lunedì 8 aprile 2019

TARTARE CHE SI CREDE CHEESECAKE


Una volta ogni otto, dieci giorni , mi concedo anche io una porzione di carne , perché in realtà anche se ritengo che il consumo  frequente sia dannoso , non potrei farne davvero a meno.
Adoro una bella "fiorentina" cotta sopra la brace ma ahimè ormai è risaputo che anche la carne alla griglia non sia proprio il massimo soprattutto se presenta le evidenti bruciacchiature tipiche della cottura al barbecue .
La scelta alternativa alla tagliata , va quasi sempre alla tartare , acquistata da un macellaio di fiducia o nel supermercato dove lavoro quando arriva fresca fresca .
Condita con olio  , limone ed una macinata di pepe nero fresco a me fa impazzire .
In questi giorni poi che non posso cucinare , è una buonissima alternativa alle pietanze elaborate e lunghe .
E prendo spunto per dire che , tutti i post che so pubblicando adesso si riferiscono a piatti cucinati e fotografati quando ancora potevo , così per dire ..
Tartare fresca , verdura e invento la ricetta per una cena che sa di  dolcetto simile ad una  cheesecake ma che in realtà è un piatto unico , salato ed eccellente !




INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • tartare di carne , 2 freschissime
  • zucchina , 1
  • limone, 1
  • cracker salati, un pacchetto
  • passato di pomodoro , 2 cucchiai
  • colla di pesce , 2/3 fogli
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , pepe nero
  • timo fresco



PROCEDIMENTO

Il tempo di preparazione è abbastanza lungo non tanto per la procedura , quanto per i tempi di raffreddamento , quindi calcola di prepararla qualche ora prima di servirla .


  • Sbriciola i cracker in una terrina ed uniscili ad un cucchiaio colmo di olio , amalgama bene fino  a far diventare un composto denso ed omogeneo che disporrai in un piatto e al quale darai la forma tonda con l'aiuto di un coppa pasta .
  • Forma una base e livella bene con il dorso di un cucchiaio , poi metti in frigo a raffreddare 
  • Metti in ammollo  i due fogli di colla di pesce , poi scalda la passata di pomodoro con aggiunta di un cucchiaio di acqua ed incorpora  ,una volta calda , la colla di pesce mescolando fino a farla sciogliere bene 
  • Trita la zucchina dopo averla ben lavata  e falla rosolare in poco olio per qualche minuto.
  • Riprendi i piatti con i cracker ai quali avrai lasciato il coppa pasta come forma ed inserisci al suo interno uno strato di zucchina sopra i cracker,sistemando bene affinché copra il primo
  • Poi aggiusta sopra la tartare e sistema di sale e pepe nero ed una spruzzatina di limone 
  • In ultimo disponi la gelatina di pomodoro fatta con la passata e la colla di pesce , rimetti tutto in frigo e lascia raffreddare fino a che lo strato di gelatina non si sarà addensato.
  • Servi una volta pronto con del timo fresco sopra.
BUON APPETITO !


