lunedì 19 giugno 2017

CIAMBELLA AI MIRTILLI E FARINA DI FARRO E DUE SPLENDIDI GIORNI A GENOVA


Il caldo aveva preso un po' il sopravvento , giacché in auto mia sorella non sopporta l'aria condizionata , ed avevamo viaggiato nei sedili posteriori io e il mio compagno in cerca di un flebile filo d'aria .
Con la fronte madida di sudore , mi sventolavo per rinfrescarmi con parte dell'abito leggero di cotone , cercando refrigerio in quella giornata dall'afa insopportabile .
L'autostrada correva dritta e veloce , ed ogni tanto mentre mi assentavo con i miei pensieri , una frenata repentina di mio cognato mi riportava alla realtà.
Erano anni che i miei parenti di Genova , mi invitavano a trovarli , non c'ero mai stata , ma stavolta , approfittando degli ultimi giorni delle mie ferie , avevo più di un motivo per vederli.
Intanto il desiderio di viverli , abbracciarli forte e riconoscere in quell'abbraccio qualcosa che parla di casa e di serenità e poi il desiderio forte di far loro conoscere la persona che ho accanto , che non avevano mai visto.
Ci sono dei parenti  molto stretti  ,che ti restano , forse  ,neppure ai margini del cuore , loro benché tris cugini della mamma , rappresentano da sempre parte stessa del cuore .
L'ho sempre sentito e saputo , perché certe cose si  possono solo sentire .
Un fine settimana da trascorrere insieme  ,visitando la  loro meravigliosa  città di Genova , era quanto di più meraviglioso potessero regalarmi .
Massimo ha gli occhi neri , di quelli che ti guardano e ti parlano senza parole il suo parlare con inflessione genovese , lo rende ancora più interessante , non ha pari per ciò che concerne cuore e bontà .
Nel descriverlo al mio compagno avevo cercato di esagerare , e , al ritorno dal nostro fine settimana , dopo un primo silenzio in auto , mi ha ribadito che ciò che gli sembrava enfatizzato , era in realtà pochezza .
Daniela sua moglie , ha due occhi azzurri come il mare  ,lo stesso che circonda la loro casa affacciata sulla Marina di Genova .
E' tutto delicato e di una finezza esemplare ,nella loro splendida casa , quella eleganza e sobrietà che li ha sempre contraddistinti , nonostante il loro essere semplici e di un umiltà che copre e soverchia la loro prestigiosa vita . Vita che inizialmente non è stata affatto  semplice per lui ,  che invece adesso  ha saputo in maniera meravigliosa stravolgere e rendere bellissima.

Ci accolgono all'uscita del casello ed il cuore già sussulta , ma prevale la felicità di sapere che staremo assieme .
Davanti ad imbarcazioni a vela e yacht di un lusso sfrenato , uno splendido hotel con vista sul tramonto , ci aspetta , per una doccia rigenerante .
Tre giorni di mangiate luculliane , di sapori diversi e delicati  , specialità di una Liguria sconosciuta che non mancherò  ,per quel che posso di riproporre , visite interminabili sotto un caldo bollente , alla ricerca di luoghi in cui i turisti non transitano .La vera Genova quella che passa attraverso  via del Campo e le sue etnie , e si snoda in via Prà con i suoi  i carruggi ..Una vecchia trattoria , forse la prima aperta in città, ci vede affamati e assaporiamo un pesto dal sapore immenso , varie torte salate , ed una frittura di pesce che non ha eguali ..
Con loro accanto , con la visita di altri cari parenti , la fronte che suda , l'acqua che scorre  nella gola riarsa , ed ogni angolo diverso dall'altro , svariati  profumi , colori e sapori.
Ci imbattiamo anche in un Suk al porto antico prima di immergerci , io ed il mio compagno , nella visita dell'Acquario di Genova , altro regalo dei " cugini".
Circondati da delfini , pesci tropicali e pescecani , trascorriamo dei momenti bellissimi con riprese fotografiche di tutto quello che suscita ed attira la nostra attenzione , in diretta inoltro ogni foto a Franci che sembra apprezzare rispondendo con una faccina piena di cuori .
In serata ci aspetta una cena di pesce davanti al mare ...associo le due cose e prevale in me anche un senso di colpa per tutti quegli esseri al di la del vetro .
Ci ritroviamo all'uscita , il nostro gruppo vacanza , e con il treno del tardo pomeriggio facciamo rientro in albergo .
L'acqua fresca della doccia consola le mie povere gambe e rigenera ogni parte del mio  corpo , e pronti in poco meno di un'ora ci ritroviamo a cena .
L'aria del mare arriva ai tavoli , c'è odore di salsedine , di pesce , ma anche di profumi ed essenze costose .
Il cibo è ottimo e come sempre ,quando siamo insieme ,scorrono i nostri fiumi di vino .
La domenica mattina ci dirigiamo verso Boccadasse , rimango basita non avrei mai pensato che all ' interno stesso della città si potesse trovare un borgo così meraviglioso di pescatori , dove oggi , domenica , la gente riempie la piccola spiaggetta di ghiaia ,con ogni sorta di telo colorato.
Vorrei farmi un bagno  se fosse meno popolata ma  mi accontento di assorbire ciò che più posso.
Comincia a pervadermi una tristezza strana , tra poche ore dovrò lasciarli e nel finire della mattinata , rivivo grazie a loro , momenti in cui bambina , con la nonna Fernanda avevo visitato Genova.  Ospite della zia Giovannina , la scala che salivo con lei a mano ben stretta , il suo pesto , il suo palazzo in salita e sempre sopratutto Massimo e la sua compagnia, la sua presenza a farci ovunque da Cicerone , come presenza rassicurante in una città a me sconosciuta .
Daniela ci fa un pranzo divino , un primo piatto eccellente , torte salate , fragole e dolci tipici .
Ogni piatto profuma di Genova , di loro.
Quando arriva il momento dei saluti , Massimo mi infila in borsa dei libri di cucina genovese , ha capito della mia passione  , sarà come tenerli ancora di più con me..
Il momento del saluto all'imbocco dell'Autostrada ci vede con gli occhi pieni di lacrime , un abbraccio che vorrei non finisse e la promessa che non staremo tanto tempo senza vederci.
Il silenzio scende in auto appena ripartiamo  , guardo dal finestrino e mi asciugo con un fazzoletto di carta , quello che all'andata era sudore , al ritorno si è trasformato in lacrime .
Mi e ci hanno regalato tre giorni da sogno , completamente ospiti e pieni di tutto , dallo stomaco agli occhi ma soprattutto al cuore ..
Ci sono delle persone verso le quali provi dei sentimenti che non si possono descrivere , per me punti di riferimento da una vita , nonostante la lontananza , nonostante la parentela non strettissima .
A metà viaggio la tua voce ha rotto il silenzio..
  .. Sono meravigliosi , non riesco a dire altro..

