venerdì 12 aprile 2019

TORTA SALATA ALLE VERDURE PRIMAVERILI E RICOTTA


Il bello delle torte , è che non esistono solo dolci , ma anzi spesso come salva cena , apprezzo ,in verità apprezziamo , questa meravigliosa alternativa a pesce carne o salumi.
Da quando poi ho scoperto la pasta frolla salata senza neppure un grammo di burro , allora mi sento anche più felice nel cucinarle , perché so che tutto sommato faccio del bene anche alla nostra salute .
Primavera come le torte salate , si possono presentare in mille modi , questa nasce da un'idea di Alice , foodblogger di Panelibrienuvole.
E così da una temperatura di 24 gradi in pieno giorno , si passa a tre gradi la mattina all'alba .
Mi alzo , infilo la tua felpa e la prima cosa che faccio è quella di appoggiarmi alla finestra e muovere le braccia per togliere il torpore ed il dolore che accompagna ormai tante notti.
Il caffè dovrebbe darmi una bella svegliata invece , nonostante la dolcezza della torta di carote ,  sento che ancora non ho abbastanza lucidità , torno nel letto con la voglia di leggermi un libro .
Appoggiato nel comodino , forse da qualche mese , aspetta che gli dedichi qualche ora del mio tempo.
E adesso potrei farlo , visto che momentaneamente son a casa per un intervento al braccio che pensavo fosse panacea per tutti i mali , ma che in realtà mi sta facendo sprofondare in una lenta e inconsueta tristezza derivante probabilmente dalla paura di non aver risolto il mio problema .
Per la prima volta ho rifatto una doccia , rigenerante con la paura tipica che mi accompagna ogni volta che tolgo il cerotto dal pezzetto del mio corpo a turno un pochino martoriato.
Ho paura di guardare il taglio allo specchio , respiro profondamente e noto che il gonfiore attorno alla nuova ferita  non è poi più grave di quello di altre volte.
Come cambia la visione della realtà da quando possiamo tutto a quando qualcuno deve aiutarti anche ad asciugare il viso.
A questo forse devo la mia felicità, che non è stoltaggine , badate bene , ma è vivere con leggerezza la vita , la stessa che ti si propone ogni giorno in maniera diversa ed inaspettata.
Tu non ci sei , ed il primo desiderio che ho è quello di raccontarti quanto sono stata coraggiosa .
Una piccolezza ..
Una folata di vento mi costringe ad interrompere il cerchio dei miei pensieri , dove spesso mi rifugio , e vedo con dispiacere che l'anta della finestra  ha scaraventato il vaso della mia orchidea per terra .
Raccolgo ogni piccolo pezzetto di corteccia e mi scuso con quel meraviglioso essere .Dovevo stare più attenta , averne più cura e non lasciarla di fronte ad una finestra semiaperta e con fuori un terribile cambio improvviso di tempo .
Per ritrovare un po' di Primavera , una torta salata , piena di colore e verdure tipiche di questo periodo.
Non voglio mangiare formaggi e bere latte , ma dopo tanto tempo una fetta di torta con un velo di ricotta biologica non mi ucciderà!




INGREDIENTI PER UNA TORTA DA 24 CM

PER LA FROLLA SALATA

  • farina di riso , 120 g
  • farina integrale , 130 g
  • olio di oliva , 250 ml
  • sale , un pizzico
  • uovo 1
PER LA FARCITURA

  • ricotta fresca biologica , 250 g
  • grana grattugiato , 2 cucchiai
  • fave fresche sbucciate , un pugno 
  • asparagi , 4 freschi
  • carciofo , 1
  • fiori di zucca , 3
  • limone ,1
  • olio extra vergine di oliva 
  • pepe nero ,sale
PROCEDIMENTO

  • Mescola le farine e mettile in una zuppiera , aggiungi il sale  l'olio e l'uovo e lavora con le mani fino a quando avrai ottenuto un composto omogeneo che metterai in frigo 
  • Pulisci tutte le verdure , affetta finemente i carciofi e mettili in acqua acidulata con limone , togli la parte coriacea agli asparagi tagliali a piccoli pezzi lasciando le punte più lunghe e sbollenta tre o quattro minuti in acqua salata

  • Riprendi la pasta frolla stendila bene in una tortiera precedentemente imburrata


  • Posizionala nel freezer per un'oretta circa 
  • Mescola la ricotta al formaggio grana e spolvera con poco pepe nero.
  • Trascorso il tempo previsto riprendi la frolla e coprila con un foglio di carta da forno , sul quale posizionerai dei legumi secchi.

