lunedì 27 agosto 2018

CLAFOUTIS ALBICOCCHE E FICHI



Quando comincio a scorgere i frutti  maturi nella nostra pianta di fico , il pensiero va irrimediabilmente alla fine dell'estate,e ai primi sentori dell'autunno a venire .
Ed è quasi sempre così  ..
Il babbo e tutti gli aretini , usavano dire che a San Donato( 7 agosto, patrono della città di Arezzo , ndr) l'inverno è nato .
E' bastato un temporale , seppure anomalo come ormai siamo abituati a vedere da un paio di anni a questa parte ,per far diminuire la temperatura di almeno dieci gradi.
La nostra passeggiata di ieri  a Cortona, ci ha sorpresi  con la felpa avvolta attorno alla vita , il camminare lento tra i vicoli della città della mia mamma , ed il ritorno con lo scooter senza correre per non morire di freddo .
Il cuore pieno  come sempre , perché  tra l altro ,avevamo incontrato due amici , Paola e Giuliano , ed avevamo immediatamente organizzato un aperitivo seguito da una pizzata a casa .
Fino a tarda sera a parlare delle nostre cose  ,attorno ad un tavolo semplice ma imbandito di qualcosa che non si può mangiare , ma nutre l'anima... Affetto ed amicizia , Ii racconti delle loro sempre meravigliose vacanze e alla fine i pensieri tornano sempre li , al mare..



Lo amo , da quando ci sei , non sopporto coloro che  , nati in collina o in montagna , dichiarano  che il mare è un loro habitat naturale . Lo è di chi c'è nato e vissuto , lo vedo dai tuoi modi di viverlo , amarlo e rispettarlo che adesso  hai trasmesso anche a me .
Perché amore è soprattutto condivisione , il rispetto per il tuo amore nei confronti del mare mi fa anche tenere segrete le mie paure come  ogni volta che compi un'immersione e puntualmente risali con un dono meraviglioso che il "tuo " mare ci regala ..e non posso fare a meno di ringraziarti per tutto l'amore che sei.



Esistono giorni colorati di un azzurro che  va al di la delle onde , giorni di un verde che assume la speranza inconscia di ciò che vogliamo , di rosa simbolo di dolcezza , ma ogni giorno sono consapevole che valga sempre di più la pena di viverlo appieno , e respirare profondamente il mare che racchiude al suo interno ogni colore e libera la fantasia senza modificare le certezze..



A pieni polmoni , come quando ti sembra di sentire lo iodio nella gola e nella pelle , ma in realtà forse non sei mai riuscito a percepirlo . Come un amore , come un raggio di sole che penetra dalla finestra della cucina e irradia il piatto dove ho volutamente lasciato albicocche e fichi appena raccolti ..



Il tempo è galantuomo , mette ognuno al proprio posto ogni regina nel suo trono ed ogni pagliaccio nel suo circo ,chissà perché spesso penso a questo proverbio , così come penso ultimamente a croissant pieni di morbido burro e alla cucina francese .
Ci sono piaciuti da morire nei nostri giorni a Parigi , e ne abbiamo fatto incetta nelle "boulangerie"..Con te è accaduto anche questo miracolino,  non do più peso neppure al peso , trasformo ogni difetto in sorriso e soprattutto sorrido .
Ah , l'amour !
E del clafoutis ne vogliamo parlare ? Adorabile con le ciliege come probabilmente in origine è nato , lo rivisito con qualsiasi tipo di frutto che non voglio mai gettare nell'immondizia .


Chiaramente è un dolce francese cotto , con frutta annegata in un impasto molto simile a quello della crepes ,  e la morbidezza dopo la cottura mi sorprende ogni volta che lo faccio .
Ieri eravamo con mio nipote e la sua ragazza , e così ne ho approfittato per usare i miei fichi e le albicocche in un meraviglioso clafoutis , che è stato molto apprezzato..

La mia versione , come sempre , prevede qualche piccola rivisitazione della ricetta originale , ma fidatevi ..




INGREDIENTI PER UNA TEGLIA DI 24 CM DI DIAMETRO

  • albicocche , 300 g
  • fichi , 300 g
  • vinsanto o marsala o kirsc , mezzo bicchiere
  • zucchero semolato , 100 g
  • farina 0, 40 g
  • farina di mandorle , 35 g
  • uova intere , 3
  • panna fresca liquida , 150 g
  • sale , 1 pizzico
  • zucchero a velo per decorare
PROCEDIMENTO

  • Lava la frutta e tagliala in quarti , mettila in una ciotola e bagnala con il liquore , lasciala a macerare per un oretta circa 
  • Fodera la teglia con carta da forno bagnata e strizzata bene 

  • Monta gli albumi a neve ben ferma , poi aggiungi nell'ordine  ,lo zucchero  ,i tuorli (uno alla volta , aggiungendo il secondo dopo che l'impasto ha ben incorporato quello precedente )  la  panna , le due farine ed il pizzico di sale .
  • Riprendi la frutta e passala attraverso un colino facendo cadere il liquido nell'impasto.