Una torta di lunedì , mi aiuta a pensare che sono stata fortunata ad avere nella mia vita persone così e virtualmente la offro a loro , nell 'attesa breve di riabbracciarli forte ..



INGREDIENTI PER UNA TORTA DA CIRCA 24 CM DI DIAMETRO

  1. Uova , 2 medie 
  2. farina di farro , 230 g 
  3. zucchero semolato , 100 g
  4. olio di oliva , 7 cucchiai 
  5. lievito in polvere per dolci , mezza bustina
  6. yogurt ai mirtilli o bianco , 125 g
  7. mirtilli neri freschi , 300 g
  8. limone , una piccola parte della scorza
  9. sale , un pizzico
  10. burro e farina per la teglia 




Lavorate bene le uova assieme allo  zucchero con una frusta , se volete anche elettrica .
Quando saranno diventate ben spumose cominciate ad aggiungere il pizzico di sale e la scorza del limone grattugiata , ne occorre solo una piccola striscia.
Mescolate la farina di farro al lievito , quindi procedete a versarla nel composto alternandola all'olio .
Mescolate e aggiungete anche lo yogurt .



Infarinate leggermente i mirtilli prima di porli nel composto , per evitare che si depositino nel fondo , quindi aggiungeteli all'impasto e mettete il tutto sulla teglia che avrete precedentemente imburrata ed infarinata .
Cuocete in forno caldo statico a 170° per circa trenta minuti , con l'accortezza di controllare sempre il grado di cottura che molto dipende dai forni.

Lasciate raffreddare all'interno del forno , quindi togliete la torta dalla teglia e decorate a vostro piacimento .



Nel caso in cui vi avanzi dell'impasto potrete fare dei graziosi dolcetti o muffins..




..A voi splendidi cugini , a Maria Grazia suo marito Gianni e la piccola Chiaretta ,  a Davide e Gaia così splendidi , la "nonna Fausta" e la piccola cagnetta Jodie, che ci ha presi un pezzo di cuore...

BUON APPETITO....
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giovedì 15 giugno 2017

POLPETTE DI TONNO E PATATE



I primi giorni di caldo afoso , si stanno facendo sentire , ed il primo , o meglio uno dei primi segnali , posso scorgerlo dalla finestra quando i miei occhi cadono sul giallo dell'erba del prato , che fino a qualche giorno , fa sembrava un tappeto di colore smeraldo.
Siccome non siamo riforniti di acqua dal Comune , il babbo tanti anni fa , aveva fatto costruire un pozzo proprio nella parte più alta del giardino , visibile dalle finestre di casa .
Ricordo ancora , quando , ignara del fatto che l'acqua sgorgasse metri e metri di profondità sotto al terreno , un rabdomante portato da un amico del babbo , cominciò ad ispezionare tutto il terreno con un piccolo legno di giunco che teneva tra le mani .
" Vedrete , non appena il giunco comincerà ad agitarsi , proprio lì  dovrete costruire il vostro pozzo ".
Mi sono sempre chiesta  , come il babbo avesse potuto  fidarsi di quelle parole  e di un piccolo legno di giunco e con tanto sacrificio fare scavare una buca enorme in profondità , dalla quale nei giorni a venire cominciò a sgorgare acqua .
Sarà per quel sacrificio economico e snervante del babbo , che da allora centellino l'acqua del pozzo e , nonostante cerchi di non fare mancare fiori ovunque , li annaffio la sera con parsimonia , quando le loro foglie  , cariche di polvere e assetate , si arricciano in segno di protesta .
Ormai  ho preso l'abitudine di riciclare l'acqua per quello che posso , e spesso con quella in cui lavo verdura e frutta , annaffio i vasi del terrazzo .
Per cui , tutto questo va a scapito del prato , che assume le sembianze di un perfetto giardino all'inglese solo nel caso in cui la stagione primaverile è clemente e ci bagna con qualche goccia provvidenziale .
 Ma in  questi giorni , che  non piove da un po' , il prato comincia ad ingiallire e forse torna a splendere in tarda estate quando le prime piogge del vicino autunno sembrano lavare pensieri e  cose .
Nonostante questo però , amo il mio giardino , i grandi alberi fatti piantare dal babbo , che coprono di ombra ogni pezzetto di terreno , in parte del quale , due comode sdraio , servono per rifocillarci quando non siamo al lavoro e godere di un meritato riposo al fresco del pino marittimo o del platano dalle foglie immense  .
 E poi tra un libro e l'altro , il profumo di lavanda che arriva portato dal vento , di quelle stesse lavande ricoperte di fiori e di farfalle bianche , che al primo sguardo sembrano tanti coriandoli o pezzetti di carta che cadono dal cielo .
 Non cambierei mai questo posto con la città.
Quando ero più giovane , avendo lasciato la città in cui sono nata per la campagna , c'erano giorni in cui la nostalgia era tanto forte da dover prendere l'auto ed andare  a ricercare ricordi e luoghi , adesso , sarà che sono fatta molto meno tollerante , capisco che è una sofferenza ogni volta che per qualsiasi motivo , in città devo recarmi per forza .
 Ho contato almeno una trentina di auto  ,solo stamani al cui interno il guidatore parlava al telefono senza auricolare guidando tranquillamente  , ho visto una commessa di un negozio di scarpe cercare di prendere aria tra un cliente e l'altro , una telefonata , la corsa in magazzino a reperire i numeri richiesti , l'indifferenza di chi voleva essere servito immediatamente , e la prepotenza di chi le ha urlato "sono stretteeee sono tutte stretteeee!!!! Ha capito ??
 Per un attimo la tentazione di prendere le difese di quella povera ragazza i cui occhi si stavano riempiendo di lacrime è stata forte , poi ho pensato che con certa gente non posso farcela .
 Ho scelto velocemente un sandalo comodissimo ho pagato ancor più velocemente e alla cassa l'ho ascoltata mentre si sfogava dicendomi...era meglio la fabbrica signora , molto meglio  ,adesso  il pubblico è così...
 Quanto capisco , e quanta fretta di tornare nella mia campagna ..Ci soffermiamo in una libreria per fare qualche piccola scorta e ripartiamo immediatamente .
 Forse ho ancora qualche patata , ed assieme al cous cous mediterraneo, come lo chiamo io , voglio preparare qualche polpetta di tonno per stasera , almeno i fuochi saranno spenti durante l'afa del pomeriggio.
                                




