mercoledì 1 agosto 2018

CAPONATA DI MELANZANE (ALLA MIA MANIERA..)



Sono da poco tornata dalla Calabria , e già sogno di nuovo quel mare ..
Lì il mare non è quello chiassoso , rumoroso , di file di ombrelloni attaccati l'uno all'altro che devi stare attenta a muoverti , e , a meno che tu non lo voglia , raramente ci fermiamo in quelle spiagge lunghissime , dove la sabbia ti ustiona i piedi e ti si attacca alla pelle.
Li , dove sei nato , il mare è quello degli Dei , quello che si affaccia sulla Grecia e se ti fermi a pensare e a fissare lo sguardo fermo sull'orizzonte ci sta che scorgi l'isola di Rodi ..
Probabilmente Omero , nel descrivere i suoi paesaggi ha pensato anche a questo.
Lì il mare , non è per noi , il solito tran tran , del sole , bagno doccia , sole , bagno doccia , ma per quanto ci è possibile , maciniamo chilometri e chilometri alla ricerca di posti perduti, o piccoli paesi dimenticati , giacché la Calabria è una , se non la prima , delle regioni con il più alto numero di paesi abbandonati .
Non è raro che mentre camminiamo per i borghi della splendida Scilla , io senta il canto delle sirene di Ulisse ed il vociare dei pescatori alla conquista dell'ennesimo pesce spada .
Così come è usuale che la pelle si impregni di profumi di mirto , finocchietto selvatico ed origano , di cui la terra abbonda .
Il mare poi , è uno spazio sconfinato dove , insieme al colore turchese e cristallino , emerge il grigio degli scogli modellati dal vento , ed il verde della natura , degli alberi che vivono a pochi metri dal mare , così che  l'effetto meraviglioso che  si viene a creare, è quello di una  linea di continuazione ininterrotta tra terra , mare e cielo.
Dopo un tuffo rigenerante ci avventuriamo nell'entroterra , alla ricerca  del piccolo paese di Bova ,  alle porte  orientali dell'Aspromonte , facente parte del territorio Reggino.







Bova ha circa 450 abitanti ed è uno dei borghi più belli d'Italia . Mangiamo  in un piccolo alimentari appena poco distante dal Comune nella splendida piazzetta , dove una giovane donna con marito e figli piccoli al cospetto , ci prepara dei deliziosi panini che accompagniamo con una birra fresca , il piccante non manca mai , e vista la calura mi rifornisco anche di una bottiglietta di acqua ghiacciata , voglio arrivare in cima al paese  , a visitare ciò che resta del castello Normanno.
Nella piazzetta noto una bellissima locomotiva , discretamente conservata e incuriosita , vado a cercare il motivo di questa cosa , un tributo ai Bovesi , gran parte dei quali ha lavorato come ferrovieri.
Mi chiedo come sarà stato possibile sistemare una locomotiva di queste dimensioni in un paese così arroccato ed angusto..ma non ho risposta.

Mi colpiscono i particolari , le viuzze strette ed erte , i cartelli scritti in doppia lingua , perché questo piccolo borgo fa parte della cultura greca di Calabria , con una comunità di circa 13000 abitanti dislocati nelle vaste aree grecaniche , qui quasi tutte le contrade sono caratterizzate da nomi che derivano dal greco.



E resto affascinata  ,come spesso accade qui in Calabria dai contrasti di angoli perfettamente curati che si alternano a zone dove sembra essere passata la bomba atomica 












Come del resto il contrasto del clima torrido nell'entroterra e l'aria fresca che si respira invece a questa altezza , dove si può dire comincia l'Aspromonte ed arriva comunque la brezza del mare .





 Fiori bellissimi adornano questo angolo di Paradiso dove il silenzio è interrotto a tratti solo dal frinire delle cicale.
Finiamo il nostro giro , incontrando un nativo del posto , che da molti anni risiede al Nord , è lui che si occupa dei fiori , che ha ristrutturato la sua casetta e che con lo sguardo triste si affaccia al terrazzo panoramico e si perde nel mare ..



Da qui nei giorni di poca foschia è visibilissimo il Vulcano Etna..e non solo , ma uno spettacolo meraviglioso che ci offre gratuitamente la natura .
Ripartiamo ci aspetta il mare , ed i suoi profumi , quello del timo , del peperoncino appeso ovunque , dei capperi con i loro fiori bianchi che adornano dappertutto i vecchi muri scrostati..
Come non rielaborare con la mente  tutto questo mentre preparo la mia caponata di melanzana ..?




