lunedì 23 aprile 2018

TIRAMISU' CON GIANDUIA E NOCCIOLE


Tiramisù..parola magica che accomuna tutti , intenditori e non ..
Mi rendo conto che nonostante sia uno dei dolci più conosciuti , cucinati e probabilmente amati , ognuno di noi , del resto come il ragù , ha la sua ricetta segreta per farlo.
Chi usa il classico savoiardo , chi i Pavesini , qualcuno semplici biscotti secchi , a volte io per esempio utilizzo i cantuccini toscani ,e la crema della farcitura ?...e poi in questo periodo dobbiamo riciclare le uova di Pasqua rimaste ...io ne avevo una al cioccolato gianduia e nocciole..



Giornate calde , le prime di questa strana stagione , uova fresche ma siamo sicuri della loro freschezza ?
Per non sbagliare ed essere tranquilla ho adottato il metodo della pastorizzazione casalinga delle uova !
Vi basterà un termometro da cucina e qualche piccola accortezza !
Poi ho abbandonato gli albumi , quelli che la mamma chiama chiare dell'uovo , e ho fatto una crema densa e spumosa con tuorli pastorizzati , zucchero mascarpone  e panna ..
Lo so adesso direte ..ah ma un po' peso , però mettere panna , mascarpone , però..
Io quando e se devo fare un dolce , tranne quelli per la prima colazione , voglio che sia un dolce , altrimenti la ciambella senza uova , senza burro , senza zucchero , senza...
Ma è una ciambella ???




Vogliamo cominciare ?


INGREDIENTI PER OTTO PERSONE

  • mascarpone , 500 g
  • panna fresca da montare , 500 g
  • uova , solo i tuorli , 4
  • zucchero 4 cucchiai da minestra 
  • acqua , 20 g circa 
  • biscotti Pavesini , una confezione 
  • cioccolato gianduia e nocciole , 200 g 
  • caffè tiepido , mezzo bicchiere 



Lavorate i quattro tuorli con due cucchiai di zucchero e nel frattempo fate scaldare l'acqua con gli altri due cucchiai rimanenti di zucchero .
Mescolate di continuo e quando vedete che il composto inizia a formare una leggera schiuma , misurate con il termometro la temperatura .
Dovrete portarla a 121 gradi , facendo attenzione che lo zucchero non si caramelli o  scurisca .



Quando lo sciroppo è pronto versatelo nei tuorli che continuerete  a montare velocemente con le fruste elettriche.
Fatto questo passaggio cominciate ad aggiungere il mascarpone a cucchiai ed amalgamate bene .




Montate a neve ben ferma in un 'altra ciotola lasciata qualche minuto nel freezer , la panna fresca poi una volta resa densa , aggiungete anch'essa al composto di mascarpone ed uova .
La crema è pronta .

Bagnate i pavesini leggermente con il caffè tiepido poi ponete i biscotti sopra il fondo di una teglia in ceramica coprendolo perfettamente quindi spalmate sopra uno strato di crema .Poi ricominciate con i biscotti , e di nuovo con la crema .
Alternate le due cose e procedete per tre , quattro strati .
L'ultimo strato dovrà essere  di crema .



A questo punto ultimate il tiramisù ricoprendo la superficie completamente di cioccolato e nocciole.
.

Ponete il tutto in frigo per almeno due ore prima di servire .



Con questa dose di zucchero , non è dolcissimo ed il contrasto tra la crema con panna fresca ed il cioccolato gianduia e nocciole è davvero sorprendente .
Ed ecco un altro modo per smaltire le uova che in tanti ancora abbiamo in casa !



Felice serata e a prestissimo !

BUON APPETITO !