INGREDIENTI PER CIRCA 12 POLPETTINE 

  1. Patate , 2 medie 
  2. Tonno in scatola , 240 g sgocciolato
  3. uova , 1
  4. formaggio Grana grattugiato , 2 belle manciate
  5. noce moscata , i pizzico
  6. limone , la scorza grattugiata di mezzo frutto
  7. sale , pepe quanto basta 
  8. pane grattugiato per impanare le polpette 
  9. olio di arachide per friggere 





Lessate le patate con la loro buccia , e quando vedete che i rebbi della forchetta entrano bene al loro interno , spegnete la fiamma e lasciatele raffreddare .
Una volta fredde , sbucciatele e passatele nello schiacciapatate all'interno di una ciotola abbastanza capiente .
 Unite il tonno sbriciolato , l'uovo , il formaggio grattugiato , la noce moscata , sale , pepe e la scorza grattugiata del limone .



Cercate di amalgamare bene il tutto con una forchetta e procedete  con un cucchiaio a prendere parte dell'impasto e formare con esso una pallina di medie dimensioni .
Preparate in un piatto il pane grattugiato e appena la polpettina sarà pronta rotolatela più volte nel pane quindi lasciatela da parte .
Continuate fino alla fine dell'impasto.



Fate scaldare l'olio e quando sarà pronto , cominciate a tuffare delicatamente le polpette al suo interno .
 Friggete facendo girare con una forchetta per permettere una cottura omogenea.



Quando saranno dorate , togliete con la schiumaiola e ponete in una carta assorbente , quindi trasferitele nel piatto di portata .
In estate sono buonissime anche il giorno dopo o mangiate fredde  accompagnate da una bella insalata o pomodori succosi..

BUON APPETITO 



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lunedì 12 giugno 2017

LA CROSTATA CON FRUTTI ROSSI E MARMELLATA DIVENTATA CRUMBLE AI FRUTTI ROSSI...






Sembra che ,attraverso il sogno si liberi il cervello dai troppi file di cui lo riempiamo durante le nostre giornate.
Preoccupati di assomigliare sempre di più agli status symbol , ad avere le stesse sembianze degli altri ,carichi di aspettative e bisognosi di riempire tutti i vuoti con vane essenze ,mai ci preoccupiamo di un presente da vivere.
Del qui ora,perché a pensarci bene  qualcuno sosteneva che in realtà il passato mordicchia al futuro un piccolo morso di presente ..
Vivendo ,non come i broker delle borse Americane ,che si ammalano di.continuo.di malattie cardiocircolatorie, forse mi rendo conto di dare un senso più esteso alla mia vita .
Scalare una carriera mentre fuori la vita scorre ...e intanto veder crescere tuo figlio ..e la vita ..dove è la vita in tutto questo se poi una malattia ti capita tra il capo e il collo e muori in una settimana , se per una vita hai accumulato e non ti sei goduto in santa pace neppure un giorno di respiro pacato guardando l orizzonte e sentendoti vivo..in silenzio assoluto ,in pace con te stesso ed il mondo.
Amo mio figlio svisceratamente ,ho sempre creduto in lui e le soddisfazioni che mi sta dando , ripagano tante cose ,compreso come sosteneva qualcuno , il suo dimostrare di non essere schiavo di niente e nessuno, o piú ignorantemente una stupida capra .
Amo la sua semplicità ed il suo sapere ,la sua gioventù e l imparare tanto da lui.
La sua goliardia nel mangiare una torta ..il suo essere diventato così uomo meraviglioso...
Una crostata per te che nella fretta di farla si è trasformata in un perfetto crumble con marmellata di ciliege e tanta frutta rossa a ricoprire ..fresca vivace ..come te ...grazie dal cuore  dolce figlio...



            Ingredienti per una crostata di circa 22cm
 

PER LA FROLLA  
burro ,200 g
farina 300 g ,se volete anche di farro
4 tuorli
zucchero a velo ,200  g
sale ,un pizzico

Marmellata di ciliege ,o a vostro piacimento
frutti rossi freschi ,ciliege ,fragole ,lamponi


         Procedura

Impastate la frolla secondo indicazioni della ricetta sul blog ,pasta frolla integrale se volete con farina integrale o di farro .
Lasciate riposare in frigo per almeno un ora la pasta .
Lavate bene la frutta e tagliatela in parti più o meno uguali.