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domenica 7 aprile 2019

MUFFIN AL CACAO E PERE CON FARINA DI RISO


Ebbene si , lo confesso sono una ghiottona !
Ma a differenza di molti di noi , vado in cerca di verdure e tutto quello che è salutare e di questo chiaramente ringrazio Dio e la mia consapevolezza .
C'è stato un tempo , soprattutto da bambina che ero attratta da ogni cosa che fosse schifezza .
Non ricordo quante merendine , succhi di frutta  ,gelati ed affini abbia ingurgitato.
Fortunatamente sono di quell'epoca in cui la scelta era davvero limitata.
La nonna poteva fare una bella crostata per Pasqua , magari i fiocchi a Carnevale e la mamma che non è mai stata brava a cucinare dolci , ci presentava sporadicamente un pessimo ciambellone !
Di quelli così duri che per mangiarlo dovevi cominciare ad inzuppare mentre ti vestivi prima  della scuola.
Il babbo  la domenica tornava in casa ,dopo la Messa di mezzogiorno , con il vassoio di paste dolci  ma anch'esse erano di due o tre tipi.
Eravamo più felici ?
Di sicuro il desiderio ed i sogni caratterizzavano le nostre vite , cosa che , a parer mio ormai non riscontro più. E questo non è un bene .
Ma crescendo e maturando , come ho già avuto modo di ripetere , sono un attimo più accorta alla mia alimentazione e quella dei miei cari , anche se spesso mi scontro con dei muri , che fortunatamente non sono di gomma .
Mamma che continua a ripetere.."Si ma se mi togli questo allora io cosa mangio ?"
Il cambiamento e la comodità , le abitudini e tutto quello che ci rende schiavi del sistema .
Inorridisco , lavorando in un supermercato a vedere come certa gente e soprattutto  con che cosa , riempia i carrelli !
Bibite zuccherate , merendine , patatine.. E soprattutto quello che fa male è pensare che tutto questo è destinato a vittime inconsapevoli come i bambini..
Io faccio spesso delle eccezioni alla regola , e ho anche quelle che chiamo le giornate schifide , dove mangio quello di cui ho voglia e non mi sento in colpa . Ma parlo di qualcosa che è eccezionale .
Per esempio per la  colazione , così da  alternare le gallette di riso e quinoa spalmate con un velo della marmellata che faccio in casa , spesso preparo crostate e dolcetti usando farina di riso , grano saraceno , e altri ingredienti che man mano vi proporrò..
Perché non fare questi muffin  ai nostri figli o per noi stessi anche se siamo impegnati ?
Due minuti di passaggio nel mixer ..due minuti tolti al frenetico vivere ..






INGREDIENTI PER CIRCA 4 MUFFIN

  • farina di riso , 125 g
  • olio extra vergine di oliva , 20 g
  • zucchero grezzo di canna , 50 g
  • latte di mandorla , 125 g
  • cacao magro in polvere , 30 g
  • lievito per dolci , 1 cucchiaino
  • pera , 1 matura
  • zucchero a velo , q.b
  • granella di nocciole
PROCEDIMENTO


  • Mescola la farina con la polvere di cacao , aggiungi olio e zucchero di canna
  • Amalgama bene gli ingredienti poi aggiungi tre quarti di pera frullata
  • Bagna con il latte di mandorle e unisci il resto della pera tagliato in piccoli pezzi
  • Termina con il lievito mescolando bene 
  • Accendi il forno a 180° statico
  • Prepara i pirottini per i muffin e riempili con il composto quindi spolvera i dolcetti con la granella di nocciola 
  • Cuoci in forno per circa trenta minuti

PS.. Fai sempre la prova stecchino prima di togliere dal forno !

Questi muffin sono senza uovo , burro , e latte vaccino adatti anche ai celiaci purché venga usato il lievito senza glutine !

BUON APPETITO !


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sabato 6 aprile 2019

CROSTONI CALDI CON VERDURE



Qualche tempo fa , avevo raccontato nel mio blog , di come fosse comune l’usanza in Calabria , o per lo meno dalle parti dove è nato il mio compagno , di utilizzare in cucina anche la buccia delle fave .
In tanti anni di vita , avevo pensato che , non fossero digeribile e nemmeno commestibili , tanto che nonna non le dava neppure alle galline , ma venivano date direttamente al nostro vicino di casa che in quegli anni aveva un allevamento di suini . Loro ne erano davvero ghiotti .
Quando ho scoperto che invece si potevano mangiare , sono rimasta molto incuriosita e , chiaramente non appena è arrivata la Primavera , ho fatto subito questo esperimento nella mia cucina .
Le bucce delle fave sono davvero sorprendenti ! Il loro  sapore  ricorda vagamente quello del cavolo nero , ma tutto suo particolare , tanto che li ho voluti usare anche per fare questi crostoni caldi !
Come nella vita , tutto ciò che non conosciamo provoca in noi una reazione di ,non dico indifferenza ma diffidenza , e così è stato anche quella volta che ho partecipato ad un corso di cucina tenuto da Giulia Scarpaleggia ..Jul’sKitchen.
Ricordo , ed è testimone anche una fotografia , gli sguardi allibiti di lei e delle presenti  quando appunto ho detto che questo piatto rappresentava un contorno delizioso.. .Provatelo e fatemi sapere !
Le bucce di fave sono un’abbondante fonte di fibra alimentare, ottimo rimedio naturale contro la stitichezza e per riequilibrare la flora intestinale. I baccelli di fava hanno un forte potere saziante. Le fibre vegetali aiutano a proteggere la mucosa del colon riducendo espellendo le tossine accumulate nell’ultimo tratto gastro-intestinale. E’ stato dimostrato che le fibre vegetali introdotte con le fave riescono a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue diminuendo il riassorbimento degli acidi biliari riversati nel colon.
(Tratto fedelmente da IdeeGreen sul web)