  • Cuoci in forno statico per 45 minuti a 180°,trascorsi i quali toglierai la tortiera e anche il foglio di carta da forno con i legumi, poi rimetterai in forno ancora una quindicina di minuti.
  • Togli la torta salata cotta e lascia raffreddare
  • Appena è pronta , versa il composto di ricotta , livellalo bene con il dorso di un cucchiaio e poi procedi a ricoprire con tutte le verdure 
  • Bagna con un filo di olio e spolvera con poco sale e pepe nero 
BUON APPETITO !





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giovedì 11 aprile 2019

TORTA DI CAROTE CON FARINA DI RISO E OLIO DI OLIVA


Rivoluzione anzi no rivisitazione ..
Ecco all'ingresso della mia piccola cucina dovrei appendere questo cartello .
Amo prendere una ricetta della nonna dal quaderno a righe tutto sporco di macchie di olio quasi infarinate e di ditate della nonna , poi della mamma e ora le mie .
In quel caso non cambio neppure una virgola tranne qualche volta quando mi trovo in difficoltà a reperire certi ingredienti , o perché non li trovo o perché probabilmente nonna attribuiva loro un nome che non mi è noto.
Così ho scoperto per esempio che la sua erbetta per le polpette di carne , nota come Persia  ,altro non era che la maggiorana ..
A forza di comprare vasetti di erbe aromatiche e farli odorare alla mamma ci siamo arrivate .
Anche questa è una forma di amore e di rispetto per chi non c'è più , per lo meno fisicamente .
Ora che mi sforzo di avere una sana alimentazione , per lo meno abbastanza genuina , il problema nasce quando devo pensare alla nostra colazione .
Muffin cacao e pere , (Muffin cacao e pere ), gallette di riso e quinoa con un velo della nostra marmellata ,biscotti rustici con farine nobili ed anche fette di pane casareccio che impasto con farina integrale , semola Senatore Cappelli , o farina di sorgo e farro..alla ricerca di nuove esperienze ed esperimenti culinari sempre e  costantemente .
Questa torta invece , nasce dalla rivisitazione delle care ed amate Camille alla carota ...
Partiamo dal fatto che mi hanno regalato delle uova freschissime , quindi già siamo molto avvantaggiati !


Da qui l'idea di mescolare carote grattugiate ad un buon succo di arancia spremuta e olio di oliva ..


L'unico burro che ho usato è quello per imburrare la teglia assieme alla mia farina di riso.



Quando poi , facendo colazione , tu assaggi e commenti che è molto buona , allora so di aver centrato il mio obbiettivo che non è solo quello di renderti felice , ma di farti mangiare cose sane ! Ci vuole molto a farla per i nostri cari se consideriamo che con un robot , mixer o bimby ci vogliono tre minuti di orologio...

INGREDIENTI PER UNA TORTA DI 24 CM 

  • carote fresche , 250 g
  • zucchero a velo , 200 g
  • farina di riso , 200 g
  • uova intere , 3
  • mandorle tritate finissimamente , 100 g
  • arancia spremuta , 80 g
  • olio di oliva , 80 g
  • scorza dell'arancia grattugiata
  • lievito per dolci , 1 bustina 
  • zucchero a velo


