venerdì 22 settembre 2017

FAGOTTINI DI SFOGLIA CON CIPOLLE DI TROPEA , ASIAGO E NOCCIOLE



Cipolle di Tropea e Asiago stagionato ..
Ancora una volta Nord e Sud che si incontrano ed insieme a stupende nocciole tostate del Piemonte e grana Mantovano , danno vita a deliziosi fagottini di sfoglia da gustare caldi e filanti..
In realtà , sembra una stupenda pubblicità di un nuovo prodotto da mettere in commercio , altro non è che un ' idea salva cena , quando comunque in dispensa ed in frigo ci sono ottimi prodotti di prima qualità e a km zero..
Le cipolle sono originali portate da mia suocera , Asiago e Grana appena arrivati a casa direttamente comprati da noi nella Pianura Padana , le nocciole sono in parte di una pianta vicina a casa .
Dovrei imparare bene la procedura della pasta sfoglia e poi sarebbe tutto perfetto.
Dato che ormai pane , burro , dado e parte di detersivi e bagno schiuma me li produco , ogni giorno la sfida diventa sempre più ardua per cercare nuove cose da sperimentare e creare .
E nonostante il poco tempo , la stanchezza che arriva veloce e tutto il resto , mi rendo conto che non c'è cosa più preziosa che offrire tanti prodotti genuini e creati direttamente da me .
E di tutto questo vado fiera , perché oltre che l'ambiente , spero e sono convinta di salvaguardare anche la salute dei miei affetti più cari .
Quindi la pasta sfoglia è un po' un'intrusa ma mi piace così tanto che , a volte mi tolgo lo sfizio di mangiarla cucinandola  come pietanza salata e  dolce .
Questa volta , è base di deliziosi fagottini che possono rappresentare un superbo antipasto o , come dicevo sopra , un salva cena niente male ..

INGREDIENTI PER CIRCA DIECI FAGOTTINI

  1. pasta sfoglia , 1 confezione
  2. cipolle di Tropea , 2
  3. ricotta , 100 g
  4. Asiago stagionato , 200 g
  5. grana padano , 60 g
  6. nocciole tostate , una ventina 
  7. uovo, 1
  8. semi di sesamo
  9. olio extra vergine di oliva 
  10. sale e pepe



Sbucciate le cipolle , lavatele e fatele a fettine sottili , poi trasferitele in una padellino con poco olio e lasciatele andare piano piano.
Con la pasta sfoglia , fate dei rettangoli e lasciateli da parte .
Preparate il formaggio Asiago grattugiandolo con una grattugia a julienne , mescolatelo con la ricotta asciutta ed il grana grattugiato.
Quando le cipolle si saranno raffreddate , unitele ai formaggi ed in ultimo mettete anche le nocciole intere o tritate grossolanamente .



Aggiustate di sale e pepe ed amalgamate bene quello che sarà il ripieno dei fagottini.

Riprendete i rettangoli di sfoglia e mettete al centro un cucchiaio abbondante di ripieno spalmandolo leggermente , quindi arrotolate i fagottini e lasciate le estremità leggermente aperte per consentire all'aria di fuoriuscire in cottura .
Sistemate un foglio di carta da forno sulla teglia e andate a mettervi i fagottini che avrete spennellato con il tuorlo d'uovo sbattuto e spolverato di semi di sesamo.




Una volta terminati i fagottini cuocete in forno caldo a 200° per circa venti minuti , fino a che non avranno preso un bel colore dorato .
Servite caldi..

BUON APPETITO 


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mercoledì 20 settembre 2017

TORTA PERE E FRUTTA SECCA


E' frizzante l'aria di queste mattine di metà settembre .
La stupenda villa che ci ha accolti nel parco Mantovano , profumava di antico e di notti reali .
Il tuo splendido dono per il mio compleanno , aveva colpito ancora una volta .
Breve fuga per un po' di rilassamento , lontani da tutto , da il tin tin assordante di una cassa , alle lamentele di chi si sveglia la mattina e ce l'ha già con il mondo intero.
Un enorme indigestione di cultura , di gioia per gli occhi e cuore , passando da una meravigliosa Piazza San Marco  ed i suoi leoni vigili , alla Mantova ed il suo Palazzo Ducale .
Gli occhi non paghi di un fascino intramontabile , nella visita alla Camera degli sposi , e poi la Chiesa di Sant'Andrea gelosa custode delle reliquie del sangue di Nostro Signore , e il Palazzo  Te , e Verona così affascinante da sperare di avere ancora ore ed ore per prolungare la visita , anche se cuore e piedi erano  esausti.
Le storie  dipinte da  un Mantegna impareggiabile , e della famiglia dei Gonzaga , i laghi di Mantova e la piccola Osteria del Sordello dove abbiamo assaporato dei tortelli  con la zucca , tipicità di queste zone , e la gentilezza ed il sorriso della proprietaria dell'albergo che ci  ha accolto con tanto calore , raccontandoci gli aneddoti e leggende di questo meraviglioso territorio .
La guardo grata di farmi conoscere tante cose , grata di avermi fatto dormire in una camera dove soggiornò il Re Vittorio Emanuele , grata di avermi indicato  la Latteria sociale , dove fare scorta di Grana artigianale , della Riseria , dove acquistare  del buon riso Carnaroli , della Cantina dove prendere  un cartone di vini , dal Custoza al Soave , dal Bardolino all'ottimo Prosecco .
Torniamo a casa , paghi da ogni punto di vista ...
Gioiosa e spensierata la giornata a Gardaland , dove festeggiando i miei primi cinquantuno , torno bambina , piene di cultura umanistica ed eno gastronomica le altre due .
E nel viaggio di ritorno , ringrazio ancora una volta di averti accanto e darmi tanta pace , mentre sorridi e guidi sereno.
La prima cosa che farò rientrando a casa sarà una bella torta ..l'idea ci piace e così fatto ordine e pulizie ecco che mi accingo a mantenere la promessa.
Le pere sono quelle gustosissime , della Valdichiana ,la mia valle , le ho prese perché presentano delle piccole imperfezioni e macchie di colore ruggine ma proprio per questo sono buone , la farina è la mia macinata a pietra nr 2..la nostra colazione inizia con bontà e genuinità..