INGREDIENTI PER 4 PERSONE
  • melanzane , circa 400 g
  • cipolla di Tropea (o rossa ) 1
  • olive verdi sotto salamoia 
  • pomodorini datterini , circa 200 g
  • capperi sotto sale , 2 cucchiai
  • sedano , se lo gradite , 1 costola
  • timo
  • finocchietto selvatico
  • olio extra vergine di oliva
  • peperoncino 
  • aceto di vino , 3 cucchiai
  • zucchero , 1 cucchiaino 
  • sale 
  • olio di semi per friggere
PROCEDIMENTO






  1. Lava le melanzane e asciugale bene , poi tagliale a quadretti più o meno uguali
  2. Friggi le melanzane in abbondante olio bollente poi lasciale asciugare in una carta assorbente.
  3. Taglia a fette la cipolla e soffriggila con il sedano a pezzetti in poco olio di oliva per circa 5 minuti .
  4. Aggiungi i pomodorini tagliati a metà , i capperi lavati , le olive ed il finocchietto selvatico .
  5. Dopo cinque minuti , aggiungi anche le melanzane
  6. Fai cuocere lentamente ed insaporisci con sale e peperoncino fresco.
  7. Dopo che il tutto si è amalgamato ed insaporito , metti anche il timo e cinque minuti prima di togliere dalla cottura , unisci aceto e zucchero .
  8. Togli dal fuoco la caponata e lascia raffreddare .



Si conserva bene per qualche giorno in frigo , ma anche all'interno di barattolini di vetro ricoperta di olio..

BUON APPETITO !

A presto.., vi abbraccio forte a tutti....Silvia 
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giovedì 26 luglio 2018

SFOGLIATINE DOLCI CON MARMELLATA DI ALBICOCCA



L'estate quella vera , con il sole che consuma la pelle , gli abiti ed i pensieri , le rocce e la sabbia bollente , la calura che scompiglia i lineamenti ed i tratti del viso ,  non è  ancora realmente arrivata , benché  il mese di luglio stia quasi per terminare .
Abbiamo goduto di quindici giorni di mare meravigliosi nella , nostra Calabria , ormai nostra perché sento appartenermi profondamente per come mi lega a te .
Mi mancano i profumi , i colori , la gente ogni volta che risaliamo con una profonda tristezza nel cuore..
Mi manca quel condividere la gioia , il mare che solo in pochi conoscono di certi posti , i "frittini" per antipasto come sanno fare solo loro , e le cene con una vista nello Ionio da togliere il respiro.
Le nostre escursioni  ,nei paesi arroccati , desolati e ormai abbandonati , visto che la Calabria è la regione con il maggior numero di paesi fantasma,che  la nostra curiosità o piuttosto il nostro voler conoscere ci porta a visitare  .
Il vento che scompiglia i capelli e porta con se la salsedine ,  le rovine di una civiltà greca che si percepisce ovunque ancora adesso ,  dove in alcune zone si parla grecanico a tutt'oggi.
Non abbiamo condiviso niente nei social , perché a noi piace pensare la vacanza e viverla nel momento in cui la possiamo godere e perché certe cose sono solo nostre .
Ma appena tornerà la voglia di rimettermi ai fornelli con entusiasmo e di scrivere qualcosa come un'addetta attenta di una rivista di viaggi , allora vi farò conoscere tante piccole perle di questa splendida regione che , nonostante tutto ciò che si dica , ha molto ancora in serbo da offrire.
L'amore soprattutto , in ogni sua forma , ed in particolare l'attaccamento alle proprie radici , agli usi ,dove niente è lasciato al caso se non gli occhi di qualcuno seduto sul pianerottolo di casa , rassegnato ad una vita che forse avrebbe voluto diversa ..
Qualcosa di velocissimo da preparare per alternare biscotti e torte a colazione .
Delle sfoglie ripiene di marmellata , quella di albicocche.
L'avevo preparata una sera appena rientrati da casa di mio suocero e della sua compagna .
Nel loro giardino , un albero di questo frutto si erge  maestoso ,guardando il mare .
E forse sarà quella brezza leggera o il sole che lo scalda per larga parte del giorno a rendere i frutti così speciali tanto da non volerne buttare via nemmeno un piccolo pezzo e confezionare i più maturi in una marmellata degna di nota..