PROCEDIMENTO

  • Sbatti le uova con lo zucchero a velo
  • Grattugia le carote o passale al mixer dopo averle sbucciate 
  • Aggiungi al composto di uova e zucchero le carote e le mandorle tritate molto finemente quasi a farina 
  • Poi in successione metti farina , spremuta d arancia , olio , scorza grattugiata ed infine il lievito per dolci
  • Imburra ed infarina uno stampo per dolci , accendi il forno statico a 180°
  • Inforna e cuoci per 45/50 minuti controllando visivamente 
  • Fai la prova stecchino ..(che consiste nel mettere uno stecchino al centro della torta e farlo fuoriuscire ..se umido la torta avrà bisogno di qualche ulteriore minuto di cottura ).
  • Sforna , lascia raffreddare , capovolgi nel piatto di portata e spolvera con poco zucchero a velo .
BUON APPETITO !


PS..La torta è perfetta anche per i celiaci , chiaramente avendo l'accortezza di mettere zucchero e lievito senza glutine 
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mercoledì 10 aprile 2019

PICI INTEGALI CON FARINA SENATORE CAPPELLI ALLA CREMA DI FINOCCHI


Mi affaccio alla finestra dove ogni mattina , apparentemente sembra non esser cambiato niente .
Non è così , in realtà anche solo un minuscolo granello di polvere si è spostato , e la foglia che prima era nascosta tra le due piccole pietre grige del prato, adesso ha preso il volo mossa da una breve raffica di vento che mi spinge istintivamente a chiudere le imposte .
Salgo le scale che mi conducono alla zona che amo di più , sebbene in realtà non esista un angolo che non amo in questa casa , ma la cucina è sicuramente quella che chiamo più confortevole , calda, per evitare un appellativo che fa parte di tutti quelli ora molto in uso  e  che  io odio "comfort" ...
La colazione senza te , preannuncia una di quelle giornate interminabili in cui parti prestissimo e rientri quando ormai il sole ha ceduto il suo posto alla luce della luna .
Le chiamo le giornate perse .
Senza abbracci , senza un sorriso , senza uno sguardo . E' così che davvero ciascuno di noi vuole vivere questa breve e tortuosa vita ?
Nel lungo corso degli anni , perché anche se qualcuno si ostina a chiamarmi giovane , ormai non lo sono , ho imparato che tendenzialmente , si rifuggono i momenti di pace , il calore di una famiglia , il lento vivere , quando appunto questi valori non ci sono più .
E si preferisce sprecare la vita inseguendo mete dettate dai soldi , denaro , sempre più di  rincorsa con la  frenesia di   avere , possedere , mossi da un incomprensibile pensiero o meglio presunta e sciocca convinzione  dell'essere eterno ed immortale  .
Tutto questo per rifuggire da ciò che più ci torna scomodo, il brutto vivere di una falsa vita , impostata su canoni dettati da moralismi e società.
Sono stata criticata varie volte ( con quale diritto..?) da chi , a veder suo non ha approvato anche la mia ultima scelta , e cioè quella di lasciare un incarico di responsabilità , per tornare ad essere l'umile cassiera che sono e dalla quale ero partita .
Sorrido, e scrollo la testa .. La vita mi ha messo troppe volte a dura prova .
Chi è più saggio io o loro ?
Mi chiami per sentire la mia voce , ho una strana  ansia oggi.. Stai tranquilla amore , lo sai che si sistema tutto.
Le tue parole e la mia cucina , un altro giorno può decollare..

La farina di grano Senatore Cappelli, nasce in Puglia appunto , nei possedimenti dei fratelli Cappelli ,uno dei quali senatore del Regno d'Italia.
Seppure il frumento fosse molto soggetto a ruggine ed altre malattie , trovò molto successo grazie al suo adattamento al terreno , e alla qualità della sua semola .
Circa il 60%della produzione ,  negli anni che vanno dal 1920 al 1950 , quindi è riservata al grano Cappelli che tutt'oggi è coltivato in Calabria , Puglia , Sicilia , Basilicata e Sardegna .
Con il tempo anche questa produzione , è stata soppiantata da altri grani aventi maggiore resistenza anche se presentano peggiori qualità molitoria e pastificatoria ma  soprattutto percentuali di glutine che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare e digerire..
La risposta è che ci sono sempre più intolleranze al glutine , celiachie e disturbi dei quali molti di voi saranno a conoscenza.
La mia scelta allora è quella di cercare prodotti a maggior costo ma con caratteristiche che privilegiano la mia salute e quella dei miei cari .
Pici con semola Senatore Cappelli  integrali , ma anche pasta di riso e mais , e panificazione con farine particolari come quella di sorgo ad esempio.
Condimenti alternativi, salutari e molto appetitosi.
In questo caso una bella crema di finocchi e cipolla..


INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

PER LA CREMA

  • finocchio fresco , 2
  • cipolla rossa 1
  • olio extra vergine di oliva , 2 bei cucchiai
  • sale marino , un pizzico
  • peperoncino fresco
  • granella di nocciole
  • pici integrali , 180 g
PROCEDIMENTO

  • Pulisci la cipolla e sbucciala .Lava bene sotto l'acqua corrente e poi affetta .
  • Falla rosolare con olio e peperoncino e quando sarà diventata trasparente , aggiungi il finocchio tagliato in piccoli pezzi 
  • Ricopri tutto con acqua calda salata e fai bollire coperti fino a che i finocchi non saranno diventati morbidissimi 
  • Scopri la padella e aggiungi dei piccoli pezzetti di peperoncino.
  • Nel frattempo fai bollire una pentola di acqua salata e cuoci i pici o altra pasta 
  • Passa nel mixer tutta la verdura fino a farla diventare una crema 
  • Scola la pasta e condisci con la crema di finocchi aggiungendo qualche fogliolina fresca e la granella di nocciola
  • Passa un leggero filo di olio e servi caldi



BUON APPETITO !

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lunedì 8 aprile 2019

TARTARE CHE SI CREDE CHEESECAKE


Una volta ogni otto, dieci giorni , mi concedo anche io una porzione di carne , perché in realtà anche se ritengo che il consumo  frequente sia dannoso , non potrei farne davvero a meno.
Adoro una bella "fiorentina" cotta sopra la brace ma ahimè ormai è risaputo che anche la carne alla griglia non sia proprio il massimo soprattutto se presenta le evidenti bruciacchiature tipiche della cottura al barbecue .
La scelta alternativa alla tagliata , va quasi sempre alla tartare , acquistata da un macellaio di fiducia o nel supermercato dove lavoro quando arriva fresca fresca .
Condita con olio  , limone ed una macinata di pepe nero fresco a me fa impazzire .
In questi giorni poi che non posso cucinare , è una buonissima alternativa alle pietanze elaborate e lunghe .
E prendo spunto per dire che , tutti i post che so pubblicando adesso si riferiscono a piatti cucinati e fotografati quando ancora potevo , così per dire ..
Tartare fresca , verdura e invento la ricetta per una cena che sa di  dolcetto simile ad una  cheesecake ma che in realtà è un piatto unico , salato ed eccellente !




INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • tartare di carne , 2 freschissime
  • zucchina , 1
  • limone, 1
  • cracker salati, un pacchetto
  • passato di pomodoro , 2 cucchiai
  • colla di pesce , 2/3 fogli
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , pepe nero
  • timo fresco



PROCEDIMENTO

Il tempo di preparazione è abbastanza lungo non tanto per la procedura , quanto per i tempi di raffreddamento , quindi calcola di prepararla qualche ora prima di servirla .