  • Disponi la frutta , per due terzi sul fondo della teglia ricopri con il composto e finisci con quella rimasta .
  • Inforna a forno caldo 45 minuti temperatura 180°.
  • Sforna il dolce e lascia raffreddare poi spolvera con zucchero a  velo
  • Servi e gusta !!


BUON APPETITO !


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sabato 25 agosto 2018

RISOTTO CON LA CAVOLELLA





Abbiamo giusto fatto in tempo a raccogliere un bel paniere di fichi , prima che un devastante temporale , peraltro annunciato da ogni previsione  ,ci devastasse mezza strada e la campagna .
I fichi sbucciati e spezzati sono già a bollire con la quantità d zucchero necessaria , per fare una buonissima confettura , ...o marmellata  ?
Non importa , disdegno la differenza e passo direttamente al contenuto !
Mi hai già fatto notare che per il prossimo inverno abbiamo in dispensa diversi barattoli delle nostre produzioni , albicocche , more , fichi ma sono convinta che ancora non sarà finita qui , perché le marmellate non devono bastare solo per le fette  biscottate della colazione ma anche per le mie crostate o cheese cake ...
Intanto mi sono affacciata a guardare in direzione orto , il mio vegetables garden...ho brutti presentimenti , così come nutro preoccupazione per le nostre olive  dopo la grandinata mista a tempesta di vento che è appena venuta .
Meno male che avevamo raccolto i pochi pomodori rimasti e le nostre "cavolelle" .
In realtà la cavolella credo sia il nome che in Toscana attribuiamo al cavolo verza ma la differenza secondo me è che la verza ha foglie più verdi e ondulate ,mentre  la cavolella è bianca e molto levigata . Si mangia cruda in insalata tagliata molto sottile e si condisce con del buon olio di oliva  , sale , aceto e pepe nero abbondante .Era il tipico contorno alle battiture del grano.
Nonna quando aveva delle rimanenze , la faceva con il pomodoro cotta in padella oppure ci preparava il risotto..
Tu hai sostenuto che così cucinata perde parte del suo sapore , ma dato che è una delle tipicità Toscane vi lascio la mia ricetta mentre giro l marmellata di fichi sul fuoco che sta bollendo piano piano ..




INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • riso Carnaroli o Arborio , 190 g circa 
  • cavolella , 200 g da cruda 
  • pancetta  o salsiccia 80 g
  • vino bianco secco , 1 bicchiere 
  • aglio , due spicchi
  • rosmarino 
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , pepe nero 
  • brodo vegetale , mezzo litro
  • parmigiano reggiano grattugiato due cucchiai


PROCEDIMENTO
  • Lava bene la cavolella e tagliala in fettine più o meno fini 
  • Fai scaldare in una padella antiaderente , l'aglio ed il rosmarino in poco olio e la pancetta o salsiccia , e quando saranno leggermente rosolati , aggiungi la cavolella fatta scolare .
  • Cuoci lentamente per un quarto d'ora , venti minuti e poi sala leggermente .
  • Scalda il brodo vegetale e quando la verdura si sarà arrostita bagnala con il brodo caldo e falla ammorbidire 

  • Cuoci per una mezz'ora circa , poi aggiungi il riso e fai tostare

  • Bagna con il vino bianco e fallo evaporare , poi porta a cottura il riso , aggiungendo quando necessario , il brodo caldo .
  • Cinque minuti prima di spegnere la fiamma , regola di sale , aggiungi il pepe nero e una bella manciata di parmigiano grattugiato , mescola e porta in tavola caldo!
BUON APPETITO  E BUON FINE SETTIMANA A TUTTI VOI !
Silvia
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martedì 21 agosto 2018

STRONCATURA CON SUGO DI CILIEGINI E POMODORI SECCHI



Alla ricerca sempre  di ricordi , di un estate che dopo i temporali di questi giorni sembra quasi giunta alla fine , non posso dimenticare i giorni trascorsi a Bagnara Calabra.
Una relativamente piccola cittadina nel comune di Reggio Calabria , con circa diecimila abitanti , e se andate a cercarla nel web , una delle prime voci che appaiono  relativamente a Bagnara , è che ha dato i natali a Mia Martini e Loredana Bertè, sorelle con cognomi diversi perché  una delle due aveva acquisito il nome d'arte .
A me invece è molto piaciuta per la sua gente , l'entroterra  ,dal quale , lasciandola alle spalle , si entra attraverso Sant'Eufemia , nel territorio dell'Aspromonte .
Ci siamo  tolti la voglia di pesce lungo la costa , ma non abbiamo disdegnato dei freschi funghi porcini in collina dove , sebbene a luglio le temperature fossero abbastanza alte , si respirava alla sera una brezza leggera e si poteva godere di un clima frizzante .
Percorrendo il suo corso principale parallelo al lungomare , non ho potuto fare a meno di fotografare quello che di più inerente alla mia passione culinaria mi stava colpendo , quindi cassette di cipolle di Tropea ,