INGREDIENTI PER CIRCA DIECI SFOGLIATINE

  • pasta sfoglia rotonda , 1 rotolo
  • marmellata di albicocche qualche cucchiaio
  • zucchero semolato 2 cucchiai circa 



PREPARAZIONE

  1. Stendi la pasta sfoglia dopo averla tolta dal frigo almeno da cinque minuti
  2. Con un bicchiere o una tazza , ritaglia dei dischi
  3. Poni al centro la marmellata di albicocche ed una spolverata di zucchero
  4. Accendi il forno alla massima temperatura



  1. Piega i dischi a metà e chiudili facendo una leggera pressione ai bordi con le dita 
  2. Sistema la carta da forno in una teglia e disponi le sfoglie
  3. Spolvera con abbondante zucchero ed inforna 
  4. Cuoci per circa dieci minuti  controllando spesso il colore esterno che deve diventare abbastanza scuro
  5. Togli dal forno e lascia raffreddare 


 
BUON APPETITO !

Ottimi per la colazione ma anche per una ghiotta merenda !
A presto , un caro abbraccio , in particolare a tutti coloro che mi seguono con tanto affetto !

Silvia



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domenica 22 luglio 2018

FIORI DI ZUCCA FRITTI NELLA PASTA DI PANE


Le foglie delle zucche cominciano a sbiadirsi e dal loro colore originale , verde vivo con delle piccole macchioline bianche , stanno assumendo un colore tutto bianco simbolo probabilmente di qualche malattia fungina.
Abbiamo scelto di farle leggermente ammalare piuttosto che riempirle di veleni e fitofarmaci , altrimenti perdevamo il senso del nostro fare orto .
Comunque , continuo a raccogliere ogni giorno abbastanza verdura , tanta che basta per averla in dispensa e non comprarla come facevo di norma .
Ci sono cose poi , appunto come le zucchine , che nel periodo della loro massima produzione , riempiono il cestino e mi invento di continuo  soluzioni culinarie per come poterne usufruire.
Difficilmente utilizzo la sola bollitura , anche perché il fiore prevede pochi modi per la sua preparazione e tra questi non quello di essere cotto nell'acqua !
Ma , invece di spulciare nei tanti ricettari a disposizione , ascolto consigli e sapienze delle mie  clienti speciali , che oltre all'affetto mi regalano tanto altro , esperienza e sapere.
Fiori di zucca alla mano , e via delle "zeppoline" , così le chiama l'amico ristoratore napoletano , da leccarsi i baffi e le dita non appena purtroppo le avrete terminate ..
La preparazione è molto semplice , serve soltanto  un po' di pazienza nell'aspettare che il lievito faccia il suo lavoro.
Indicativamente vi do le quantità, per una quindicina di zeppole ai fiori di zucca !



INGREDIENTI PER 15 ZEPPOLE CIRCA 

  • fiori di zucca , una decina puliti
  • farina Manitoba , 300 g
  • acqua 150 ml
  • zucchero , mezzo cucchiaino 
  • lievito di birra fresco 15 g 
  • sale , pepe nero
  • olio di arachide per la frittura

PREPARAZIONE 

  1. Lava bene i fiori di zucca e togli il pistillo all'interno
  2. Fai asciugare sopra un panno di cotone
  3. Sciogli il lievito nell'acqua e zucchero .
  4. Aggiungi gradatamente la farina fino ad avere un composto abbastanza molle 
  5. Unisci i fiori di zucca tagliati a coltello, sale e pepe nero.
  6. Copri la ciotola con della pellicola e lascia riposare il composto per un paio di ore .


  1. Trascorso il tempo , riprendi l'impasto e se necessario  aggiungi ulteriore farina , deve risultare cremoso ma non troppo liquido ne duro.
  2. Scalda l'olio in una apposita padella antiaderente , tanto che la padella sia quasi piena (conviene quindi una padella piccola ma piena di olio , questo farà si che la frittella di fiori ne assorbirà poco..)
  3. Fai la prova con una piccolissima quantità di impasto , se mettendolo nell'olio comincia a sfrigolare e venire a galla , l'olio è pronto
  4. Con un cucchiaio versa la quantità di una zeppola e friggi fino a che la frittella non sarà dorata .
  5. Lascia asciugare in un piatto con carta assorbente e sale leggermente in superficie
  6. Procedi fino alla fine dell'impasto 
  7. Servi calde 



BUON APPETITO !