INGREDIENTI PER UNA TORTA DA CIRCA 24 CM DI DIAMETRO

  1. pere , 6 medie
  2. burro , 100 g 
  3. zucchero semolato , 200 g
  4. vinsanto o vino liquoroso , mezzo bicchierino
  5. 6/7 noci e pinoli , una bustina
  6. qualche goccia di limone 
PER LA PASTA
  1. burro , 200g
  2. zucchero di canna ,200 g
  3. farina nr 2 o integrale , 350 g
  4. farina di riso , 120 g
  5. sale , un pizzico
  6. uova 3



Preparate la pasta come fate generalmente con la frolla per crostata , e in questo caso io ho optato per mescolare tutti gli ingredienti nel mixer ed amalgamare fino a che la pasta ottenuta è bella compatta .Avvolgetela in una pellicola e sistematela nel frigo , dove la terrete per almeno un'ora durante la quale preparerete le pere.

Sbucciate la frutta , togliete il torsolo e semi e dividetela in otto parti.
Mano a mano che sarà pronta raccoglietela in un piatto , bagnandola con poco succo di limone per non farla annerire .

Sciogliete il burro con lo zucchero  sul fuoco , e quando sarà leggermente caramellato unite le pere e fatele andare per circa dieci minuti .
Aggiungete poi il liquore e lasciatelo evaporare .
Mentre si raffreddano stendete un foglio di carta da forno nella tortiera  , o imburratela , e stendete la pasta tolta dal frigo.
Disponete le pere a raggiera nella tortiera , cospargetele di pinoli e gherigli di noce , quindi adagiatevi sopra la frolla alta circa dieci mm, e chiudete bene i bordi .

Infornate a 170 gradi in forno caldo , e cuocete per circa 35 minuti .
Togliete dal forno quando la pasta avrà assunto un bel colore dorato.
Capovolgete la torta nel piatto di portata e servite ...

BUON APPETITO 



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lunedì 11 settembre 2017

TORTA RUSTICA DOLCE SALATA CON FICHI E FORMAGGI



Amo questo frutto , e per consacrarlo gli dedicherei ogni giorno una ricetta diversa ,dall'antipasto al dolce .
Il periodo è talmente breve che a volte purtroppo , non ho abbastanza tempo per sfruttarne tutte le virtù..
Nella dispensa non dovrebbero mai mancare  marmellate di fichi e more , indispensabili ingredienti per una crostata dal sapore genuino e semplice .
La prima volta che mangiai un fico , è legata al ricordo dei parenti della mia tanto amata Cortona .
La domenica insieme  alla mia famiglia , eravamo soliti ,fare visita agli zii di Cortona .
Le loro case contadine , profumavano di pane appena sfornato e di ragù della domenica e incredibilmente  per ogni stagione , un profumo diverso ..
Si poteva sentire l'odore della passata di pomodori e basilico appena imbottigliata d'estate , odore di castagne scoppiettanti in Inverno ,cotte sopra la fiamma del grande camino , ai lati del quale noi bambini sedevamo sopra ruvide panche di legno , odore di pecorino e baccelli in Primavera e funghi in padella con tanta nepitella nei primi giorni dell'Autunno,e frutta ad ogni stagione che profumava come non ho  mai più sentito .
Oltre che al profumo ogni stagione è legata ai ricordi visivi e  dell'anima.
La piccola scala  a pioli di legno serviva , sia come rifugio per un dolce appollaiarsi di polli e  galline , sia per raggiungere la cima di ciliegi  , albicocchi e piante di fico .
Ma non c'era volta che puntualmente , nel salire gli scalini , scivolassi con il viso sopra la terra umidiccia schiacciandomi in faccia appunto uno dei frutti che era caduto dall'albero.
La lagna , che faceva seguito a questo episodio , si enfatizzava quando vedevo la mamma , che puntualmente mi riempiva di sculacciate perché avevo rovinato le calze nuove o piuttosto , sporcato il maglioncino di lana .
Non capivo , non capivo come si poteva infierire su una bambina caduta da una scala scivolosa in una campagna ostile a chi di campagna non conosceva niente o poco..
Capisco adesso , capisco i sacrifici della mamma , il suo sperare che le calze nuove durassero tutta una stagione , le sue preghiere perché non crescessimo tanto , almeno le maniche delle maglie non ci sarebbero sfuggite ..adesso capisco tutti i sacrifici dei miei genitori .
Li ho capiti presto , ed è per questo che ho cercato sempre di arrangiarmi nonostante lo studio , per non chiedere più di tanto al babbo.
Completamente immerso nel lavoro , per cercare di regalarci una vita dignitosa , una vita semplice ma senza tanti sacrifici per me , mia sorella e mamma  .Ricordo , quando le sere d'inverno tornava che era già buio , ed io in trepidante attesa del suo ritorno mettevo le mani sopra ad un calorifero acceso .
Diventavano rosse paonazze dal calore , ma non appena sentivo la chiave del babbo nella toppa della serratura , correvo ad abbracciarlo e soprattutto a prendergli le mani che tenevo gelosamente dentro le mie per trasmettergli calore.
Ho sempre pensato che l'amore , in fondo è poca cosa , non ha bisogno di gesti eclatanti o meravigliosi diamanti...l'amore è una cosa semplice  , come scaldare la mano a tuo padre o tua madre da piccolo  ,continuare a farlo da adulto con la persona del tuo cuore o  con un figlio o come un fico mangiato sul pane insieme ad un goccio di olio e sale ...