  • Sbriciola i cracker in una terrina ed uniscili ad un cucchiaio colmo di olio , amalgama bene fino  a far diventare un composto denso ed omogeneo che disporrai in un piatto e al quale darai la forma tonda con l'aiuto di un coppa pasta .
  • Forma una base e livella bene con il dorso di un cucchiaio , poi metti in frigo a raffreddare 
  • Metti in ammollo  i due fogli di colla di pesce , poi scalda la passata di pomodoro con aggiunta di un cucchiaio di acqua ed incorpora  ,una volta calda , la colla di pesce mescolando fino a farla sciogliere bene 
  • Trita la zucchina dopo averla ben lavata  e falla rosolare in poco olio per qualche minuto.
  • Riprendi i piatti con i cracker ai quali avrai lasciato il coppa pasta come forma ed inserisci al suo interno uno strato di zucchina sopra i cracker,sistemando bene affinché copra il primo
  • Poi aggiusta sopra la tartare e sistema di sale e pepe nero ed una spruzzatina di limone 
  • In ultimo disponi la gelatina di pomodoro fatta con la passata e la colla di pesce , rimetti tutto in frigo e lascia raffreddare fino a che lo strato di gelatina non si sarà addensato.
  • Servi una volta pronto con del timo fresco sopra.
BUON APPETITO !


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domenica 7 aprile 2019

MUFFIN AL CACAO E PERE CON FARINA DI RISO


Ebbene si , lo confesso sono una ghiottona !
Ma a differenza di molti di noi , vado in cerca di verdure e tutto quello che è salutare e di questo chiaramente ringrazio Dio e la mia consapevolezza .
C'è stato un tempo , soprattutto da bambina che ero attratta da ogni cosa che fosse schifezza .
Non ricordo quante merendine , succhi di frutta  ,gelati ed affini abbia ingurgitato.
Fortunatamente sono di quell'epoca in cui la scelta era davvero limitata.
La nonna poteva fare una bella crostata per Pasqua , magari i fiocchi a Carnevale e la mamma che non è mai stata brava a cucinare dolci , ci presentava sporadicamente un pessimo ciambellone !
Di quelli così duri che per mangiarlo dovevi cominciare ad inzuppare mentre ti vestivi prima  della scuola.
Il babbo  la domenica tornava in casa ,dopo la Messa di mezzogiorno , con il vassoio di paste dolci  ma anch'esse erano di due o tre tipi.
Eravamo più felici ?
Di sicuro il desiderio ed i sogni caratterizzavano le nostre vite , cosa che , a parer mio ormai non riscontro più. E questo non è un bene .
Ma crescendo e maturando , come ho già avuto modo di ripetere , sono un attimo più accorta alla mia alimentazione e quella dei miei cari , anche se spesso mi scontro con dei muri , che fortunatamente non sono di gomma .
Mamma che continua a ripetere.."Si ma se mi togli questo allora io cosa mangio ?"
Il cambiamento e la comodità , le abitudini e tutto quello che ci rende schiavi del sistema .
Inorridisco , lavorando in un supermercato a vedere come certa gente e soprattutto  con che cosa , riempia i carrelli !
Bibite zuccherate , merendine , patatine.. E soprattutto quello che fa male è pensare che tutto questo è destinato a vittime inconsapevoli come i bambini..
Io faccio spesso delle eccezioni alla regola , e ho anche quelle che chiamo le giornate schifide , dove mangio quello di cui ho voglia e non mi sento in colpa . Ma parlo di qualcosa che è eccezionale .
Per esempio per la  colazione , così da  alternare le gallette di riso e quinoa spalmate con un velo della marmellata che faccio in casa , spesso preparo crostate e dolcetti usando farina di riso , grano saraceno , e altri ingredienti che man mano vi proporrò..
Perché non fare questi muffin  ai nostri figli o per noi stessi anche se siamo impegnati ?
Due minuti di passaggio nel mixer ..due minuti tolti al frenetico vivere ..






INGREDIENTI PER CIRCA 4 MUFFIN

  • farina di riso , 125 g
  • olio extra vergine di oliva , 20 g
  • zucchero grezzo di canna , 50 g
  • latte di mandorla , 125 g
  • cacao magro in polvere , 30 g
  • lievito per dolci , 1 cucchiaino
  • pera , 1 matura
  • zucchero a velo , q.b
  • granella di nocciole
PROCEDIMENTO


  • Mescola la farina con la polvere di cacao , aggiungi olio e zucchero di canna
  • Amalgama bene gli ingredienti poi aggiungi tre quarti di pera frullata
  • Bagna con il latte di mandorle e unisci il resto della pera tagliato in piccoli pezzi
  • Termina con il lievito mescolando bene 
  • Accendi il forno a 180° statico
  • Prepara i pirottini per i muffin e riempili con il composto quindi spolvera i dolcetti con la granella di nocciola 
  • Cuoci in forno per circa trenta minuti

PS.. Fai sempre la prova stecchino prima di togliere dal forno !