Riprendete la frolla e dividetela in due parti uguali circa .
Con la prima parte formate un disco di circa 22 cm con il quale andrete a coprire una teglia apribile della stessa misura
Con i rebbi di una forchetta bucherellate la frolla coprite con carta da forno e ponete sopra del riso o le.biglie per cottura .
Cuocete in forno caldo a 180 per circa quindici minuti .
Togliete dal forno e lasciate raffreddare ,quindi con due terzi della pasta rimasta create delle.briciole più o meno grosse che andrete a spargere sopra la marmellata spalmata precedentemente sul disco di frolla cotta .
Rimettete qualche minuto in  forno e nel contempo stendete la pasta rimasta e tagliatela a forma di piccole mezzelune che cuocerete per dieci minuti in forno dopo aver tolto la crostata.
Fate raffreddare il tutto e procedete a guarnire  con la frutta fresca la superficie della crostata e con i piccoli biscotti create un disegno esterno.
Se volete potete cospargere di zucchero a velo

Buon appetito


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lunedì 5 giugno 2017

CROSTATINE CON FARINA DI FARRO , FORMAGGIO E CONFETTURA



Il tempo e le ore trascorrono così veloci che spesso non mi ritrovo un minuto neppure per pubblicare una ricetta , ma ultimamente ,cosa ancor più grave nemmeno per cucinare.
Sarà il primo caldo di stagione , sarà che mi viene voglia di mangiare solo appetitose e fresche insalate ..sarà ..chi lo sa?
Penso che i periodi non sono tutti uguali per me e credo per nessuno.
E quando mi sento così , ringrazio ancora di piú di averti accanto , perchè con il tuo fare laconico ,mi rassereni sempre dicendomi che ci si sfama anche con una fetta di pane ed olio ..magari adesso che ci sono ,con un pò di pomodoro.
Però se ho bisogno di rilassarmi un po' , niente è paragonabile alla cucina di un dolcetto.
La farina di farro della Garfagnana...e le crostatine per la nostra colazione...

                         INGREDIENTI PER 8 CROSTATINE


  1. 125 g farina 00
    1. farina di farro ,125g
    2. uova ,1 grande
    3. burro ,160g
    4. zucchero semolato 120g
    5. sale ,un pizzico
    Per il ripieno


    1. formaggio molle tipo robiola ,100g
    2. formaggio.Philadelphia 100 g
    3. confettura fragole o ciliege , 300g
    4. confettura albicocca 200 g
    5. ciliege , albicocche
    6. un cucchiaio di zucchero a velo

    Preparazione frolla

    Nel mixer mescolate il burro morbido alla farina di grano e farro precedentemente amalgamate , poi unite lo zucchero e l uovo ,infine il pizzico di sale .
    Lavorate velocemente e formate una palla che metterete in frigo per almeno un ora all`interno di un piatto coperta .
    Imburrate ed infarinate gli stampini da crostata ,e trascorsa l ora in frigo riprendete la pasta .
    Dividetela in otto porzioni e stendete ciascuna di esse in uno stampino.
    Coprite ciascuna base della crostata con carta da forno ,e sopra di essa andate a mettere del riso o le apposite sfere di porcellana per la cottura .
    Questo servirà a non fare gonfiare i dolci .

    Cuocete in forno caldo a 180 statico per circa trenta minuti ,dopodiché togliete dal forno e lasciate raffreddare.

    Preparare un mix con i formaggi ed il cucchiaio di zucchero e con il composto rivestite la metà delle crostatine ,mentre l altra metà andrete a riempire con le marmellate.
    Decorate con frutta a pezzetti, fiori edibili e piccole foglie di menta .

    BUON APPETITO




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    mercoledì 31 maggio 2017

    IL LIMONCELLO



    I limoni erano cinque , precisamente quelli avanzati dalla mia marmellata o confettura  ,e precisamente quei cinque limoni , li ho utilizzati per il limoncello che oggi dopo ben 70!!! e dico 70 giorni ho travasato nelle bottiglie.
    Esattamente in questa primavera inoltrata , il limoncello  è pronto da mettere in ghiaccio e sorseggiare nelle di serate calde nel terrazzo , quando il vento scompiglia i capelli , ma si ha bisogno anche di qualcosa di forte a risvegliarci i sensi dopo giornate di caldo e lavoro.
    Alterneremo liquirizia e limoncello . 
    Certo non ogni giorno , ma magari in quelle sere in cui gli amici ci aiutano a trascorrere momenti da ricordare ..

    Armatevi allora di pazienza , perché la procedura è semplice , ma i tempi di attesa sono lunghi..






    INGREDIENTI  PER CIRCA DUE LITRI DI LIQUORE

    1. limoni , 5 medi
    2. alcool puro , 500 ml
    3. zucchero semolato , 600 g
    4. acqua naturale , 750 ml

    Per prima cosa lavate bene i limoni e cominciate a sbucciarli , togliendo la buccia senza prelevare la parte bianca e se avete la possibilità prendete anche tre o quattro foglie e lavatele bene .

    Ponete le scorze all'interno di una caraffa ricoperte con l'alcool ,chiudete e lasciate a macerare assieme alle foglie per 30 giorni 

    .



    Trascorsi i trenta giorni , preparate lo sciroppo di acqua con zucchero facendo bollire l'acqua e aggiungendo la quantità di zucchero .
    Non appena lo zucchero si sarà completamente sciolto nell'acqua , spegnete la fiamma e lasciate raffreddare .
    Una volta raffreddato aggiungete lo sciroppo all'alcool e alle scorze.
    Lasciate ancora il tutto a macerare per ulteriori 40 giorni .