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venerdì 20 luglio 2018

CROSTATINE SALATE CON PROSCIUTTO TOSCANO DOP


Mi chiedo spesso , quando cucino , a quale epoca possano risalire certi alimenti , bevande che utilizzo  ed incuriosita magari , apro la pagina  di Google e mi informo su quello che al momento mi gira nella testa .
Quando ero piccola , specialmente nelle case di campagna difficilmente ad un Toscano doc , poteva mancare , appeso ai soffitti delle cantine , un prosciutto e qualche altro salume .
Il maiale si spezzava d'inverno , la salatura avveniva in ambienti freddi ed il norcino finiva di preparare a tarda notte  i vari pezzi  salati , ed una volta terminato , le donne di casa  mettevano a cuocere le costole del maiale e le prime salsicce , sapientemente confezionate con aromi e spezie.
Ricordo il freddo , l'odore di aglio che aleggiava nelle stanze , il fumo che usciva dal camino , e la febbre dei giorni a seguire per il freddo preso , quando con mia sorella venivamo comandate dal norcino ed aiutante .
Portavamo aglio , sale , pepe , legna da ardere per cuocere la soprassata nel pentolone fuori e pur di non perdermi nessun passaggio non importava se il freddo mi entrava dentro fino alle ossa .
Il prosciutto lo cominciavamo a mangiare verso l'autunno successivo dopo un 'accurata stagionatura e dopo che avevamo terminato la spalla  .
A Cibus di Parma ho rivissuto i vari passaggi per la preparazione del prosciutto toscano DOP , sapientemente illustrati dal Presidente del Consorzio.




Una montagna di fette di prosciutto ci ha accolte e sorprese..



Tutto ruotava attorno a quello che secondo me rappresenta il re dei salumi ed era praticamente impossibile non essere rapiti dalla sua storia , dall'odore , ed il sapore soprattutto quando ad interpretarlo magistralmente in una splendida ricetta , è stato lo chef Vallini -




La sua grandezza , oltre che nella bravura , sta nella semplicità di esposizione e soprattutto nell'elaborare prodotti semplici e renderli ancora migliori .
Il Prosciutto  Toscano DOP nasce chiaramente  in Toscana , dove probabilmente già si usava farlo ai tempi degli Etruschi , ma è con i Medici che si hanno le prime regolamentazioni in tutte le fasi della sua lavorazione ..
Mi piace pensare che il prosciutto venga spillato..e cioè che si  controlli  la sua stagionatura attraverso delle piccole stecche di legno infilate nella carne . 
 In base al profumo ed al fatto che fuoriesca più o meno asciutto si capisce se la stagionatura è ultimata. 



La sua sapidità , rispetto ad altri come il Parma o il San Daniele è dovuta probabilmente al fatto che , essendo il Centro Italia più caldo rispetto al Nord , il salume ha bisogno di più sale per la conservazione .
Mangiato con il pane sciapo Toscano è il massimo che si possa avere , accompagnato chiaramente da un bel bicchiere di rosso.
Mi chiedo se il sale , l 'aglio , le bacche di ginepro ed il pepe nero possano fare il miracolo , se la brezza che arriva   dal mar Tirreno ed oltrepassa l'Appenino o se l'insieme di tutte queste cose ha fatto si che potessimo avere un prodotto dichiarato DOP dal 1996 , un Consorzio che lo tutela nel quale sono presenti circa diciassette produttori di cui almeno due , sono nel mio Paese.

In Toscana apriamo molto spesso un pranzo importante o una cena con il prosciutto come antipasto , oppure ne facciamo uso come  un secondo piatto accompagnato da verdura  ...Io vi propongo questa semplice alternativa ..
Le mie crostate salate come ricco antipasto!





INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

INGREDIENTI PER UNA FROLLA DA 24 CM CIRCA

  • farina 00 , 200 g
  • burro morbido , 90 g
  • uovo , 1 intero
  • acqua a temperatura ambiente , 20 g
  • sale , un pizzico (circa 5 g)
PREPARAZIONE 

Potete fare la frolla a mano o anche nel mixer .
  • Lavora il burro morbido a pezzetti con la farina ed il sale
  • Aggiungi l'uovo e l'acqua 
  • Lavora velocemente ottenendo un impasto omogeneo.
  • Avvolgi l'impasto ottenuto nella pellicola e lascia in frigo un'ora .
  • Riprendi l'impasto e stendi con un mattarello .
  • Utilizza per crostate salate , quiche o barchette da riempire 
  • Cuoci in forno in teglie imburrate ed infarinate per circa 15 minuti alla temperatura di 180°
  • Lascia raffreddare la frolla e poi passa al  suo utilizzo
INOLTRE.. 
  • Prosciutto Toscano DOP , 6 fette circa 
  • robiola o altro formaggio cremoso , 1 confezione
  • melone retato , 3 fette 
  • erba cipollina , timo qb
  • pepe nero 
  • olio extra vergine di oliva 


PROCEDIMENTO

  1. Prepara le crostate secondo la ricetta base pasta frolla salata
  2. Amalgama la robiola o altro formaggio spalmabile cremoso , con un trito di pepe nero ed erba cipollina 
  3. Con una sac a poche , riempi ciascuna crostata con il formaggio 
  4. Taglia a piccoli pezzi il melone dopo averlo leggermente asciugato con carta assorbente e sistemali bene sopra il composto di formaggio
  5. Riponi in frigo e poco prima di servire sistema sopra ciascuna crostata due fette di prosciutto e foglioline di timo  .
  6. Se  gradisci aggiungi un leggero filo di olio a crudo



BUON APPETITO !