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sabato 21 aprile 2018

PIZZA CON IMPASTO A LUNGA LIEVITAZIONE



Muovendomi spesso sui social , vedo che notoriamente , il sabato è uso e costume mangiare pizza .
Si mangia in pizzeria , al taglio , con gli amici , pizza da asporto , pizza fatta in casa , homemade , come va di moda adesso .
Allora tutto parte dal mio amato e datato lievito madre , che rinfresco spesso e guardo crescere ogni volta che apro lo sportello del frigorifero e mi trovo il barattolo a portata di sguardo .
Se ne sta li , spesso getto nell'organico l'esubero per mancanza di tempo e quindi non lo utilizzo.
Spesso diventa parte fondamentale di un pane di semola rimacinata eccellente , spesso di qualche dolce lievitato , quasi mai croissant per il tempo e l'attenzione /difficoltà che richiedono , a volte di una pizza che ho scoperto essere buonissima , a patto che investiate tempo e pazienza.



E' vero ci sono anche le farine pronte , quelle che contengono già lievito , o miscele per pane , pizza ma amo partire dall'origine nel cucinare e presumo che più gli ingredienti sono manipolati più hanno degli effetti negativi sul nostro organismo.
Quindi , farina alla mano (l'unica eccezione può essere l'utilizzo della Manitoba..) partiamo con una buona pizza da fare in casa ...

INGREDIENTI PER CIRCA 4 PIZZE 

  • farina 0, 400 g
  • farina Manitoba , 300 g
  • lievito madre , 100 g
  • acqua a temperatura ambiente  , 450 g
  • sale fino , 20 g
  • zucchero o malto d'orzo , un cucchiaino
  • condimenti vari (pomodoro , mozzarella , origano ...)
Per prima cosa rinfrescate il lievito madre , e dopo aver fatto questa operazione , dovete aspettare che aumenti di volume triplicando .
Ci vorranno minimo tre ore ..
A questo punto sciogliete il sale in poca acqua presa dal totale e lasciate da parte .
Mescolate le due farine , e ponete nel mixer il lievito con la restante acqua ed il malto d'orzo.
Lavorate bene poi aggiungete la miscela di acqua e sale .
Formate un impasto che lascerete fermo nella spianatoia per una ventina di minuti.



Trascorso questo tempo , prendete l'impasto e stendetelo facendo con esso le pieghe come nel pane , quindi formate di nuovo una palla che lavorerete facendo la pirlatura , cioè, ruotando  su se stessa la pasta accompagnando il movimento con le mani quasi a chiudere l'aria al suo interno facendola strisciare nella spianatoia .
Poi posizionate la palla all'interno di una zuppiera .


Coprite con un panno e lasciate riposare per un'ora  circa a temperatura ambiente , poi trasferite in frigo per un totale di ore che va da un minimo di 12 ad un massimo di 48.

Quando preparerete la pizza.....togliete l'impasto   dal frigo e lasciatela a temperatura ambiente per tre / quattro ore  .

 Poi prendete l'impasto e dividetelo in quattro parti  con le quali farete dei panetti tondi che lascerete a riposare ancora dalle tre o quattro ore .


Trascorse le ore previste stendete ciascun panetto con le mani possibilmente senza mattarello eseguendo l'operazione sopra la spianatoia infarinata con della semola .


Scaldate il forno alla massima temperatura e tagliate la mozzarella in piccoli pezzetti  ,poi farcite la pizza partendo dal pomodoro arricchito di olio ed origano , sale e continuate con gli ingredienti che preferite ..
La pizza di Franci prevede quasi sempre wurstel...


Infornate nella parte bassa del forno e dopo circa venti minuti aggiungete la mozzarella e continuate la cottura per altri dieci minuti .
Aggiungete olio e se vi piace una macinata di pepe nero appena macinato.



Sfornate e assaporate !