INGREDIENTI PER UNA TORTA DI CIRCA 24/26 CM

  1. pasta brisee , 1 rotolo 
  2. robiola , 140 g circa (2 quadretti)
  3. caprino , 80 g
  4. uova 1
  5. sale , un pizzico 
  6. timo
  7. miele 
  8. fichi , circa una ventina 



Stendete il rotolo di pasta brisee sulla teglia rotonda lasciando anche il foglio di carta da forno , nel quale è avvolta .
Bucherellate con i rebbi di una forchetta , e mettete da parte .

Intanto mescolate con una forchetta i due tipi di formaggio e aggiungete l'uovo sbattuto.
Con il composto , andate a riempire la torta livellando bene con il dorso di un cucchiaio.

Sbucciate i fichi e con un coltello tagliateli in quattro senza dividerli ma lasciandoli a forma di fiore .
Con questi ultimi andate a decorare completamente la superficie della torta sopra al formaggio precedentemente steso.
Completate con un pizzico di sale , timo , e un filo di olio .
Guarnite anche con un leggero filo di miele ed infornate a forno caldo , metà altezza a circa 180 gradi per una mezz'ora, controllando che il bordo della torta sia ben dorato prima di toglierla dal forno..
Togliete e servite calda come antipasto , ma anche come dessert insolito ..

BUON APPETITO 




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sabato 9 settembre 2017

FILETTO DI MAIALE AL PEPE VERDE E ROSSO



Capita che hai voglia di coccolarti anche cucinando , ma soprattutto mangiando quello che cucini.
L'autunno è dolce anche per questo , perché a parer mio si ritorna tutti più umani.
Meno frenesia , più tranquillità  ,dettata probabilmente dall'inizio di una stagione con meno luce , più voglia di casa , e anche se ancora l'autunno pieno non è arrivato io , in parte mi ci sono molto calata .
Settembre è un po' il mio inizio dell'anno , è sempre stato così , tanti eventi che cadevano in questo mese magico , il primo ,il più importante da sempre per me , il giorno della mia nascita . E anche se non amo cose particolarmente ridondanti ed altri hanno sempre cercato di fare di tutto per rovinare questa giornata , io cerco sempre di renderla speciale prendendo tutto con calma ,e soprattutto cullando un po' il mio cuore e la mia anima .
 Salta un programma , te lo fanno volutamente saltare ? Benissimo troveremo un'alternativa , del resto la vita è tutto questo..
Ognuno di noi si fa i suoi bei castelli in aria , e pretende che siano piantati a terra con solide fondamenta , in realtà  poi, una piccola e breve folata di vento in un attimo distrugge tutto .
E si deve esser pronti e bravi a non dare niente per scontato , preparati al cambiamento , e attrezzati ad ogni evento che la vita ci mette davanti.
Reduce da un matrimonio bellissimo di una stupenda quasi nipote , Vanessa , assaporo ancora le risa e la gioia di tutta la serata .
Un piccolo problema all'occhio , mi ha costretta ad andare similmente adornata stile Jack Sparrow . Avrei voluto decorare  la mia benda in tono con il vestito , ma poi ho pensato che la bellezza di un occhio solo può bastare se sapientemente truccato , e che bellezza sono altre cose  .  La strada impervia  ,l'ambiente sconosciuto e la tanta gente mi hanno costretta a sedermi al mio tavolo ,anche se la tua mano non mi ha lasciata un secondo , preoccupati come eravamo che cadessi da qualche parte .Nonostante ciò ho potuto    godere di meravigliose scene , come quella del taglio della torta in un contesto scenografico e romanticissimo , o il lancio delle lanterne verso il cielo ormai nero , che illuminavano ogni piccolo riquadro di giardino coltivato a rosmarino ,lavanda e piante di ulivi .
La piccola chiesetta , illuminata a giorno da lanterne  e adornata di rose bianche , il prato erboso talmente verde da sembrare sintetico , piccole luci di candele bianche  attaccate ai rami degli alberi di melo e pomi , facevano sembrare tutto un piccolo sogno , e la ristorazione , soprattutto negli antipasti ed aperitivi senza pari.Ovunque tavoli adorni di cibo e bevande .
La sposa , bellissima nel suo , direi quasi peplo bianco , dal quale usciva vistosa una pancina tonda e perfetta , bellissima dietro ad una profonda scollatura  messa in risalto da un cordone di rose , anch'esse bianche e labbra rosse vermiglio sapientemente truccate .
Lo sposo  ,unico per simpatia e accoglienza ...  Li ho visti sereni , felici contornati da parenti ed amici in un giorno che sarà il punto di partenza di una nuova vita .
Mi sono emozionata , perché ricordo quando era piccola e piangeva nel farsi la doccia , quando si scambiava con la sorella gemella per confondermi le idee , quando suo marito ci ha annunciato che le aveva chiesto di sposarla il giorno dopo Natale .Attorno ad un lungo tavolo , dove eravamo assieme per  festeggiare la festività  di Santo Stefano, avevamo immediatamente interrotto tutti  il respiro per una frazione di secondo , seguita da un applauso di gioia ..
Lunga vita ragazzi  vi auguro una complicità ed un rispetto infinito reciproco , come quello che avete nei confronti delle persone che vi amano , me compresa , che mi sono sentita avvolta d'amore e serenità in quel contesto , nonostante la mia visione a metà...
Vi dedico un piatto elegante e semplice , quello delle occasioni raffinate  e piacevoli..
Il filetto di maiale al pepe verde e rosso.. che Marco , ottimo cuoco potrà riproporre nelle lunghe serate d'inverno  magari alla sua splendida sposa con in braccio la figlia che verrà a completare un quadro , già di per se meraviglioso.

