giovedì 13 dicembre 2018

BISCOTTI DI NATALE (..E NON SOLO..)


Non potevo non preparare i miei biscotti di Natale , dei quali ogni anno posto una ricetta .
Ma ogni anno apporto sempre delle modifiche  e delle variazioni in corso di preparazione .
E se l'esperimento riesce bene , allora vi suggerisco una nuova ricetta !
Cristiana che è una mia fedele fan e diventata amica forse più di altre , semplicemente perché siamo molto in sintonia , stasera è venuta a fare spesa e in procinto di fare biscottini di Natale  , mi ha chiesto subito la "mia ricetta".
Niente di segreto , solo qualche piccolo cambiamento alla tradizionale ricetta di frolla .
Il sapore del burro che emerge e rende delicatissimo ogni biscotto e poi l'aggiunta  di una di quelle farine che rende tutto più buono.
Qualche piccolo abbellimento che rende i biscotti ancora più carini ed anche i nostri giorni  !  Penso ad ogni mattina , quando nell'atmosfera già  magica che reca con se questo periodo , aprendo la biscottiera  ,incontro un piccolo omuncolo che mi sorride , piuttosto che un pupazzo di neve o un abete adornato a festa .
Direte che mi accontento di poco ..per me è molto , se non altro perché la serenità che ci accompagna rende tutto più dolce e meno pesante da sopportare .
La farina di farro spelta , per giunta biologica rende magico qualsiasi piatto in cui oserete mescolarla ad altre farine .
E' una di quelle farine più antiche , che si avvicinano alla farina 0, è molto indicata per la preparazione di biscotti e si coltiva in poche zone d'Italia , in quanto la resa è veramente minima , e si sa dove non c'è guadagno si preferisce non investire .
Però io scelgo sempre di investire su sapore e salute e ve la consiglio vivamente , oltre che in biscotti anche in altre preparazioni dolciarie o nella pasta per la pizza , essendo scura ed anche ricca di glutine , e tra le altre cose molto salutare !
Come non usarla anche per i miei biscotti di Natale ?



INGREDIENTI PER CIRCA TRENTA BISCOTTI

  • farina 0, 150 g 
  • farina farro spelta , 350 g
  • zucchero a velo , 200 g
  • burro , 250 g
  • sale , un pizzico 
  • uova , 4 tuorli
  • vanillina , 1 busta 
  • cannella , 1 cucchiaino
  • zenzero , un cucchiaino in polvere 
  • decorazioni di zucchero e glassa 
PROCEDIMENTO



  • Nel mixer mescola le due farine , aggiungi il burro freddo di frigo e il pizzico di sale 
  • Poi metti lo zucchero a velo e le spezie 
  • Fai una fontana con il mixer e poni al centro i tuorli d'uovo e la vanillina 
  • Lavora velocemente e forma un impasto al quale darai la forma di palla e metterai in frigo per almeno un'ora coperto da pellicola 
  • Accendi il forno a 170° trascorso il tempo di riposo in frigo
  • Con il mattarello stendi l'impasto ad un'altezza di 1 cm e con le formine da biscotto ricava tante sagome 
  • Ricopri la teglia con un foglio di carta da forno e posiziona i biscotti
  • Fai cuocere per circa quindici minuti , ma controlla spesso perché non dovranno diventare troppo scuri
  • Lascia raffreddare e decora secondo la tua fantasia 


BUON APPETITO !...e auguri a tutte coloro che portano il nome di Lucia !


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mercoledì 12 dicembre 2018

INVOLTINI DI PETTO DI TACCHINO AGLI AGRUMI


Da un cesto illuminato di luce , posto vicino alla finestra , ho scorto gli agrumi ed i loro colori .
L'inverno , così come tutte le altre stagioni ha qualcosa che lo caratterizza , attraverso la quale percepisco il suo manifestarsi.
Seppur ancora non sia proprio Inverno, anche se  l'Autunno ci sta per lasciare  , non appena nell'aria si fanno strada  sentori di festa e lucine intermittenti , per me non esistono date da rispettare .
Stamani ho indossato per la prima volta nella stagione la mia calda "papala" di lana , devo tenere al caldo pensieri e sogni e dopo  il primo "Bellaaa" delle mie colleghe mi ci sono sentita ancora meglio , pensando a quanti anni ho preso freddo per paura che il cappello di lana equivalesse ad un qualcosa di estraneo al mio modus vivendi .
Il freddo , appunto si fa sentire e rientrare in casa con le luci natalizie accese , la stufa che lascia intravedere la sua calda fiamma ed ascoltare il crepitio della legna che arde , mi rende briosa e con tanta voglia di fare .
Anche se sono già abbastanza stanca , e le braccia , sembrano a volte non voler più seguire il movimento rotatorio che appartiene loro  , mentre tento di togliere la divisa da lavoro.
La indosso anche in casa , domani ne porterò una pulita e poi qualcuno mi aiuterà a toglierla di sicuro prima di dormire , altrimenti non escludo che potrei adattarla anche come pigiama .
Le previsioni dicono che probabilmente nevicherà , sarebbe bellissimo un Natale con la neve ..
I colori degli agrumi ravvivano e fanno da scenografia a tutto il resto , potrebbero inserirsi benissimo nel contesto dell'albero di Natale che quest'anno abbiamo scelto nelle varianti rosso ed oro ..
Preparo i miei biscotti , attendo il tuo ritorno ..
Il profumo di burro che avvolge la cucina potrebbe inebriare chiunque , anche i più reticenti ai grassi animali , intanto se di animale si vuol parlare , scelgo di cucinare degli involtini di carne di tacchino , che non amo particolarmente , ed è per questo che li arricchisco con i famosi colori degli agrumi..



INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • Fette di fesa di tacchino , 6 medie
  • mortadella , tre fette
  • buccia di mezzo limone 
  • buccia di mezzo arancio
  • cipolla , 1/2 rossa 
  • salvia e rosmarino , un pugno abbondante 
  • sale , pepe nero
  • aglio , 2 spicchi
  • olio extra vergine di oliva 
PROCEDIMENTO

  • Stendi le fette di fesa e insaporiscile con poco sale e pepe nero
  • Fai un trito con la mortadella , salvia , rosmarino ed aglio
  • Procedi anche a mettere nel trito le bucce degli agrumi , facendo attenzione a togliere tutta la parte bianca 
  • Insaporisci con sale e pepe nero 
  • Aggiungi anche la cipolla tritata


  • Stendi un cucchiaino del preparato sopra ogni fetta di tacchino 
  • Arrotola su se stessa la fetta e ponila in una teglia 


  • Sistema di sale , pepe ed aggiungi qualche pezzetto di salvia , rosmarino e buccia degli agrumi
  • Bagna con olio ed inforna a 180° per circa 40 minuti , controlla visivamente quando la carne sarà cotta ma non troppo asciutta 


Servi a pezzetti gli involtini e ..

BUON APPETITO !
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lunedì 10 dicembre 2018

RAVIOLI ALLA NORCINA


Si lo so , ancora ravioli direte !
Ma ho sempre collegato la pasta all'uovo , particolarmente quella ripiena , ai giorni di festa .
Capita raramente che nella mia cucina abbiano posto tortelli , cannoli o ravioli .
Se nelle fredde sere d'inverno decido di fare un bel brodo allora i cappelletti la fanno da protagonisti , qualche volta cedo , solo per far felici i miei uomini  , alla tentazione di tortellini panna e prosciutto , ma ravioli , cannelloni ripieni e anche devo dire fettuccine , pappardelle sono tra gli assenti all'appello degli ingredienti in frigorifero.
Ricordo quando facevamo in questi giorni sfoglie e sfoglie di uova tirate a mano con il mattarello , e la mamma , che con un bicchierino eredità della nonna ritagliava dei dischi perfetti , al centro dei quali deponeva il ripieno di carne e poi provvedeva a formare dei piccoli tortellini attorno al mignolo.
Il tempo passa e mamma è stanca , io e mia sorella siamo oberate di lavoro e anche noi siamo  "cresciute ".
La scelta si orienta su un buon tortellino di qualche pastificio artigianale , o magari appunto su freschi   ravioli  maremmani da condire ogni anno con qualcosa di diverso..
Il sugo alla Norcina mi piace tantissimo anche e solo con una penna rigata o un picio toscano .
L'ho provato con i ravioli e quello che ne è uscito ci è piaciuto molto .
Lo dedico alla mia stellina che è sempre presente nella mia vita , è nel mio cuore , lei e la sua terra .
Oggi mi ha dato anche una bellissima spiegazione su una tradizione Norcina che si svolge ogni nove di dicembre che in dialetto si chiama "Li fauni"..vi invito a leggere questa bella storia e a rìcercare le immagini di una tradizione che da anni si tramanda in una terra che , nonostante tutto , dimostra di avere forza e coraggio da dispensare ..



Per la ricetta dei ravioli vi rimando a quella qui nel blog RAVIOLI MAREMMANI altrimenti se volete fare veloce e rilassarvi un po' , in vendita si trovano dei ravioli freschi davvero eccellenti !

INGREDIENTI PER TRE PERSONE 

  • Ravioli maremmani , 500 g
  • salsiccia o carne suina , 200 g
  • panna fresca , 200 ml
  • cipolla rossa , 1
  • vino bianco , mezzo bicchiere 
  • tartufo (va bene anche la salsa pronta)
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale , bacche pepe rosa 
  • qualche gheriglio di noce 
  • un cucchiaio di grana grattugiato



PROCEDIMENTO

  • Poni l'olio sul fuoco ed aggiungi la cipolla sbucciata ed affettata finemente 
  • Falla soffriggere e poi procedi ad aggiungere la carne 
  • Fai cuocere a fiamma viva e poi sfuma con il vino 
  • Fai evaporare il vino ed aggiungi la panna fresca .Nel frattempo cuoci al dente i ravioli e quando saranno cotti aggiungili al sugo
  • Accendi la fiamma e procedi a d aggiustare di sale e pepe , condisci con il tartufo e spolvera di formaggio grana 
  • Servi caldi con l'aggiunta di gherigli di noce spezzettati e bacche di pepe rosa
BUON APPETITO !