ambulanti con i loro mezzi di sostegno, 




dove dietro spicca la vecchia "stadera" la bilancia di ferro che i contadini toscani e di ogni regione usavano tanti anni fa per pesare i loro prodotti prima di venderli e ricavare il loro sostentamento.
Ma ciò che ti colpisce maggiormente sono le pescherie ed i carrettini simili a botteghe improvvisate dove le mogli dei pescatori vendono il frutto del lavoro di una notte dei loro uomini .




Tonnetti , alici , sarde ma spicca in maniera predominante il pesce spada .
Qui come a Scilla , la pesca del pesce spada è tipica e prioritaria .




Tale pesca ha origini molto antiche e necessita di una barca detta Feluca dove un equipaggio di rematori e un arpioniere attraverso un rituale del tutto particolare danno vita ad una scena meravigliosa per chi ha avuto la fortuna di viverla e raccontarla .
L'antenniere  di vedetta lanciava  delle grida che venivano raccolte dal pescatore , il quale aspettava il momento giusto per lanciare la fiocina ed iniziare una vera e propria lotta non priva di rischio , (tanto che veniva invocata la protezione di Santa Maria benedetta )ed iniziare la cattura e conseguente uccisione  del pesce .
Molto spesso il pesce spada viene catturato in coppia perché, viaggiando spesso  in due , quello che non viene colpito dalla fiocina cerca di salvare il compagno ma solitamente muore assieme a lui ed intorno a questa straziante morte , è nata anche qualche canzone per raccontare quanto amore alla fine ci fosse dietro queste gesta .
Una volta che il pesce spada viene ucciso , gli viene inferto un segno a croce , e viene coperto per far si che la sua carne non si alteri durante il trasporto.
Più o meno questo è il riassunto di quello che è un lavoro , che funziona così da anni e ci permette di assaporare un prodotto a detta di tanti notevole, ma che io non gradisco .




Le imbarcazioni hanno ancora lo stesso nome , ma con il tempo si è cambiato il materiale usato per la costruzione e probabilmente anche un po' il modo di usare la fiocina ma alla fine il sistema è lo stesso.
Affascinata da questa ed altre storie che solo in certi posti si possono vedere e sentire , sarei rimasta una vita a fare conoscenza e sapienza ..






E chissà quante cose avrei potuto ancora sapere , magari da coloro che passano parte della loro vita ad osservare il mare e a  perdere lo  sguardo lontano nell'orizzonte dove i pensieri si mescolano tra loro e diventano macigni oppure si disperdono completamente tra le braccia di Nettuno..
Non posso fare altro che cucinare la mia pasta " la stroncatura " tipica della piana di Gioia Tauro, che si può acquistare solo nella provincia di Reggio Calabria.
La sua grana e consistenza trattiene il sugo come pochi formati di pasta , il sapore è quello di una volta , della farina di segale ed in origine era prodotta con i residui della crusca di molitura tanto da non essere neppure commerciabile ..io la adoro con questo sughetto di ciliegini ed il tocco dei pomodori secchi Calabresi..
Potete farla anche in altre versioni , così come potete usare altri tipi di pasta con questo condimento che è il Re della cucina estiva..





INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • pomodori ciliegini , una ventina 
  • aglio , 2 spicchi
  • basilico , una decina di foglie 
  • cipolla , una di Tropea
  • olio extra vergine di oliva 
  • formaggio grattugiato , un cucchiaio
  • pomodori secchi , 4/5 metà
  • origano 
  • sale e peperoncino
  • pasta di semola tipo stroncatura o altri formati , 180 g
PROCEDIMENTO
  • Sbuccia l'aglio e schiaccialo con il palmo della mano , poi mettilo in poco olio di oliva a soffriggere leggermente
  • Lava i pomodori ciliegini e aggiungili tagliati a metà all'olio e aglio
  • Falli andare per una decina di minuti poi aggiusta di sale e peperoncino.
  • Copri con un coperchio dopo aver messo la metà del basilico ed un pizzico di origano
  • Fai cuocere per una mezzora durante la quale dovrai cuocere la pasta in abbondante acqua salata.
  • Spegni il sugo e passa tutto al mixer , poi aggiungi i pomodori secchi tagliati a pezzetti.
  • Condisci la pasta saltandola in una padella aggiungendo , basilico fresco , origano parmigiano ed un filo di olio a crudo

BUON APPETITO !!