    Trascorsi i quali , filtrate il tutto e travasate in bottiglie idonee per essere conservate nel freezer .
    Servite ghiacciato.



    In questo caso..
    BUONA BEVUTA 



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    lunedì 29 maggio 2017

    TORTA DI ROSE E LA NASCITA DI ANDREA



    Il lunedì inizia sempre con una lentezza diversa , sorda e sorniona ..
    Apro gli occhi quando la luce del sole passa attraverso le fessure delle imposte , e quasi meccanicamente controllo l'ora nel cellulare sotto carica ,sopra il comodino ..
    A volte messaggi non letti della sera prima lampeggiano ancora per ricordarmi di aprirli , Cristina e la sua sempre presente buonanotte , o magari Evita e le nostre chiacchierate ..
    Stamani  invece un messaggio delle prime ore dell'alba annunciava una stupenda nascita . Andrea è nato intorno alle sei , un viso bellissimo all'apparenza gommoso ed impaurito .. nelle parole leggo l'entusiasmo del padre , Gianmarco .
    Decido che voglio andare a vederlo presto , stasera stessa .
    A volte si è genitori , zii , nonni pur non essendolo , perché certi legami ed affetti ti rendono partecipe e ti coinvolgono ancora più delle parentele .
    Mamma Alice è  già in splendida forma e la vista di Andrea e del padre  mi ha emozionata..
    Un piccolo cucciolo in un apparente enorme lettino , minuscole dita , viso perfetto , seppur il parto sia avvenuto   poche ore prima..
    Mi guardi e mi dici ...quanto è piccolo...avrei voglia di stringerlo e prenderlo in braccio !!!
    Alice mi esorta a stargli vicino , ma lo farò quando saranno a casa tranquilli e avranno meno addosso i pesi di stanchezza , entusiasmo e chissà quante altre emozioni .
    A te , Andrea  ,dedico la mia torta di rose ed un immenso benvenuto , alla tua mamma e al tuo babbo tanta forza e coraggio per questa loro nuova meravigliosa avventura...


    INGREDIENTI PER 1 TORTA DI 24 CM DI DIAMETRO

    1. farina 00 , 350 g
    2. uova , 3 tuorli
    3. olio extra vergine di oliva , 30 g
    4. lievito di birra , 1 cubetto
    5. latte ,150 g
    6. zucchero semolato , 20 g
    7. scorza di 1 limone 
    8. sale , 1 pizzico
    Per farcire

    1. burro a temperatura ambiente , 120 g
    2. zucchero semolato , 100g 
    3. zucchero a velo 2 cucchiai
    4. mezzo limone , succo 


    Sbucciate il limone e prelevate la scorza , facendo attenzione a non prendere la parte bianca .
    Tritatela finemente e mescolatela allo zucchero.
    Sciogliete il lievito di birra nel latte .
    Sbattete le uova e diluitele con il composto di latte e lievito , cominciate ad aggiungere la farina .


    Mescolate bene ed infine mettete il pizzico di sale .
    Formate una palla con l'impasto e stendetela tra due fogli di carta da forno.



    Togliete il  foglio  superiore ,dopo che avrete dato la forma di un rettangolo alla pasta .
    Fate intanto una crema con il burro e lo zucchero , quindi spalmatela bene sopra il rettangolo di pasta .
    Avvolgete a cilindro e tagliate con un coltello a lame affilate delle rotelle di circa 4 cm di altezza .
    Imburrate ed infarinate una teglia rotonda , poi disponete le "rose " di pasta all'interno della teglia , abbastanza distanti perchè nella lievitazione tenderanno ad avvicinarsi tra loro  (circa 1 cm).


    Fate lievitare per  1 ora , 1 ora e mezza quindi cuocete in forno caldo per circa trenta minuti a 180° .




    Mentre la torta si raffredda , preparate zucchero e limone impastando per creare la glassa con la quale andrete a decorare le rose di pasta .

    Servite per colazione merenda o come dessert .
    Si conserva bene due o tre giorni anche fuori dal frigo , coperto con carta alluminio o pellicola per evitare che la superficie si secchi troppo.


    BUON APPETITO 



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    giovedì 25 maggio 2017

    TORTA SALATA CON PEPERONI E ZUCCHINE E QUALCHE DADO DI PROVOLA



    Quando ho voglia di colore mi butto sempre nell'acquisto di verdure , e nello specifico sgargianti peperoni , rossi e gialli .
    Un ortaggio che adoro , come quasi la totalità di questa categoria di cibo , e li uso dagli antipasti al dolce , dolce si  ...nel caso si tratti ad esempio di una suprema marmellata   da utilizzare su formaggi molli e stagionati .
    Come buon antipasto , questa torta salata , può tranquillamente fungere da piatto unico , perché contiene tutto quello di cui abbiamo bisogno e anche di più.
    La burrosa pasta sfoglia , le verdure , formaggio , buon olio extra vergine di oliva e qualche erba aromatica ..
    Delle rose variopinte nel mese di maggio non guastano neppure a tavola se poi sono fatte di dolci verdure..ancora meglio

    INGREDIENTI PER UNA TORTA SALATA DA 22/24 CM

    1. Pasta sfoglia rotonda , 1
    2. peperoni rossi , 2
    3. peperone giallo 1
    4. zucchine lunghe , 2
    5. provola , 1 piccola non affumicata
    6. olio extra vergine di oliva 
    7. sale , pepe
    8. timo fresco



    Pulite e lavate bene i peperoni , io ho usato quelli lunghi e divideteli a metà.
    Togliete i semi dal loro interno e la parte bianca , quindi divideteli ancora a metà , in falde regolari.