BUON APPETITO !!!
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venerdì 20 aprile 2018

RISO TOSCANO "INSUGATO"


Amo il riso , è amore viscerale , da sempre.
Più di ogni altra cosa , forse perché mi ricorda tanto la mia infanzia e le domeniche "ricche"...
Adesso non esistono quasi più le vere massaie , e se qualcuna è sopravvissuta al vento del progresso che ci vuole sempre meno ai fornelli , saprà che per cucinare un ottimo ragù , degno di questo nome , ci vogliono molte ore di cottura lenta , e tanta  pazienza nel girare con il mestolo di legno.
Nonna faceva il suo pentolone di alluminio pieno di "sugo" ,( in Toscana non chiamatelo mai ragù ), che assaporavamo la domenica , con i suoi gnocchi di patate o tagliatelle fresche di pasta all'uovo , tenuta ad asciugare sopra la spianatoia di legno per almeno un paio d'ore .
E poi c'era il riso . 
Forse non tutti sanno che la Toscana ,  nella zona della Maremma , è anche un'ottima produttrice di questo gioiello, e fin dai tempi antichi è stata una delle prime regioni a coltivare questa rarità arrivata dalla Cina .
A pochi passi dal mare , infatti  ,viene utilizzata l'acqua del fiume Ombrone  e nessun fitofarmaco per la coltivazione di questo ottimo riso che io amo usare .
La varietà che preferisco è Carnaroli , perché non passa mai di cottura , ma sono sicura che nonna usasse la qualità Arborio , probabilmente il primo riso che si trovasse diffusamente in commercio .
Ricordo che arrivava da un vicino di casa dentro a dei grandi sacchi di Iuta legati con un nastro rosso e veniva conservato gelosamente , negli anfratti della cantina fresca .
Quale condimento ?
Nonno che era molto tradizionalista , voleva il riso "insugato" e solo da poco tempo ho scoperto che , seppur con alcune varianti  da famiglia a famiglia ,  questa ricetta appartiene alla tradizione della mia regione .
Rappresenta proprio uno dei piatti tipici , ma sfortunatamente quasi scomparso , per lo meno dai menù della maggior parte dei ristoranti , e quindi , dato che amo  reinventare piatti , ma anche  portare avanti e far conoscere  le origini della tradizione culinaria toscana , questo riso mi sembra proprio indicato per presentarlo nel mio blog.
Il condimento , molto semplice è a base di pomodoro e carne  e a differenza del ragù tradizionale viene cotto per molto meno tempo.
Non si buttava niente nelle famiglie di una volta , e per cucinare questo piatto , venivano usate le parti meno nobili  , quindi , assieme  a poca carne macinata di vitellone , del fegatino di coniglio o pollo , ed il rognone , (rene dell'animale ).
Spezie a volontà , tra cui predomina il finocchio eccellenza in Toscana , poi noce moscata , ginepro e solo cipolla per il "battuto".
Il Chianti annaffia il tutto per dare aroma al piatto  ed  aiutare i grassi  ,come quello della pancetta , a sciogliersi in cottura e creare maggiore cremosità .
Ognuno in Toscana ha la sua ricetta , io vi do la mia , quella lasciata da entrambe le nonne.
Assieme al profumo dei fiori di lillà, che adornavano in maniera predominante i giardini della mia infanzia , il risotto insugato è una delle cose che mi rimanda con la mente indietro nel tempo.
Al calore degli abbracci della nonna Marianna , i suoi vestiti neri in netto contrasto con la capigliatura candida , ed il suo profumo di violetta che mi aiutava a prendere sonno tra le sue braccia dopo un pasto consumato e cucinato con amore infinito..




INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • riso Carnaroli Maremmano , 180 g
  • cipolla bianca , 1
  • carne di vitellone macinata , 250 g
  • fegatino di coniglio , 1
  • rognone di vitello
  • pancetta di maiale a pezzetti   , 1 cucchiaio medio 
  • polpa di pomodoro , 400 g circa 
  • vino rosso Chianti , mezzo bicchiere
  • brodo , 1 lit circa 
  • burro una piccola noce 
  • pecorino grattugiato , 2 bei cucchiai
  • sale , pepe nero
  • erba cipollina fresca qb
  • noce moscata qb
  • finocchio, ginepro qb
PREPARAZIONE 

Sbucciate la cipolla e tritatela finemente con la lama di un coltello ben affilato , ponetela all'interno di una casseruola capiente con poco olio di oliva ed una piccola noce di burro.
Quando sarà diventata trasparente , aggiungete la carne macinata .
Fate sbollentare il fegatino ed il rognone in acqua salata per circa dieci minuti poi spegnete la fiamma , togliete dall'acqua e lasciate raffreddare.
Una volta che saranno raffreddati tagliateli a fettine sottili che aggiungerete alla carne macinata in cottura .
Fate insaporire il tutto mescolando spesso e aggiungendo sale , pepe , e le altre spezie in piccole quantità.


Quando la carne comincerà a schiumare , bagnate con il vino rosso e lasciatelo evaporare .
Appena non sentite più odore di vino , aggiungete la polpa di pomodoro ed  il riso e mescolate il tutto.
Portate nel frattempo a bollore un litro circa di brodo , va benissimo anche fatto con il dado.
Dopo che il riso si sarà ben amalgamato agli altri ingredienti e comincerà a prosciugarsi , cominciate a bagnare con qualche mestolo di brodo .


Proseguite la cottura lentamente mescolando spesso.
Non appena  il riso avrà raggiunto la cottura desiderata , aggiustate di sale e spegnete la fiamma.
Cospargete di pecorino e coprite per cinque minuti.
Portate in tavola e servite con poca erba cipollina fresca .

BUON APPETITO !



Questo piatto partecipa al contest :


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mercoledì 18 aprile 2018

RISO E PISELLI


Lo so , la semplicità del titolo di questo piatto potrebbe anche trarvi in inganno , ma assaporandolo vi accorgerete subito che questo riso potrebbe vincere davvero un Oscar , sempre che amiate questo cereale.
Forse questa è l'unica cosa che mi discosta totalmente dal babbo, l'amore per il riso..lui non lo amava granché , e preferiva di gran lunga la pasta , specialmente nel formato lungo, gli spaghetti , i suoi spaghetti.
Tanto che adesso non è mia consuetudine cucinarli spesso , perché recano con se troppi ricordi.
Io invece cucino i risotti , che adoro , in ogni modo e forma.
E poi il riso è davvero versatile, si presta per moltissimi piatti , dolci salati asciutti , in brodo , arancini..
Nel breve  tragitto che percorro dal lavoro a casa , godendomi il panorama bucolico e primaverile , mi ritempro e sinceramente da quando mi guardo intorno , sono molto più attenta a  dettagli e particolari .
Le varie sfumature di verde in Primavera per esempio , un verde tenue che all'improvviso si scurisce  e forma quasi delle onde mosse dal vento che simulano il movimento del mare ..avete mai visto in questa stagione il paesaggio delle crete senesi ....

Magnifico ed unico..
Verdi sono anche gli ortaggi di primavera , fave , spinaci , piselli..
In Veneto lo chiamano risi e bisi, utilizzano del Vialone Nano come riso e usano anche i baccelli dei piselli per fare il brodo abbastanza denso con il quale cuociono il riso , io ho rivisitato la ricetta ..



INGREDIENTI PER DUE PERSONE

  • riso (varietà preferibilmente vialone , ma va bene Arborio , carnaroli..) 180 g circa
  • pancetta , 2 cucchiai medi
  • piselli , 300 g circa già lessati
  • burro , una piccola noce 
  • aglio , due spicchi
  • zucchero , mezzo cucchiaino
  • vino bianco , mezzo bicchiere
  • formaggio grana , un cucchiaio
  • limone , mezzo (da utilizzare solo la buccia)
  • zucchina , mezza 
  • sale , pepe nero
  • olio extra vergine di oliva 
  • qualche rametto di timo

Fate lessare i piselli freschi in poca acqua bollente leggermente salata  , per dieci minuti poi scolateli e metteteli da parte .
In una capace casseruola , soffriggete la pancetta assieme agli spicchi di aglio schiacciati con la mano.
Quando la pancetta avrà assunto un colore dorato, aggiungete il riso e fate tostare per qualche minuto.