INGREDIENTI

  • Fave (bucce) 200 g
  • Pane Casereccio 3 fette
  • Aglio 2 spicchi
  • Peperoncino q.b.
  • Olio Extravergine D’oliva 4 cucchiai
  • Sale q.b.
  • Mandorle In Scaglie 1 cucchiaio
  • Provola 100 g



PROCEDIMENTO
    • Poni una capiente pentola di acqua al fuoco e nel frattempo pulisci bene le bucce delle fave , togliendo loro le estremità ed il filo nella costola centrale
    • Falle a pezzi più o meno lunghi e lasciali qualche minuto in ammollo
    • Aggiungi del sale all’acqua di cottura e quando inizia a bollire metti in cottura le bucce , ci vorranno una quarantina di minuti affinchè si cuociano e rimangano morbide
    • Dopodichè scolale e lasciale asciugare , strizzale e soffriggi aglio e peperoncino in padella
    • Trita le fave con un coltello sopra un tagliere per renderle battute e abbastanza fini poi mettile nell’olio assieme all’aglio e peproncino
    • Regola di sale e lascia cuocere per qualche minuto fino a che non si saranno ben insaporite.
    • Taglia le fette di pane casareccio e coprile con il battuto di fave , aggiungi le lamelle di mandorle e la provola .
    • Passa in forno qualche minuto , necessario al formaggio per sciogliersi e gusta caldo !

Note

Puoi servirti delle bucce anche per un meraviglioso contorno , sempre rispettando i passaggi di cottura come descritti sopra !
Buon Appetito !



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venerdì 5 aprile 2019

ZUPPA DI PANE COTTO



La Toscana , la mia Toscana , nota oltre che per le sue bellezze naturali , il clima mite , le dolci colline che scendono verso il mare , in tutto il mondo per il suo superlativo cibo.Famoso anche  il suo pane “sciapo” , senza sale ,  o sciocco come diciamo noi , nato per accompagnare i meravigliosi salumi di per se molto saporiti con i quali crea un contrasto meraviglioso.Nelle campagne si faceva festa il giorno che le massaie decidevano di cuocere il pane nei forni a legna .
Quantità che dovevano bastare per molti giorni , conservate avvolte in panni di cotone all'interno della madia.
Se avanzava e diventava secco , in estate il riutilizzo comune era nella Panzanella , nella Pappa al pomodoro , e perché no , nella  Zuppa di Pane Cotto.
Non disdegno il tanto amato pane , ma se posso me lo cucino scegliendo delle buone farine integrali o semola, magari della mia zona direttamente acquistate dai mulini.Evito di mangiarne troppo oltre il primo pomeriggio , perché come si sa dopo le 14 , il nostro organismo rallenta il suo metabolismo e tutti gli zuccheri che assumiamo oltre quell'ora , presenti nei carboidrati ma anche nella frutta , ad esempio , si depositano nel fegato permettendo con più facilità l'insorgere di certe patologie .(Fine dell'arringa simil medica..ma ci tengo a voi come a me stessa..)