Questi muffin sono senza uovo , burro , e latte vaccino adatti anche ai celiaci purché venga usato il lievito senza glutine !

BUON APPETITO !


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sabato 6 aprile 2019

CROSTONI CALDI CON VERDURE



Qualche tempo fa , avevo raccontato nel mio blog , di come fosse comune l’usanza in Calabria , o per lo meno dalle parti dove è nato il mio compagno , di utilizzare in cucina anche la buccia delle fave .
In tanti anni di vita , avevo pensato che , non fossero digeribile e nemmeno commestibili , tanto che nonna non le dava neppure alle galline , ma venivano date direttamente al nostro vicino di casa che in quegli anni aveva un allevamento di suini . Loro ne erano davvero ghiotti .
Quando ho scoperto che invece si potevano mangiare , sono rimasta molto incuriosita e , chiaramente non appena è arrivata la Primavera , ho fatto subito questo esperimento nella mia cucina .
Le bucce delle fave sono davvero sorprendenti ! Il loro  sapore  ricorda vagamente quello del cavolo nero , ma tutto suo particolare , tanto che li ho voluti usare anche per fare questi crostoni caldi !
Come nella vita , tutto ciò che non conosciamo provoca in noi una reazione di ,non dico indifferenza ma diffidenza , e così è stato anche quella volta che ho partecipato ad un corso di cucina tenuto da Giulia Scarpaleggia ..Jul’sKitchen.
Ricordo , ed è testimone anche una fotografia , gli sguardi allibiti di lei e delle presenti  quando appunto ho detto che questo piatto rappresentava un contorno delizioso.. .Provatelo e fatemi sapere !
Le bucce di fave sono un’abbondante fonte di fibra alimentare, ottimo rimedio naturale contro la stitichezza e per riequilibrare la flora intestinale. I baccelli di fava hanno un forte potere saziante. Le fibre vegetali aiutano a proteggere la mucosa del colon riducendo espellendo le tossine accumulate nell’ultimo tratto gastro-intestinale. E’ stato dimostrato che le fibre vegetali introdotte con le fave riescono a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue diminuendo il riassorbimento degli acidi biliari riversati nel colon.
(Tratto fedelmente da IdeeGreen sul web)

INGREDIENTI

  • Fave (bucce) 200 g
  • Pane Casereccio 3 fette
  • Aglio 2 spicchi
  • Peperoncino q.b.
  • Olio Extravergine D’oliva 4 cucchiai
  • Sale q.b.
  • Mandorle In Scaglie 1 cucchiaio
  • Provola 100 g



PROCEDIMENTO
    • Poni una capiente pentola di acqua al fuoco e nel frattempo pulisci bene le bucce delle fave , togliendo loro le estremità ed il filo nella costola centrale
    • Falle a pezzi più o meno lunghi e lasciali qualche minuto in ammollo
    • Aggiungi del sale all’acqua di cottura e quando inizia a bollire metti in cottura le bucce , ci vorranno una quarantina di minuti affinchè si cuociano e rimangano morbide
    • Dopodichè scolale e lasciale asciugare , strizzale e soffriggi aglio e peperoncino in padella
    • Trita le fave con un coltello sopra un tagliere per renderle battute e abbastanza fini poi mettile nell’olio assieme all’aglio e peproncino
    • Regola di sale e lascia cuocere per qualche minuto fino a che non si saranno ben insaporite.
    • Taglia le fette di pane casareccio e coprile con il battuto di fave , aggiungi le lamelle di mandorle e la provola .
    • Passa in forno qualche minuto , necessario al formaggio per sciogliersi e gusta caldo !