 

Aggiungete il mezzo bicchiere di vino e lasciatelo evaporare poi , mettete i piselli e mezzo cucchiaino di zucchero.
Portate a cottura il riso utilizzando come brodo per cottura , l'acqua in cui avete scottato i piselli.
Tagliate la zucchina con un affetta patate e ricavate tanti piccoli fiammiferi , fate lo stesso con la scorza del limone senza intaccare la parte bianca .
Cinque minuti prima di togliere il riso dal fuoco , aggiungete , dopo aver regolato di sale e pepe, la zucchina e la scorza del limone , le foglioline di timo e una bella manciata di formaggio grana .
Spegnete e lasciate mantecare il riso con una piccola noce di burro, servite caldo !

BUON APPETITO !



..e vi lascio anche un altro breve scorcio di panorama della mia Toscana ...


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lunedì 16 aprile 2018

PACCHERI AL RAGU DI TACCHINO E FUNGHI


La primavera arriva di corsa , e con lei le serate lunghissime da trascorrere in giardino e nell'orto fino a che non riesci a distinguere una forbice verde da pota da un secco ramoscello marrone.
Non appena esplode un primo giorno contraddistinto da un calore che ritempra muscoli ed ossa , mi  assale la voglia di entrare in un vivaio .
E li dentro comprerei davvero tutto , compreso i teloni laterali!
Il proprietario che ormai mi conosce bene , stasera mi ha detto di aspettare ancora un po' ad iniziare le colture tipicamente estive dell'orto  , pomodori , cetrioli , peperoni , ma non ho potuto far a meno di acquistare una trentina di gerani , varie margherite , vasi di petunie ed altri  fiori ancora che lui nominava sapientemente con il loro nome in latino.
E fino a tarda sera mi sono persa nel lavoro che amo di più..con il mio secchiello rosso , la mia piccola paletta e mamma seduta sopra la pietra che mi fa compagnia , o meglio ce la facciamo a vicenda .
Fa le stesse domande e ripete le stesse cose ormai ad ogni lavoretto che mi vede fare , ma so che le basta poco per entusiasmarsi e sentirsi partecipe , e la lascio parlare e darmi consigli.
Rientrata in casa tardi ho cercato subito sollievo sotto una doccia calda , mentre nel forno cuocevano le patate , e le spinaci scoppiettavano nella piccola padella sopra il piano del gas .
Vedere le mie finestre già addobbate a primavera , mi ritempra l'animo e penso che non potrei vivere senza i miei fiori , anche se non ho proprio il pollice verde e  la fioritura richiede tanta costanza e impiego di tempo ed energia.
Comunque ho preso anche delle piante di fragole , e le abbiamo messe vicino ai piselli che sono nati in bassa percentuale , ma con le loro piccole canne al vento sembrano aver avuto la meglio sulle intemperie ed il clima non troppo mite di questi giorni..
Le fave sono piene di fiori , ravanelli e rucola hanno alzato le loro piccole testoline come richiamate da un suono di sirene.
Erano avanzate delle sottili fette di tacchino , una manciata di paccheri ,funghi champignon e ho creato una pasta degna di tanto appetito ..