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  1. filetto di maiale . circa 700 g 
  2. farina , 1 cucchiaio
  3. pepe verde , due cucchiai
  4. pepe rosso in bacche , 1 cucchiaio
  5. brandy , 3 cucchiai 
  6. panna da cucina , 3 cucchiai
  7. latte , 1 cucchiaio
  8. sale
  9. qualche rametto di rosmarino
  10. burro , qualche piccolo fiocco
  11. olio extra vergine di oliva 



Tagliate a fette di circa 3/4 cm il filetto di maiale dopo averlo lavato ed asciugato bene.

Battete il pepe verde  non tutto  ,almeno un cucchiaio ,  e spalmatelo sulle fette di carne , poi andate ad infarinarle con la farina posta in un piatto , togliendo quella in eccesso.
Scaldate un filo di olio in un padellino antiaderente assieme ai fiocchi di burro e , quando quest'ultimo sarà liquefatto mettete la carne a rosolare .
Fatela dorare bene da entrambe le parti quindi , aggiungete il restante pepe verde , quello rosso , ed irrorate con il liquore .


Nel frattempo sciogliete la panna nel latte creando un composto cremoso .
Appena il liquore sarà evaporato e la carne ben cotta , aggiungete la panna ed il rosmarino .
Fate andare ancora la carne per  due o tre minuti poi ,togliete dal fuoco.
Servite immediatamente la carne con il suo sughetto .


BUON APPETITO 




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giovedì 7 settembre 2017

CHEESE CAKE DI FINE ESTATE CON PESCHE



Lo so , direte subito , ancora l'ennesima cheese cake !
E' il dessert che accompagna la mia estate , veloce da fare , se non si considerano i tempi di raffreddamento , è visivamente meraviglioso e molto versatile .
A Leonardo e Carla è piaciuto molto in questa ultima versione, che mi ha accompagnata a cena , nella loro nuova casa .
Si adesso vivono , insieme , loro due , madre e figlio , in una piccola e stupenda casa , all'interno di un borgo rurale , meravigliosamente rifinita ed arredata , di quelle che , appena entri , ti senti subito a casa tua..
Un ambiente intimo e "coccoloso" , dove tutto è messo al posto giusto , dal quadretto verde che spicca nella piccola nicchia della cucina , al para spifferi , sapientemente fissato alla porta di entrata .
O uscita ...? Uscita che da su di uno splendido porticato , con un piccolo divano in ferro battuto e tende di cotone bianco appese agli archi dell'antica loggia..
Ti immagino così , Carla a godere di un ombra leggera dietro a quegli archi , seduta nel tuo divanetto , contemplare le giornate calde d'estate , con il fruscio delle foglie alle spalle ..
A ricordare tutti i giorni che abbiamo trascorso insieme , ai pianti , le risate , le litigate ...all'accorrere subito se c'era bisogno..
La immagino così un' amicizia , ed in effetti la nostra dura da quasi trent'anni..una mezza vita ..

INGREDIENTI PER UNA CHEESE  CAKE DA 24 CM DI DIAMETRO

  • biscotti allo zenzero , si proprio quelli di Natale , 300 g
  • burro , 80 g
  • Formaggio spalmabile , 400 g
  • robiola , 2 confezioni da 80 g
  • panna fresca , 500 ml
  • latte condensato , 1 tubetto
  • pesche nettarine gialle , 2
  • graniglia di nocciola , circa 100 g
  • biscottini mikado 
  • qualche nocciola intera
  • zucchero di canna chiaro , 2 cucchiai
  • gelatina o colla di pesce , 5 fogli


Tritate con il mixer i biscotti , si trovano in vendita anche adesso ma se volete farli in casa trovate la ricetta sul blog .
Sciogliete il burro in un pentolino e mescolatelo con una forchetta ai biscotti triturati.
Con il composto ottenuto , andate a ricoprire il fondo di una tortiera apribile , di circa 20 /22 cm di diametro , nella quale avrete disposto un foglio di carta da forno bagnato e strizzato.
Livellate bene il composto con il dorso di un cucchiaio e ponete in frigo .