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domenica 9 dicembre 2018

MANDORLE PRALINATE


Con l'arrivo di Dicembre , sento imponente il bisogno di piccole luci ovunque , per illuminare i giorni più bui dell'anno e qualche dolcetto sparso in cucina o nei cassetti della credenza .
Talvolta li nascondo così bene che dopo svariati mesi li ritrovo in qualche anfratto tra le pentole o gli asciugapiatti , magari ormai scaduti ed allora mi ripeto mentalmente che devo perdere questa abitudine , che mi porto dietro da quando Franci era bambino e nascondevo i dolciumi perchè non ne abusasse .
Lui come me era capace di finire in un secondo una scatola di cioccolatini , siamo due di bocca tonda come diceva il nonno , ma con il passare degli anni ho mantenuto la mania di nascondere ed ho perso quella per i dolci.
Certo non disdegno un pezzo di torta , o un dolcetto , così come due o tre biscotti con un cappuccino caldo al mattino appena sveglia , ma se posso scegliere scelgo un prodotto salato.
Mi affaccio , e l'aria sembra rarefatta , abbiamo goduto di due giorni meravigliosi , una manna dal cielo , ho per la maggior parte dormito , imbottita di antidolorifici e coccole , le tue ..
Mi sveglio e sorprendo le tue mani ad accarezzare il mio volto , tra le tue ginocchia il gatto fa le fusa e le luci del nostro albero riflettono sogni e desideri.
Riempio due barattoli con le mandorle pralinate , le sgranocchieremo da qui ai giorni di festa ..





INGREDIENTI
  • Mandorle con buccia , 200 g
  • Zucchero semolato , 200 g
  • acqua , mezzo bicchiere






PROCEDIMENTO


  • Poni lo zucchero sulla pentola , possibilmente con interno antiaderente 
  • Aggiungi l'acqua
  • Poi versa anche le mandorle che avrai leggermente tostato in forno per qualche minuto
  • Accendi la fiamma e mescola di continuo fino a che lo zucchero assumerà il colore bruno del caramello
  • A questo punto versa su carta da forno e cerca di dividere con un mestolo di legno le mandorle che tenderanno ad agglomerarsi
  • Lascia raffreddare , muovendo ogni tanto la carta da forno
  • Conserva in barattoli chiusi per qualche giorno
BUON APPETITO !





E buon inizio ufficiale delle Feste Natalizie !










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venerdì 7 dicembre 2018

RAVIOLI MAREMMANI IN SALSA DI CILIEGINI , CON BURRATA E GRANELLA DI PISTACCHIO



Si sente ovunque ormai questa aria magica del Natale e del mese di dicembre che porta con se tutto un insieme di emozioni , le più forti , le più vere (forse ???).
Mio figlio spesso mi definisce un'inguaribile nostalgica e sicuramente è così, ma in questo mondo che da una parte cerca di progredire con la velocità della luce , dall'altra sempre più persone ricercano tutto quello che fa vintage e sembra riportarci indietro nel tempo  mi sembra un sentimento plausibile!
Così mi spiego la fila di gente ammassata davanti ai vecchi giochi che riproducono scene del Natale "di una volta ", o le masse erranti simil pecore davanti alle bancarelle degli oggetti tipici montani o per l'appunto Natalizi..
Ed i dibattiti sul ripristino dello slow food , o il piacere intrinseco di uno sguardo vero che trasmette tutto quello che solo il cuore sa .
Tra i ricordi cercati all'interno di angoli nascosti dell'animo , episodi volutamente dimenticati e che tornano a far male , persone che non ci sono più ed il pensiero in questi giorni tormenta forte , il sogno di una scala di legno a pioli che ti porti dritta ad abbracciare un padre che ti ha insegnato e trasmesso il significato del Natale , cerco di barcamenarmi e riuscire a trovare gli spazi sufficienti per  acquistare di corsa un Calendario dell'Avvento che in casa mia non è mai mancato da trent'anni a questa parte , andare a lavoro sempre qualche minuto in anticipo , avere cura della mia casa , e soprattutto di voi , gli uomini del mio focolare !
Il corso all'Accademia del gusto , che ho terminato ieri sera , mi ha regalato dei momenti bellissimi , e sono sicura che la giornata di ieri resterà sempre nel mio cuore .
Un gruppo amalgamato , soprattutto semplice , idee che si sono coniugate , un eccellente maestro , e delle pizze stratosferiche .
E così l'apericena , organizzato sopra ad un  freddo banco di alluminio , che serve da piano cottura ma da noi rivisitato, un prosecco  direttamente imbottigliato a Castelnuovo Berardenga , fiumi di birra ed un tappo col botto di uno spumante hanno  decretato  la fine del corso e la promessa di un arrivederci !
All'uscita , come in una favola , a mezzanotte una zucca in partenza trasformata da carrozza , mio figlio alla guida ed il mio compagno accanto , hanno letto subito una dolce emozione nei miei occhi che è quella di chi ancora una volta nella vita ha avuto il privilegio di avere a che fare con tanti occhi , anime  e cuori ed avere così arricchito il mio bagaglio umano e culinario ..Che dire , ancora una volta grazie alla vita e a te grande amore che cerchi ovunque e trovi in maniera sorprendente di farmi avere ritagli di felicità , a volte perduta ed agognata , fatta di cose semplici ..lo sai che ci stai riuscendo come nessuno mai ?
Quando i miei occhi si riflettono nei tuoi , sembra sorridano e si illuminino di un colore brillante che rispecchia quello di una lucina di Natale e di un albero perduto nel tempo ...
Giorni di preparativi e idee golose , ghiotte ed impegnative , imprigiono una salsa squisita di ciliegini autunnali , una burrata che se posta al centro del piatto assume l'aria di una montagna innevata ed una bella spolverata di verdi pistacchi per dar vita ad un primo piatto semplice e regale ..