    Disponeteli sopra una teglia ricoperta di carta da forno e fateli cuocere per venti minuti a 180° in forno statico .
    Nel frattempo rivestite una teglia rotonda con carta  da forno e posizionatevi la pasta sfoglia bucherellate con i rebbi di una forchetta .

    Tagliate anche le zucchine dopo averle ben lavate per lungo in fettine molto sottili.

    .
    Con il formaggio preparate dei pezzetti regolari.
    Appena trascorsi i minuti previsti , togliete dal forno i peperoni.
    Stendete le falde sopra ad un tagliere di legno, e sopra ciascuna di esse , posizionate la fetta di zucchina ed il pezzetto di formaggio , arrotolate e mettete il rotolo sopra la pasta sfoglia partendo dall'esterno e cercando di far combaciare le estremità con il bordo della sfoglia per evitare che in cottura le "rose" si aprano.


     Verranno rose più o meno grandi , anche se avrete cercato di fare le falde regolari .
    Una volta finite le verdure condite con sale , olio pepe e rametti di timo.


    Rimettete in forno caldo per circa 40 minuti .
    Avendo utilizzato una teglia più piccola ho ricavato dagli avanzi della pasta sfoglia , delle losanghe con le quali ho fasciato dei wurstel al formaggio.
    Ho messo in forno anche questi con sopra un filo di olio e semi di papavero..



    Ho servito entrambe le pietanze calde ..


     BUON APPETITO




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    martedì 23 maggio 2017

    CROSTATA MORBIDA DI RICOTTA CON LA "ERRE" INCISIVA COME QUELLA DEGLI STUPENDI SICILIANI


    Primavera inoltrata è sinonimo di erba falciata , di colori che si rinnovano ogni giorno , di profumi particolari e di allergie .
    Di suoni , il garrire delle rondini che tornano nei cieli dopo un lungo viaggio , quello di traghetti che partono per un posto di villeggiatura .
    Già da qualche giorno , mastico quel mio orribile inglese con i turisti che stanno cominciando ad arrivare , amanti della Toscana e delle sue tradizioni .
    Se ad un Americano dite Toscana , vi guarderà commosso e conoscerà benissimo quel paese piuttosto che un altro  ,e vi risponderà affascinato .
    Sotto i primi raggi cocenti del sole , durante il mercato settimanale , spesso mi incantavo da piccola, a guardare "gli stranieri " così come  li definiva la nonna , che con un cesto di vimini in mano ed un largo cappellone di paglia , si dimenavano tra i banchi di ambulanti cercando di fare più provviste possibile di tutto quello che era cibo della Toscana .
    Pecorini , cantucci , porchetta e vino del luogo.
    Questa cosa non è cambiata e mi piace incontrarli per ammirare ancora oggi quell'aria affascinata e lo sguardo entusiasta in ciascuno di loro che incontro.
    Con lo stesso interesse e curiosità , mi sono avvicinata alla Sicilia .
    Come tutto il sud , che adoro , non delude mai le aspettative di chi vi si reca .
    Giornate meravigliose , piene di sole , di immagini che riempiono gli occhi , di arte che sembra spagliare e di voci che si accavallano .
    Il mare , la gente , la vita leggermente più lenta di quella in Toscana, che rende tutto ovattato .
    Dopo le nostre lunghe camminate e nuotate in mare non c'era niente di meglio che una bella merenda con dei cannoli , di quelli con la " rricotta "con una erre incisiva , con la cialda ricoperta di cioccolato e magari appena fritta ..
    Seduti ad un tavolino del bar centrale di Noto , osservavo il lento passare dei miei pensieri , ed ogni volta che il profumo di ricotta mi torna in mente , altro non posso che cucinare una bella crostata.
    La preparazione del cannolo , seppure abbia cucinato alcune  volte questi dolci , è abbastanza lunga e laboriosa , per cui avendo a disposizione poco tempo , ripiego in una superba crostata veloce e buonissima che in estate può tranquillamente sostituire un semifreddo se preparata in anticipo e tenuta in frigorifero , con il vantaggio di essere enormemente semplice e veloce da preparare e , il che non guasta mai , anche salutare , dato che per esempio , nella frolla non si fa uso di burro ma solo di olio di arachide..., la farina è la macinata a pietra n 2..


    INGREDIENTI

    PER LA FROLLA 
    uova , 1
    zucchero semolato , 150 g
    olio di semi di arachide , 100 g 
    farina 2 , 300 g
    limone , il succo di mezzo frutto
    lievito per dolci, mezza bustina 
    vanillina 

    PER LA CREMA DI RICOTTA

    ricotta fresca , 500 g
    uova , 2
    zucchero a velo , 70 g
    limone , scorza di un frutto




    Per prima cosa preparate la frolla .
    Lavorate a spuma ben gonfia , l'uovo con lo zucchero , aggiungete l'olio di semi , il succo del limone e a poco a poco la farina mescolata al lievito e vanillina  .
    Fate amalgamare bene e una volta fatta una palla con l'impasto , riporlo in frigorifero , il tempo di fare la crema per la crostata.

    Sgocciolate bene la ricotta , unitela allo zucchero a velo , aggiungete le scorze del limone e le uova .
    Fate un composto cremoso e mettete in frigo.
    Riprendete la pasta e stendetela in una teglia imburrata ed infarinata , di circa 18/20 di diametro.



    Bucherellate bene con i rebbi di una forchetta , e accendete il forno a 180° in modalità statica .
    Intanto riprendete la crema di ricotta e versatela delicatamente sopra la base di frolla .



    Infornate a media altezza e lasciate cuocere per circa 35 / 40 minuti .
    Spegnete il forno e lasciate raffreddare all'interno la crostata che sarà leggermente scurita in superficie.


    Toglietela dal forno e lasciatela ulteriormente raffreddare e trascorsa un 'oretta , cospargetela di zucchero a velo.