Intanto mettete in ammollo i fogli di colla di pesce , e montate la panna lasciandone due o tre cucchiai da parte .
Mescolate il formaggio molle con la robiola , il latte condensato  , ed unite in ultimo la panna montata ben soda , mentre scalderete quella lasciata da parte , utilizzandola per sciogliere al suo interno i fogli di colla di pesce .

Appena avrete ben sciolti i fogli di colla , aggiungete il composto a tutti gli altri formaggi.
Mescolate molto bene e riprendete la tortiera con la base di biscotto.
Ponete tutta la miscela di formaggi sopra la base e mettete di nuovo in frigo a raffreddare per almeno due / tre ore .




Lavate bene le pesche , asciugatele e una volta trascorso il tempo previsto , ed il cheese cake è ben rassodato ,  tagliatele a fettine sottili e decorate tutta la torta .
Cospargete anche la granella di nocciole e i mikado a creare dei simpatici motivi decorativi.
Fate sciogliere lo zucchero e quando si sarà liquefatto , versatelo a filo su un foglio di carta da forno con movimenti circolari .
Una volta solidificato utilizzatelo per guarnire , completate con gelatina spray o in mancanza di quest'ultima ,  irrorate le fettine di pesca con del succo di limone ..


Rimettete e conservate in frigo fino alla consumazione..


BUON APPETITO 


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martedì 5 settembre 2017

PETTO DI POLLO AL SAPORE DI TARTUFO DI NORCIA



Il lunedì non è più sempre giornata da petto di pollo , ma nemmeno da serata schifezza ...
Cucino e mangiamo quello che gli orari di lavoro mi consentono.
E direi , anche le stagioni, visto che ormai sono mesi che il caldo mi affligge e che ho rinunciato alla mia passione culinaria preferendo verdure crude , freselle e mozzarelle , insomma tutto quello che  non necessita di cottura .
Ho lasciato i fuochi per il compleanno del mio Franci , ma in quel caso non ho sentito il minimo sacrificio .
Ventilatore puntato in faccia , non ho sudato nemmeno una goccia ...
Adesso dopo la provvidenziale e breve pioggia  ,caduta dopo circa sette mesi  che aspettavamo , l'aria si è rinfrescata ed ha assunto quel tipico particolare odore e sentore frizzante che mi rimette in moto , più o meno , in base anche al mio stato fisico.
E poi ci sono quelle giornate dove tutto sembra essere perfetto , ma non lo sei tu ..
Magari dei ricordi , nostalgia , qualcosa che non è andato come volevi , e mille pensieri per un attimo a toglierti ogni voglia ..
Due messaggi delle più care amiche , sorprendentemente con le stesse parole , ti bastano a capire e a svegliarti dal torpore .
Il tuo sorriso , di quando rientri , e mi avvicino con gioia ai fornelli , dopo aver "scavato" negli anfratti del congelatore per cercare il tartufo di Norcia , quello che la mia stellina mi ha confezionato come un gioiello prezioso , tale e quale esso è..
Stasera accompagnerà del petto di pollo.




INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  1. petto di pollo , 500 g circa 
  2. farina , 1 cucchiaio
  3. aglio , 2 spicchi
  4. pasta d' acciughe , un bel cucchiaio da minestra 
  5. tartufo nero , 1 medio
  6. vino bianco , mezzo  bicchiere
  7. sale ,pepe
  8. olio extra vergine di oliva
  9. zucchina , 1

Lavate bene sotto l'acqua corrente il petto di pollo , asciugatelo con un panno e tagliatelo a quadretti più  o meno della stessa misura .

Mettete in un piatto il cucchiaio di farina e versatevi sopra la carne tagliata .
Infarinate bene e lasciatela nel piatto .

Intanto sbucciate l'aglio , e schiacciatelo con il palmo della mano , mettetelo in una capiente padella antiaderente e fatelo andare con due o tre cucchiai di olio .
Aggiungete , trascorsi due o tre minuti , la pasta d'acciuga e fatela sciogliere bene .
A questo punto , aggiungete la carne e fatela andare piano nel condimento .
Non appena avrà assunto un bel colore dorato , sfumate con il vino e fatelo completamente evaporare.
Preparate il tartufo , grattugiandolo con una grattugia da formaggio .
Spolverate completamente la carne con il tartufo e lasciatela ancora un minuto sul fuoco .




Lavate la zucchina , asciugatela e tagliatela a julienne .
Coprite il fondo di un piatto  o di un vassoio con la verdura e sopra la carne con il sughetto .
Servite caldo e ..se non amate il tartufo potete cucinarla seguendo tutti i passaggi  indicati per l'esecuzione  della ricetta senza aggiungerlo all'ultimo.


BUON APPETITO !


