
Grazie per la fiducia e l'affetto che mi dimostrate !!!
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lunedì 20 marzo 2017

LE POLPETTINE DI POLLO E LA NOSTALGIA DEL MIO LAVORO



Stamani il cielo è grigio , quel tanto che basta a rendere malinconico un anonimo lunedì di marzo , che poi dovrebbe essere il primo giorno di primavera e quindi non capisco perché  lassù non abbiano rispetto delle stagioni.
Una notte insonne , forse i salumi della cena hanno contribuito al bisogno di acqua fresca da bere ad ogni ora , forse il pensiero del lunedì che stava arrivando .
Ho fatto spesso caso che la notte tra la domenica ed il lunedì è sempre la più tribolata come avrebbe detto nonna !!
Chissà , sarà pure una coincidenza , ma a volte ci credo alle coincidenze .
E poi stamani avervi visto uscire , sempre insieme , mi ha fatto salire una nostalgia clamorosa ..del mio lavoro , della mia routine , dei giorni frenetici e dello sbattere la porta di corsa per uscire .
Sono abbastanza stanca di stare  a casa , e mi risuonano di continuo , le parole del mio medico , non è il lavoro per te se non vuoi del tutto rovinarti la vita ...è certo..!! E a questa età che si va a fare , e siccome gli aiuti promessi in caso di bisogno non sono mai arrivati , mi rimboccherò , come sempre ho fatto , le maniche e ricomincerò a testa alta , soprattutto perché se di una cosa posso andare fiera ,  è che nella vita , posso permettermi di non dire grazie a nessuno  ,se non ai miei genitori , ai miei nonni , mio figlio e mio compagno , mia sorella e mio cognato .La mia famiglia .
Punto , quella famiglia che c'è sempre stata , quel compagno che per vedermi sorridere fa anche questo, mi accompagna ad un corso di cucina e riprende ogni momento in cui dalla mia testa sono usciti pensieri e dolore  , finalmente , almeno per qualche ora .E sorrido perchè faccio quello che più mi piace e mi distoglie dal dolore con gesti semplici e non faticosi , e se sono stanca posso permettermi di sedere .
E poi la compagnia di persone stupende , per prima lei Giulia ed il suo compagno , ha fatto tutto il resto.
Finalmente una speranza , di vita ..Ci voleva per il mio spirito e la mia anima..


E siccome Franci stasera ha il pollo , rivisitiamolo con queste stupende polpettine , anche perché qualche fetta di mortadella nel frigo sta per lasciarci , ed io non posso cominciare la settimana avendo nella coscienza la morte del  salume più profumato che esista ..

INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • 450 G DI PETTO DI POLLO
  • 3/4 FETTE DI MORTADELLA FRESCA
  • 2 UOVA
  • 3 CUCCHIAI DI FORMAGGIO GRATTUGIATO (VA BENE IL PECORINO , PARMIGIANO UN QUALSIASI FORMAGGIO A PASTA DURA )
  • 1 SPICCHIO DI AGLIO
  • PREZZEMOLO 1 CUCCHIAIO
  • 1 CUCCHIAIO DI PANE AMMOLLATO NEL LATTE 
  • QUALCHE FOGLIA DI ALLORO
  • SALE E PEPE NERO
  • OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA 



Tritate nel mixer la carne del pollo , così da cruda (ricordatevi poi di sanificare bene il bicchiere del mixer perché il pollo è sornione !!! ) , passate tutto dentro ad una ciotola capiente.
Fate lo stesso con la mortadella che andrete ad aggiungere , una volta tritata al pollo.
Completate l'impasto con il formaggio , il prezzemolo e aglio triturati molto finemente , e le uova .
Amalgamate molto bene il tutto poi aggiustate di sale e pepe.


Ricoprite con un foglio di carta da forno bagnato e strizzato , una teglia da forno , quindi aiutandovi con un cucchiaio da minestra  , formate tanti bocconcini che sistemerete direttamente all'interno della teglia .
Continuate fino alla fine dell' impasto.
Ungete il tutto con un filo di olio, aggiungete le foglie di alloro sparse  e mettete in forno caldo a 180° per circa 30 minuti.
Controllate visivamente , facendo attenzione che siano ben cotte quando le togliete dal forno.

BUON APPETITO 



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