    Assaggiatela così , e poi mettetela in frigo dove potrete conservarla fino a due giorni ...




    Appena tolta dal forno non impressionatevi se la crema sembrerà poco densa , raffreddandosi si compatterà bene e tagliando la crostata avrete questa vista.





    Buonissima sia calda che fredda ...

    BUON APPETITO



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    domenica 21 maggio 2017

    PANZANELLA E TONNO AL RITORNO DI UNA BREVE GITA ALLA SCOPERTA DELLA GARFAGNANA



    Ho già avuto modo di raccontarvi questo piatto povero tipico della mia Toscana , la Panzanella , che riesce bene  solo con gli ortaggi appena colti dall'orto del nonno ... questo era ciò che mi sentivo sempre dire dalla nonna , quando  ,per prepararla usava del pane raffermo conservato all'interno di un sacchetto di cotone nella madia , e  poi cipolle rosse , basilico coltivato nel vaso sul terrazzo , se c'era qualche pomodoro maturo.
    Adesso la mia si è arricchita di tante altre verdure , a volte di mozzarella fresca e in questo caso di tonno sminuzzato , in realtà però , non ricalca nemmeno un po' il sapore di quella con la quale sono cresciuta .
    Aveva il sapore delle mani della nonna che strizzava il pane forte sopra l'acquaio di vecchio granito , aveva il sapore del sudore del nonno nel  coltivare gli ortaggi , dei giorni spensierati sotto un sole che non era malato e scaldava molto di più.
    Sempre alla ricerca di conoscere tutto quello che posso della mia terra e non solo , mi ero prefissata di esplorare anche parte della Toscana che non ho ancora mai visto , così approfittando di due giorni di ferie , ci siamo regalati un giorno in Garfagnana .
    Da piccola vi era una parente dei vicini di casa che spesso veniva a far loro visita , che vi abitava precisamente nella zona di Barga , e dava una mano ai fratelli proprietari di un albergo negli Appennini .
    Conoscevo quindi queste zone , per sentito dire , e mi sembrava , già dai racconti che non facessero neppure parte , per quanto diverse , della nostra regione .
    Il territorio che ci ha accolti mi ha affascinato per quanto , per certi aspetti  ,sia simile al paesaggio alpino , con boschi immensi di castagni e faggi , abitazioni dal colore di roccia scura e piccoli paesi arroccati , quasi inespugnabili , come il primo che ci appare sulla sinistra della strada , quasi invisibile e nascosto ..il navigatore ci dice che si tratta di Lucchio .



    La strada per raggiungerlo è quasi prevalentemente percorribile a piedi , ormai è un paese fantasma , perché gli abitanti hanno lasciato questi luoghi scomodi e disagiati , nonostante per tanto tempo siano invece stati rifugio comodo e sicuro .
    Una leggenda dice che vi fossero fantasmi e vecchie streghe , una fontana con acqua magica e che fosse talmente irto che , alle galline venisse attaccato un sacchetto in fondo alle piume in modo che , nel deporre le uova queste cadessero nel sacchetto e non rotolassero a valle.
    Continuiamo per la strada ombrosa , vogliamo raggiungere la Garfagnana ed il suo "capoluogo" Castelnuovo , per l'ora di pranzo.






    Le previsioni mettevano pioggia con allerta nel nord della Toscana , ma ad  accoglierci c'è un sole caldo che illumina e riflette ombre e giochi d'acqua del fiume in questo piccolo borgo conservato benissimo e ricco di facciate dai colori anche sgargianti , penso che assieme alla roccia tipica , le facciate colorate siano state influenzate dalla moda dei paesi della costa versiliana , non molto distante da qui .
    La particolarità di questo posto è la vita che scorre lenta , l'aria che respiri tipicamente fine della montagna e la vicinanza al mare , considerato che Forte dei Marmi è citato nei cartelli stradali a tutti gli incroci .
    Non ricordavo che qui vi fosse stato governatore Ludovico Ariosto , che non amava particolarmente questa terra , impaurito forse dalla durezza dei posti e degli abitanti che si sono sempre arrangiati da soli per combattere , isolamento , natura a volte ostile e povertà.
    Adesso già incontriamo turisti affascinati e decidiamo di entrare nel paese alla ricerca di qualcosa da mangiare .



    Ogni evento è ricordato , e giustamente fatto conoscere e condiviso.



    Già all'inizio del piccolo corso , mi rendo conto di quanta bellezza abbiamo intorno , e di quanto a volte andiamo a cercare altrove senza considerare che a poca distanza  da noi abbiamo posti veramente unici.






    Percorriamo un pezzetto di strada e ci ritroviamo davanti ad un locale sotto un loggiato , ci fermiamo per mangiare , e miracolosamente vi sono anche dei banchi allestiti dai produttori artigianali del posto , che nell'attesa prendo di mira con la mia macchina fotografica decidendo che cosa portarmi a casa di tutto quello che vedo .










    Il farro e le sue farine la fanno da padrone .
    Questo cereale , per tanto tempo discriminato , adesso è tornato molto di moda .
    Già presente come coltivazione nell'antica Mesopotamia , Siria ed Egitto , lo era anche nella Garfagnana dove oggi è un prodotto IGP , e assieme alla castagna e funghi , rappresenta un icona di queste zone .
    E' stato presumibilmente , unico sostegno di questi paesi nei momenti di guerre e battaglie .
    La moderna industria ne fa uso attualmente per la produzione di pasta , biscotti  ,torte e gallette .




    Non mancano altri legumi...



    Conserve , marmellate e mieli succulenti.