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lunedì 28 agosto 2017

CREMA MASCARPONE E RICOTTA CON FICHI AL MARSALA



Svegliarsi presto la domenica mattina , equivale a partire ancor più presto , per un ormai consueto giro breve alla scoperta dei posti meravigliosi , per me ancora segreti e sconosciuti , della mia amata Toscana .
Penso che abbiamo dei luoghi  meravigliosi , a pochi km da casa e non li conosciamo .
Penso che vorrò sfruttare ogni ora della bella stagione alla ricerca della felicità e dei luoghi ameni nei dintorni , che non ho mai visitato , nonostante la mia non più veneranda età.
So con certezza  ,che rifuggo da ogni centro commerciale ,   mi scuso con il fornaio , aperto di domenica , se mi ci sono recata a prendere il pane ed un po' di schiacciata , porchetta calda dal macellaio del paese , perchè   abbiamo avuto  amici a cena , "gli amici", non amici.
Cristina è celtica , così come la chiamo io per sminuire il problema della  sua intolleranza al glutine e la gioia di averla ospite è pari all'ansia di non sbagliare a cucinare niente ..
Dall'antipasto al dolce eseguo con cura ogni raccomandazione , forse lei ci fa meno caso di me , perchè è così , non prende niente con troppo rigore .
Tranne la sua storia d'amore che dura da decenni ...ha accanto un uomo meraviglioso , che non le ha mai tarpato le ali , e l'ha sempre amata di un amore immenso , di quelli che , prima il suo benessere e la sua felicità...poi tutto il resto del mondo.



Insieme al pane e qualche sfogliatina per un aperitivo , ho acquistato dei semplici biscotti , no so ancora quale dolce fare , ma la zuppiera colma  di fichi , appena raccolti da mio cognato , mi suggerisce un dessert , adatto a lei , alla stagione calda , al frutto che a settembre la fa da padrone nella mia cucina ..
Re indiscusso , dalla tartina al dolce al cucchiaio , dal risotto alla marmellata ..il fico .
Giallo , nero o rosso , spalmato semplicemente sul pane accompagna in maniera superba la fetta di prosciutto toscano , così saporito , smorzato da quel dolce frutto che trova la sua massima espressione nei dessert ..
Piccoli bicchierini da finger o coppe da gelato , usate ciò che più si addice  al vostro appuntamento con il dolcetto !




INGREDIENTI PER CIRCA 6 COPPE MEDIE (SEI PERSONE )

PER LA CREMA
  • mascarpone , 500 g
  • ricotta , 250 g
  • zucchero di canna chiaro , 180 g.
PER LA DECORAZIONE CON I FICHI
  • fichi maturi , circa 250 g
  • marsala o vinsanto , 200 ml
  • chiodi di garofano , 6/7
  • bacche di pepe rosa 6/7
  • polvere di liquirizia , 10 g circa 




Sbucciate i fichi e divideteli in tre o quattro parti e mano a mano che li sbucciate , metteteli dentro ad una piccola zuppiera .
Quando avrete terminato , irrorateli con il marsala , aggiungete i chiodi di garofano , il pepe rosa e la polvere di liquirizia .

Amalgamate bene e lasciate riposare per almeno un oretta , durante la quale preparerete la crema di mascarpone e ricotta .



In una zuppiera  capiente , versate il mascarpone e mescolatelo bene alla ricotta .
Quando saranno amalgamati , cominciate ad aggiungere lo zucchero facendolo incorporare piano piano e formando una crema densa e compatta che coprirete e metterete a raffreddare nel frigo.



Ponete i fichi , con il loro liquido e spezie , a bollire in un tegamino , e dopo circa venti minuti , togliete i frutti lasciando il liquido ancora sul fuoco , fino a che non sarà diventato quasi una glassa .
Versate ora nelle coppe o piccoli bicchierini da finger, la crema di mascarpone e ricotta , aggiungete i pezzetti di fichi e poco prima di servire , irrorate con il topping formato dal liquido.
Servite freddo di frigo e..


BUON APPETITO !




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martedì 22 agosto 2017

INSALATA DI FARRO , FETA E MELONE



Capita che penso che finalmente il caldo di questa torrida estate ,  per i miei gusti da dimenticare , lasci presto il posto ad un autunno ,  che spero rigenerante , durante il quale già mi immagino cucinare funghi e vellutate di zucca .
L'autunno alla fine è la stagione che amo di più..sarà che la temperatura frizzante mi mette  voglia di fare ..Sarà perchè un buon libro che aspetta sopra il comodino finalmente verrà sfogliato...Sara' che dormire con la finestra chiusa al riparo di un piumotto caldo è il massimo come scenografia per i  miei sogni.
E poi castagne che scoppiettano sul fuoco , il vino dolce appena svinato ,il ritorno alla normalità nel lavoro ..senza lo stress da placare dei turisti alle casse ,che benché in ferie ,vanno tranquillizzati con la solita parola ..relax...perché la frenesia li attanaglia.

Oggi tra una lasagna ed un crostino nero , tra un aperitivo da preparare e salatini ovunque, pizzette che aspettano il loro turno nel forno e un semifreddo buonissimo del quale a breve vi darò la ricetta ,mi appresto a festeggiare mio figlio ed i suoi diciannove anni..adesso dorme  si sta riprendendo da una nottata trascorsa con gli amici.
Lo guardo dormire in silenzio ,mentre affiorano i ricordi del giorno in cui è nato..un quadretto d 'autore  ,io e lui appena nato , che cercava già il latte materno..un quadretto che già allora pochi apprezzarono..tranne me ,che con tutta me stessa avevo voluto mio figlio.
Un insalata dal contrasto dolce salato ,per chi ama il gioco di contrasti ,melone arancio , feta  bianchissima ,farro ,basilico e pomodori  ed è già colore e voglia di vita.