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giovedì 16 agosto 2018

COUS COUS CON VERDURE E GERMOGLI DI BAMBU' TRIFOLATI



Cosa hai  fatto per Ferragosto ?
La domanda più ricorrente di questa mattina al lavoro incontrando di nuovo i clienti alla cassa .
Mi sono riposata , dopo aver pranzato con i miei parenti , ho dormito un sonno profondo tra le tue braccia .
Un sonno rigenerante , leggermente agitato perché il pensiero andava a Genova , ad un maledetto ponte crollato .
Alla noncuranza di chi detiene il potere , alla voglia di speculare per arricchirsi sempre di più , e più ne hai più aumenta il desiderio di averne , costi quel che costi.Anche al prezzo tremendo di vite umane , per altro molto giovani .
Io interpreto tutto come segni e non posso fare altro che pregare per le vittime ed i parenti che non si daranno pace  .
La gente , alcuni mi guardano straniti, come se non fosse ammissibile trascorrere un Ferragosto dedicato totalmente al riposo.
E' questo che abbiamo perso ..la capacità di rilassarsi anche tra le mura di casa , siamo insofferenti , frettolosi , vogliosi .
E mentre dico che annaffiare il mio orto rappresenta per me molto di più di quanto in realtà si possa pensare , continuo a guardarmi intorno e vedere sguardi quasi increduli.
Io ci sto bene in una vita semplice , l'ho sempre sognata , e finalmente qualcuno lassù ha deciso che potessi averla.
O forse me la meritavo .
O semplicemente mi accontento visto che sulle tragedie  , si riesce soltanto a postare per tre quattro giorni video strappalacrime sui social  e poi si dimentica tutto , come se le cose brutte dovessero succedere solo agli altri.
Ma la vita cambia in un secondo , spesso chiede di risarcire dei conti , altre volte ripaga con la stessa moneta che hai sempre speso.
Le soddisfazioni e le rivincite arrivano , basta solo sapere aspettare , e nel mio caso non sono quelle professionali , o meglio in parte si , ma umane ..
Avevo sempre chiesto a Dio un amore vero , mi ha accontentato , e nonostante mi arrabatti tanto tra problemi di salute e persone prive di un minimo di umanità e rispetto , io ho sempre il mio piccolo fazzoletto di terra che coltiviamo  con l'entusiasmo di quando ci guardiamo e pronunciamo una cosa che abbiamo pensato insieme e nello stesso momento.
Potrei elencare innumerevoli e filosofiche teorie per la spiegazione di questo fenomeno , ma credo che basti una parola..amore.
Lo stesso che mi fa vedere i tuoi occhi quando al mio risveglio mi dici felice che ho riposato ...
Qualche giorno fa mi è arrivata una confezione con dei prodotti a base di bambù.
L'ho scoperto a Cibus e la ditta che produce salse , germogli con origano , pesto di bambù,germogli con tartufo e pepe , era presente per la prima volta , BambIta .
Ho assaggiato i prodotti e ne sono rimasta molto sorpresa .
Che dirvi  ,riesco ad accostare il sapore a quello del topinambur o leggermente simile al carciofo con toni più delicati, ma è stato una buonissima  scoperta .
Con i germogli trifolati , aglio e prezzemolo , ho fatto un delizioso cous cous..
Il bambù ha tra l'altro molte proprietà come quella antiinfiammatoria , aiuta a ridurre il colesterolo , contiene molte fibre , insomma la grande distribuzione si sta accostando a questa sorprendente novità , tale che viene denominato l'oro verde degli ultimi decenni..




INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • cous cous  precotto , 140 g
  • pomodori da condire , 2
  • germogli di bambù trifolati , due cucchiai da minestra 
  • funghi champignons  crudi , 2 cucchiai affettati
  • cetriolo , 1
  • cipolla bianca , mezza 
  • basilico , timo , erba cipollina 
  • sale , pepe nero
  • olio extra vergine di oliva 
PREPARAZIONE 

  • Prepara il cous cous come da ricetta 
  • Nel frattempo lava le verdure , sbuccia il cetriolo e la cipolla , taglia tutto in piccoli pezzi
  • Pulisci anche le erbe aromatiche e fai un battuto con basilico , timo ed erba cipollina aggiungendo la cipolla.
  • Metti il battuto a marinare in poco olio , sale e pepe.
  • Quando il cous cous sarà pronto , trasferiscilo in una larga ciotola ed unisci anche le verdure tritate ed i funghi amalgamando.
  • Aggiungi il bambù ed il composto di erbe aromatiche .
  • Lascia insaporire un paio d'ore in frigo



BUON APPETITO !!



Se avete difficoltà a reperirlo ,  credo che l'azienda che produce varie specialità a base di bambù  effettui spedizioni anche a domicilio , basterà contattarla sul web!


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