Ringrazio il Consorzio Prosciutto Toscano DOP , Trefoloni associati e Cibus Parma ...
A presto , Silvia 
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lunedì 16 luglio 2018

MELANZANE IMBOTTITE IN FORNO


Eccomi dopo un breve periodo di riposo , per la mia percezione brevissimo,  a combattere di nuovo con erbe infestanti , lavatrici dai mille colori ,(... tanto basta mettere il fogliettino che acchiappa tutto....) , l'orto  ,dove le verdure si moltiplicano con i raggi del sole forti del mezzogiorno, e la mia cucina .
I gatti si riparano sotto le siepi , ovunque ne vedo uno , come avrebbe detto il nonno ,"ringuattato" a sonnecchiare , cercando di superare la calura di questi giorni all'ombra dei gelsomini odorosi.
Qualcuno si diverte a rimescolare l'aiuola ricoperta di corteccia di pino , sembrano aver rallentato con le giornate afose,  tutti i loro entusiasmi .
Nascosta tra le foglie verde scuro , leggermente pendule per la mancanza di acqua , una meravigliosa melanzana dal colore intenso viola , ringrazio Dio mentre vedo scorrere le immagini di disastri dovuti al maltempo nel Nord del nostro paese.
Ormai anche il clima purtroppo ha deciso di non sentire ragioni , come gli uomini ..
Mi incammino con la mia verdura , felice del raccolto di questa giornata e nonostante la temperatura esterna decido di cucinare la mia melanzana imbottita , scelta che vede mio malgrado obbligatoria l'accensione del forno.
La stessa ricetta con la quale Mutti mi ha proclamata Ambassador del mese di giugno.


Mi piace pensare , che nei momenti in cui la stanchezza e lo sconforto , prendono il sopravvento , qualche piccolo accadimento , ci stimoli a non mollare ed è così che è accaduto con questa bellissima sorpresa che mi ha fatto Mutti , che con le sue passate , salse , e sughi è spesso tra i protagonisti nella mia cucina .
Una storia , quella che accompagna la ricetta  ,ed una salsa che la rende particolarmente accattivante ..


  


INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • melanzane , 1 
  • prosciutto cotto sei fette circa 
  • provola Silana , sei fette (in mancanza di essa potete sostituire con mozzarella o caciocavallo, scamorza..)
  • salsa Mutti (scegliete tra classico o Deciso ..)
  • sale , peperoncino rosso , olio extra vergine di oliva ,basilico e timo
PROCEDIMENTO

  1. Lava la melanzana e togli il picciolo , poi taglia a fette non troppo sottili e lasciala a spurgare sistemandola su un piatto con sale a strati per circa un'ora .
  2. Una volta trascorso il tempo previsto , sciacqua bene la verdura sotto acqua corrente e lasciala asciugare sopra ad un panno di cotone.
  3. Sistema un foglio di carta da forno sulla teglia 
  4. Ungi leggermente il foglio poi procedi a fare le melanzane imbottite.
  5. Sistema la fetta di melanzana , poi sovrapponi il prosciutto cotto , la provola , un cucchiaio di salsa e chiudi con una fetta di melanzana .
  6. Tieni fermo il tutto con uno stecchino da spiedini.
  7. Puoi fare anche più strati e quando termini con la verdura aggiungi la salsa e sistema di sale e peperoncino fresco  .
  8. Inforna per circa trenta minuti in forno ventilato a 150 gradi circa , controllando visivamente che la verdura si grigli un po' e la provola si fonda con la salsa .
  9. Servi calda con piccoli pezzetti di basilico fresco e timo ed un filo di olio a crudo

 .
BUON APPETITO !