                        INGREDIENTI PER TRE PERSONE



  1. farro ,circa 180 g
  2. melone ,una fetta a testa 
  3. pomodori sardi ,camone 4/5
  4. basilico dieci foglie circa 
  5. feta ,150 g
  6. cetrioli ,due medi
  7. olio extra vergine di oliva
  8. sale
  9. pepe nero 
  10. una goccia di aceto balsamico
  11. rucola



Lessate il farro in abbondante acqua ,che salerete solo un minuto prima della fine della cottura , al dente ,ci vorranno circa quindici minuti.
Nel frattempo fate a pezzi ,più o meno uguali il melone e sistematelo in un ampia zuppiera ,nella quale aggiungerete anche il cetriolo  a pezzetti e il pomodoro.
In ultimo metterete il formaggio feta.
Condite il tutto con sale ,pepe nero ed olio di oliva.


Scolate bene il farro ,e tuffatelo nella zuppiera insieme agli altri ingredienti .
Completate con basilico e rucola, se occorre altro olio e un goccio di aceto balsamico.


Potete assaporare  l insalata appena preparata e anche fredda , magari come piatto unico da portare in spiaggia nelle ultime giornate estive.

Buon appetito !



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domenica 6 agosto 2017

TONNO DEL CHIANTI



Un breve giro in auto , mi ha permesso di rendermi ancora più conto di quanto questa maledetta estate abbia danneggiato la nostra natura ed il patrimonio prezioso in cui viviamo.
Inchiodati ormai alle ideologie di massa , non ci rendiamo conto che , per ogni pianta che si secca , perderemo così tanto ossigeno che faremo fatica a respirare .
Il paradosso è poi , sentire le persone , invocare la pioggia , si ...ma dopo le ferie estive.
Mentre osservo   con animo triste , tutto il bosco con le querce secolari distrutte dal caldo degli ultimi giorni e dall'assenza di pioggia da oltre sette mesi , mi immagino una natura completamente morta , in balia di un Lucifero che sghignazza , rendendosi conto che finalmente l'ha avuta vinta su quanti dicevano che il pianeta si sarebbe salvato.
Credo siano inutili tutti i tentativi ormai, di chi si batte affinché questo non accada , e mentre penso a me affacciata sul deserto sottostante la nostra finestra , tu fai il resoconto di tutte le piante che in giardino dovremmo tagliare ad Autunno e osservando la mia faccia desolata , mi rassicuri subito dicendomi che sostituiremo il tutto con palme da dattero , piante di banano , e immense aloe che non avranno problemi a resistere durante la siccità..
Vuoi forse farmi capire che a volte per non disperare , dobbiamo solo cambiare il punto di vista delle cose , e che per ogni problema , c'è quasi sempre una soluzione ..
Ti amo anche per questo , soprattutto per questo .Per questo tuo darti spassionato senza remore e limiti , in fondo amare è desiderare la felicità della persona che si ama , cercando di dare e non privare ,e troppo spesso la gente usa il termine amare confondendolo con il diversissimo , possedere , annientare, annichilire, e magari poi si lamenta e si chiede il perché di certe situazioni..attribuendo agli altri colpe di cui sono privi . Si chiama vigliaccheria o vittimismo ...?
La dove si mette il cuore e si ama dal profondo , l'amore si rafforza e si rinnova , non svanisce come una bolla di sapone..
Abbiamo mangiato il "tonno del Chianti" con dei nostri carciofini , a me piace tantissimo perché , specialmente in queste sere afose aiuta a non accendere i fornelli , e se mai ce ne fosse bisogno , quindi non parlo per me , a rafforzare l'appetito .
Si perché mentre tutti lamentano inappetenza per calura , io mi rendo conto che non esiste niente in grado di farmi perdere il piacere di mangiare , e così mi ritrovo bella "gadolla" come avrebbe detto la nonna , ma con una felicità e serenità d'animo , che mai mi erano appartenute in tempi di più evidente magrezza..
Allora vi regalo questa ricetta ...molto semplice , unica cosa dovete avere tanta pazienza ed attendere circa un mese per aspettare che la carne sia pronta , ma l'attesa vi ripagherà..







INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  1. coscio di maiale , o in alternativa arista , circa 800/100 g
  2. vino bianco , meglio se secco , circa un litro
  3. sale grosso 
  4. aglio due spicchi
  5. pepe nero , due cucchiai
  6. bacche di ginepro , due cucchiai
  7. alloro ..tanto  (circa una decina di foglie perché a me piace molto...ndr)
  8. olio extra vergine di oliva 

Pulite la carne togliendo tutto il grasso in eccesso visibile con un coltellino affilato , tagliatela in pezzi , massimo quattro o cinque e ponetela all'interno di una teglia .
Salatela con qualche pizzico di sale grosso , copritela bene con un foglio di alluminio e lasciatela in frigo per almeno tre giorni.

Trascorsi i tre giorni , sciacquate la carne sotto l'acqua , e mettetela in una pentola .
Copritela con il vino ,aggiungete  il pepe nero ,le bacche di ginepro  e  l'aglio al quale avrete tolto la buccia.
Mettete la pentola sul fuoco , lasciando la fiamma al minimo e lasciate cuocere per circa tre ore , trascorse le quali spegnete la fiamma e lasciate raffreddare completamente.