INGREDIENTI PER DUE PERSONE

  • pasta formato paccheri , 160 g
  • cipolla bianca , 1 media
  • funghi champignon , 250 g
  • fesa di tacchino , circa 180 g
  • uova di quaglia , 2
  • pecorino grattugiato , 1 bel cucchiaio 
  • timo fresco 
  • sale , pepe nero
  • olio extra vergine di oliva 



Cuocete le fette di tacchino in poco olio , salate , pepate e lasciate da una parte .
Tagliate la cipolla a fette sottili , dopo averla ben pulita e sbucciata .
Lasciatela  cuocere per qualche minuto in poco olio , poi aggiungete i funghi  anch'essi tagliati a fette .
Abbassate la fiamma e cuocete per circa una mezz'ora .
Aggiustate di sale e pepe nero e lessate  i paccheri al dente , mentre bollite  le uova di quaglia , (un minuto circa dal momento che inizia il bollore ..)



Fate a piccole strisce la carne , poi saltate i paccheri appena tolti dall'acqua di cottura , nel sugo di funghi .
Aggiungete le strisce di carne , il timo fresco ed una bella manciata di pecorino grattugiato .



Al momento di servire ,decorate con le uova bollite tagliate a metà.

BUON APPETITO !

Buon inizio settimana a tutti , vi lascio un abbraccio  , a presto
Silvia
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sabato 14 aprile 2018

CROSTATA CON CONFETTURA , FRUTTA E LAMELLE DI MANDORLE



Il dolce concilia sempre tutti , lo so .
Anche se con il tempo ho perso l'abitudine di mangiarlo come facevo prima .
Posso fare colazione con delle buone fette biscottate , e trascorrere una intera estate senza mangiare un gelato , anche se ti guardo ingurgitarne a centinaia .
Tu ed il tuo gusto preferito , la "quella"..che puntualmente compri a vaschette con la commessa che ti guarda basita e ti sottolinea..sa che quella è pura Nutella gelata..
Certo che lo sai ...e te la assapori fino all'ultimo goccia.
Io guardo e sogno una costola di sedano o un pomodoro rosso maturo !
Sarà anche per questo che non sono eccelsa nel cucinare torte e dolci e così spesso mi accontento di infornare crostate , anche perché la frolla mi piace da impazzire .
Ho letto che è stato molto rivalutato dai nutrizionisti  il burro , dopo che per anni era stato quasi demonizzato ..
Noi Toscani usiamo molto e quasi esclusivamente l'olio extra vergine di oliva , tanto che ne faccio uso persino per la pasta base delle mie torte salate , ma io con il burro ho un rapporto morboso.
Svegliarsi a Parigi , nell'albergo davanti alla "boulangerie" era già partire con il piede giusto perché il profumo dei croissant e del burro che emanava mi metteva immediatamente di buon umore ..
Burro e frolla , connubio paradisiaco..il mio burro fatto con panna fresca centrifugata , incartato a mano con su scritta la dicitura...burro..che emozione ogni volta che lo scarto e ne assaporo anche soltanto l'odore !



INGREDIENTI PER UNA CROSTATA DA 24 CM

PER LA FROLLA 

  • farina 00 250 g
  • burro , 140 g
  • zucchero a velo , 100 g 
  • tuorli , 2
  • vanillina , una bustina
PER LA DECORAZIONE
  • 1 vasetto confettura di fragole
  • fragole , una decina
  • foglioline di menta fresca
  • lamelle di mandorle , due cucchiai
  • succo di mezzo limone




Preparate la frolla , mescolando farina e burro a pezzetti con vanillina , poi quando il composto sarà sabbioso , aggiungete le uova e lo zucchero  a velo.
Impastate velocemente e  riponete in frigo per almeno un'ora , in un piatto , coperta con pellicola.


Riprendete la pasta dopo il tempo previsto e stendete circa due terzi  con il mattarello , foderate la teglia con carta da forno e stendetevi la pasta.
Bucherellate con i rebbi della forchetta e quindi sistemate sopra la confettura lasciando mezzo cm di bordo.



Con la restante pasta formate dei piccoli dischi con i quali coprirete la crostata lasciando solo un cerchio vuoto al centro, che coprirete con lamelle di mandorle.