  • Pane Raffermo 300 g
  • Carote 1
  • Cipolla Rossa 1
  • Prosciutto Crudo 100 g
  • Pecorino Toscano 100 g
  • Brodo vegetale , 2 mestoli
  • Olio Extravergine D’oliva 3 cucchiai
  • Sale q.b.
  • Pepe Nero q.b.

PROCEDIMENTO


  • Taglia il pane in pezzi grossolani
  • Affetta finemente carota e cipolla e fai soffriggere entrambi in poco olio
  • Aggiungi il pane e lascia che si insaporisca bene aggiustando anche di sale e pepe nero
  • Intanto con il dado prepara circa mezzo litro di brodo con il quale bagnerai il pane ricoprendolo completamente
  • Lascia sobbollire piano per una ventina di minuti fino a che il brodo si sia completamente asciugato ed il pane sia ancora abbastanza morbido .
  • Affetta finemente il prosciutto e fallo arrostire in poco olio , spolvera la zuppa con il pecorino e servi con i pezzetti prosciutto croccante
  • Buon appetito !



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giovedì 4 aprile 2019

ROVEJA E POMODORINI



 Certamente non pensavano di scrivere una storia importante della nostra gastronomia, Silvana Crespi De Carolis e Geltrude Moretti. Siamo nel 1998 e il paese è Civita di Cascia (Perugia). Una minuscola frazione a 1300 metri d’altitudine, semidistrutta e spopolata dopo il terremoto del 1979, ma ancora piena di giovani e di voglia di fare. Le due donne devono semplicemente mettere in ordine una cantina. E, tra scaffali impolverati e vecchi attrezzi, cosa ti trovano? Un barattolo pieno di piccoli piselli rossi, verdi, marroni e neri appartenuti al suocero scomparso. Sul barattolo, una scritta a matita mezza cancellata: “roveggia”. Quando li vede, nonna Lucia esclama: “Questa è la roveja, è tanto buona ma ti spezza la schiena!” Fu così che iniziò la riscoperta di questo legume, un tempo coltivato su tutta la fascia appenninica centraledall’Altopiano di Colfiorito fino al Gran Sasso passando per Cascia e Castelluccio. E che, con il suo gusto e le sue proprietà nutritive, oggi ha tutte le carte in regola per sfondare nei gusti degli Italiani.(Tratto fedelmente da una copia del mensile "La Cucina Italiana".
Roveja è anche un legame forte per me , perché certi legami che instauro con le persone oltre che al cuore  ,si allargano a territorio , paesi , costumi e per ultimo ma chiaramente non per importanza , per le sue tradizioni culinarie .
Così , quando la mia Stellina mi ha fatto dono di un cesto superlativo di prelibatezze Norcine , nascosto dietro ad un cece , ed un pistillo di zafferano ho scoperto questo antico pisello selvatico.
Sto riscoprendo l'arte del mangiare bene , intesa come una cucina medicamentosa : da tempo mi informo , leggo , non ignoro l'importanza che l'alimentazione può avere sulla nostra salute per curare , ma ancor prima prevenire certe patologie più o meno gravi del nostro organismo ,così duramente messo a prova da fattori esterni e stress.
E mi fermo qui , perché non sono un medico.
Quando te ne ho parlato , mi hai guardato sorridendo , dicendomi..
"Allora dirai addio al tuo blog ..?"
No che non lo farò, ma cercherò di condividere con voi anche altre cose oltre la solita torta , che come sempre riscuote un enorme successo ma che prevedo sarà un'eccezione alla regola e quantomeno cucinata in maniera più salutare possibile .  A costo di essere impopolare vi parlerò ogni volta di nuove scoperte legate alle ricette , anche se una volta ogni tanto non mancheranno cibi ghiotti e tentatori..del resto siamo umani no?
Roveja è quindi un legume , detto anche pisello selvatico , "antico" ,con  colori che spaziano dal rosa chiaro ad un marrone scuro , verde  grigio e viola.
Ricco di proteine , ma anche carboidrati , sostituisce degnamente una porzione di carne , che non demonizzo , ma della quale dovremmo certamente tutti  fare uso più sporadico.
Ingrediente ideale per zuppe e minestre,  base anche per ottimo paté per crostini o addirittura polente e vellutate cremose dal sapore simile a quello del baccello di fava .
E non meno importante , coltivato e risorsa di una zona che economicamente sta cercando di rinascere dopo il terribile ultimo terremoto.Quindi adibito a farci del bene se lo mangiamo e fare del bene a chi lo produce ..