Scolate la carne e sfilacciatela con una forchetta , sistematela in un vaso capiente di vetro aggiungendo il ginepro ,l'alloro ed il pepe nero .
Pressate bene e coprite tutto con l'olio di oliva .




Sistemate il barattolo nel frigo e conservatelo per un mese .
Al momento di consumare , togliete il vaso un oretta prima dal frigo e portatelo a temperatura ambiente, servite il tonno accompagnato con verdure o legumi e tanta cipolla se la gradite !

BUON APPETITO 





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mercoledì 2 agosto 2017

CICERCHIA ALLA PIZZAIOLA



Tra le ricette più visitate negli ultimi giorni , ho notato con piacere che c'è l'insalata estiva di cicerchia .
Cicerchia mi riporta chiaramente a Norcia , alla mia stellina , alle giornate meravigliose che ho sempre trascorso li..
Ma chissà perché , cicerchia mi fa pensare anche ai frati , alle abbazie e monasteri .
Così , domenica dopo aver preparato una saporita  cicerchia alla pizzaiola , abbiamo fatto un bel giro in scooter , muniti di giacchetto e casco , nonostante il caldo opprimente , e ci siamo fermati , anzi intenzionalmente diretti , proprio all'Abbazia Maggiore di Monte Oliveto.
Nascosta in un bosco di querce , larici e altre piante secolari è appena visibile dalle strade che la circondano e mi riporta subito con la mente al tempo dei viandanti e frati stessi che si inoltravano per le campagne in cerca di cibo , da qui il loro nome di frati da cerca .
Spettacolo meraviglioso per cuore ed anima , e non meno importante per gli occhi , immersi a contemplare dipinti di un Signorelli notevole ed un Sodoma un tantino  provocatorio per quei tempi e luoghi . La storia di San Benedetto è visibile attraverso meravigliosi affreschi  di cui sono adorne le pareti sotto il portico che affaccia sul lucente chiosco , adornato di gerani che spiccano per il colore vermiglio dei loro fiori .
Lasciando questo paradisiaco luogo , ci inoltriamo per le crete di Asciano , Buonconvento con delle mura prestigiose , fino a Montalcino patria di un vino rinomato e conosciutissimo.
Siamo titubanti e riflettiamo  se portare a casa del pecorino che vendono in una fattoria ai margini della strada , ma insieme decidiamo che torneremo a prenderlo in primavera , quando anche le povere pecore sfinite dal caldo torrido di questa estate  produrranno un latte più saporito per merito di erba fresca e vigorosa .
Proseguiamo per Torrenieri , San Giovanni d'Asso , Trequanda..tutti paesini arroccati e vanto della mia Toscana .
Anche tu non esiti a dire che la Toscana è meravigliosa ovunque , e non lo fai solo per rispetto nei miei confronti , ma perché lo senti dentro .
Cicerchia non è Toscana ma umbro , abruzzese molisana laziale  , leggo che nei tempi di povertà e carestia ne veniva fatto un uso smoderato dai contadini  , in quanto la coltivazione richiedeva poca cura e sfamava molto bene essendo un cibo proteico.
Ma con il passare del tempo si notava che molti coloro che si nutrivano con questo legume , si ammalavano di una malattia che colpiva la muscolatura .
Con gli anni si è scoperto che in essa ,la cicerchia appunto , è contenuta una sostanza tossica che intacca le cellule nervose..per cui per molto tempo la coltivazione cessò.
Mentre mangi  ,con sempre enorme appetito , ti racconto questa storia ..ti fermi con la mano e chiedi se sia necessario cucinare la cicerchia alla pizzaiola o in altro  modo ..
Certo , rispondo , è per certi aspetti simile a  tutte le solanacee , melanzane patate e pomodori ,  che se mangiati in grande quantità , soprattutto non troppo maturi , contengono un piccolo impercettibile veleno e poi adesso semi selezionati vengono coltivati soprattutto in Italia , nei quali è stata proprio demolita la tossicità...quindi ..
Allora ti rimetti con gusto a mangiare il piatto freddo che è buona alternativa  a carme e pasta ..

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  1. cicerchia , 240 g da ammollare 
  2. pomodori maturi , una decina piccoli tipo ciliegino o camone 
  3. aglio , 2 spicchi
  4. 4 cucchiai di olive taggiasche
  5. capperi , 4 cucchiai
  6. peperoncino , un pizzico 
  7. origano
  8. sale
  9. olio extra vergine di oliva 


In un abbondante padella fate soffriggere l'aglio pestato assieme al peperoncino .
Quando l 'aglio sarà imbiondito , aggiungete i pomodorini tagliati in piccoli pezzi , i capperi e le olive .
Fate insaporire bene e continuate la cottura per circa una decina di minuti.



Intanto preparate in una ciotola le cicerchie che avrete tenuto in ammollo per almeno sei sette ore e lessato in acqua bollente salata .
Lasciatele scolare bene , e tuffatele nel trito preparato
Aggiungete sale se necessario , 
olio ed origano.



Lasciate insaporire per qualche oretta , magari ponendo il tutto in frigo e servite fredda come piatto unico o antipasto .
BUON APPETITO 




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