Note

Puoi servirti delle bucce anche per un meraviglioso contorno , sempre rispettando i passaggi di cottura come descritti sopra !
Buon Appetito !



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venerdì 5 aprile 2019

ZUPPA DI PANE COTTO



La Toscana , la mia Toscana , nota oltre che per le sue bellezze naturali , il clima mite , le dolci colline che scendono verso il mare , in tutto il mondo per il suo superlativo cibo.Famoso anche  il suo pane “sciapo” , senza sale ,  o sciocco come diciamo noi , nato per accompagnare i meravigliosi salumi di per se molto saporiti con i quali crea un contrasto meraviglioso.Nelle campagne si faceva festa il giorno che le massaie decidevano di cuocere il pane nei forni a legna .
Quantità che dovevano bastare per molti giorni , conservate avvolte in panni di cotone all'interno della madia.
Se avanzava e diventava secco , in estate il riutilizzo comune era nella Panzanella , nella Pappa al pomodoro , e perché no , nella  Zuppa di Pane Cotto.
Non disdegno il tanto amato pane , ma se posso me lo cucino scegliendo delle buone farine integrali o semola, magari della mia zona direttamente acquistate dai mulini.Evito di mangiarne troppo oltre il primo pomeriggio , perché come si sa dopo le 14 , il nostro organismo rallenta il suo metabolismo e tutti gli zuccheri che assumiamo oltre quell'ora , presenti nei carboidrati ma anche nella frutta , ad esempio , si depositano nel fegato permettendo con più facilità l'insorgere di certe patologie .(Fine dell'arringa simil medica..ma ci tengo a voi come a me stessa..)

  • Pane Raffermo 300 g
  • Carote 1
  • Cipolla Rossa 1
  • Prosciutto Crudo 100 g
  • Pecorino Toscano 100 g
  • Brodo vegetale , 2 mestoli
  • Olio Extravergine D’oliva 3 cucchiai
  • Sale q.b.
  • Pepe Nero q.b.

PROCEDIMENTO


  • Taglia il pane in pezzi grossolani
  • Affetta finemente carota e cipolla e fai soffriggere entrambi in poco olio
  • Aggiungi il pane e lascia che si insaporisca bene aggiustando anche di sale e pepe nero
  • Intanto con il dado prepara circa mezzo litro di brodo con il quale bagnerai il pane ricoprendolo completamente
  • Lascia sobbollire piano per una ventina di minuti fino a che il brodo si sia completamente asciugato ed il pane sia ancora abbastanza morbido .
  • Affetta finemente il prosciutto e fallo arrostire in poco olio , spolvera la zuppa con il pecorino e servi con i pezzetti prosciutto croccante
  • Buon appetito !