Mi scuso per le foto , ma avendo subito un intervento al braccio mi arrangio come posso..

INGREDIENTI PER 6/8 PERSONE

  • Roveja secca , 500 g
  • carota ,1
  • aglio , 3/4 spicchi
  • pomodorini , una decina 
  • olio extra vergine di oliva 
  • timo fresco
  • sale 
  • peperoncino
  • acqua circa 1 lit

PROCEDIMENTO

  • Metti in ammollo per almeno dodici ore la roveja , dopo aver controllato visivamente lo stato integro del legume ed averla passata sotto l'acqua corrente 
  • Sbuccia la carota  e gli spicchi di aglio, tritali finemente e lasciali andare in poco olio e peperoncino
  • Quando saranno dorati , aggiungi il legume scolato dall'acqua di ammollo e lascia insaporire aggiungendo un pizzico di sale 
  • Intanto porta a bollore l'acqua salata e quando è pronta ricopri con essa la roveja  utilizzandola tutta, aggiungi i pomodorini tagliati a metà
  • Copri la pentola , abbassa la fiamma e lascia cuocere lentamente per almeno un 'ora
  • Ogni tanto controlla la pentola e nel caso i legumi si dovessero asciugare troppo aggiungi qualche mestolo di acqua calda 
  • Sistema di sale e assapora con del buon pane integrale , un filo di olio a crudo e qualche foglia di timo fresco !
  •  BUON APPETITO !

PS..Nel  caso ve ne resti un po', utilizzatela come vellutata passandola al mixer con aggiunta i cipolla , o eliminando completamente il liquido di cottura , passatela sempre al mixer e con il composto cremoso farcite delle tartine o semplicemente spalmate delle  buone bruschette calde !

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mercoledì 3 aprile 2019

FUSILLI ASPARAGI E GAMBERETTI





Primavera oggi è nell’aria , ma le previsioni accennano ad un rapido peggioramento con un brusco abbassamento delle temperature , per così dire un ritorno alle giornate invernali appena lasciate.
Vorrei piovesse per giorni , un acqua riparatrice , purificante e soprattutto guaritrice di una Natura che ormai , noi uomini ed il nostro progresso ambito , abbiamo distrutto e sconvolto.
Ne parlo con mio figlio , e lui sorride , ma il suo non è un sorriso di gioia , tutt’altro.
E’ il sorriso di chi non ha il coraggio di replicare ad una madre della mia età , che tutto questo glielo abbiamo regalato noi , disattenti , imprecisi , creduloni .
Avevamo pensato , ci avevano fatto credere che la plastica e tutti suoi derivati , sarebbe stata la panacea per tutti i mali , la soluzione a tutti i nostri problemi.
Già anni fa , quando venni casualmente chiamata per un sondaggio sugli imballaggi dei prodotti alimentari , venni redarguita dall’intervistatrice , perché , a suo parere , ero una lamentona e non mi andava bene niente ..Avevo probabilmente afferrato i concetti che vengono sbandierati adesso un po’ da tutti.
E quando in una vacanza a Creta ho nuotato galleggiando insieme alle buste sparse ovunque in quel bel mare , allora , lì ho davvero capito che eravamo arrivati ad un punto di non ritorno.
Stiamo eliminando molto la carne rossa , ho cura di usare bottiglie di vetro e doso l’acqua in tutto quello che posso. Sono certa che migliorerò , e se anche il mio piccolo cambiamento non apporterà niente io sarò soddisfatta intanto di essere cambiata .
Asparagi simbolo dell’arrivi della Primavera , rispettare i cicli delle stagioni con le verdure e frutta che sono tipiche ,anche questo aiuta !