Cuocete in forno statico a 180° per circa trenta minuti , poi sfornate .

Tagliate a fette sottili le fragole divise a metà , bagnatele leggermente con del succo di limone e sistemate sopra la superficie della crostata.



Decorate con foglie  di menta  e fiori edibili..


BUON APPETITO !

A presto , e buon sabato sera 
Silvia


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giovedì 12 aprile 2018

FIORI DI PEPERONE


Non so perché, probabilmente per una mia esigenza personale e puro bisogno , cerco la primavera in ogni luogo e in ogni dove .
Correndo ad Arezzo (correre è un gran parolone ..) , con lo stivale leggermente alto , per evitare pozze d'acqua e pioggia , mi sono resa conto che ogni vetrina è un richiamo alla bella stagione e ai suoi colori .
Tutto in fretta stasera , per rincorrere ed espletare i mille impegni che concentriamo per quando possiamo godere di qualche ora insieme .
Una breve ma  intensa chiacchierata prima di partire con Franci , che come me è sempre più deluso dall'atteggiamento di certa  gente  , per ricordargli che le brave persone e le grandi persone , sono quelle come lui , e non chi eccelle in qualcosa .
Ma in questo mondo , come sempre e spesso ho ripetuto , conta l'apparire e non l'essere ..gli ho spiegato che piano piano sarà apprezzata  la vera natura di chi non si snatura , che tornare  a casa , come oggi ho fatto io , con un mazzo di asparagi di bosco selvatici regalatomi da una cliente stupenda alla cassa , premia e gratifica più di qualsiasi altra cosa.
..e lui sembra capire e recepire tutto , ma è molto sensibile e spesso soffre per l'insensibilità di altri .
Così tornando ho pensato di colorare almeno la tavola , visto che dalle finestre , scorgevamo solo il grigio delle nuvole.
Ma poi rifletto e penso che amo anche queste giornate di pioggia.
Correre mano nella mano e schizzarsi le gambe come bambini , vedere la natura che nonostante tutto si rianima , perché in fondo l'acqua è vita , ed è ciò che più di ogni altra cosa dà vita ..
Un piccolo grande pensiero per te Franci , perché sei un figlio meraviglioso ..

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

  • peperone , 1 giallo (o rosso..)
  • carne macinata di vitella , 300 g circa 
  • uova , 2
  • parmigiano grattugiato , 2 cucchiai
  • scamorza , 100 g 
  • sale , pepe nero
  • pane grattugiato , due cucchiai
  • erba cipollina , timo, noce moscata 
  • oli extra vergine di oliva 



Preparate l'impasto mescolando la carne macinata , le uova , il parmigiano le erbette aromatiche , sale e pepe nero .
Aggiungete del pane grattugiato ed amalgamate bene .
Tagliate la scamorza a quadretti.
Lavate bene il peperone e togliete il picciolo , poi tagliatelo a fette alte 1 cm.
Predisponete un foglio di carta da forno nella teglia e sistemate i "fiori " che avrete ricavato dal peperone .
Riempiteli con l'impasto di carne e posizionate sopra i quadretti di scamorza .
Spolverate di pane grattugiato e condite con un filo di olio.

Infornate alla temperatura di 190° per circa 40 minuti in forno ventilato .

Togliete e servite caldi .

BUON APPETITO !!