    E chiaramente forme di formaggio , di produzione locale che emanano un profumo da far venire l'acquolina in bocca , giacché è ora di pranzo ed il mio stomaco reclama .
    La piccola trattoria , semplice e pulita , ci accoglie con un'aria di altri tempi , saranno i perlinati che coprono le pareti , le tovagliette a quadri di colore rosso  , il vino sopra i tavoli servito nelle classiche bottiglie da osteria .
    Ordino una minestra di farro , non posso fare altrimenti.



    Credo che la cucinerò anche a casa , è sorprendentemente semplice e molto saporita , al suo interno , fagioli rossi , e pezzetti di patate  e tanta storia di quella che si tramanda di generazione in generazione .
    Il proprietario mi racconta che il locale era dei nonni e ancora prima dei bisnonni e che la minestra di farro viene fatta ancora con quella  ricetta .
    Percorriamo dopo pranzo altre   piccole viuzze .




    Tanti i negozi e molto forniti.
    Tanta anche la cura e l'attenzione ai particolari ..



    Alle pareti , qualcuno si è inventato anche la coltivazione di piante aromatiche in vecchie bottiglie di plastica , è proprio vero che questa gente ha una marcia in più.

    Ovunque noto cassettine con piante di ortaggi , forse aspettano di essere trapiantate perché probabilmente le condizioni metereologiche ancora qui impongono di aspettare .


    Decidiamo di ripartire verso un altra località poco lontano , Vagli ed il suo  particolare lago...





    A presto Castelnuovo , chissà se e quando ci rivedremo....

    La strada per il piccolo paese di Vagli e tortuosa e erta , costeggiata da pareti rocciose e una vegetazione rigogliosa e colorata .



    Il lago , ebbe un origine artificiale nel senso che fu formato dallo sbarramento di un fiume , l'Edron , e non ha niente di particolare se non il fatto che sotto le sue acque , vi sono i resti di due piccoli paesi ,Piari ed Anguillaia che riemergono soltanto ogni qualvolta le acque vengano fatte defluire ed il lago svuotato per interventi eccezionali di manutenzione .
    Credo sia uno spettacolo unico nel suo genere  , ma difficilmente visibile agli occhi dei molti curiosi che chiedono quando , il lago verrà appunto svuotato per godere di questo fascino .
    L'ultima volta che si sono visti i paesi risale all'incirca ai primi anni del novanta .



    La diga si presenta così ed il lago dietro ricorda molto quelli alpini del nord  Italia.
    Ci fermiamo poco , perché il tempo sembra cambiare repentinamente e vogliamo ancora visitare la Grotta del vento , ed il Ponte della Maddalena a pochi km da qui.



    Nel tornare a piedi al parcheggio mi colpisce questo piccolo anfratto con al suo interno l'immagine particolare  ,segno di devozione di questi abitanti alla Madonna .

    Il diluvio che si abbatte sul paese ci costringe a non visitare la grotta del vento anche perché la strada per arrivarvi è molto stretta , tanto che salendo ci si sente sospesi nel nulla e la grandinata che arriva ci fa fare un dietro front repentino, grotta del vento torneremo in altro momento .
    Lasciando le Alpi Apuane ci inoltriamo nel territorio della Lunigiana , completamente diverso da quello precedente .
    Luni , la città romana distrutta da invasioni barbariche , probabilmente ha dato il nome a queste zone , conosciute anche per il Ponte della Maddalena , altrimenti detto Ponte del diavolo ,  un antica medioevale costruzione imponente che affascina per la forma e la struttura , quasi un capolavoro per quei tempi.



    Fotografato sotto la pioggia , acquista pur sempre tanto fascino , anche se nei giorni pieni di sole , i riflessi ed i giochi di luce che crea con l'acqua sono uno spettacolo affascinante ed imperdibile..






    Immagino quante carrozze lo abbiano percorso e quanti piedi abbiano calpestato quelle pietre , adesso rese scivolose dalla pioggia battente ed all'erba che vi è cresciuta sopra .
    Non paga dalla vista , decido di percorrere un piccolo pezzetto e mi rendo conto di quanto sia alto .



    Chissà se i cavalli al loro passaggio avranno avuto timore nel riscendere lentamente ..





    La pioggia non accenna a diminuire , torniamo a casa e per strada attraversiamo  paesi come Altopascio , Capannori , in prossimità di Lucca per poi tornare in autostrada direzione Firenze .
    Penso alla cena e mi viene in mente una bella panzanella arricchita di tonno e tante verdure , foglie di basilico ed olio in onore ed emblema di questa giornata all'insegna di una Toscana tutta da vivere e scoprire ..



    INGREDIENTI PER DUE PERSONE

    1. pane raffermo , 160
    2. pomodori maturi , 2 medi
    3. cetriolo , 1
    4. cipolla rossa , 1
    5. carote , 1
    6. foglie di basilico , una decina 
    7. tonno sottolio , 160 g circa 
    8. olio extra vergine di oliva 
    9. sale , pepe
    10. aceto , se gradito
    TEMPO DI PREPARAZIONE 
    Dieci minuti di ammollo per il pane.
    Dieci minuti per la preparazione delle verdure .
    1 Ora per il riposo del pane con le verdure -
    TOTALE 1 ORA E VENTI CIRCA 



    Spezzate il pane raffermo in pezzi non troppo piccoli e metteteli a bagno in un recipiente con acqua fredda .
    lasciate il pane in ammollo per circa dieci minuti , durante i quali preparerete le verdure , pulendole ed affettandole bene .
    Strizzate il pane e ponetelo all'interno di una scolapasta .



    Mettete le verdure dentro ad una casseruola , aggiungete il tonno gocciolato e sminuzzato quindi il pane ben strizzato .
    Amalgamate il tutto , completate con basilico fresco e sale pepe .
    Ungete con abbondante olio e lasciate riposare il tutto per almeno un ora per dare modo al pane di assorbire sapore e profumo .
    BUON APPETITO ...



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