INGREDIENTI

  • Pasta Di Semola 180 g
  • Asparagi 300 g
  • Gamberetti 400 g
  • Cipolla 1
  • Panna Fresca Liquida 1 bicchiere
  • Olio Extravergine D’oliva 2 cucchiai
  • Sale 2 pizzichi
  • Pepe Nero q.b.



PROCEDIMENTO
  • Sbollenta gli asparagi in poca acqua salata
  • Nel frattempo cuoci  la pasta e sbuccia ed affetta finemente una cipolla
  • Falla soffriggere in poco olio e quando sarà diventata trasparente , aggiungi gli asparagi tagliati a piccoli pezzetti
  • Lascia insaporire regolando di sale e pepe per una decina di minuti , dopo i quali aggiungerai anche i gamberetti
  • Dopo due o tre minuti , aggiungi anche la panna
  • Scola la pasta e ripassa in padella con il condimento
  • Sevi calda
  • Buon appetito !




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lunedì 1 aprile 2019

PANE DOLCE ALLE NOCI


Ebbene sì, ho cancellato il mio post di arrivederci ed eccomi qua .
Tra le cose che amo di più del mio carattere , c 'è questa ..la capacità di tornare sui miei passi se la strada che ho scelto non mi soddisfa..
Ho voluto provare ad entrare in una famosa piattaforma ma solo pochi giorni mi hanno fatto capire che io non sono nata per essere omologata.. Che al mio blog non posso  tarpare le ali perché la prefazione deve essere di sole tot..parole e che io sto bene qui dove sono nata e non ho bisogno né di fama né di guadagni facili.. grazie  e scusatemi tutti ! Il mio eterno conflitto tra la voglia  di dolce e la buona coscienza che con la sua stridula vocina mi blocca non appena afferro lesta e decisa una merendina di pasta sfoglia . Torte e dolci fatti in casa sembrano mettere d’accordo coscienza e voglia , soprattutto se tra gli ingredienti non mancano , biologico , uova del cortile della vicina , e perfino noci dell’albero del giardino .In questo modo faccio pace con me stessa , inizio la giornata ,convinta di fare appena alzata , qualcosa di buono per me e per chi amo.Il dolce che vi presento è il tipico da credenza , non aspettatevi troppa dolcezza , ma è un rustico che si mantiene qualche giorno e perfetto da inzuppare in una tazza calda di latte e caffè !





Ingredienti

  • Farina 00 200 g
  • Farina Di Farro 250 g
  • Uova 2
  • Miele Di Acacia 90 g
  • Zucchero Di Canna 50 g
  • Burro 120 g
  • Noci 190 g
  • Yogurt Caffè 2 vasetti
  • Sale 1 pizzico
  • Lievito In Polvere Per Dolci 1 bustina

  • Trita le noci grossolanamente e tieni da parte
  • Sbatti le uova con lo zucchero ed il pizzico di sale , aggiungi il miele e continua a sbattere
  • Aggiungi le due farine mescolate assieme al lievito , e unisci anche il burro precedentemente fatto fondere a fiamma bassa
  • Ora è la volta di yogurt e noci
  • Rivesti con burro uno stampo da plumcake e trasferiscici  il composto
  • Cuoci in forno già caldo a 180 ° per circa un’ora
  • Fai la prova stecchino per verificare la cottura
  • Lascia intiepidire e raffreddare sopra una griglia
  • BUON APPETITO !