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mercoledì 11 aprile 2018

CROSTATINE SALATE DI PASTA AL VINO CON VERDURE E FORMAGGI



E poi quando arrivo , presto o tardi a casa , la nuvola di gatti che si è senza permesso accasata da noi , mi aspetta e segue ogni mio movimento nell'attesa che mi rivolga a loro per nutrirli.
Il primo è arrivato per caso , Rocco , questo è il nome che gli hai dato , che poi ha chiamato a se tutta la famiglia .
 Da tre , sono diventati quattro , cinque sei , sette...otto !
I colori variano dal grigio perla , al nero , marrone e rosso , pezzato bianco e nero con macchie marroni.
E' sorprendente , non vediamo più un topo , nemmeno quelli piccoli i cosiddetti "campagnoli " girellare da nessuna parte .
Sono diventata una gattara , ma non riesco a non prendermi cura di loro , anche se farlo consiste soltanto nel cibarli..
Soltanto si fa per dire , ma per il momento non vedo alternativa.
Che poi avrei voluto non considerarli , ma loro ormai si sentono proprio a casa e , benché non si facciano nemmeno avvicinare , due o tre di loro sono molto più affettuosi e seppur in lontananza mi seguono non appena si accorgono che scendo le scale.
Frequentano il giardino , l'orto , la lavanderia e spesso si addormentano nelle sedie della terrazza ..
Come fare a cacciarli via , ma allo stesso tempo come fare se continueranno a moltiplicarsi ?
Dopo che sono tornata dal lavoro stasera e avere riempito le ciotole con i  loro croccantini , uno strano grido mi ha sorpreso mentre cucinavo e ti stavo aspettando.
Sono corsa nel terrazzo e una volpe di grandezza notevole aveva fatto largo intorno a se e si stava mangiando il cibo dei gatti..
Ecco siamo arrivati a questo ,  volpi , cinghiali , ricci e caprioli che se ti affacci puoi vedere nel giardino ! 
Spero solo che non rovinino quel poco che l'orto ci sta regalando !
Sta nascendo la rucola , e le fave hanno già i primi fiori e con gli avanzi di ieri , patate e fagiolini conservati gelosamente , ho ideato queste crostatine al vino.
La pasta al vino è un ottima alternativa alla briseè , o alla sfoglia , in cottura emana un aroma meraviglioso e lo trasmette alla pietanza.
Generalmente uso vino bianco , oggi , invece avendo del buon rosso aperto , ho variato ed il risultato è stato molto soddisfacente !



INGREDIENTI PER 4 CROSTATINE

PER LA PASTA AL VINO

  • farina 0 , 150 g
  • farina di farro , 100 g
  • olio extra vergine di oliva , mezzo bicchiere 
  • vino rosso , 3 cucchiai abbondanti
  • sale un cucchiaino
  • pepe nero , un pizzico
PER IL RIPIENO

  • 1 patata bollita media
  • fagiolini verdi lessati , , 2/3 cucchiai
  • uova , 1
  • ricotta , 2 cucchiai
  • feta 100 g circa
  • grana grattugiato , 2 cucchiai
  • 1 cucchiaio di pesto
  • qualche fogliolina di basilico



Per prima cosa fate la pasta al vino , formando una fontana con le farine mescolate  ,al centro della quale verserete olio e vino , il pizzico di sale e  pepe nero.

Lavorate inizialmente con la forchetta poi cominciate con le mani e regolatevi con l'impasto aggiungendo se necessario più o meno farina , o i liquidi .
Alla fine dovrete ottenere un impasto compatto ed elastico che farete poi riposare per una mezz'ora .



Nel frattempo preparate il ripieno , mescolando le uova sbattute con i formaggi , il sale ed il pepe nero .




Amalgamate il tutto , poi oliate ed infarinate gli stampini per le crostate.




Stendete la pasta dopo averla divisa in quattro parti uguali , ricoprite con essa le forme e bucherellate la superficie con i rebbi di una forchetta .



Poi riempite con due cucchiai del composto ciascuna crostata.


...e continuate aggiungendo la verdura ed un cucchiaio di pesto.



Terminati gli ingredienti , spolverate con il grana grattugiato e mettete in forno caldo a 180° per circa trenta minuti.



Controllate visivamente , le crostatine sono cotte quando la loro superficie si colorirà ed il ripieno tenderà a gonfiarsi.



BUON APPETITO !!!




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