INGREDIENTI PER TRE PERSONE 


  • Ravioli maremmani (Ravioli maremmani ), 500 g
  • Salsa pomodori ciliegini , ,350 g circa, più qualche pomodorino
  • burrata fresca , 1
  • pistacchi , granella , circa 100 g
  • olio extra vergine di oliva 
  • Aglio
  • sale , pepe nero
PROCEDIMENTO

  • Procedi nella lavorazione dei ravioli come da ricetta  oppure acquistali già pronti
  • Con i pomodori ciliegini fai una salsa mescolando aglio , olio e poco sale , metti in cottura per una mezzora circa e poi passa tutto al mixer
  • Tagli i pomodori , 4/5 pomodorini mettili in un piatto a marinare con sale pepe ed olio
  • Cuoci i ravioli e quando sono al dente scolali e spadellali nella salsa di pomodori .
  • Aggiungi i pomodorini tagliati e la burrata regola di sale e pepe nero
  • Termina spolverando con abbondante granella di pistacchio e se necessario un filo di olio
  • Porta in tavola caldi 
BUON APPETITO !!!



Un abbraccio forte ma proprio forte  a tutti voi...
Silvia
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lunedì 3 dicembre 2018

PISELLI IN PADELLA



Mi stupisco a volte come , tra le tante cose da cucinare , mi venga chiesto molto spesso consiglio su ricette che a mio avviso sono davvero , almeno apparentemente  ,molto semplici da eseguire .
Sebbene anche un riso all'olio , a voler essere pignoli , ha le sue modalità e procedure per essere servito in tavola come un buon riso , ho sempre cucinato dei piatti di cui credevo non ci fosse nessun bisogno di essere spiegati o raccontati , magari qui nel blog.
E invece mi rendo conto che tra le ricette più cliccate ci sono , la pomarola , il minestrone , le tagliatelle ai funghi e devo confrontarmi con ciò che tu mi hai sempre detto..
Se uno va alla ricerca di una ricetta , spesso sa poco cucinare e deve partire da una base di ricetta che sia la più semplice e comprensibile possibile .
Fin da bambina , cresciuta in un territorio al confine tra Firenze , Siena , Perugia ho ammirato e gustato  qualsiasi piatto che era tipico di quella zona o di un 'altra .
Di Siena ho amato qualche dolce , i suoi Ricciarelli ed il Panforte , un gusto ereditato dal babbo , di Firenze la bistecca , e poi tutta quella miriade di cose che non ho mai capito perché , si chiamino "alla fiorentina".
La crema alla fiorentina , la trippa alla fiorentina , i piselli alla fiorentina.
In casa adoriamo i piselli , prettamente come contorno , ma anche nelle zuppe , nella pasta , e  particolarmente in padella , con pomodoro , senza pomodoro , insomma "Alla Fiorentina" !




INGREDIENTI PER 4 PERSONE

  • piselli , freschi , surgelati , in barattolo, 400 g circa 
  • pancetta , 130 g 
  • aglio , 2 spicchi
  • olio extra vergine di oliva 
  • zucchero
  • sale , pepe
  • Burro
  • salvia
PROCEDIMENTO

  • Taglia la pancetta in piccoli quadretti, fai scaldare poco olio e metti la pancetta a soffriggere assieme all'aglio
  • Fai andare piano la pancetta in modo che il grasso si sciolga lentamente
  • Fai scaldare dell'acqua alla quale avrai aggiunto poco sale
  • Quando la pancetta sarà cotta , aggiungi i piselli e falli andare a fuoco lento 
  • Insaporisci bene aggiungendo poco sale e pepe e copri il tutto con l'acqua calda
  • Abbassa la fiamma e cuoci i piselli nella padella semicoperta
  • Mescola piano con un cucchiaio di legno per evitare che i piselli si rompano
  • A fine cottura , aggiungi salvia , un pizzico di zucchero e regola di sale e pepe


Il miglior periodo per mangiare  dei buoni piselli è la Primavera , quando i piccoli baccelli teneri danno dei pisellini dolcissimi  da sgranare , ma cucinarli in questo periodo con del buon olio nuovo ha sicuramente un suo perché....