Ringrazio sentitamente Mutti per questa iniziativa che mi vede partecipe di una delle tante storie , fresche e molto carine  ,che potrete leggere su "Storiedipomodoro.it"!
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giovedì 28 giugno 2018

PASTA FROLLA SALATA



La frolla è diventata ormai un mio cavallo di battaglia , sarà che oltre allo spessissimo uso che ne faccio , essenzialmente per crostate e torte di frutta , mi riporta indietro di tanti anni..
Nostalgica ?
Certo del mondo del rispetto e dell'educazione che era , delle chiavi lasciate infilate sulla toppa del portone di casa , di un tempo che fu ...Che sinceramente rimpiango per la capacità che avevamo di amarci.
Adesso ciò che impera è il non rispetto , la maleducazione , le cose date per scontate , il grazie ed il prego non detto ,l'amicizia solo per convenienza , la parolina magica che non esiste più , per favore , che apriva tante porte.
No , non vivo bene , data la mia sensibilità , in un mondo fatto così..
E allora probabilmente anche nella mia cucina cerco di ricreare , quel piccolo mondo antico , costituito  di niente , ma che era tutto.
Francesco mangia soddisfatto la carota appena estirpata dal nostro piccolo orto e che mi è caduta per le scale , quanta gioia vederlo entusiasta delle nostre verdure  !
Il raccolto stasera è stato copioso , zucchine in abbondanza , fiori di zucca , cetrioli , insalata , carote e tante succose e dolcissime fragole !
Sono molto felice e mentre ti guardo vangare la terra , al tuo ritorno dal lavoro , mi diverto con l'acqua che esce freddissima dal pozzo..innaffio e gioco con le pozze che l'acqua crea ..
Mi ci immergo , mamma urla che tutto questo non farà che peggiorare i miei problemi.
Non importa , non la sento , ricreo una serata di tanti anni fa ..
Il nonno che zappa , io che mangio carote appena tolte dalla terra umida , e l'acqua eterna compagna di vita e di sogni a bagnarmi completamente pensieri e piedi.
Rivedo tutto , un sorriso smorzato , tu capisci  e mi baci la fronte .
Grazie , per avermi aiutata anche in questo .
A rivivere e ad amplificarne le sensazioni bellissime di un'infanzia fatta di niente , di  farmi addormentare certe sere mentre ti racconto la vita di allora  .
Ho scoperto da poco la frolla , quella salata , base di torte salate , crostatine e quiche .
La utilizzo anche per qualche torta dal contrasto meraviglioso dolce salato , mettendo meno sale del previsto..
Condivido la mia ricetta base.
Intanto questa , poi vi darò la ricetta di tante piccole meraviglie culinarie  !

INGREDIENTI PER UNA FROLLA DA 24 CM CIRCA

  • farina 00 , 200 g
  • burro morbido , 90 g
  • uovo , 1 intero
  • acqua a temperatura ambiente , 20 g
  • sale , un pizzico (circa 5 g)
PREPARAZIONE 

Potete fare la frolla a mano o anche nel mixer .
  • Lavora il burro morbido a pezzetti con la farina ed il sale
  • Aggiungi l'uovo e l'acqua 
  • Lavora velocemente ottenendo un impasto omogeneo.
  • Avvolgi l'impasto ottenuto nella pellicola e lascia in frigo un'ora .
  • Riprendi l'impasto e stendi con un mattarello .
  • Utilizza per crostate salate , quiche o barchette da riempire 
  • Cuoci in forno in teglie imburrate ed infarinate per circa 15 minuti alla temperatura di 180°
  • Lascia raffreddare la frolla e poi passa la suo utilizzo.

BUON APPETITO !


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lunedì 25 giugno 2018

PASTA CON POMODORINI , PINOLI E ' NDUJA



Mi sono resa conto che spesso quando non organizzo , pianifico, e vado di fretta le cose riescono anche meglio .
Come nella vita di tutti i giorni , mai pianificare perché quando aspetti una giornata di sole , ecco proprio allora , sopravviene un temporale , magari estivo di quelli che bagnano la terra e tu riesci a sentirne il profumo per tutto un giorno.
Puoi anche  vedere il vapore che la terra bagnata emana , lentamente , ma questo  se sei fortunato .Io mi reputo molto fortunata , solo per il fatto che , di tutti questi particolari  ,cerco di non perderne nemmeno mezzo .
E , in alternativa ad uno shopping sfrenato , preferisco di gran lunga la legatura dei pomodori alle loro canne di bambù.
E ho scoperto che ultimamente , preferisco anche un piatto semplice semplice , al posto di quelli troppo elaborati , che sono un po' come le persone , fatiscenti ma di poca sostanza .
Pienza era bella ieri , ogni angolo illuminato dai raggi del sole sembrava dar luce non solo al piccolo e bellissimo corso centrale ma a tutti gli occhi dei visitatori che lo percorrevano.
Ancora una volta mi sono affacciata per godere dello spettacolare panorama che si affaccia sulla Val d'Orcia . Le balle di fieno continuamente immortalate da pittori ,ieri come oggi ,  fermi con le loro tele lungo la strada e dai tanti turisti che più che godersi il panorama , fanno a gara a chi ritrae più angoli nascosti.Mi chiedo se veramente avranno il tempo per guardare tutto quello che adesso si perdono , indaffarati come sono a cercare di far mostra agli altri dei propri viaggi piuttosto che a  loro stessi
Una fila di cornucopie appese alle pareti dei palazzi ed una Cattedrale in bilico tra l'oggi e forse il domani.
Mi calo nella campagna dove odo correre bambini con accenti Americani attratti da grano dorato e pomodori rossi riarsi dal sole ..
Un piatto di pasta , semplice , con i sapori che racchiudono i loro sogni e le mie speranze...


INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • pasta di semola , 160 g
  • pomodorini ciliegini , una decina 
  • passato di pomodoro , 2 cucchiai
  • pinoli , un cucchiaio
  • cipolla bianca , 1
  • nduia , un piccolo cucchiaio 
  • pecorino grattugiato
  • timo fresco
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale
PREPARAZIONE

  1. In una capiente casseruola fai soffriggere leggermente la cipolla affettata fine
  2. Lava i pomodori , asciugali e dividili a metà
  3. Aggiungili alla cipolla e fai andare qualche minuto poi unisci anche la passata 
  4. Nel frattempo cuoci la pasta in abbondante acqua salata.
  5. Quando è cotta , scola la pasta e tuffala nella casseruola .
  6. Accendi la fiamma vivace e aggiungi , pinoli , pecorino grattugiato , nduja e timo fresco .
  7. Servi calda 


BUON APPETITO !



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sabato 23 giugno 2018

PICI CON FINOCCHIONA IGP ,CREMA DI PECORINO TOSCANO E FAVE FRESCHE



Forse vi ho già parlato della bellissima ed emozionante esperienza nella giornata a Cibus di Parma lo scorso sette maggio.
Grazie all'associazione foodblogger Aifb, ho avuto la bellissima opportunità di affacciarmi in un mondo dentro al quale sarei voluta rimanere per molto più che un giorno.
Migliaia di espositori , cibo di ogni genere e sorta , belle persone , tante cose nuove da vedere , tantissimi showcooking , ma chiaramente il più bello quello che ci ha riservato   lo chef Emanuele Vallini che in tutta sincerità  non avevo mai avuto il piacere di conoscere o vedere.
La sua semplicità ed i suoi consigli sono stati apprezzati e preziosi .
E con lui l'appuntamento era fissato  , per conoscere a fondo due prodotti , dei quali sono onoratissima di parlare in quanto , posso dirlo con fierezza ,
appartengono alla cultura culinaria per eccellenza della mia regione .





Il primo salume in questione è la Finocchiona IGP del Consorzio appunto che prende il suo nome .
Mangiare una fetta di finocchiona per noi toscani , rappresenta consacrare la toscanità vera e schietta che essenzialmente ci contraddistingue.




A base di un impasto morbido di carni suine pregiate , è caratterizzata dalla presenza di finocchio che nasce spontaneo nella nostra regione .




Eccellente da assaporare sopra una fetta del nostro pane sciapo (..senza sale. ndr..), onnipresente nei taglieri di salumi che serviamo come antipasti , rappresenta un ingrediente  degno di nota anche se usata    per  cucinare primi  e secondi piatti
La ricetta  che vado a mostrare  ed ho creato , rappresenta in toto la mia regione .
Sono partita appunto dal salume qui citato ,  poi il nostro pecorino di Pienza  , Pici tipici toscani  e fave fresche , di norma l'eccellenza negli orti da maggio a questi giorni.
Ma le fave visto che si trovano per un periodo relativamente breve potranno essere sostituite anche da zucchine o da prodotto surgelato.
Io opto sempre per il prodotto fresco , ma anche in cucina dobbiamo essere aperti e versatili!
Ringrazio il Consorzio Finocchiona Igp  il suo attuale Presidente , nonché mio compaesano e amico Alessandro Iacomoni , Aifb  ,Trefoloni Associati e Giorgio Iacomoni eccellente produttore di salumi  ...Insomma , tutti coloro che hanno contribuito , se mai ce ne fosse stato bisogno , a farmi amare ancora di più questo salume che spero e so essere diffuso ormai in larga parte del mondo !








INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • Pasta formato Pici , 200 g
  • Finocchiona Consorzio Igp, 100 g
  • Pecorino semi stagionato Pienza , 100 g
  • fave fresche o altra verdura , due cucchiai
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , pepe nero
  • timo fresco


PREPARAZIONE


  1. Togli il rivestimento esterno alla finocchiona e passala al tritacarne .
  2. Metti a bollire la quantità di acqua necessaria per la cottura dei pici .
  3. Sbuccia le fave e passane la metà al mixer.
  4. In un tegamino sciogli il pecorino ridotto a pezzetti con due cucchiai di acqua calda 
  5. Quando il pecorino sarà diventato cremoso , spegni la fiamma ed aggiungi la finocchiona ridotta in polpa .
  6. Cuoci i pici .
  7. Scalda poco olio in una casseruola , aggiungi il purè di fave ed il misto pecorino finocchiona , regola di sale e pepe facendo attenzione a non salare troppo perché il salume è  già di per se saporito
  8. Scola la pasta  al dente 
  9. Getta i pici nella casseruola con il condimento e salta un minuto a fuoco vivace 
  10. Amalgama bene , aggiungi il timo e le restanti fave fresche lasciate intere 
  11. Spolvera di pepe nero e pecorino 
  12. Servi caldissimi




BUON APPETITO !!!
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giovedì 21 giugno 2018

FIORI DI ZUCCA RIPIENI DI PATATE RICOTTA E PESTO CLASSICO


Giugno è il mese che forse ho amato più di tutti da sempre e non a caso molte delle amiche che adoro sono nate proprio in questo mese .
Molto spesso chiaramente dimentico i loro compleanni , e poi mi scuso la sera tardi con chi comunque capisce sempre !
Perché le amiche sono quelle che perdonano sempre pur facendoti notare tutto.
Forse è per questo che ho amiche da quarant'anni.
Giugno ed i suoi temporali .
Sembrano essere diventati una cosa stranissima , ma ho ricordi di interi mesi di giugno trascorsi al mare con gli zii , caratterizzati da intensi temporali , di quelli che illuminavano il cielo a giorno e con tuoni così forti che io e mia sorella ci rintanavamo insieme sotto un unico letto strette strette .
E l'odore di pioggia che accompagna le giornate di giugno ..la terra sembra emanare un profumo che arriva diritto al cuore .
Sapete ormai bene che per me i profumi sono la cosa che mi riporta immediatamente ai vecchi ricordi ..
Terra umida , orto del nonno , profumo di lillà e gelsomino e miriadi di lucciole da metter sotto il bicchiere !
Pesto classico per me , adesso che ne stanno nascendo di tutti i tipi , rimane quello con basilico , pinoli , poco aglio , formaggio e buon olio ..
Basilico ne abbiamo tanto , così come in queste mattine , tanti fiori di zucca .
Mi sono divertita a creare una ricetta prelibata , patate , ricotta di bufala ..(ma va benissimo qualsiasi tipo di ricotta ..certo quella di bufala ha un sapore particolare ...)



E dopo aver fatto del buon pesto , ho proceduto a riempire i miei fiori ..



INGREDIENTI PER UNA DECINA DI FIORI RIPIENI 

  • fiori di zucca , una decina
  • ricotta di bufala , 200 g
  • patate già lessate , 3/4 medie 
  • pesto di basilico , 2 cucchiai
  • vino bianco , un cucchiaio
  • sale , pepe nero 
  • timo fresco,erba cipollina
  • olio extra vergine di oliva 



PROCEDIMENTO



  • Lava bene i fiori di zucca togliendo il pistillo all'interno delicatamente cercando di non rompere il fiore 
  • Prendi le patate , che avrai precedentemente bollite , e schiacciale bene con una forchetta .
  • Condiscile con sale , pepe nero ed erba cipollina tritata
  • Unisci la ricotta di bufala ed il cucchiaio di pesto , amalgama bene e aggiusta di sale e pepe
  • Riempi  i fiori non proprio fino all'orlo e continua fino alla fine dell'impasto .


  • Sistema i fiori in una padella antiaderente con poco olio ed uno spicchio d'aglio .
  • Posiziona la padella sopra una fiamma abbastanza vivace per i primi cinque minuti poi bagna con un cucchiaio di vino bianco 
  • Continua la cottura a fuoco basso fino a che il vino non sarà evaporato
  • Cospargi di timo fresco .
  • Sistema di sale e pepe e servi caldi 



BUON APPETITO !!!
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