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giovedì 4 aprile 2019

ROVEJA E POMODORINI



 Certamente non pensavano di scrivere una storia importante della nostra gastronomia, Silvana Crespi De Carolis e Geltrude Moretti. Siamo nel 1998 e il paese è Civita di Cascia (Perugia). Una minuscola frazione a 1300 metri d’altitudine, semidistrutta e spopolata dopo il terremoto del 1979, ma ancora piena di giovani e di voglia di fare. Le due donne devono semplicemente mettere in ordine una cantina. E, tra scaffali impolverati e vecchi attrezzi, cosa ti trovano? Un barattolo pieno di piccoli piselli rossi, verdi, marroni e neri appartenuti al suocero scomparso. Sul barattolo, una scritta a matita mezza cancellata: “roveggia”. Quando li vede, nonna Lucia esclama: “Questa è la roveja, è tanto buona ma ti spezza la schiena!” Fu così che iniziò la riscoperta di questo legume, un tempo coltivato su tutta la fascia appenninica centraledall’Altopiano di Colfiorito fino al Gran Sasso passando per Cascia e Castelluccio. E che, con il suo gusto e le sue proprietà nutritive, oggi ha tutte le carte in regola per sfondare nei gusti degli Italiani.(Tratto fedelmente da una copia del mensile "La Cucina Italiana".
Roveja è anche un legame forte per me , perché certi legami che instauro con le persone oltre che al cuore  ,si allargano a territorio , paesi , costumi e per ultimo ma chiaramente non per importanza , per le sue tradizioni culinarie .
Così , quando la mia Stellina mi ha fatto dono di un cesto superlativo di prelibatezze Norcine , nascosto dietro ad un cece , ed un pistillo di zafferano ho scoperto questo antico pisello selvatico.
Sto riscoprendo l'arte del mangiare bene , intesa come una cucina medicamentosa : da tempo mi informo , leggo , non ignoro l'importanza che l'alimentazione può avere sulla nostra salute per curare , ma ancor prima prevenire certe patologie più o meno gravi del nostro organismo ,così duramente messo a prova da fattori esterni e stress.
E mi fermo qui , perché non sono un medico.
Quando te ne ho parlato , mi hai guardato sorridendo , dicendomi..
"Allora dirai addio al tuo blog ..?"
No che non lo farò, ma cercherò di condividere con voi anche altre cose oltre la solita torta , che come sempre riscuote un enorme successo ma che prevedo sarà un'eccezione alla regola e quantomeno cucinata in maniera più salutare possibile .  A costo di essere impopolare vi parlerò ogni volta di nuove scoperte legate alle ricette , anche se una volta ogni tanto non mancheranno cibi ghiotti e tentatori..del resto siamo umani no?
Roveja è quindi un legume , detto anche pisello selvatico , "antico" ,con  colori che spaziano dal rosa chiaro ad un marrone scuro , verde  grigio e viola.
Ricco di proteine , ma anche carboidrati , sostituisce degnamente una porzione di carne , che non demonizzo , ma della quale dovremmo certamente tutti  fare uso più sporadico.
Ingrediente ideale per zuppe e minestre,  base anche per ottimo paté per crostini o addirittura polente e vellutate cremose dal sapore simile a quello del baccello di fava .
E non meno importante , coltivato e risorsa di una zona che economicamente sta cercando di rinascere dopo il terribile ultimo terremoto.Quindi adibito a farci del bene se lo mangiamo e fare del bene a chi lo produce ..


Mi scuso per le foto , ma avendo subito un intervento al braccio mi arrangio come posso..

INGREDIENTI PER 6/8 PERSONE

  • Roveja secca , 500 g
  • carota ,1
  • aglio , 3/4 spicchi
  • pomodorini , una decina 
  • olio extra vergine di oliva 
  • timo fresco
  • sale 
  • peperoncino
  • acqua circa 1 lit

PROCEDIMENTO

  • Metti in ammollo per almeno dodici ore la roveja , dopo aver controllato visivamente lo stato integro del legume ed averla passata sotto l'acqua corrente 
  • Sbuccia la carota  e gli spicchi di aglio, tritali finemente e lasciali andare in poco olio e peperoncino
  • Quando saranno dorati , aggiungi il legume scolato dall'acqua di ammollo e lascia insaporire aggiungendo un pizzico di sale 
  • Intanto porta a bollore l'acqua salata e quando è pronta ricopri con essa la roveja  utilizzandola tutta, aggiungi i pomodorini tagliati a metà
  • Copri la pentola , abbassa la fiamma e lascia cuocere lentamente per almeno un 'ora
  • Ogni tanto controlla la pentola e nel caso i legumi si dovessero asciugare troppo aggiungi qualche mestolo di acqua calda 
  • Sistema di sale e assapora con del buon pane integrale , un filo di olio a crudo e qualche foglia di timo fresco !
  •  BUON APPETITO !

PS..Nel  caso ve ne resti un po', utilizzatela come vellutata passandola al mixer con aggiunta i cipolla , o eliminando completamente il liquido di cottura , passatela sempre al mixer e con il composto cremoso farcite delle tartine o semplicemente spalmate delle  buone bruschette calde !

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