BUON APPETITO !

E un buon inizio settimana a tutti ..
Un abbraccio , Silvia



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venerdì 30 novembre 2018

TAGLIATELLE DEL RICICLO


Si chiamano tagliatelle del riciclo..
Un nome che ho inventato chiaramente io dopo che , aperto lo sportello del frigorifero , come sempre ho notato ..tre vassoietti di salumi avanzati , un piccolo tegamino con tre cucchiai di piselli , e nella dispensa un avanzo di qualche nido di tagliatelle all'uovo.
E' tardi e ti devo lasciare pronto , io ho il mio impegno , giunto quasi alla fine , all'Accademia del Gusto .
Decido per delle tagliatelle che siano buone e soprattutto mi aiutino a recuperare tutto quel ben di Dio che non voglio assolutamente gettare nella spazzatura .
E ti preparo un buonissimo piatto unico .
Franci sta seguendo il suo regime alimentare , mi affaccio alla finestra e trovo un cielo sempre più grigio e pensieri come nuvole , un vortice di nuvole che vengono piroettate dal vento , che comincia a farsi gelido  .
Mi rendo conto che dovrei avere più coraggio .
Quello che spesso mi ha contraddistinto nella vita e che alla fine mi ha sempre dato ragione .
Si dice che lavorare con passione aiuta a vivere più a lungo .
Il mio sogno è questo , lavorare con tanta passione , fare un lavoro che non sia alienante e mentre abbraccio i mie pensieri , mi scorre in testa una delle più belle canzoni che ho dentro
 "Te ne sei accorto si , che parti per scalare le montagne e poi  ti fermi al primo ristornate e non ci pensi più?"
 "Te ne sei accorto si  ,che passi tutto il tempo a disegnare quella barchetta ferma in mezzo al mare e non ti butti mai ..ma  a volte morire serve a rinascere.
Forse questo senso di angoscia ed oppressione , l'ingiustizia che vivo in un mondo che avevo creato e plasmato che si sta letteralmente sgretolando grazie a delle menti abbastanza poco nobili potrebbe essere il punto di partenza e lo stimolo migliore  per cercare di cambiare , perché l'alternativa è davvero morire ..
Nel tumulto di tutto questo terremoto della coscienza il suono del campanello e tu che arrivi , e da questo momento riprendo fiato e respiro piano.
Mi accompagni al mio corso e torni a prendermi che è notte ..qualche volta sei stato tre ore ad aspettarmi fuori , in un auto fredda semplicemente perché sapevi che dentro quelle aule io faccio quello che amo , do vita alla mia passione e mi sento bene .
Che cos'è la felicità ?
E' sapere quanto mi ami e quanto ti adoperi per vedermi sempre sorridere ..
Del resto non posso pretendere di avere tutto dalla vita ..ho già avuto te .




INGREDIENTI PER DUE PERSONE 

  • pasta all'uovo formato tagliatelle , 180 g
  • cipolla rossa , 1
  • salsiccia fresca 1
  • mortadella , due fette 
  • prosciutto cotto , 2 fette 
  • piselli cotti , una tazza 
  • besciamella ,4 cucchiai
  • formaggio grana grattugiato , due cucchiai
  • olio extra vergine di oliva 
  • sale  , pepe



PROCEDIMENTO

  • Sbuccia lava ed affetta la cipolla e falla soffriggere in un cucchiaio di olio
  • Passa al mixer la mortadella , la salsiccia ed il prosciutto cotto , quando la cipolla sarà trasparente aggiungili al soffritto
  • Fai andare per cinque dieci minuti , poi spegni la fiamma
  • Nel frattempo cuoci le tagliatelle in abbondante acqua salata e quando saranno al dente , scolale e mettile nel trito di salumi
  • Aggiungi i piselli e la besciamella , aggiusta di sale e pepe 
  • Spolvera bene con il formaggio grattugiato e passa cinque minuti la pasta , sistemata in una pirofila , in forno a gratinare un po'
BUON APPETITO !