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martedì 19 marzo 2019

CONCHIGLIE ALLO ZAFFERANO E VIOLA DEL PENSIERO


Mi chiedo se ci sarà un giorno , se dove e quando ognuno di noi , potrà riabbracciare chi ha perduto per sempre.
Non sono mai stata religiosa , se per religiosa si intende una donna di Chiesa , ligia ai vecchi dogmi e fedele ai Sacramenti.
So che in quel che faccio ci metto sempre il cuore , tutta me stessa e se non vengo capita o disillusa , allora finisco di amare .
Non so che cosa sia il voler male fine a se stesso , ed ho imparato con gli anni e la maturità , così per non chiamarla vecchiaia , che uno stato d'animo sereno e pacato serve molto di più che una continua aggressività nei confronti degli altri , anche se a dire il vero , se non quando proprio provocata , aggressiva non lo sono mai stata..anzi.
Odio gli insicuri , i possessivi , i gelosi , gli amori ammalati e le situazioni di circostanza .
I rapporti che si reggono in piedi per compromesso , denaro , e chissà che cosa altro.
Ho avuto molto coraggio nella mia vita, il coraggio di scegliere .
E il coraggio mi ha premiata .
Sto vivendo uno dei periodi più belli della mia vita. 
Forse per questo , riesco a non odiare ad essere  serena , non so più che cosa sia la gelosia ed il soffrire per cose futili.
Ho imparato ad apprezzare ogni piccola cosa della vita , io e te, che ci bastiamo e completiamo .
Che abbiamo lottato tanto contro tutto e tutti , abbiamo scalato montagne altissime , abbiamo fatto enormi sacrifici , ma non ci è mai costato troppo se penso a  quando la sera mi prendevi tra le tue braccia e mi dicevi che ce l'avremmo fatta a risolvere tutto.
Quando il babbo ci ha lasciati per sempre ti ho guardato negli occhi . Avevi corso come un pazzo , salito le scale dell'ospedale e trafelato mi avevi chiesto di rimanere solo un minuto nella stanza con il babbo ormai privo di vita .
Sei uscito con le lacrime che solcavano le tue guance , e pensa tu non lo avevi mai conosciuto nella sua veste normale .
La perdita della memoria lo aveva isolato dal nostro mondo , ma quello che conta era che a noi di famiglia sorrideva sempre e ci abbracciava forte . Lo faceva anche con te , ti sorrideva !  A te che gli portavi un gelato alla crema ed un pacchetto di sigari , a te che percorrevi a piedi il corso del paese con una bombola di ossigeno sulle spalle , a te , che come me hai avuto fino all'ultimo la speranza di salvarlo.
Ora lo ricordo sereno , sempre accanto a me e se guardo bene in fondo ai tuoi occhi e al tuo cuore sento che hai talmente tante qualità che ti accomunano a lui che mi pare di essere  una privilegiata , un po' come dire che non ho perso mio padre del tutto..
Perché tu, sei anche questo , un abbraccio immenso dove ripararmi dal male del mondo , un profumo di pino silvestre e di fragranze orientali , un posto dove perdermi e tornare sempre a casa , un colore vivo ed acceso che illumina ogni mio giorno, il rumore del mare che culla il battito del cuore .
Una viola del pensiero cresciuta spontanea in fondo alle scale ed il giallo del pistillo di un fiore di zafferano..un piatto pieno di amore e aromi..
E grazie uomini della mia vita .





INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • Pasta formato conchiglie , 180 g
  • zafferano , una bustina in polvere o due/tre pistilli
  • violette del pensiero , una decina 
  • formaggio grana grattugiato , due cucchiai
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , pepe nero 


PROCEDIMENTO 

  • Preleva dall'acqua di cottura della pasta già salata  , almeno due cucchiai e mettila in una ciotola 
  • Sciogli nell'acqua calda e salata lo zafferano 
  • Metti un piccolo cucchiaino da caffè della poltiglia ottenuta, assieme alla pasta che cuoce 
  • Prendi tre o quattro fiori di violetta e pestali con i rebbi della forchetta nella ciotola assieme allo zafferano 
  • Aggiungi altra acqua , poco più di un cucchiaio ed una manciata di formaggio 
  • Mescola bene e forma una crema 
  • Quando la pasta sarà cotta al dente , scolala e ripassa in padella con olio e la crema ottenuta da zafferano , violette e grana 
  • Regola di sale e pepe nero e fai saltare pochi minuti
  • Servi ed impiatta con qualche fiore per decorazione
BUON APPETITO  !

PS..La nuova moda di utilizzare fiori eduli in cucina ho scoperto arricchire non solo esteticamente i piatti ma anche il gusto !

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