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lunedì 26 novembre 2018

MELANZANE RIPIENE DI PAPPA AL POMODORO



E' già , so bene che se posto una ricetta di dolcetti e biscotti le visite esplodono nel mio blog , ma è una vincita facile e allora vi metto alla prova con qualcosa che non è dolce , ma sicuramente meraviglioso !
Vi ho già detto che solo due giorni fa ho raccolto ancora melanzane nel nostro fazzoletto d'orto ?
Ebbene ad un mese dal Santo Natale che quest'anno è ancora più anticipato degli altri anni come se Gesù Bambino nascesse prematuro , noi abbiamo raccolto tre pomodori  e due melanzane !
Per me queste sono esperienze bellissime e mi lasciano addosso felicità e serenità.
Accanto ai cardi appena legati , al cavolo nero ed ai broccoli appena raccolti ecco intravedere una lucida e schietta melanzana ..
Avevamo , come spesso accade del pane avanzato , che chiaramente non getto mai via , e ne ho fatto una succulenta pappa al pomodoro ( Pappa al pomodoro ) !
Poi ho proceduto a cucinare delle melanzane davvero saporite !



INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • melanzane lunghe , 2
  • pappa al pomodoro circa una decina di cucchiai da minestra (la ricetta la trovate cliccando sopra )
  • provola stagionata
  • sale
  • olio extra vergine di oliva
PROCEDIMENTO

  • lava bene le melanzane 
  • tagliale a metà nel senso della lunghezza 
  • con un coltello affilato , togli la polpa e fanne tanti piccoli pezzetti che cuocerai per pochi minuti  in poco olio e sale 
  • Intanto metti a bollire poca acqua salata e non appena raggiunge il bollore , tuffaci le melanzane che hai svuotato , fai che l'acqua riprenda il bollore e lascia la verdura a lessare 4/5 minuti .
  • Togli dal fuoco con un colapasta e lascia asciugare bene 
  • Ricopri una teglia con carta da forno e sistema le melanzane , spolverale con del sale e passa un filo di olio
  • Mescola la pappa alla polpa di melanzane precedentemente scottata nell'olio , aggiungi i condimenti e con l'impasto ottenuto riempi le melanzane 
  • Passa in forno caldo a 180° per una ventina di minuti
  • Poi togli la teglia e copri la superficie delle melanzane con la provola  a pezzetti



  • Riposiziona la teglia in forno e attendi che il formaggio si sia sciolto


  • Guarnisci con foglioline di basilico fresco 
BUON APPETITO !

Un piatto dall'inconfondibile sapore estivo ma , il ripieno di pappa , lo rende adatto ad ogni stagione ..


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domenica 25 novembre 2018

CANNOLI DOLCI RIPIENI DI CREMA



Chi ha più o meno la mia età , e diciamo che ho già visto abbastanza primavere , sa bene che quando eravamo piccoli noi , la domenica non era dedicata allo shopping nei centri commerciali , ma alla visita in Chiesa , seppure alcuni non ascoltassero tutta la Messa e a qualche chiacchiera con i paesani che si ritrovavano vestiti a festa lungo il Corso principale .
Benché ,  piccolo , il Corso era pieno di gente ed il vociare delle persone faceva da eco nei piccoli borghi tormentati dal vento in inverno e di contro , unico posto di refrigerio per la calura estiva .
Questo succedeva la domenica ed il mercoledì , giorno di mercato.
Nonostante non sia nativa del paese che mi ospita ormai da tanti anni , posso dire di    conoscerne  ogni piccolo anfratto e tradizione .
Da quando sono arrivata ad oggi , si sono perse tante cose , come ovunque accade ormai , ma principalmente , si è persa la qualità e la gioia  di vivere  .
Quella che manteneva viva la socialità del paese , ed era punto fermo per il rispetto e l'educazione che vedeva legati ciascuno degli abitanti.
Come non ricordare le chiavi infilate nelle serrature delle porte , che chiaramente nessuno avrebbe osato toccare , e lo scambio dei saluti affettuoso e familiare , le cene attorno ad un tavolo o semplicemente la veglia con i vicini  .
I tanti negozi che costeggiavano il popoloso corso , sono quasi estinti come se una meteora li avesse fatti esplodere e portati via .
Ormai tutto  si è ridotto a qualche piccolo commerciante che ancora , con tanto coraggio , cerca di provvedere alla propria famiglia continuando a resistere in un mondo dove non c'è più possibilità per i poveri Cristi.
E così mi viene in mente l'unica pasticceria che allietava le nostre domeniche e le giornate di festa, dove non era possibile vedere qualcuno senza il vassoietto di "paste dolci ".
La scelta era molto limitata , ma la qualità delle paste era un qualcosa che non ho mai più ritrovato !
La pasticceria Bar della Luna , ti offriva dietro ad un banco di vetro , qualche bignè , piccoli tranci di millefoglie , zuppette  con alchermes e il mitico cannolo alla crema , da noi volgarmente chiamato "dito" !
Insieme ai giorni di festa , le scarpe tirate a lucido , le prime calze di nylon e l'odore di sugo che bolliva nella stufa , il ricordo non può non andare al mitico dito alla crema !
Oggi ho provato a cimentarmi in questa piacevole impresa , molto facile e veloce e talmente carica di ricordi che anche la mamma vedendoli forse ha ripensato alle festose domeniche dove il babbo era per lei unica ragione di vita..





INGREDIENTI PER 6/8 CANNOLI ALLA CREMA

PER L'INVOLUCRO 
  • pasta sfoglia pronta , 1 confezione rettangolare
  • zucchero semolato 
  • zucchero a velo
PER LA CREMA 

  • uova , 2 intere
  • farina 0 , 40 g
  • latte intero , 500 g
  • zucchero semolato , 100 g
  • vanillina , 1 bustina 
PROCEDIMENTO

  • Prepara gli involucri , tagliando delle strisce di pasta regolari alte circa 3 cm dal rettangolo di pasta sfoglia 
  • Arrotola ciascuna striscia su apposite forme di alluminio , poi pennella con acqua fredda  e passa nello zucchero semolato , scrollando poi il cannolo per far scivolare lo zucchero in eccesso
  • Cuoci i cannoli così fatti , sistemandoli in una teglia da forno rivestita di carta a 200 ° forno statico per circa 15/20 minuti.
  • Toglili dalle forme e lasciali all'interno del forno spento per evitare che l'umidità faccia perdere loro la fragranza
  • Sbatti poi le uova con lo zucchero e la vanillina mentre scaldi il latte 
  • Aggiungi alle uova e zucchero anche la farina e amalgama bene , quindi versa il latte caldo a filo e rimetti sul fuoco mescolando bene 
  • Continua a mescolare fino a che la crema non si sarà addensata 
  • Togli la crema dal fuoco e lascia raffreddare 
  • Con una sac a poche riempi tutti i cannoli
  • Sistemali nel vassoio di portata e spolvera con  abbondante zucchero a velo


E' probabile che con questa dose avanzi della crema , niente paura potrete tranquillamente usarla per delle coppette di crema catalana .
Ricetta sul blog , ma basterà versare la crema su coppette da forno , livellarla bene , coprire completamente la superficie con zucchero di canna e lasciarla cuocere in forno fino a che lo zucchero non abbia fatto una croccante crosta ! Se avete la fiamma potete bruciare la superficie senza passaggio in forno !

BUON APPETITO !!!



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sabato 24 novembre 2018

FAGOTTINO DI FINOCCHIONA TOSCANA IGP A SORPRESA


Ho fatto un sogno e nel sogno non poteva mancare una cucina imbandita con tanto pentolame antico , tipo quello della nonna , quello che conservo gelosamente assieme a piatti e bicchieri.
La mamma e mia sorella ogni tanto ne recuperano un piccolo reperto e i loro occhi si illuminano quando me lo fanno trovare .
Sono una di quelle a cui piace cucinare nei tegami di coccio , così come li chiamava la nonna , fare stufati e ragù sopra il piano della stufa a legna .
Il forno e la legna profumano ed apportano un aroma al cibo particolare  , un qualcosa che non saprò mai descrivere.
Ci sarà certo qualcuno di voi che leggendo queste righe , sa alla perfezione di che cosa parlo.
Mi piacciono i sapori antichi , i profumi di una volta , quelli che se chiudo gli occhi , mi fanno toccare con mano tutte le persone che ho amato e non ci sono più.
Le verdure , gli aromi forti del basilico e pomodoro , sono sicuramente legati al nonno e al suo orto . 
I salumi al babbo , alla giornata che serviva per la loro produzione .
La mamma va pazza per la finocchiona , salume prettamente toscano ma che sta avendo ormai un successo internazionale , e sinceramente anche io appena ne sento il profumo non  posso fare a meno di avere l'acquolina in bocca .
Ma dopo aver sperimentato dei pici buonissimi  (PICI CON FINOCCHIONA ) , adesso ho provato un antipasto velocissimo , ma molto  buono e carino da servire in tavola !
L'ho chiamato , Fagottino a sorpresa e vi posto gli ingredienti ..



INGREDIENTI PER TRE PERSONE

  • finocchiona toscana IGP , 6 fette
  • pecorino fresco , 100 g circa 
  • panna da cucina , due cucchiai
  • crostini di pane 
  • erba cipollina 
  • olio extra vergine di oliva 
  • pepe nero
PROCEDIMENTO



  • Acquista i crostini di pane quelli per vellutate e zuppe , mettili in un piatto e passa sopra un filo d'olio
  • Stendi  le fette di finocchiona su un tagliere e all'interno di ognuna di esse poni due o tre crostini 
  • Lega ogni fetta a modo di fagottino servendoti di un filo di erba cipollina , fallo molto delicatamente per non rompere il filo stesso
  • Nel frattempo metti  a scaldare i cucchiai di panna con un filo di olio e quando sarà calda , aggiungi  al suo interno il pecorino fatto in piccoli pezzi
  • Lascia sciogliere 
  • A questo punto prendi  un vassoio , versavi sopra la crema di pecorino e adagia infine  il  fagottino di finocchiona 
  • Servi con qualche spolverata di pepe nero 
BUON  APPETITO !!



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martedì 20 novembre 2018

CHEESECAKE AI CACHI



Quando nonna da piccola mi portava dai parenti a Cortona , doveva non avvisarmi il giorno prima perché altrimenti non avrei dormito per tutta la notte per l'emozione di trascorrere una giornata intera  con i cugini e gli zii.
Il piccolo treno ci portava alla stazione di Camucia e a passo spedito in una ventina di minuti eravamo a casa dello zio Franco e della zia Bruna.
La zia era sempre molto premurosa nei nostri confronti e amava prepararci delle squisite merende.
Si sa , quando eravamo piccoli noi , non esistevano merendine confezionate ,  snack pronti a base di succo e formaggio , e solitamente la merenda consisteva in : pane vino e zucchero , pane con il pomodoro , pane olio e aceto ,  un sostanzioso frutto  (chiaramente alteranti).
La meravigliosa pianta di cachi stava proprio nel giardino degli zii.
I frutti venivano raccolti ancora acerbi e messi a maturare all'interno di pentole assieme alle mele .
Nell'arco di pochi giorni erano pronti per essere mangiati.
Zia ce li preparava in un bel piattino fiorito , assieme ad un piccolo cucchiaio ed un tovagliolino ,rigorosamente di carta , perché , e ci teneva a dirlo se il tovagliolo si fosse macchiato con il frutto , la macchia non sarebbe più andata via .
Io e mia sorella ci sedavamo entusiaste non tanto perché facevamo merenda ma la facevamo  con i cugini e con i cachi che al loro interno avevano dei piccoli semi a forma di cucchiaino o piccola forchetta .
Aprivamo a metà e dentro la polpa arancio scuro, trovavamo questa preziosa posata naturale che provvedevamo a togliere delicatamente e posare all'interno della salvietta di carta ..
Sarebbe stato uno dei nostri giocattoli preferiti per i giorni a seguire .
E' strano , ma non sono mai riuscita a ritrovare un seme simile a quello che ricordo aver sempre trovato da bambina e chissà se qualcuno di voi ricorda come me questo particolare !
Ho incontrato Sonia Peronaci , un nome che non sfugge inosservato a tutti coloro che sono appassionati di cucina , ho avuto modo di ammirare la sua semplicità e accoglienza , assaggiare i suoi cupcakes dolci e salati e pensando a lei , ho festeggiato il tuo compleanno lasciandoti una torta per pranzo da condividere con la mia mamma , mio cognato e naturalmente mio figlio.
Io ero al lavoro , ma la nostra cena ci ha ripagati dell'assenza del giorno..
Il nostro splendido locale non ci delude mai .
Hai gradito molto la cheesecake sebbene tu non sia molto amante de cachi. 
Ho copiato la ricetta di Sonia , facendo la torta con la metà esatta delle dosi perché ho utilizzato una teglia di 18 cm..
E ora scrivete gli ingredienti...

INGREDIENTI PER UNA CHEESECAKE DI 18 CM


PER LA BASE 

biscotti secchi 120 g
burro 70 g
PER LA CREMA 
Philadelphia 300 g
panna fresca liquida 40 g
polpa di cachi  300 g
colla di pesce 10 g
limoni il succo  10 g
zucchero a velo 60 g
PER LA COPERTURA
cachi la polpa 250  g
limoni il succo 10 g
miele 10 g
colla di pesce 4 g
PER LA DECORAZIONE
Pistacchi , lamponi e menta 

PROCEDIMENTO
  • Metti nel mixer i biscotti , sciogli il burro e mescolalo ai biscotti tritati .Trasferisci tutto sulla teglia ricoperta di carta da forno e livella con il dorso di un cucchiaio , metti in frigo
  • Metti la colla di pesce in ammollo in acqua fredda , e nel frattempo sbuccia i cachi e conserva la polpa in una ciotola cercando di schiacciarla bene con i rebbi di una forchetta attraverso un colino 

  • Scalda la panna e sciogli al suo interno la colla di pesce tolta dall'acqua e strizzata bene 
  • In una terrina mescola il formaggio , la polpa di cachi filtrata bene , lo zucchero a velo ed il succo di limone .
  • Poi unisci la panna , dentro la quale avrai sciolto la colla di pesce e passa tutto al mixer. Metti il composto ottenuto sopra la base di biscotti e lascia in frigo per almeno un paio d'ore
  • Rimetti in ammollo la colla di pesce che serve per la copertura 
  • Procedi a sbucciare i cachi e passare su un colino la polpa  , aggiungi poi il miele 
  • Metti il succo di limone , poi preleva dal tutto due cucchiai del composto e mettili a scaldare sciogliendo al suo interno la colla di pesce 
  • Fai intiepidire la colla di pesce e pi aggiungi al resto della polpa e versa sopra la cheese cake modellando bene
  • Riponi in frigo almeno per un'oretta
  • Togli la cheese cake e prima di servire decora con la granella di pistacchio , lamponi e foglioline di menta


BUON APPETITO !
 
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